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IGNORED

NETTUNO


Illyricum65

Risposte migliori

Ciao,

dopo la discussione su Cerere, riallacciandomi alla stagione balneare... quale divinità migliore di Nettuno per una presentazione?

NETTUNO

Poseidone

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Nettuno (in Latino Neptūnus) è figlio di Saturno e quindi fratello di Giove. Dio delle acque correnti in seguito divenne, dopo il 399 a.C., il dio del mare trasformandosi nell'equivalente del dio greco Poseidone, dio del mare e dei terremoti. Nettuno inoltre veniva identificato con Nethuns, il dio etrusco delle acque dolci e dei pozzi.

Secondo la tradizione greca, Crono, figlio di Urano e divinità primigenia, appartenente alla prima generazione divina dei Titani, fu spodestato da tre dei suoi figli, gli Olimpici, i quali si divisero il suo regno: Zeus ebbe il dominio sul cielo e su tutte le terre, Ades fu il re dell'oscuro mondo sotterraneo e del regno dei morti, Poseidone fu signore delle acque e del mare.

In arte Poseidone compare come un personaggio maestoso, con la barba, che impugna un tridente, ed è spesso accompagnato da un delfino.

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Pur essendo soggetto alla volontà del fratello Zeus, Poseidone fu uno degli dei più potenti dell'Olimpo. Secondo la mitologia abitava una casa rilucente d'oro negli abissi del mare Egeo, presso la Tracia, nella quale si recava su di un cocchio d'oro, trainato da cavalli che galoppavano sul pelo dell'acqua, mentre tutte le creature marine accorrevano gioiose, tributando un caldo saluto al loro signore e comandava ai mostri marini ed alle tempeste. Viene spesso rappresentato ritto su di un carro trainato da cavalli marini, e con un tridente nella mano destra come simbolo di comando.

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Malgrado il fatto che il suo culto si sviluppò dopo il suo accostamento a Poseidone, Nettuno fu sempre meno popolare, fra i marinai, di quanto lo fosse Poseidone presso i greci. A Roma il dio era onorato come il protettore dei pescatori e dei battellieri, ed era esaltato come signore dei cavalli, e gli venivano perciò dedicate le corse nel circo. Come signore dei cavalli era particolarmente venerato nella Tessaglia, famosa per i suoi allevamenti. Si ritiene che sia il culto di Poseidone che il cavallo provenissero dall'Anatolia; e la figura di Poseidone trova strette analogie con delle divinità sumeriche, che esprimevano profezie collegate al mare.

A Poseidone/Nettuno era sacro anche il delfino, sempre apprezzato dai marinai in quanto il suo apparire era segno di mare calmo e, quando nuotava vicino alle imbarcazioni, si riteneva che contribuisse a mantenerle in rotta. E al dio delle acque era stata consacrata anche una pianta: il pino. Le navi erano infatti quasi interamente costruite con tavole di legno di pino (o di cedro del Libano), considerato il migliore per la loro realizzazione.

Per i Romani la consorte di Nettuno era Venilia, antichissima divinità marina, forse una ninfa. Secondo alcuni si unì con Giano o con Fauno o con Dauno mentre, per Virgilio, era madre di Turno, re dei Rutuli, poi ucciso in duello da Enea; molti dei figli di Nettuno/Poseidone avevano, come caratteristica comune, una mostruosa forza bruta, tra i quali i Ciclopi. In pratica come il loro stesso loro padre, forza benevola e generosa per gli uomini che lo onoravano e ne temevano la collera, in quanto quando si scatenava incarnava una violenza primitiva e incontrollabile. Tanto che oltre al mare in tempesta, le cui onde battono le coste facendo tremare la terra, veniva legata un'altra prerogativa di Poseidone, quella di scatenare i terremoti.

Voglio inoltre ricordare che in epoca romana, a causa delle condizioni meteo avverse, da autunno a quasi primavera la navigazione era interdetta. Nonostante ciò, si calcola che un viaggio su tre fosse destinato ad un naufragio (e questo è il motivo per cui i resti di navi romani sono così frequenti).

