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Risposte migliori

Inviato

Buongiorno ... mi auguro di non aver sbaglato sezione.

Ho comprato ad un'asta, con fattura, queste due monete. Spero di non aver comprato, come si dice dalle mie parti, un gatto nel sacco. Sembrano uguali tranne il dritto. E' possibile che nello stesso periodo venissero coniate due tipi diversi?

Se si, quale il livello di rarità tra le due ed eventualmente il loro valore?

Grazie

Dritto


Inviato

Rovescio


Inviato

Seconda moneta.

Dritto


Inviato

Seconda moneta

Rovescio


Inviato

Salve. Purtroppo devo dirti che hai sbagliato sezione, ma non importa: se sarà necessario questa discussione verrà messa al suo posto. :) Gli esemplari che hai postato sono due piccoli bronzi del tardo impero:

1) AE piccolo bronzo (credo di 19 mm ca., vedendo le foto) emesso tra il 324 e il 337 d.C. a nome di Costanzo II come Cesare. Al D/ FL. IVL. CONSTANTIVS NOB. C. Busto laureato, drappeggiato e corazzato rivolto a sinistra. Al R/ PROVIDENTIAE CAESS. Ingresso di un accampamento militare sormontato da due torri con una stella nel mezzo. In esergo il segno di zecca: SMHΔ, cioè zecca di Eraclea, in Tracia, quarta officina. Rif.: C. 167; RIC 456. Grado di rarità: Comune. Di seguito ti riporto le valutazioni esposte dal Montenegro in base allo stato di conservazione (N.B.: le valutazioni sono espresse in lire pesanti): in SPL : 100; in BB : 50; in MB : 20. Però, dato che le hai comperate all'asta, sapere il loro valore mi sembra un po' superfluo. Secondo me, il suo stato di conservazione può raggiungere il BB+.

2) AE piccolo bronzo (dalla foto si direbbe di 17 mm ca.) emmesso sempre tra il 324 e il 337 d.C. per Costanzo II da Cesare. Al D/ FL. IVL. CONSTANTIVS NOB. C. Busto laureato, drappeggiato e corazzato rivolto a sinistra; al R/ PROVIDENTIAE CAESS. Porta di un campo militare sormontata da due torri con una stella nel mezzo. In esergo il segno di zecca: SMHE, ovvero zecca di Eraclea, in Tracia, quinta officina. Rif.: C. 167; RIC. 298. Grado di rarità: Non Comune. Di seguito ti riporto le valutazioni esposte dal Montenegro in base allo stato di conservazione (N.B.: le valutazioni sono espresse in lire pesanti): in SPL : 350; in BB : 160; in MB : 50. Anche qui vale lo stesso discorso che ho fatto prima: oltre a ritenere la domanda un po' superflua, riterrei questa moneta come BB+/q.SPL.

Detto questo, i due bronzetti sono, a parer mio, entrambi autentici ed emessi dalla medesima zecca, come potrai vedere anche tu dalle descrizioni che ti ho fornito e da quelle che ti avrà fornito anche la vendita all'asta. Cambia solamente l'officina di produzione, una cosa normale, direi.


Inviato

Cavolo ...mi dispiace aver sbagliato sezione ...è la dimostrazione della mia ignoranza!

L'inserzione riportava

...per la prima:

Costanzo II. 337-361 d.C. D/ FL IVL CONSTANTIVS NOB C Busto verso sinistra. R/ PROVIDENTIAE CAESS. Porta di accampamento. In esergo SMHA. Zecca di Heraclea. Simile a RIC VII Heraclea 84 (dot molto evanescente). Peso 2,91 gr. Diametro 20 mm. BB+. R5?.

