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Guest utente3487
Inviato

Nel nostro catalogo viene descritto questo esemplare.

Ma risulta mai apparso in aste pubbliche? Si trova in qualche collezione privata?

Inviato

Buongiorno elledi,

Se può servire, in questa discussione del forum si citano alcune apparizioni in aste pubbliche:

Cordialmente, Teofrasto


Supporter
Inviato

Nel nostro catalogo viene descritto questo esemplare.

Ma risulta mai apparso in aste pubbliche? Si trova in qualche collezione privata?

Buona Domenica

puoi mettermi in chiaro il riferimento per favore? Non l'ho mai visto. :(

L'unico riferimento che conosco io, relativo allo zecchino "zanobino" è relativo a FIRENZE (Carlo Lodovico di Borbone e Maria Luigia Regg.te) 1803-1807 ed è descritto da Cesare Gamberini di Scarfea nel suo libro: Le imitazioni e le contraffazioni monetarie nel mondo.

Dice:

Questi zecchini, detti zanobini, che tentavano l'imitazione del tipo dell'ultimo zecchino veneto di Ludovico Manin, furono coniati nel 1805 sui coni di Giov. Zanobi Weber, su richiesta del banchiere toscano-zurighese Cesare Lampronti allo scopo di facilitare gli scambi col Levante ove lo zecchino godeva ancora di larghissimo credito. La speculazione risultò sbagliata per cui essi furono rifusi, ed ora sono assai rari.

Io non ne ho mai visto uno esitato in aste, ma il Gamberini cita:

Asta Ruchat II (Santamaria 1921) n. 1266 prezzo aggiudicazione L. 1.000=

Se vuoi la descrizione della legenda non hai che da chiederla, nel libro del Gamberini, come sempre, c'è solo un disegno.

Saluti

Luciano


  • ADMIN
Staff
Inviato

Il catalogo della Collezione Gianfrancop Rossi ne aveva ben due (lotti 1443 e 1444):

post-45-0-30156300-1312711199_thumb.png

post-45-0-91100300-1312711265_thumb.png

La scheda sul nostro catalogo:

http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ETRCL/7


Inviato

In letteratura ho trovato un unico riferimento:

Ciabatti, G., Illustrazione dello zecchino detto zanobino. Firenze 1865.


Guest utente3487
Inviato

Ma 537 esemplari da dove salta fuori?

  • 2 settimane dopo...
Guest utente3487
Inviato

In letteratura ho trovato un unico riferimento:

Ciabatti, G., Illustrazione dello zecchino detto zanobino. Firenze 1865.

Si trova questo volume?

Inviato

Il catalogo della Collezione Gianfrancop Rossi ne aveva ben due (lotti 1443 e 1444):

post-45-0-30156300-1312711199_thumb.png

post-45-0-91100300-1312711265_thumb.png

La scheda sul nostro catalogo:

http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ETRCL/7

Ciao, molto interessante stavo giusto cercando delle info a riguardo l'altro giorno, adesso però ho dei dubbi sul numero delle coniazioni.... si parla di un 537 esemplari ma il gigante indica una cifra differente (933 esemplari) Ma ci sono anche delle varianti sulla punteggiatura? visto che il Gigante riporta:

S M FLOR / . D . ZEN . E . P . F . .

Mentre l'esemplare della collezione Gianfranco Rossi riporta:

S . M . FLOR . / D . ZEN . EP . E .

mi confermate che è apparso anche a queste 3 aste?

Ratto M. e M. Milano 05/1953

P. e P. Santamaria Roma 02/1958

Finarte Milano 04/1980

Grazie un saluto.


  • 2 settimane dopo...
Inviato

mi confermate che è apparso anche a queste 3 aste?

Ratto M. e M. Milano 05/1953 Sì, al lotto 1250, MB

P. e P. Santamaria Roma 02/1958 Sì, al lotto 1189, MB (non é lo stesso della prec. vendita)

Finarte Milano 04/1980 non so, non ho sottomano quel catalogo

Grazie un saluto.


Inviato

finarte 335 del 30 aprile 1980

ha fatto 6 milioni e mezzo

lo so la scansione fa c.....

post-1840-0-05026000-1314722050_thumb.jp


Inviato

tutti esemplari piuttosto bruttini, quindi.....

Nessuno si é salvato dall'usura ?


Inviato

Ma ci sono anche delle varianti sulla punteggiatura?

Mi risultano due varianti, sia per il conio di D/ che di R/; in particolare una ha la scritta S.IOAN.BATT e l'altra S.IOAN.BAPT. al R/; i D/ hanno leggere differenze nelle posizioni delle lettere e sembra un punto o due di differenza nelle punteggiature (le figure che ho sono assai poco chiare...).

Il Galeotti riporta che furono coniati 573 esemplari ad opera di Giovanni Zanobio Weber su richiesta di un banchiere e commerciante di nome Cesare Lampronti per il commercio con il Levante (sono chiaramente assai diverse dalle tipologie degli zecchini fiorentini "classici" e chiaramente simili ai ducati veneziani, tipi comunque pressoche identici quanto a peso e titolo fra loro).

Secondo il Galeotti specie a Livorno (sede principale dei traffici con l'oriente) ogni anno venivano fatti arrivare in precedenza da Venezia circa mezzo milione di zecchini veneziani per i commerci con l'oriente, proprio perchè quella moneta era la più accettata dai mercati del levante; ad un certo punto il Lampronti (viste anche alcune difficoltà di quegli anni per rifornirsi delle consuete quantità di ducati veneziani) pensò di farne fare dalla zecca di Firenze degli esemplari che gli assomigliassero.

Ad occhio non mi sembra che abbiano riscosso di un particolare successo.

Giusto un paio di cosette ad integrare quanto già detto.


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