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Inviato

una richiesta:

poiché non sono un numismatico potreste per favore all'inizio sciogliermi le sigle delle riviste che indicate.

ad es. NAC é Numismatic Ancient Chronicle?

grazie

Bellissima discussione state portando avanti, complimenti!

Benvenuto anche da parte mia e complimenti a Nicomaco.

La NAC che ha citato acraf è la Numismatic Ars Classica, una delle Case d'Asta numismatiche più importanti, è svizzera e ad ogni sua asta spuntano monete bellissime e interessantissime.

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Inviato

Intanto NC (come nel caso dell'articolo di Yonge) è "Numismatic Chronicle", della Royal Numismatic Society (presso il British Museum).

Invece NAC (da non confondersi con l'omonima Casa di aste Numismatica Ars Classica, citata per monete messe in asta), come referenza bibliogafica con articoli (come Alfoldi) è "Numismatica e Antichità Classiche", a cura di un'associazione ticinese.


Inviato

ringrazio tutti dei complimenti che sto ricevendo.

ma sono io che devo ringraziare voi per la vostra davvero notevole compentenza in campo numismatico. del resto questo sito è stato creato apposta.

andiamo avanti con Tacito.

ricordate l'ipotesi di Syme ---> Tacito = generale in pensione richiamato improvvisamente a reggere lo stato

ricordate quella dell'Estiot ---> Tacito = generale attivo sul fronte retico.

Ebbene, in Requena c'è un analisi dei presagi ominali del cap.17 dell'HA. parlando di Silvano e di Ercole Fundano dice che queste erano divinità militari. c'è persino un gladiatore che, una volta liberato, aveva dedicato la sua spada a Ercole Fundano.

in special modo tali divinità erano venerate dai danubiani come attestano le epigrafi.

quelle trovate a Roma indicano solo una cosa. visto che a Roma non esiste un culto ufficiale di Silvano, visto che il solo esercito stanziato a Roma sono i pretoriani e visto che nel III sec. tra le file dei pretoriani ci sono molti più danubiani che italici, il fatto che Tacito sacrifichi per queste divinità getta nuova luce sulle sue origini e sulle sue competenze.

ora, non voglio dire che Tacito fosse il prefetto del pretorio, dal momento che nessuna fonte lo dice (e se ricordano tale carica per Floriano, volete che non la registrassero anche per Tacito se questi lo era effettivamente stato?), ma i legami con l'esercito sono ancora una volta molto chiari.

altro che vecchio senatore! l'anzianità è solo un topos letterario. perché imperatore anziano = imperatore esperto e Bonus Princeps. ancora una volta c'è la mano dell'autore dell'HA, che adatta Tacito al paradigma di buon imperatore. Nemmeno Aurelio Vittore dice che Tacito fosse vecchio. però quest'ultimo storico dice che era di rango consolare = aveva ricoperto il consolato in una data X ed era entrato a far parte dell'ordine senatorio.

chissà come è nata poi la faccenda dei 75 anni che si trova in Zonara. Bleckmann ha scritto un'importante volume sulle fonti di Zonara: http://books.google.it/books/about/Die_Reichskrise_des_III_Jahrhunderts_in.html?id=rKxxQgAACAAJ&redir_esc=y, per chi è interessato anche alla storiografia.


Inviato (modificato)

Ti ho mandato a parte alcuni lavori che ho reperito in biblioteca.

Ho notato che pure la Estiot considera di scarso valore la Historia Augusta (HA) e quindi le notizie ivi presenti relativamente a Tacito vanno prese "con le molle".

Mi sembra valida l'ipotesi che Tacito fosse un generale attivo, forse pretoriano.

Mi ha colpito un dettaglio riferito dalla Estiot, fra i tanti. Che Floriano fosse prefetto del pretorio di Tacito e HA (attraverso un suo autore, Flavius Vopiscus, forse solo uno pseudonimo) accenna che fosse il fratello di Tacito (H.A. V. Tac. 5, 2; 9, 6; 13, 6; 14, 1 [come fratello germano]; 15, 2; 17, 4 [come fratello uterino !] e anche in Aur. Victor, Caes. 36, 2; Polem. Silvius, Chron. Min. I, p. 522, 5)...........

Un bel casino.....