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Nei poemi omerici si narra che Poseidone insieme ad Apollo costruì le mura inespugnabili di Troia, per ricompensare il re Laomedonte della sua ospitalità. Ed è anche ben nota l'irriducibilità della sua ira nei confronti di Ulisse, che gli aveva accecato il figlio Polifemo, e che egli ostacolò continuamente nel lungo viaggio di ritorno in patria, malgrado gli interventi a favore del suo protetto di Atena e dello stesso Zeus.

Veniva onorato il 23 luglio, con le festività dei Neptunalia, a cui furono poi uniti i ludi Neptunialicii (dal III secolo a.C.) Il suo tempio si trovava al Circo Flaminio all'interno del Campo Marzio a Roma. Nella mitologia Romana aveva una divinità associata (paredra) detta a volte Salacia a volte Venilia.

I Greci, grandi navigatori, ovviamente avevano un particolare culto per la massima divinità marina. Non vi fu luogo o città della Grecia dove non venissero innalzate statue o templi per il dio che squassava le onde col tridente. Gli fu costruito un tempio sull'istmo di Corinto e là si svolgevano i giochi Istmici, ai quali accorrevano tutti i Greci. Gli si intitolavano anche città, come Paestum, nell'Italia meridionale, che nacque come Posidonia, ossia città di Poseidone.

Epiteto di Nettuno/Poseidone era Enosigeo (lat. Ennosigaeum, gr. Ἐ(ν)νοσίγαιος, scuotitore di terre).

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Ippocampo (altro simbolo di Nettuno) da un mosaico presso Bath, Inghilterra.

Di seguito, la galleria numismatica.

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GALLERIA NUMISMATICA

Per iniziare, alcune monete greche:

KINGS of MACEDON. Demetrios I Poliorketes. 306-283 BC. AR Tetradrachm (17.17 g, 6h). Amphipolis mint. Struck circa 294-293 BC. Nike alighting atop prow of galley left, blowing trumpet in her right hand, and cradling stylis in her left arm / BA-SILE-WS DHMHTRIOU, Poseidon Pelagaios, nude, standing left, throwing trident held in his right hand, mantle draped over his left arm; tripod to left; to right, Z above monogram. Newell 94 (obv. die LXXXV - not listed for this variety); SNG München -; SNG Alpha Bank -; SNG Berry -. Near EF, usual obverse die wear.

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KINGS of MACEDON. Demetrios I Poliorketes. 306-283 BC. AR Tetradrachm (17.31 g, 9h). Amphipolis mint. Struck circa 292-291 BC. Diademed and horned head right / BASILEWS DHMHTRIOU, Poseidon Pelagaios seated left on rock, holding aplustre in his right hand, trident in left; to inner left, monogram above z; monogram to outer right. Newell 99 (obv. die XCI); SNG München -; SNG Alpha Bank -; SNG Saroglos 899. EF, lightly toned.

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Quindi comiciamo con le romane:

JULIUS CAESAR. 47 BC. AR Denarius (3.67 gm). A. Allienus, proconsul. Sicilian mint, possibly Lilybaeum. Diademed head of Venus right / Trinacrus standing left with foot on prow, holding triskeles in right hand. Crawford 457/1; CRI 54; Sydenham 1022; RSC 1. Good VF, good style with fine old collection toning. Very rare type, one of the finest known specimens.

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Sextus Pompeius. Denarius, Sicily circa 42-40, AR 3.88 g. d=19 mm MAG•PIVS•IMP•ITER Head of Cn. Pompeius Magnus r.; behind, jug and before, lituus. Rev. PRAEF Neptune standing l. and holding aplustre, while placing r. foot on prow, between the brothers Anapias and Amphinomus with their parents on their shoulders. In exergue, CLAS•ET•ORAE / MARIT•EX•S•C. FFC 26. B. Pompeia 27. Syd. 1344. C 17. Cr. 511/3a.

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Modern cast copy of a silver denarius of Sextus Pompey, 67-35 BCE. Sicily, 42 BCE, 19mm, 3.56g.

Obverse: (MAG PI)VS IMP (ITER) Diademed head of Neptune right, trident over shoulder.

Reverse: Naval trophy with two heads of Scylla, set on anchor.

