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Inviato

Questa ve la devo proprio riferire: trattasi di un brano dello scrittore Poggio di Guccio Bracciolini, segretario e scrittore apostolico della curia romana, dal 1453 cancelliere a Firenze.

Scrisse, fra molte cose molto nobili, anche un libercolo intitolato "Facetiae", una raccolta di aneddoti in tono umoristico piuttosto spinto, dove si burla dei difetti dei propri contemporanei, senza escludere la ristrettezza mentale di alcuni suoi colleghi contemporanei eruditi, tra questi un racconto riguarda un diverbio tra la Colonia Genovese di Pera e Costantinopoli.

"Un gruppo di genovesi di stanza a Pera (la cittadella genovese presso Costantinopoli) andò per affari a Costantinopoli, ma, in seguito a una rissa scoppiata con alcuni Greci, ci furono fra di loro morti e feriti.

I Genovesi chiesero allora aiuto all'imperatore il quale, dopo aver assicurato un intervento immediato, per tutta punizione fece radere la barba ai Greci, pena questa che essi consideravano umiliante. Il Podestà dei Genovesi di Pera, ritenendo di essere stato preso in giro, promise ai concittadini che ci avrebbe pensato lui a vendicarli dalle offese ricevute. E così dopo aver fatto passare un po' di tempo, i Genovesi organizzarono una spedizione punitiva a Costantinopoli, durante la quale uccisero e ferirono un certo numero di Greci. Toccò questa volta all'imperatore rivolgere vibrate proteste al Podestà di Pera per chiedere soddisfazione del misfatto: e il Podestà diede ampia assicurazione circa esemplari provvedimenti punitivi nei confronti dei colpevoli. Il giorno stabilito per la punizione ordinò che gli esecutori della strage e tutti gli altri colpevoli fossero esposti in pubblico, come se avesse deciso di punirli con la pena di morte: per assistere all'avvenimento erano accorsi parecchi Greci e l'intera popolazione di Pera: e tutti erano in attesa dell'esecuzione, al punto che c'erano anche dei sacerdoti con tanto di croce, come se dovessero portare vi a i cadaveri. Ad un certo momento, nel silenzio generale che fece imporre dall'araldo, il Podestà emise la sua sentenza: che a tutti i colpevoli fosse rasato il .... culo (n.d.r ....dice proprio così.... sorry). I Genovesi, affermò, portano la barba non in faccia ma sulle chiappe. Così con quella pena compensò della rasatura della faccia!"

Non c'è che dire .... erano anche dei (poco) fini umoristi i nostri antenati, e forse era con questo spirito che coniavano le contraffazioni degli zecchini e dei grossi.... per fare uno "scherzetto" ai Veneziani!

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Inviato

Buon pomeriggio

Bella, questa non la sapevo :)

Noi oggi - su questa vicenda particolare - ci possiamo ridere sopra, ma di tutte le cronistorie che ho letto riguardanti le colonie genovesi, veneziane, ma anche pisane, in oriente c'è da rabbrividire. :o

Praticamente le risse erano all'ordine del giorno con feriti e morti ammazzati ed ogni pretesto era buono per menare le mani; ovviamente ciò comportava ritorsioni e ritorsioni sulle ritorsioni a non finire.

Credo che alla fine, chi più ci smenava, fossero i greci che si dovevano barcamenare tra i vari gruppi.

Circa lo scherzetto relativo alla contraffazione di ducati e grossi veneziani ad opera dei genovesi, ci credo poco. :P :D ;)

Quella è una mera vicenda di opportunità economica....che si chiamassero "schei" o "palanche" erano soldi ed a quei tempi (non di meno rispetto ai nostri) ai governi interessava "farli" ....che fosse in maniera lecita o illecita, poco importava. :lol: :lol: :lol:

Saluti

Luciano


Inviato

Chiedo infinite scuse, avendo letto questa pagina in un libro serio di storia genovese l'avevo presa per vera...

Poi ho trovato in rete, su google books, le altre "facezie" di quell'autore ed ho capito che sono solo novelle tipo"decamerone" assolutamente sciocche e prive di ogni fondamento storico (una specie di libro di barzellette sporche del XV secolo). Ora mi dispiace di avervela riportata.

Saluti

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Inviato

Anche la città antica di Pera credo non è mai esistita. Ho provato a fare delle ricerche e non mi dà nulla! :lol:


  • ADMIN
Staff
Inviato

Beh Pera almeno esisteva. In pratica piu' che una citta' era un quartiere:

http://numismatica-italiana.lamoneta.it/zecca/Pera

http://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-GECOL2


Inviato (modificato)

Certo che Pera è esistita! Il quartiere di Pera (o Galata) è stato importantissimo per i commerci Genovesi, era praticamente alla periferia di Costantinopoli, ed era il crocevia per tutte le altre colonie del Mar Nero, tappa obbligata per i commerci con l'Oriente.

La mappa che ho allegato al racconto (dove Pera è in alto divisa da Costantinopoli da un braccio d'acqua) è del 1422 realizzata dal cartografo fiorentino Cristoforo Buondelmonte che l'ha chiamata "la cittadella di Pera".

Modificato da dizzeta
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