Purtroppo la sintesi della monetazione di Tacito nel RIC è piuttosto incompleta e non priva di errori. Ad esempio il RIC 91 per Roma, con LIBERTAS AVG, non esiste e si tratta di una erronea lettura per VBERTAS AVG.

Per chi vuole studiare a fondo la monetazione di Tacito e Floriano, il testo di elezione è:

S. Estiot, Monnaies de l'Empire romain, vol. XX.1 (in 2 voll.), D'Aurélien à Florien (270-276 aprés J.-C.), Paris 2004

Sono due volumi veramente completi su tutte le emissioni note alla data della pubblicazione per gli imperatori Aureliano (e Severina), Tacito e Floriano, un'opera che rende omaggio alla scuola francese, all'avanguardia per il III secolo d.C. (grazie anche i noti studi di Pierre Bastien, morto nel 2010, sulla zecca di Lugdunum, attuale Lione, attraverso tutto l'impero romano).

Modificato da acraf

Inviato

Acraf, non saprò mai come ringraziarti! se ne ho la possibilità ti citerò nella mia tesi :good:

il catalogo dell'Estiot è davvero un punto fondamentale. l'ipotesi che viene sviluppata è la stessa che si trova in un suo intervento nel colloquium Barcinonense dell'HA.

ma la storia di Tacito pretoriano non mi convince: se era un semplice pretoriano perchè scegliere lui quando sparsi su vari fronti dell'impero c'erano generali importanti (Probo, Saturnino, Proculo, ...).

se era il capo dei pretoriani, perchè, come ho detto sopra, nessuna fonte gli ricorda questa carica?

l'ipotesi dell'Estiot dice che l'emissione di Lione è la 1° di Tacito, dopo che egli raggiunse questa città da generale vittorioso (aveva risolto la guerra iuthungica, che a me sembra già conclusa da Aureliano). i ritratti monetali sono molto verosimili mentre quelli della 1° di Ticinum e la 1° e 2° di Roma sono stereotipati sul modello del giovane imperatore con paludamentum.

guardando bene però i primi ritratti monetali di Lugdunum (vedere il catalogo), non mi sembra che corrispondano nemmeno quelli al Tacito vero e proprio.

in ogni caso http://www.ric.mom.fr/tpl/ric/popup/hist-pop36E.htm mi mette in crisi...

l'unica cosa che mi sembra credibile è che Tacito non fosse a Roma al momento della sua elezione. ma dove era? Campania? Italia? Rezia? Caenophrurium? presso qualche confine? in vacanza alle Seychelles?


Inviato

eh, eh, eh.... un bel mistero. Il discorso stilistico è sempre molto pericoloso e risente anche dei gusti personali.

Poi ho la sensazione che a furia di studiare la monetazione di Lugdunum, la scuola francese abbia un pò preso una prospettiva troppo "filo-francese", dando una priorità alla loro Lione.

Al limite anche Ticinum può avere una sua priorità (e non per nulla Alfoldi si era spinto a ipotizzare che Tacito fosse un lombardo e quindi uno delle tue parti....).

Purtroppo ci sono molti buchi anche storici e non è facile addivenire a una ricostruzione plausibile.

Resta il mistero sulla scarsità delle fonti, se era un importante generale.

Non so se dai numerosi e vari scavi archeologici in Europa (specialmente in Germania) sia saltata nel frattempo fuori qualche dedica o epigrafe col suo nome.....


Inviato (modificato)

per le iscrizioni bisogna sempre consultare l'Année Epigraphique (AE). ma c'è già tutto sul sito di epigrafia che ho indicato.

ho trovato un'epigrafe:

Pubblicazione: CIL 03, 10510 = TitAq-02, 00595 Provincia: Pannonia inferior Località: Budapest / Aquincum D(is) [M(anibus)] // Ti(berio) Cl(audio) Consta[nti] / mil(iti) leg(ionis) II Ad(iutricis) [et Cl(audio)] / Firmino et Cl(audiae) Fi[r]/mae Cl(audius) Tacitus / posuit patro/no matri fra/tri pientissi/mis et sibi viv(u)s

http://www.ubi-erat-lupa.org/imagelink/index.php?Nr=3017

sarà il nostro Tacito?

in ogni caso, zona danubiana.

non solo Ulpius ma anche il suo cognomen è abbastanza diffuso da quelle parti...

