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IGNORED

Medaglia MURAT 1809


Risposte migliori

SONO VENUTO DA POCO I POSSESSO DI QUESTA VARIANTE IN METALLO BIANCO BRUNITO DELLA MEDAGLIA DEL 1809 PER LA CONCESSIONE DELLE BANDIERE ALLE LEGIONI PROVINCIALI.

NON E' ASSOLUTAMENTE FUSA, è CONIATA E MESSA A CONFRONTO CON UNA NAPOLETANA IN ARGENTO SICURAMENTE ORIGINALE E' LEGGERMENTE + LARGA.

MESSA POI A CONFRONTO CON UNA DEL CONIO FRANCESE DI FINE '800 è SICURAMENTE DIVERSA.

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Modificato da P5685Z
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Salve, a me personalmente risultano solo il conio in Argento n° 1000 esemplari e in Bronzo n° 2000 esemplari;

Comunque aspettiamo Francesco perchè lui ti saprà dire di più ( è lui l'esperto) ;)

Intanto per chi vuole saperne di più su questa Medaglia:

Il 26 marzo 1809, ebbe luogo, in Napoli, nei pressi della Villa Reale, la benedizione e la distribuzione delle bandiere ai Corpi dell'Esercito ed alle Legioni Provinciali.

Erano queste delle milizie civili, istituite da Giuseppe Bonaparte, nel maggio del 1806 e riordinate con legge dell'8 novembre 1808.

Avevano lo scopo di proteggere le persone e le proprietà e di mantenere il buon ordine interno nelle singole Province del Regno.

Per tramandare ai posteri questa cerimonia, con decreto del 29 marzo 1909, il Re ordinò la coniazione di una Medaglia da distribuire a tutti i legionari intervenuti alla festa.

Modificato da peter1
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Mah....secondo me potrebbe essere una riproduzione in un metallo diverso.

Ti ho già scritto che ufficialmente risultano coniate solo in Argento e Bronzo.

La M di Marzo non mi convince come non mi convence la forma della prima bandiera di sinistra.

Ma non avere fretta, ti ho già detto che è Francesco l'esperto delle Medaglie, lui ti saprà rispondere sicuramente in maniera adeguata.

Ciao

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Partiamo allora da un presupposto:

Il conio Francese si differisce da quello Partenopeo sia per la cifra 6 di 26 MARZO si per la lettera M di Marzo oltre a piccole differenze nei capelli del ritratto del sovrano.

Nella medaglia coniata a Napoli il numero 6 risulta ben chiuso nella parte inferiore e la lettera M ha la parte centrale a V che tocca quasi alla base.

In quella coniata a Parigi, il numero 6 di 26 ha il cerchio inferiore semi/aperto e la lettera M di MArzo ha le due asticelle IVI più spesse e di stile diverso rispetto all'esemplare originale; la parte centrale a V inoltre risulta più corta.

Articolo PN 243 del settembre 2009 a cura di Francesco di Rauso.

Ho notato che la lettera M della tua medaglia (sicuramente di conio partenopeo) non appartiene a nessuna delle due, infatti si presenta di forme sicuramente diversa.

Per la bandiera, poi io la differenza la noto.

Se poi credi che la tu medaglia potrebbe essere d'argento dovresti pesarla e misurarla. (il conio è di 37 mm)

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NON CENTRA NULLA CON LA DISCUSSIONE MA è TROPPO BELLA SEMPRE DALLA PROSSIMA ASTA KUNKER

Beh, più che "troppo bella", la definirei come "un sogno numismatico". Poi è chiaro che esistono monete o medaglie di rarità o valore commerciale superiore ma il tremolìo delle mani che si prova con un argento simile è incomparabile, ve lo assicuro.

Ecco a voi un dipinto conservato al Museo di San Martino (NA) raffigurante una scena di battaglia inerente all'avvenimento.