PRÆF CLAS ET OR(Æ MAR IT EX S C) (MAR in monogram)

RCV (2000) 1391; RSC 1b.

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Questo denario potrebbe essere stato battuto per celebrare una vittoria navale su Augusto. A questo punto, Nettuno è stato designato come la divinità degna di essere ringraziata per la vittoria navale. In realtà, Sesto Pompeo si faceva chiamare "figlio di Nettuno."

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Ed ora sotto con l'Impero:

Octavian. 31-30 BC. AR Denarius (3.75 g, 3h). Italian (Rome?) mint. Winged bust of Victory right, wearing hair rolled from brow to back of head and knotted there and fastened with a jeweled ornament / CAESAR DIVI F across field, Octavian, as Neptune, standing left, naked but for cloak hanging from shoulders behind, his right foot set on globe, holding apluster in right hand and resting on scepter held in left. RIC I 256; CRI 409; RSC 60; BMCRE 615 = BMCRR Rome 4341; BN 12-7. Good VF, lightly toned, minor porosity. Perfectly centered on a broad flan.

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Agrippa. Died AD 12. Æ As (11.83 g, 6h). Rome mint. Struck under Gaius (Caligula), AD 37. M • AGRIPPA • L • F • COS • III, head of Agrippa left, wearing rostral crown / S C across field, Neptune standing facing, head left, holding small dolphin in right hand and trident in left. RIC I 58 (Gaius); BMCRE 161-7 (Tiberius); BN 77-97 (Caligula). Good VF, dark green-brown patina, earthen highlights.

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Nero. AD 54-68. Æ Sestertius (29.00 g, 6h). Rome mint. Struck circa AD 64. Laureate bust right, wearing aegis / Port of Ostia: seven ships within the harbor; at the top is a pharus surmounted by a statue of Neptune; below is a reclining figure of Tiber, holding a rudder and dolphin; to left, crescent-shaped pier with portico, terminating with figure sacrificing at altar and with building; to right, crescent-shaped row of breakwaters or slips. RIC I 178; WCN 120. VF, brown patina, traces of red on some high points, areas of light smoothing. Wonderful details on reverse.

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Alcune dai Flavii:

Vespasian, 69 - 79 Aureus, Lugdunum circa 70, 7.33 g. IMP CAESAR VESPASIANVS AVG TR P Laureate head r. Rev. COS ITER - TR POT Neptune standing l., r. foot on prow, holding dolphin in extended r. hand and trident in l. RIC 279. BMC 374. C 92. CBN 290. Vagi 895. Calicó 611.

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Titus. As Caesar, AD 69-79. AR Denarius (3.23 g, 7h). Antioch mint. Struck AD 72. Laureate, draped, and cuirassed bust right / Neptune standing left, foot on globe, holding acrostolium and scepter. RIC II 1561; RPC II 1933; RSC 122. Near EF, shallow scratches in obverse field.

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Titus. AD 79-81. AR Denarius (3.32 g, 5h). Rome mint. Struck January-June AD 80. IMP TITVS CAES VESPASIAN AVG P M, laureate head right / TR P IX IMP XV COS VIII P P, dolphin coiled around anchor. RIC II 112; RSC 309; BMCRE 72; BN 60-3. EF, well struck.

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Hadrianus, 117 – 138. Aureus 119/122, Rome. IMP CAESAR TRAIAN HADRIANVS AVG Laureate head to r. Rev. P M TR P C – OS III Neptune, naked, standing to l. holding acrostolion in r. hand and trident in l. hand. 7,34 g. Calico 1314. RIC 72. BMC 125. C. 1079.Almost extremely fine.

Ex Münzen- & Medaillenhandlung , Stuttgart 1990, List 7, Nr. 136.