Modificato da Nicomaco

Inviato

Ci sono abbreviazioni di periodici (o riviste) che seguono delle regole editoriali e ci sono abbreviazioni per indicare opere principali e usate specialmente nei cataloghi di asta.

Basta prendere un buon catalogo della Numismatica Ars Classica o della Classical Numismatic Group per trovare, in coda, la lista di tutte le abbreviazioni.

Nel caso specifico di CBN, esso sta a indicare:

J.B. Giard, Bibliothèque Nationale. Catalogue des monnaies de l'Empire Romain, Paris 1976 - 2008.

L'acronimo CBN deriva da C(atalogue) B(ibliothèque) N(ationale).

Altro tipico acronimo simile è RIC (da The Roman Imperial Coinage) oppure RPC (da Roman Provincial Coinage).

Capisco il tuo imbarazzo senza avere esperienza numismatica (è una specie di gergo per addetti ai lavori....)

Ciao

Alberto


Inviato

Acraf, riesci a postare il link da cui hai preso l'aureo di severina?


Inviato (modificato)

Acraf, riesci a postare il link da cui hai preso l'aureo di severina?

Prova con:

http://www.acsearch....ort=&c=&a=&l=#0

Comunque la maggiore banca gratuita dati di foto di monete antiche è:

http://www.acsearch.info

e basta scrivere sul campo il nome Severina o altro per ricavare le relative monete (il motore di ricerca non è molto preciso....).

Cè anche il CoinArchives, che però è a pagamento (abbonamento annuo di ben 475 euro)

Modificato da acraf

Inviato

Acraf, riesci a postare un immagine?

il donativo in oro della prima emissione di Lione.

mi sembra che sia sull'Estiot quando l'ho sfogliato in univ...


Inviato (modificato)

Scusami, ma non ho capito la domanda.

Visto che siamo nella discussione su Tacito, ti interessano gli aurei di questo imperatore per Lugdunum?

Purtroppo non possiedo l'opera di Estiot e dai miei scarni appunti, rilevo che TUTTI gli aurei della zecca lionese a nome di Tacito appartengono al donativum all'inizio del regno, contemporaneamente agli antoniniani (o aureliani) del I° periodo, caratterizzato anche dall'assenza sia dei segni di zecca sia dell'officina.

Ci sarebbero in tutto 19 tipi di aurei, 8 dei quali recano la legenda ROMAE AETERNAE (che infatti è quella che ricorre più spesso suigli aurei lionesi). Il messaggio appare evidente: la nomina a imperatore era a vantaggio della Pace pubblica e dell'Eternità di Roma.

Il donativum d'oro per Lugdunum fu importante sia sul piano quantitativo (per il numero dei conii usati e dei pezzi finora pervenuti) e appare interessante se si tiene presente che Aureliano non ha fatto coniare gli aurei nella zecca gallica e quindi il nuovo imperatore aveva dato subito grande importanza a questa zecca, forse nella prospettiva delal guerra gotica.

Inizialmente il ritratto di Tacito è un busto militare notevole, volto a sinistra, con lancia e scudo (mi sembra un degno omaggio a un alto ufficiale militare), come questo:

post-7204-0-36417800-1351861690_thumb.jp

Subito dopo il ritratto diventa "normale", volto a destra.

RIC 10

post-7204-0-66220200-1351861745_thumb.jp

Purtroppo non ho trovato immagini per tutte le emissioni auree di Lugdunum, Intanto ho reperito questi (i riferimenti li troverai nel nome del file accluso).

RIC 3

post-7204-0-83662600-1351861835_thumb.jp

RIC 7

post-7204-0-18918300-1351861887_thumb.jp

Puoi ricavare le immagini direttamente da qui (avevo usato il sito a pagamento CoinArchives, grazie al mio abbonamento annuale).

Modificato da acraf

Inviato

ottimo, era proprio quello che chiedevo. RIC 6 che hai messo però è di Probo.

Lione fu la prima emissione per Tacito. lo dicono Estiot e l'articolo di Weder, Tacitus in Lyon und Rom che mi hai inviato.

ci credo che Aureliano odiava Lione: fu lui a spostare la zecca ad Arelate una volta riconquistato l'Imperium Galliarum.