A proposito di "avvenimento", qualcuno di voi avrà notato che il titolo del testo di Salvatore D'Auria è "Il Medagliere, Avvenimenti al regno delle Due Sicilie già Regno di Napoli e Regno di Sicilia". Sapete perchè è stato scritto "Avvenimenti al regno......" e non "Avvenimenti del regno ......"? Potrete leggere la risposta proprio al rovescio di questa medaglia. ;) ;)

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RETRO ARGENTO SICURAMENTE ORIGINALE

Iniziamo con il dire che questa medaglia è originale, in allegato un'immagine inviatami da Paolo qualche mese fa, quelle leggere rigature che si vedono nei campi non sono altro che tracce maldestre di spazzolatura/pulitura effettuate da qualche operaio della zecca sulla superficie concava del conio. E' probabile che l'esemplare in argento di Paolo fu tra gli ultimi coniati e per questo il conio, dopo aver lavorato così tanto, necessitava di una spazzolata. A onor del vero, come riportato nel testo di Tommaso Siciliano (e ricordatoci stamane dal nostro infaticabile Pietro/Peter1) la tiratura di questa medaglia fu abbastanza importante, forse una tra le medaglie napoletane con la più alta tiratura, e per questo non bisogna stupirsi se in alcuni esemplari troviamo qualche difettuccio o lesione di conio.

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Ecco qualche ingrandimento delle parti critiche della medaglia, in effetti le caratteristiche dell'esemplare postato da Paolo non si discostano molto da quelle dei due autentici, ad occhio sembra uguale. Gli interventi di Pietro mi hanno preceduto su tutto, gli faccio pubblicamente i miei più sinceri complimenti per lo spirito di osservazione e per l'attenta lettura degli studi, e per questo chiederei a Paolo di postarci se possibile il diametro. A dire il vero ho dei dubbi sull'autenticità/ufficialità della sua medaglia, perchè se questa dovesse essere di un diametro inferiore allora è una copia pressofusa.

Per quanto concerne l'identità del metallo utilizzato, penso non ci siano dubbi: argento non è possibile, perchè non vedo quale fu il vantaggio di ramare un nobile metallo. Consiglierei a Paolo di recarsi da un gioielliere di fiducia e far verificare il tipo di metallo, eventualmente può posizionare in equilibrio il tondello su un dito e battere lievemente il bordo con una matita, se il suono è basso e sordo allora è un metallo con un'alta percentuale di piombo, diversamente potrebbe contenere un'alta percentuale di zinco. Molto importante è l'osservazione di Pietro riguardante il tipo di metallo decretato per la tiratura, se nel decreto di una medaglia è citato soltanto bronzo e argento allora bisogna basare i propri dubbi sul decreto. Rammento che un caso analogo riguarda le medaglie del Real Ordine di Francesco I del 1829, quest'ultimo parla di sole medaglie in oro e argento ed anche in quel caso tutti gli esemplari in metalli diversi (alcuni dei quali dorati) si sono poi rivelati dei falsi clamorosi.

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Aggiungo che Curatore non è sinonimo di infallibilità, quindi altri eventuali interventi sono sempre utili e graditi. Ricordo di aver letto qualche anno fa un'interessante discussione del nostro buon Picchio a proposito di questa medaglia. Magari se interviene anche in questa discussione potrebbe illuminarci, è sempre un piacere leggere i suoi post. :)

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NON CENTRA NULLA CON LA DISCUSSIONE MA è TROPPO BELLA SEMPRE DALLA PROSSIMA ASTA KUNKER

Beh, più che "troppo bella", la definirei come "un sogno numismatico". Poi è chiaro che esistono monete o medaglie di rarità o valore commerciale superiore ma il tremolìo delle mani che si prova con un argento simile è incomparabile, ve lo assicuro.

Ecco a voi un dipinto conservato al Museo di San Martino (NA) raffigurante una scena di battaglia inerente all'avvenimento.

A proposito di "avvenimento", qualcuno di voi avrà notato che il titolo del testo di Salvatore D'Auria è "Il Medagliere, Avvenimenti al regno delle Due Sicilie già Regno di Napoli e Regno di Sicilia". Sapete perchè è stato scritto "Avvenimenti al regno......" e non "Avvenimenti del regno ......"? Potrete leggere la risposta proprio al rovescio di questa medaglia. ;) ;)

Ciao Francesco, io credo perchè Capri era un 'avamposto e doveva essere conquistato a tutti i costi.