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Hadrian, A.D. 117-138. AR Medallion (24.11g.) with a portrait by the 'Alphaeus Master'. Rome, c. A.D. 135-137. Choice Extremely Fine, lightly porous patina; some encrustation and scratches on the reverse.Obv: HADRIANVS AVGVSTVS. Bust r. of Hadrian, draped and bare-headed, his right shoulder seen slightly from behind, and a scepter is shown over his left shoulder.Rev: COS III (in exergue). At left, Poseidon stands r., his left foot on a rock, holding a trident upright in his right hand and resting upon his knee his left arm, hand extended; behind him a rocky outcrop upon which a dolphin rests, nose down and tail upward. At right, Athena stands l., resting her left hand on her hip, and placing her right hand on a branch of an olive tree, against which she rests her spear; her shield (seen from the interior) is set upright behind her; a snake coils from the base of the tree, its body writhing upward behind Athena and re-emerging between Athena and her shield.

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Hadrian (117-138), AE sesterce, 119-138, Rome. Right: Head HADRIANVS AVGVSTVS l. right, draped left shoulder. Reverse: COS III / SC Neptune standing left, right foot resting on a bow, holding a trident and a acrostolium. Ref.: BMC 431, 1291, 635 RIC. 26.21 g. Brown patina.

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Hadrian. AD 117-138. AR Denarius (18mm, 3.40 g, 6h). Rome mint. Struck circa AD 124-128.

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HADRIAN. 117-138 AD. Æ Sestertius (24.80 gm, 11h). Struck circa 132-135 AD. HADRIANVS AVGVSTVS, bare-headed and draped bust right / FELICITATI AVG, COS III P P in exergue, S C across field, galley sailing right, eye on bow, consisting of six rowers and hortator seated beneath acrostolium flanked by military standard and vexillum; statue of Triton/Neptune on prow, brandishing spear or trident. RIC II 704 var. (bust type); Strack 838zo; Banti 382 (same reverse die); BMCRE 1386 var. (two rows of six rowers); Cohen 694.

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Bronze Medallion (38 mm) after 142 AD. ANTONINVS AVG - PIVS PP IMP II. Laureate, draped and cuirassed bust right / / Neptune standing right, holding trident in left hand, before him Ceres seated left, on basket, holding torch and modius full of wheat on stump. Coh. -; Dressel -; Gnecchi II cf. p. 36, 77 (rev. Marcus Aurelius); Froehner -; Toynbee cf. pl. XVI, 4. 51.84 g.

Very rare. Apparently unpublished. Detailed portrait in high relief. Impressive good very fine.

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Coin Type: Copper as of Marcus Aurelius, Caesar 139-161 CE, Augustus 161-180 CE

Mint and Date: Rome, 176-177 CE.

Size and Weight: 23mm x 25mm, 9.39g

Obverse: M ANTONINVS AVG GERM SARM TR P XXXI

Laureate, undraped bust right.

Reverse: FELICITATI AVG P P (in field); IMP VIII COS III (around); S C

Ship with four rowers, right; vexillum at prow; on the stern, Neptune, standing right in the steersman's cabin, his foot on a rock, holding trident behind him and dolphin in front.

Provenance: Roma Numismatics (Vcoins), November 2008

Ref: RCV (2002) 5061 var; RIC III Marcus Aurelius 1192 var. (In both cases, the variation is in the direction of the ship.)

BW Ref: 018 039 133

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Nota: Questo tipo commemora la sopravvivenza dell'imperatore di un quasi-naufragio durante il suo ritorno a Roma da est in autunno di 176 CE. Nettuno si trova nella posizione del timoniere, e così viene dato credito per guidare la nave verso la salvezza.

L'11 aprile 2009, Curtis Clay scrisse sul Forum Classical Numismatics Discussion Board:

'Le prove per il vicino naufragio è la Historia Augusta, Vita di Marco, cap. XXVII:

"Dopo la decantazione affari in Oriente è venuto ad Atene e si era iniziato ai Misteri Eleusini .... Poi, quando rientrò in Italia via nave, incontrò una violenta tempesta in arrivo. Poi, una volta raggiunta l'Italia via Brindisi , indossò la toga, e ordinò alle sue truppe fare lo stesso .... Quando giunse a Roma sfilò in trionfo .... Attualmente ha nominato Commodo suo collega nella potestà tribunizia, conferito alla generosità della gente, e celebrato giochi meravigliosi ... . "

Una provinciale di Commodo:

Bronze AE 22, BMC 115 - 117, SNG Cop 106, VF, Berytos (Beirut) mint, 7.74g, 22.5mm, 0°, obverse IMP COMMODVS - ANTONINVS AVG, radiate, draped, cuirassed and bearded bust right; reverse SEC - SAEC, COL - BER (across field), Poseidon standing left, dolphin in right, trident in left, foot on rock; very rare in grade.