Lione era una città che, nonostante si trovasse nella abbastanza romanizzata Lugdunensis, era stata sempre leale al separativismo celtico. infatti quando insorge Augustodonum=Autun, che è situata più a nord di Lione e la cui rivolta viene schiacciata nel sangue da Vittorino, Lione non ha mai mostrato segni di insofferenza verso questo imperatore.

Ecco perchè Aureliano la odiava e molto probabilmente agli inizi del 275 la punì duramente.

comunque, Estiot e weder dicono che in questa prima emissione il ritratto di Tacito, le sue caratteristiche somatiche, corrispondono alla realtà, il che attesta la sua presenza a Lione.

a te, che hai più occhio di me per quanto riguarda i ritratti monetali, che sembra?

ovviamente la domanda è aperta a tutti.

mio malgrado, ma devo associarmi all'ipotesi dei 2 autori... effettivamente il ritratto è ben curato nei dettagli. ma questo implica la sua presenza in tale zecca?


Inviato

Avevi ragione su Probo e l'ho cancellato per non disturbare la visione d'insieme.

In effetti il ritratto di Tacito a sinistra con scudo e lancia rivela una cura e attenzione ai dettagli. Che questi rivelino la presenza fisica del nuovo imperatore a Lugdunum è da discutere.

Innanzi tutto siamo di fronte a un incisore particolarmente bravo, che probabilmente ebbe modo di conoscere personalmente Tacito.

Però l'equazione ritratto realistico = ritratto dal vero non è così matematico, anche se il buon senso suggerisce che ci sia del vero.

L'unica alternativa per un incisore è infatti quello di avere una testa di marmo per confronto oppure una descrizione molto accurata fatta da terzi, una sorta di identikit, ma è difficile che si riesca a creare una resa così plastica.

Non hanno tutti i torti Estiot e Weder a supporre che Tacito abbia sostato a Lugdunum all'inizio del suo regno o quanto meno era lassù bene conosciuto di persona da prima.

Se questo poi abbia una valenza storica è un altro discorso.

Purtroppo le fonti storiche divergono sul posto in cui si trovava Tacito al momento della sua proclamazione......


Inviato

chiedo ancora un favore.

puoi postare una moneta che appartenga alla 1° emissione di Ticinum e una della 2°?

+ una moneta della 1°, 2° e 3° emissione di Roma?

il cambio di stile si dovrebbe vedere drasticamente nella 2° di Ticinum e 3° di Roma.

Grazie


Inviato

Che faticata mi fai fare.....

Purtroppo i cataloghi di asta in genere trascurano molto la distinzione tra le varie emissioni.... (ad esempio la CNG è abbastanza accurata da questo punto di vista).

ROMA - 1a emissione

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This coin is from Tacitus' rare first issue at Rome, the mint city closest to his location at the time of his accession. No coins of this issue were known until the discovery of the Venèra hoard, which contained five examples. Since that time, only a few more have come to light, but enough to establish the makeup of the entire emission, with all officinae represented, A-Z. This particular coin is only the second known coin, however, where the officina mark is in the field rather than in the exergue. The other piece, of the same officina and type, is in the BM. Estiot (BN) places these coins in the same emission as those with officina marks in the exergue, but as all following emissions place the mark in the exergue, and the previous issues under Aurelian (& Severina) place the it in the field, is likely that those with the mark in the upper field are earliest of Tacitus' coinage.

ROMA - 2a emissione

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ROMA - 3a emissione

post-7204-0-70226600-1351899266_thumb.jp

Si vede chiaramente il decadimento stilistico nella terza emissione.

TICINO - 1a emissione

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TICINO - 2a emissione

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A Ticinum la seconda emissione è stilisticamente più accurata della prima.


Inviato

Un'altra moneta di Ticinum della 2a emissione:

post-7204-0-61642700-1351899562_thumb.jp

In qualche modo la seconda emissione di Ticinum appare un poco affine alla prima emissiome di Lugdunum.....