Comunque penso che la risposta sia qui:

Con la presenza degli Inglesi a Capri, che costituiva un corpo avanzato proprio alle porte della Capitale, il commercio marittimo era interdetto, la pesca del golfo del tutto impedita; da Capri partivano continui attacchi per i punti più impensati della costa ed a Capri si ordinavano tutte le congiure per rovesciare il Regno.

Il primo pensiero di Gioacchino Murat, giunto nel Regno il 6 settembre 1808, fu proprio quello di scacciare gli Inglesi da Capri, spinto a quest’impresa, già inutilmente tentata dal re Giuseppe, più che dall’ambizione, ma dal bisogno.

L’assalto venne preparato in tutta segretezza e l’isola capitolò il 17 ottobre 1808.

Nel novembre del 1808, il Re fece bandire un concorso per due quadri che dovevano rappresentare l’attacco di Capri dalla parte di terra e dalla parte di mare; poi nel 1811 chiamò Capri il primo vascello da guerra che fu varato dopo la sua assunzione al trono.

La Medaglia Commemorativa, però, venne battuta solo nel 1813.

Almeno ci ho provato ;)

Modificato da peter1
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NON CENTRA NULLA CON LA DISCUSSIONE MA è TROPPO BELLA SEMPRE DALLA PROSSIMA ASTA KUNKER

Beh, più che "troppo bella", la definirei come "un sogno numismatico". Poi è chiaro che esistono monete o medaglie di rarità o valore commerciale superiore ma il tremolìo delle mani che si prova con un argento simile è incomparabile, ve lo assicuro.

Ecco a voi un dipinto conservato al Museo di San Martino (NA) raffigurante una scena di battaglia inerente all'avvenimento.

A proposito di "avvenimento", qualcuno di voi avrà notato che il titolo del testo di Salvatore D'Auria è "Il Medagliere, Avvenimenti al regno delle Due Sicilie già Regno di Napoli e Regno di Sicilia". Sapete perchè è stato scritto "Avvenimenti al regno......" e non "Avvenimenti del regno ......"? Potrete leggere la risposta proprio al rovescio di questa medaglia. ;) ;)

Ciao Francesco, io credo perchè Capri era un 'avamposto e doveva essere conquistato a tutti i costi.

Comunque penso che la risposta sia qui:

Con la presenza degli Inglesi a Capri, che costituiva un corpo avanzato proprio alle porte della Capitale, il commercio marittimo era interdetto, la pesca del golfo del tutto impedita; da Capri partivano continui attacchi per i punti più impensati della costa ed a Capri si ordinavano tutte le congiure per rovesciare il Regno.

Il primo pensiero di Gioacchino Murat, giunto nel Regno il 6 settembre 1808, fu proprio quello di scacciare gli Inglesi da Capri, spinto a quest'impresa, già inutilmente tentata dal re Giuseppe, più che dall'ambizione, ma dal bisogno.

L'assalto venne preparato in tutta segretezza e l'isola capitolò il 17 ottobre 1808.

Nel novembre del 1808, il Re fece bandire un concorso per due quadri che dovevano rappresentare l'attacco di Capri dalla parte di terra e dalla parte di mare; poi nel 1811 chiamò Capri il primo vascello da guerra che fu varato dopo la sua assunzione al trono.

La Medaglia Commemorativa, però, venne battuta solo nel 1813.

Almeno ci ho provato ;)

Caro Pietro, non per fare pubblicità occulta, ma ti consiglio assolutamente di dare un'occhiata a questa struttura turistica e alla sua storia. ;) Una volta ci sono entrato, all'uscita mi tremavano ancora le gambe. http://www.villamurat.com/ http://www.villamurat.com/it/tour_fotografico_villa_murat_massa_lubrense.php

Modificato da francesco77
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