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Septimius Severus. AD 193-211. AR Denarius (3.09 g, 1h). Rome mint. Struck AD 209. Laureate head right / Neptune standing left, foot on rock, holding trident. RIC IV 228; RSC 529. Choice EF, deeply toned, colorful iridescent highlights, hairline flan crack.

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Severo si trovava in Gran Bretagna quando questa moneta è stato coniata, quindi la ragione di questa emissione non è nota nè intuibile.

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Altre provinciali, questa di Elagabalo...

Coin Type: Bronze AE23 of Elagabalus, 218-222 CE

Mint and Date: Berytos in Phoenicia, 218-222 CE

Size and Weight: 22mm x 23mm, 7.53 g

Obverse: (IMP CAES) M AVR ANT(ONINVS AVG)

Laureate, draped, cuirassed bust right.

Reverse: COL (IVL AVG FEL) BER

Hexastyle temple with peaked roof, Poseidon within holding dolphin and trident.

Provenance: petronella (eBay), June 2008

Ref: SNG Copenhagen 121

BW Ref: 036 039 132

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... e questa di Macrino...

CILICIA, Celenderis. Macrinus. 217-218 AD Æ 28mm (10.75 gm). Laureate and cuirassed bust right, seen from behind / Neptune standing left, holding trident and dolphin. Cf. SNG Levante Supp. 136 (obv.)/133(rev.); SNG Levante -; SNG France -; Mionnet -. EF, wonderful dark green patina with earthen highlights. Extremely Rare.

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GALLIENVS, 267, Rome, 21mm

Axis of the corners: 6.

Weight: 3.44 g.

Rarity: R1

No. in reference books: C.668 (3f.) - RIC.245 - Cunetio1392 - Gbl732 b (21 ex.) - RCV.10292

O: GALLIENVS AVG Head Gallien removed from the right. R: NEPTVNO AVG CONS / / N, Capricorn springing right.

Back translation: 'Neptuno Conservatori Augusti' (A Neptune protector of the August).

Issuing so-called 'bestiary'. Truck. With its full silver surface.

Comments: This show is the last workshop in Rome and one of the most important made in twelve pharmacies. The antoninianus contains only 3 or 4% silver, which is very low. With the back NEPTVNO CONS AVG, found only pharmacies S and N. Capricorn is associated with Neptune and is also the eleventh sign of the zodiac in astrology. Known as 'emission bestiary', it combines every time the real and mythical animals with captions setbacks devoted to the gods of the Roman pantheon. Setbacks invoke the protective gods to help in its fight against Gallien Aureolus who revolted in 267.

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Gallienus. AD 253-268. AR Antoninianus (20mm, 3.51 g, 12h). Mediolanum (Milan) mint. 2nd emission, circa 260-262 AD. Radiate and cuirassed bust right / LEG XI CL VI P VI F, Neptune standing right, holding trident and dolphin. RIC V 359; MIR 36, 1014n; RSC 535. VF, toned, usual light porosity and weak strike. Rare.

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POSTUMUS. 259-268 AD. AR Antoninianus (3.12 gm). Struck 262 AD. Münzstätte I (Trier mint). IMP C POSTVMVS P F AVG, radiate, draped, and cuirassed bust right / NEPTVNO REDVCI, Neptune standing left, holding dolphin and trident; prow left below. RIC V pt. 2, 76; Schulzki 46; RSC 205a. Toned VF.

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CLAUDIUS II GOTHICUS (268 - 270)

d = 21 mm

Antoninianus, 269-270, Antioch. IMP C CLAVDIVS AVG. Head with a crown of rays on the left. Rs: NEPTV - N AVG. Neptune with dolphin and trident standing en face, head turned to the left. RIC 214 var C 184th 3.06 g. Rare.