Inviato

597643.jpg

eh eh, è vero... ti faccio sgobbare :) . però devi ammettere che la fatica è compensata da un certo fascino che suscita questa indagine...

confronta la 1° moneta che hai messo con questa di Aureliano, zecca di Roma (RIC 64, MIR 130f, BN 197-200).

i tratti somatici di Tacito mi sembrano molto più simili a questi di Aureliano che non alla realtà: lo si vede dalla fronte e dalla capigliatura.

il che significa che i monetieri di Roma non avevano la minima idea di che aspetto avesse Tacito quando venne eletto imperatore. Quindi Tacito NON era a Roma.

le monete postate sono in RIC, lo vedo mettendo il cursore sulla moneta. anche la prima moneta l'hai presa da RIC?


Inviato

@acraf

perché non già dalla prima di Ticinum?

guarda RIC 140 (ticinum. 1° emissione. che hai postato) confrontandolo con gli Aurei RIC 3 e 7 di Lugdunun poco sopra.

io non trovo così molte differenze somatiche. lugdunum come hai detto ha solo un incisore più accurato.


Inviato

Anche per aiutare gli altri lettori della discussione (che mi auguro non si svolga solo tra noi due...),

riporto la cronologia proposta da Estiot per le emissioni finora discusse.

Roma - 1a emissione = Novembre 275

Roma - 2a emissione = Novembre-Dicembre 275

Roma - 3a emissione = Gennaio-Giugno 276 (da luglio c'è il nuovo imperatore Floriano)

Ticinum - 1a emissione = Novembre-Dicembre 275

Ticinum - 2a emissione = Gennaio- Giugno 276

Invece per Lugdunum sono riusciti ad essere più dettagliati negli archi temporali, individuando ben 9 emissioni (con due officine):

Lugdunum - 1a emissione = novembre-dicembre 275

Lugdunum - 2a emissione = fine 275

Lugdunum - 3a emissione = Gennaio 276

Lugdunum - 4a emissione = Febbraio 276

Lugdunum - 5a emissione = Marzo-Aprile 276

Lugdunum - 6a emissione = Aprile 276

Lugdunum - 7a emissione = Maggio-Giugno 276

Lugdunum - 8a emissione = Giugno 276

Lugdunum ' 9a emissione = Giugno 276

Per le altre zecche che hanno emesso per Tacito:

Siscia - in tutto 5 emissioni tra novembre 275 e giugno 276, senza una chiara scansione temporale per ogni emissione

Serdica - 1a emissione = Novembre-Dicembre 275

Serdica - 2a emissione = Gennaio 276

Serdica - 3a emissione = Gennaio-Giugno 276

Cyzique - 1a emissione = Novembre-Dicembre 275

Cyzique - 2a emissione = Gennaio 276

Cyzique - 3a emissione = Gennaio-Giugno 276

Antiochia - 1a emissione = Novembre-Dicembre 275

Antiochia - 2a emissione = Dicembre 275

Antiochia - 3a emissione = Gennaio-Giugno 276

Tripolis - 1a emissione = Novembre-Dicembre 275

Tripolis - 2a emissione = Gennaio-Giugno 276

Si rimanda al Corpus di Estiot per vedere meglio i dettagli delle varie emssioni e magari se cìè qualcuno che lo possiede a casa...

In ogni caso si vede chiaramente che esiste sempre una prima fase, nei due mesi finali del 275, dove il ritratto di Tacito è poco caratterizzato e in qualche modo simile a quello di Aureliano, mentre dopo l'inizio del 276 si ha un cambiamento dei lineamenti.

Le uniche eccezioni sembrano essere proprio Lugdunum e Ticinum, dove si ha un buon ritratto già definito fin dall'inizio (novembre 275). Quindi Tacito era bene conosciuto solo al nord, dove probabilmente appunto combatteva come ufficiale militare....

Interessante è l'iconografia a Roma. Come giustamente evidenziato da Nicomaco, il ritratto iniziale (1a e 2a emissione) è "generico" e gli incisori si sono ispirati ad Aureliano, semplicemente rendendo più vaghi alcuni lineamenti (in pratica da "uono comune").

Solo all'inizio del 276, evidentemente quando Tacito ha potuto mettere piede a Roma, il ritratto cambia e diventa più caratterizzato, anche se con modesta resa stilistica, per demerito dell'incisore, che era artisticamente molto più modesto di quelli attivi a Lygdunum e a Ticinum.