...per la seconda:

Costanzo II. 337-361 d.C. D/ FL IVL CONSTANTIVS NOB C Busto verso sinistra. R/ PROVIDEN TIAE CAESS. In esergo SMHepsilon dot. Zecca di Heraclea. RIC VII Heraclea 84. Peso 3,01 gr. Diametro 18 mm. qSPL. Tracce di argentatura d'epoca. RR

Caio Ottavio

1 - Ti ringrazio moltissimo per tutte queste informazioni, sopratutto per le officine di produzione. La prima, oltre a riportare alcuni dati da Te richiamati, lasciava trapelare la possibilità che potesse avere un grado di Rarità uguale 5 pur se con un punto interrogativo,in quanto simile, ma non uguale, al D/ del secondo; invece ... trattasi di un bronzetto comune.

Chiedevo la Rarità perché non poteva essere R5 (?).

Per quanto riguarda il "possibile" valore lo chiedevo solo per l'autoconsapevolezza della eventuale fregatura presa. Infatti, in parte, me la sono cercata ma ...consapevolmente. :-)

2- Così come per la prima sei stato preciso nella descrizione, ma anche per questo bronzetto ho avuto una piccola delusione per il fatto che non si tratta di un R2, ma di un NC.

Il prezzo pagato, quindi, è in linea per la rarità da Te richiamata.

Ora mi chiedo: perchè esagerano nel riportare il grado di rarità? Se non l'avesse fatto non sarebbe cambiato nulla perchè, per la loro bellezza, avrei comprato comunque.

Di nuovo grazie


Inviato

Momento. La moneta sarebbe R5 se fosse il RIC 97, con una dot (un punto) nel campo sinistro del castra e un esergo SMHA dot, cose che non vedo proprio.

Quindi la prima è il RIC VII Heraclea 78 appunto, con SMH :Greek_Delta: in esergo. Che è non comune, assolutamente non R5. 325-326 d.C.

Forse la casa d' aste ha confuso qualcosa.

Anche la seconda è RIC 84, ma con officina diversa (la epsilon). Qui è una R2, e concordo con i dati forniti dall' asta. Comunque la moneta era rara quando il catalogo è stato compilato, decenni fa. Ora, grazie a nuovi ritrovamenti, sarà diventata più comune.

Saluti,

Fuf.


Inviato

:D ... linguaggio troppo specialistico per me. Non capisco quanto scritto di seguito. Sii gentile fammi capire qualcosa.

Cos'è la dot (un punto) è il campo sinistro del castra? :(

Grazie

Momento. La moneta sarebbe R5 se fosse il RIC 97, con una dot (un punto) nel campo sinistro del castra e un esergo SMHA dot, cose che non vedo proprio.


Inviato

Allora, dot è un modo per punto, come quello che c'è nell' esergo della seconda moneta, alla fine. Semplicemente un punto. Il campo sinistro del castra vuol dire nello spazio a sinistra del "castello" al rovescio.

In pratica la moneta, per essere un R5 doveva avere un punto nello spazio vuoto a sinistra del "castello" , e nell' esergo, invece di SMH :Greek_Delta: , doveva esserci SMHA punto.

Saluti,

Fuf.


Inviato

Doveva essere qui, dove indicato dalla freccia?


Inviato

Per me non è una dot, e se ci fosse sarebbe sempre RIC 84, ma rara. (R1, non comunque r5).

Saluti,

Fuf.


Inviato

Scusami

A questo punto non m'interessava più sapere se R5 o C (...non m'importa più di tanto) ma capire la giusta disposizione delle Tue indicazioni: dot, esergo, castra ecc. per entrare con consapevolezza in questo bellissimo mondo di storia.

Ciao ...grazie di cuore per le Tue info e mi scuso per aver sbagliato sezione.


Inviato

Allora la dot, come ti ho già detto, è un simbolo, un punto.

L' esergo è la parte inferiore del rovescio, dove, a partire dalla metà del III secolo, si trova il segno di zecca, che ci permette ci sapere da quale zecca imperiale proviene la moneta. La prima parte dell' esergo indica la zecca (ad esempio nella tua SHM), mentre la seconda parte, di solito di una lettera, indica il numero dell' officina (la zecca era divisa in varie officine). Il numero dell' officina veniva indicato nelle zecche occidentali (Roma, Aquileia, Arles, Siscia, ..) con una lettera dell' alfabeto latino ( P = prima officina , S = seconda officina , T = terza e così avanti), mentre nelle zecche occidentali (Costantinopoli, Heraclea, Nicomedia, Antiochia, Alessandria, Cizico, ..) l' officina veniva indicata con lettere dell' alfabeto greco.