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Carausius. Romano-British Emperor, AD 286-293. Antoninianus (20mm, 3.91 g, 11h). Uncertain mint. Radiate and draped bust left / CONCORD, Neptune seated left on waves, holding rudder and trident. RIC V 754 var. (bust right on obv., CONCOR on rev.). Good Fine, black and green patina, light roughnes. Very rare type.

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Moneta dedicata a Nettuno dall'usurpatore Carausio, già inviato in Britannia come comandante della Classis Britannica per contrastare le frequenti scorrerie dei Sassoni.

Sperando di avervi intrattenuto piacevolmente

vi saluto,

Illyricum

:)

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Supporter

Buona Domenica

Certamente; a me Nettuno è poi molto "caro"........ ;) ;) :lol: :lol:

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Solo per una cosa che hai scritto, io avevo trovato a suo tempo una informazione differente e cioè l'interpretazione della vista di delfini in mare.

Nell'antichità la vista di delfini doveva presagire l'arrivo di fortuna, ma non nel senso che diamo oggi, noi, a questo termine, bensì all'approssimarsi di "fortunali" intendendosi per tali: burrasca, nubifragio,....

Devo recuperare il libro ed il "passaggio" per verificarlo.

Per intanto, complimenti.

Saluti

Luciano

Modificato da 417sonia
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Supporter

Ecco, ho trovato.

Dal libro "Sulle rotte della serenissima" Franco Masiero, edito Mursia 1983.

E' un libro che racconta il viaggio fatto dallo skipper Gianmarco Borea e della sua barca, il "Vistona", da Venezia a Giaffa, ripercorrendo le usuali rotte e tappe, fatte verso la fine del 1400 dalle galee veneziane che trasportavano i pellegrini in Terra Santa.

Il viaggio è stato organizzato sulla base dei resoconti fatti da pellegrini e che sono giunti a noi; nella fattispecie ci cita quello di messer Gabriele Capodilista nel 1458, che scrive:

Venerdì 26 maggio si partì molto presto da Ragusa con pochissimo vento...presso le Bocche di Cattaro " cità sotoposta a la nostra illustrissima Signoria de Vinezia...aparse una grande quantitade de delphini i quali come dicono i marinari sono ambasiatori di qualche fortuna (fortunale, tempesta) di mare".

Saluti

Luciano

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"Tanto de capèl :hi: sior Illyricum"

Come già saprai, secondo la mia visione, il delfino non è altro che il Genio di Nettuno, il Genius Loci del mare, che protegge solo chi lo rispetta :)

Ciao, Exergus :)

Modificato da Exergus
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Grazie Illyricum per il tempo che dedichi a tutti quelli che seguono il forum. Solitamente leggo solo, ma visto che sono della provincia di Salerno, ci terrei ad aggiungere a questa discussione, una delle bellissime monete coniate a Poseidonia con la classica immagine del dio Poseidone che scaglia il tridente.

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Metto la statua che c'è al vicino al Porto... prima Nettuno/Poseidone era rivolto alla città, dopo il terremoto venne rivolto verso il mare. La statua che c'è ora è una copia... l'originale... ehm... non ricordo dov'è l'originale :P La statua è del Montorsoli.

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Awards

Grazie Illyricum per il tempo che dedichi a tutti quelli che seguono il forum. Solitamente leggo solo, ma visto che sono della provincia di Salerno, ci terrei ad aggiungere a questa discussione, una delle bellissime monete coniate a Poseidonia con la classica immagine del dio Poseidone che scaglia il tridente.

Accidenti, davvero bellissima quest'ultima!

Modificato da Druso Galerio
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DE GREGE EPICURI

E' l'unica discussione che riesco a leggere durante un "cambio dei cavalli" tra il Friuli e le Gallie. Grazie Illyricum, davvero splendida! E mi informerò sul culto di Poseidone in Costa Azzurra.

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Ciao,

la fugace ma gradita presenza dell'amico Gianfranco mi riporta alla mente una discussione da lui aperta qualche mese fa sulle navi e di cui vi segnalo il link per consultazione ed integrazione a quanto scritto precedentemente:

e questo su Allectus:

Ciao

Illyricum

:)

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