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Monete datate di Tacito e Florian, l'Vota

Le iscrizioni sul nome di Tacito gli accordano due anni tribunizi (l'imperatore entrò nel suo secondo anno il 10 dicembre 275), e due consolati, la seconda datata dal gennaio 276. Le monete ci danno ulteriori informazioni. Al corpus delle iscrizioni che possono essere datate al breve periodo tra il 10 dicembre 275 e 1° gennaio 276 si deve aggiungere il denario inedito coniato con i conii dell’aureus battuto a Roma con il rovescio PM TR P II Cos P P (Fig. 8, sopra).

La zecca di Siscia emise monete d'oro con Tr P (senza iterazione) e Cos (I). Sappiamo di due denari coniati da conii di una moneta d'oro con la legenda PM Tr P Cos PP e imperatore che indossa una toga con un ramo d'ulivo e uno scettro: questi non compaiono né in Cohen né in RIC (Fig. 14).

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Sappiamo anche di quattro aurei con la legenda PM Tr P Consul e l'imperatore in toga, seduto su una sedia curule (Fig. 15).

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L'aureo di Serdica con Victoria Gotthica / Cos II, citato da Cohen (Cohen 164: a Parigi) e in seguito da Webb (RIC V.1, 337/110, erroneamente attribuito a Ticinum) è ora ben attestato da quattro esempi (Fig 16).

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Webb elenca anche un aureo con la legenda PM Pot Tr Des Cos II, Providentia in piedi a sinistra, citando Cohen (C. 85, sotto l'autorità del lavoro di J. Tanini), e lo attribuisce a Lione (RIC V.1, 327/1). Questo pezzo, la cui esistenza è in dubbio, dovrebbe essere rimosso dal corpus.

L'elenco delle monete da Ticinum che portano una menzione di un terzo consolato di Tacito, secondo il metodo di calcolo speciale in quella zecca, cresce notevolmente. RIC conosceva solo due esempi (RIC V. 1, 338-339/120-121). RIC 120 è una moneta che non era mai stata verificata ed è stato citato da Cohen 92. Ora più di 20 esempi di queste monete sono noti, di leggende molto diverse e due varietà di busto consolare (Fig. 17).

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(continua)


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Infine, dobbiamo menzionare il curioso aureus di Tacito, con l’”impossibile” leggenda PM Tb P VI COS II PP, nel Museo Hermitage: è dalla zecca di Tripoli e riutilizza un conio del rovescio fatto per Aureliano e datato con il suo anno tribunizio e consolato, ma è accoppiato con un diritto a nome di Tacito (Fig.18).

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Non ci sono monete datate per il regno di Floriano.

Le iscrizioni gli danno un P Tr, calcolato dal suo dies imperii. Un'iscrizione incompleta dalla Betica gli dà un consolato (CIL II, 1115), mentre una pietra miliare da Proconsular Africa, gli dà due consolati (AE 1960, 104 = 1986, 725), anche se Floriano non fu mai console.

Allusioni a vota, sia vota decennalia suscepta, e anche vota vicennalia, appaiono frequentemente sulle monete di questi due effimeri imperatori. Le zecche orientali di Cizico (Fig 19) e di Antiochia (Fig 20) hanno coniato aurei, irradiato in un caso, laureato negli altri, che parlano del vota decennale intrapreso da Tacito, all'inizio del suo regno, ponendolo sotto la protezione del dio Sole, che si è mostrato in un carro e chiamato il Conservat(or) Aug(usti). Questi aurei non sono elencati né da Cohen né da RIC.

post-7204-0-86473600-1352053929_thumb.jp Cizico

post-7204-0-07779000-1352053946_thumb.jp Antiochia

Verso la metà del 276, nel momento in cui il ritorno di Tacito era atteso dall'Occidente, la zecca di Ticinum stava preparando un donativo e tre medaglioni molto belli celebranti il suo decimo e ventesimo vota. I loro conii erano certamente incisi in originare incisa per coniare multipli d'oro. Sia i vota e la permanenza dell'impero erano questa volta posti sotto la protezione di Giove: lo stesso conio del diritto, in cui Tacito appare come Giove Promachos, indossando un egida sulla spalla, collega due rovesci con un messaggio complementare. Un rovescio ha la leggenda Aeternitas Aug e mostra l'imperatore seduto su un globo, con uno scettro in mano, in una posizione di fronte, che di solito viene utilizzato per rappresentare Giove, incoronato dalla Vittoria, che tiene il cerchio dello zodiaco, attraverso la quale passano le stagioni; Aion, il Genius Saeculi, che tiene normalmente il cerchio dello Zodiaco, è relegato in secondo piano (Fig. 21).