Il castra è la raffigurazione al R/. Si crede sia la porta di un accampamento militare, oppure di una porta di una città. Forse era per dare un' idea di sicurezza, con delle torri pronte a difendere.

Questo rovescio arriva fino a Valentiniano III, sebben con legende diverse.

RIC_2124.jpg

Saluti,

Fuf.


Inviato

Fufieno ... ora comincio, anche se con po' di confusione, ad orientarmi! :)

Mi sono scaricato il Manuale da qui: h*ttp://manuali.lamoneta.it/LetturaMoneta.html e piano piano, grazie sopratutto al tuo preziosissimo aiuto, inizierò a studiare la leggenda. Se qualcosa mi va di traverso Vi/Ti chiederò aiuto.

Con sincerità ...un mondo di grazie.


Inviato

Ecco, da lì puoi vedere dov'era Heraclea :) ..Chiedimi per qualsiasi cosa.

Saluti,

Fuf..


Inviato

Chiedimi per qualsiasi cosa.

Saluti,

Fuf..

...è questo il bello di questo forum!!!

trovare persone che si accostano da neofiti che si mettono a chiedere, che non si accontentano e che cercano, scaricano, studiano, leggono e al contempo trovare persone più informate e addentro alla materia, con più esperienza che mettono il loro sapere a disposizione degli altri.

personalmente queste due monete esulano dalla mia (poca!) competenza numismatica quindi non sono in grado di aiutare, ma ho letto con grande piacere questo scambio di battute e questa disponibilità!

:)

Awards

Inviato

...è questo il bello di questo forum!!!

trovare persone che si accostano da neofiti che si mettono a chiedere, che non si accontentano e che cercano, scaricano, studiano, leggono e al contempo trovare persone più informate e addentro alla materia, con più esperienza che mettono il loro sapere a disposizione degli altri.

personalmente queste due monete esulano dalla mia (poca!) competenza numismatica quindi non sono in grado di aiutare, ma ho letto con grande piacere questo scambio di battute e questa disponibilità!

:)

Bè, siamo stati tutti neofiti, e se ora siamo più esperti lo dobbiamo solamente alla pazienza e alla dedizione di tante persone. Quindi ricambiare direi che è il minimo che si possa fare, anche nel piccolo. :)

Saluti,

Fuf.


Inviato

Buon pomeriggio.

A me piacciono moltissimo le monete ...tutte, ma sopratutto quelle coniate fino al '900.

Il sito “Lamoneta.it” l'ho scoperto da poco come iscritto, pur avendolo visitato spesso. Avevo timore di farne parte, forse per paura della mia ignoranza.

E' da un paio d'anni che accumulo pezzi di storia. L'idea di avere nelle mani e sotto gli occhi quei momenti di vita mi fa star bene, mi ritrovo nel vivere.

Il mio tempo libero e ... non solo, lo dedico a questa passione, anche se ho pochissimi soldi a disposizione per collezionare.

A volte, con la mia lente d'ingrandimento, trascorro ore intere a osservare e confrontare i particolari tra monete dello stesso periodo e quando ne sono privo scandaglio la rete, pur di venirne a capo. Il desiderio di sapere il più possibile su ogni moneta in mio possesso è immenso, anche se ho pochissimo tempo a disposizione.

Peccato! Ho scoperto tardi questa disciplina e l'età, tra lavoro e tempo che mi resta, non mi permetterà di approfondire così come avrei voluto fare, pur se, con molti sacrifici, sono sempre riuscito ad ottenere quello che cercavo.

Farò del mio meglio per capire e se ne sarò capace contribuirò alla diffusione di quest'arte. Intanto, ho cominciato a trasmettere questa delizia ai miei figli, perché, come é giusto che sia, loro saranno i tondelli, preziosi e non, accumulati.

Cordialmente

Sanni


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