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Guest utente3487
Inviato

Altra leggenda numismatica riguarda come noto le lire 100 del 1940.

In tutto quello che ho letto in tanti anni si parla di questa moneta e della serie del 1940 e 41 per numismatici, come per dare una continuità alla monetazione di VEIII.

Però...ci sono dei però.....

Lire 100...perchè non battute anche nel 1938 e 1939? E quelle da lire 50? Battute solo nel 1936.

Non tornano i conti. Non mi sembrano valide nemmeno le giustificazioni sul costo dell'oro.

Passi per le lire 50, ma pezzi da lire 100 millesimati 38 e 39 versione ridotta potevano essere battuti.

Non c'è traccia documentale e non risultano movimentazioni di materiale creatore per quel periodo.

E allora?

Inviato

ma esiste il materiale creatore del 100 lire del 1938 e 39?


Inviato

forse a qualcuno non piacevano ?


Guest utente3487
Inviato

forse a qualcuno non piacevano ?

No.Non credo. Ma questa è la conferma che VEIII entrava poco o nulla nel merito delle emissioni di monete, anche se a suo nome...

Inviato

forse a qualcuno non piacevano ?

No.Non credo. Ma questa è la conferma che VEIII entrava poco o nulla nel merito delle emissioni di monete, anche se a suo nome...

potresti spiegare meglio ? grazie


Guest utente3487
Inviato

Si è sempre detto che VEIII si interessava attivamente alla sua monetazione, ma se così fosse, non avrebbe dunque fatto battere pezzi da lire 100 in oro anche per il 1938 e 1939 in ossequio a quella continuità di emissione sempre evidenziata quando faceva comodo?

Inviato

attriti con mussolini ? oppure cosa


Inviato

Le 100 lire del 1940 furono fatte coniare, su iniziativa (?) della Banca d'Italia per celebrare i 40 anni di Regno del Re.

Ne furono battuti pochissimi esemplari (5? 6?), dati in omaggio al Re (ovviamente) ed a qualche alta carica dello Stato (purtroppo non credo si sappia chi ricevette questo bel dono)

Continuità con la precedente monetazione aurea ? E che c'azzecca ????


Guest utente3487
Inviato

Così ho sempre letto...continuità delle emissioni...vedasi quelle per numismatici...

Inviato

Così ho sempre letto...continuità delle emissioni...vedasi quelle per numismatici...

Ciao Elledi

Quello che hai evidenziato è un'aspetto che andrebbe approfondito....vero è che il proseguo non c'è....motivo ???.

Da quel poco che ho letto sembra che costasse troppo ma, sembra una contradizione da parte di un Re numismatico.

Bella curiosità.

renato.ber


Guest utente3487
Inviato

Infatti. Se avesse voluto, non sarebbe stato certo un problema battere una ventina di esemplari per numismatici, o meglio ancora battere monete su richiesta dei privati che portavano l'oro in zecca....

E' un altro mistero destinato a rimanere insoluto.

Inviato

Infatti. Se avesse voluto, non sarebbe stato certo un problema battere una ventina di esemplari per numismatici, o meglio ancora battere monete su richiesta dei privati che portavano l'oro in zecca....

E' un altro mistero destinato a rimanere insoluto.

leggo ora la discussione...

non può entrarci il fatto che in quegli anni li (cioè nel 39) è iniziata la guerra e che forse il continuo della monetazione è passato in secondo piano?

ciaooooo :D

Awards

Inviato

leggo ora la discussione...

non può entrarci il fatto che in quegli anni li (cioè nel 39) è iniziata la guerra e che forse il continuo della monetazione è passato in secondo piano?

ciaooooo :D

L'Italia entrò in guerra nel 1940.

Per quel che riguarda l'interesse del Re verso la propria monetazione, ritengo che questo si sia esaurito con l'avvento del fascismo.

Mi pare che Piergi abbia postato un documento che comprovava la scelta da parte di Mussolini delle figure da iserire sulle monete della serie Impero in oro.


Guest utente3487
Inviato

Infatti. Secondo me VEIII si interessava alla monetazione italiana ma non tanto della sua. E questo sfaterebbe la leggenda che lui si occupava meticolosamente della sua monetazione.

Guest utente3487
Inviato

Io credo che solo studiando i suoi appunti (di VEIII), potremo arrivare a ricostruire il suo pensiero in relazione alla monetazione del suo tempo. Dove sono i suoi appunti? Molte sue annotazioni si trovano nei volumi che erano di sua proprietà, e dovrebbero essere almeno in parte al Museo Nazionale Romano.

Inviato

Infatti. Secondo me VEIII si interessava alla monetazione italiana ma non tanto della sua. E questo sfaterebbe la leggenda che lui si occupava meticolosamente della sua monetazione.

beh dissento!

se cosi fosse avremmo perso aquile sabaude in oro in scudo , vetta , cinquantenario e cosi via

con umberto e con vittorio II non abbiamo avuto tanto


Inviato

beh dissento!

se cosi fosse avremmo perso aquile sabaude in oro in scudo , vetta , cinquantenario e cosi via

con umberto e con vittorio II non abbiamo avuto tanto

Secondo me, Vittorio Emanuele III ha dato un impulso al rinnovamento della monetazione (ad es. con la creazione della Commissione Tecnico Artistico Monetaria) che ha permesso una delle più belle monetazioni del mondo (una per tutte la serie delle Qudrighe).