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L’altro rovescio ha la legenda VOTIS X•Et XX• e rappresenta l'imperatore in abito militare, con una lancia rivolta verso il basso in mano, coronato da Virtus. Davanti a lui, una Vittoria seduta è in ginocchio con uno scudo su cui è scolpita il vota, VOT / X / XX (Fig. 22).

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La zecca di Siscia, allo stesso modo, ha prodotto un numero eccezionale per il ritorno di Tacito verso l'Occidente, includendo un medaglione con la straordinaria leggenda Restitutor Saeculi che cita il vota in esergo, Vot X. Il rovescio mostra un busto consolare di un imperatore che è anonimo ed è indicato solo dalla formula Domin(o) Inv(icto) Princi(pi) Pio Aug(usto) (Fig. 23).

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Il conio del rovescio di questo medaglione venne riutilizzato, un paio di settimane più tardi, sotto Floriano. L'imperatore, Restitutor Saeculi, porta al mondo una nuova era d'oro che il vota avrebbe rinnovato periodicamente. E’ stato soprattutto un Restitutor Orbis: indossa abito militare e presenta alla seduta Oikoumene (Orbis, il mondo inabitato), una personificazione femminile in ginocchio delle province riconquistate ai barbari. Sullo sfondo l'incarnazione della virtù militare imperiale, Virtus, si trova di fronte a Roma.

Per Floriano inoltre sarebbe stata la vittoria militare che garantiva l'eternità di Roma, segnata a intervalli dalla cerimonia di rinnovo del vota.

(continua)


Inviato

Alcuni aurei emessi dalla zecca di Ticinum hanno la leggenda Victoria Perpet, con Vittoria che iscrive X / XX su uno scudo (Fig. 24).

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La zecca di Siscia pannonica ha emesso una serie di aureliani dedicata alla vittoria imperiale, Victoriae Augusti, che mostrano due Vittorie che tengono tra loro uno scudo inscritto VOT / X (Fig 25).

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Fine.

Sintesi di S. Estiot, Bibliothèque nationale. Catalogue des Monnaies de l'Empire romain (BNCMER) XII.1. D'Aurélien à Florien (Parigi-Strasburgo, 2004), p. 7-38.


Inviato

non capisco una cosa:

http://www.ric.mom.f...=100&from=quick

questo è un medaglione che raffigura Tacito che arriva per la prima volta a Roma.

poichè è della 3 emissione, l'Estiot lo data début 276 – juin 276.

bisogna allora pensare che Tacito sia arrivato a Roma con l'anno nuovo?

Non ho capito esattamente la tua domanda. Rivediamo la storia proposta da Estiot e ne riparliamo.


Inviato

ottimo lavoro!

ora viene l'interpretazione..

la mia domanda era: Estiot dice che Il suo adventus ebbe luogo nel mese di dicembre 275, come dimostra denari coniati con conii di un aureus con al rovescio PM TR P II Cos PP.

tuttavia il medaglione dell'ADVENTUS che ho citato è indicato della 3 emissione = da gennaio a giugno 276.

è sbagliata questa datazione della Estiot come penso io?


Inviato (modificato)

Non so risponderti.

Noto che un altro medaglione con simile rovescio è stato emesso a Ticinum, definito risalente ad "early 276":

http://www.ric.mom.f...ge=1&mod=result

Bisogna considerare anche i tempi tecnici per allestire nuovi conii con corretta rappresentazione della testa dell'imperatore. Se lui è arrivato a Roma a dicembre, bisogna aspettare almeno 1 mese per vedere la luce nuove monete e medaglioni e quindi siamo già a gennaio del 276 (appunto "early 276").

Modificato da acraf

  • 1 mese dopo...
Inviato

Una bella domanda, a cui non saprei rispondere.

La prima lettera, a sinistra, sicuramente è il segno di officina e infatti segue l'alfabeto. La seconda lettera, a destra, è SEMPRE una A e quindi è una lettera fissa e dovrebbe essere l'iniziale di una parola, non so quale.

Qualcuno è in grado di dare una risposta?

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Inviato

guardate il D di queste due di Lione:

http://www.ric.mom.fr/en/coin/3286?q=tacitus+lyon&page=1&mod=result&x=0&y=0&hpp=100&from=quick

http://www.ric.mom.fr/en/coin/3305?q=tacitus+lyon&page=1&mod=result&x=0&y=0&hpp=100&from=quick

sembrerebbero dello stesso conio. può essere?

poi compare sempre quella A. solo nella seconda emissione c'è la L di Lugdunum.

A = zecca di Arelate???


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