Una svolta, a mio parere, si ebbe con il fascismo dove i tipi si fecero più monotoni, finalizzati alla propaganda del regime: credo proprio che Vittorio Emanuele avrebbe fatto a meno di vedere il suo stemma sabaudo affiancato ai fascii littorii.


Guest utente3487
Inviato

Infatti. Secondo me VEIII si interessava alla monetazione italiana ma non tanto della sua. E questo sfaterebbe la leggenda che lui si occupava meticolosamente della sua monetazione.

beh dissento!

se cosi fosse avremmo perso aquile sabaude in oro in scudo , vetta , cinquantenario e cosi via

con umberto e con vittorio II non abbiamo avuto tanto

Si, posso anche capire il tuo punto di vista. Resta il fatto però che delle monete impero esiste traccia che vennero approvate da Mussolini, mentre non mi sembra che ci siano analoghe tracce per le monete che citi, se non alcuni sentito dire (vedasi aquila sabauda)....

Guest utente3487
Inviato

Fino a poco tempo fa per esempio c'era la leggenda metropolitana che VEIII era di casa in Zecca, salvo poi appurare che in via sua c'era andato solo due volte :(

E basta leggere il libro della Travaini per scoprire che le monete di prova gliele spedivano a cose fatte, senza alcun suo intervento nè acquisizione diretta.

Guest utente3487
Inviato

Altro fatto strano, di alcune monete del SUO regno, non ci sono i canonici due esemplari per tipo in collezione, ma solo uno. Strano vero?

Inviato

Infatti. Secondo me VEIII si interessava alla monetazione italiana ma non tanto della sua. E questo sfaterebbe la leggenda che lui si occupava meticolosamente della sua monetazione.

beh dissento!

se cosi fosse avremmo perso aquile sabaude in oro in scudo , vetta , cinquantenario e cosi via

con umberto e con vittorio II non abbiamo avuto tanto

Si, posso anche capire il tuo punto di vista. Resta il fatto però che delle monete impero esiste traccia che vennero approvate da Mussolini, mentre non mi sembra che ci siano analoghe tracce per le monete che citi, se non alcuni sentito dire (vedasi aquila sabauda)....

si mussolini può averci messo il becco solo dal 1923 in poi restringendo il campo artistico per quello propagandistico

sicuramente avrebbe voluto metterci anche la faccia come si parlava in altri post ma ricordiamoci sempre che fu il re a farlo fuori e non viceversa poi

il referendum monarchia-repubblica fù oggetto di brogli in realtà

certo è che con la republica non abbiamo più avuto grandi monete chissà cosa ci siamo persi invece per le savoia


Inviato

fu il re a farlo fuori e non viceversa poi

Chiedo scusa se vado fuori tema, ma Mussolini fu "fatto fuori" dal Re solo dopo l'Ordine del Giorno Grandi, cioè dopo la sua esautorazione, quando cioè ormai non aveva nessun potere.

Difficilmente il Re avrebbe potuto farlo in occasioni precedenti.


Guest utente3487
Inviato

Questo non c'entra con l'argomento. Mussolini nel 1936 approvò i bozzetti delle monete in oro. Delle altre non è che abbiamo molte notizie sulla loro genesi.

Inviato (modificato)

Che Vittorio Emanuele temesse che con il fascismo sarebbero fioriti fasci e fascetti sulla sua monetazione lo troviamo anche nel libro della Travaini, dove viene citata una lettera che tristemente prevedeva ciò che infatti è avvenuto.

----

Per come la vedo io, relativamente alla 100 lire incriminata, non credo che l'allora direttore della R.Zecca Ernesto Rizzo avesse la medesima propensione del Lanfranco nel far battere monete.....

Di questa moneta da mal di testa fimi di inchiostro sono stati versati vi elenco un po di articoli..

Una moneta d'oro di Vittorio Emanuele III ignorata sino ad oggi - D'Incerti V. RIN 1970 pag.165

Ancora a proposito delle 100 lire del 1940 - Cronaca Numismatica N.61 del apr 1995

Continua l'enigma delle 100 lire del 1940 Un'indagine a ritroso nel tempo - Luppino D. Cronaca Numismatica N.175 giu 2005

Cento lire oro 1940: Sentenza appesa a un filo Traina M.- Cronaca Numismatica N.175 giu 2005

A proposito del presunto giallo della moneta d'oro da 100 lire 1940 XVIII del regno d'Italia - G.Martinelli Panorama Numismatico N.6 novembre 1984

Battute di Chiusa riguardo le 100 lire oro del 1940- G.Sacchi Panorama Numismatico N.7 gennaio 1985

Le 100 lire 1940- N.Scerni Panorama Numismatico N.84 marzo 1995

1940: finì così l'era dell'oro- Traina M. Cronaca Filatelica N.60 gennaio 1982

Il giallo della moneta d'oro di VEIII con data 1940 XVIII - Remo Cappelli La Numismatica 1984 n.7-8

Modificato da rongom

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