Tornando all'equazione ritratto realistico = ritratto dal vero, qui ci siamo, anche se i risultati a Roma, come già detto, non sono stati artisticamente molto validi.

Tutto questo implica una cosa importante. Che nel novembre-dicembre 275 Tacito NON POTEVA ESSERE CONOSCIUTO a Roma e quindi mi sembra molto poco verosimile che fosse un vecchio senatore romano. Di contro appare incrontrovertibile che Tacito era BENE NOTO a Lugdunum e anche a Ticinum. guarda caso le due zecche situate al nord, tra la Gallia e l'Italia settentrionale. Tacito quindi era di stanza in quelle zone, molto più verosimilmente come ufficiale dell'esercito di Roma.

Credo che Aureliano sia stato ucciso da uno dei suoi segretari vicino a Bisanzio, verso settembre 275.

La notizia della sua morte si diffuse rapidamente nel mondo romano e causò anche importanti attacchi dei barbari lungo i confini settentrionali.

In simili drammatici frangenti emerse il carisma di diversi ufficiali che dovevano serrare le fila delle legioni romane dislocate nelle varie regioni, ancora maggiormente quelli che erano i più esposti agli attacchi dei barbari.

Non credo alla versione di HA che lo vede come un vecchio senatore che alla notizia della morte di Aureliano si era ritirano nelle sue terre campane....

Molto più banalmente (almeno agli occhi dei molto posteriori estensori della storia imperiale) Tacito era un generale o almeno un alto ufficiale dell'esercito dislocato in Gallia.

Non dimentichiamo che per il III secolo d.C. mancano dirette fonti storiche e lo storico cronologicamente più vicino è stato Aurelio Vittore, che visse nella metà del IV secolo, quindi quasi un secolo dopo. Molto probabilmente i vari storici da Vittore in poi hanno attinto le loro notizie da una probabile Storia imperiale che ha registrato i vari eventi del III secolo e che però sarebbe andata perduta.

Quindi è facile che, a distanza di tempo, nel IV e V secolo d.C., sia avvenuta una deformazione nella ricostruzione dei veri eventi storici.

Le monete sono spesso l'unica testimonianza di quei tempi.


Inviato (modificato)

Ciao,

... per aiutare gli altri lettori della discussione (che mi auguro non si svolga solo tra noi due...)

Acraf, personalmente non è disinteresse, anzi, te lo assicuro nella maniera più assoluta. Ma devo ammettere che nello specifico di Tacito non sono estremamente ferrato :blush: e sto seguendovi con estremo interesse :o. Anche perchè raramente ho visto delle analisi e delle ricerche così approfondite.

...In ogni caso si vede chiaramente che esiste sempre una prima fase, nei due mesi finali del 275, dove il ritratto di Tacito è poco caratterizzato e in qualche modo simile a quello di Aureliano, mentre dopo l'inizio del 276 si ha un cambiamento dei lineamenti.

Le uniche eccezioni sembrano essere proprio Lugdunum e Ticinum, dove si ha un buon ritratto già definito fin dall'inizio (novembre 275). Quindi Tacito era bene conosciuto solo al nord, dove probabilmente appunto combatteva come ufficiale militare....

Interessante è l'iconografia a Roma. Come giustamente evidenziato da Nicomaco, il ritratto iniziale (1a e 2a emissione) è "generico" e gli incisori si sono ispirati ad Aureliano, semplicemente rendendo più vaghi alcuni lineamenti (in pratica da "uono comune").

Solo all'inizio del 276, evidentemente quando Tacito ha potuto mettere piede a Roma, il ritratto cambia e diventa più caratterizzato, anche se con modesta resa stilistica, per demerito dell'incisore, che era artisticamente molto più modesto di quelli attivi a Lygdunum e a Ticinum.

Estremamente interessante. In effetti di solito accade il contrario: zecca di Roma con effige canonica (evidentemente gli incisori avevano visto di persona l'Imperatore), periferiche con ritratto richiamante il reggente precedente. Forse può essere anche interpretato come un segnale di continuità (vedi le legende del primo Adriano richiamanti a Traiano) ma molti casi sicuramente la risposta è la prima.

Nel qual caso il "Cold Case" che presenti tu (sulla base della ritrattistica Tacito non conosciuto come effige a Roma--> quindi non senatore--> quindi militare noto nella Gallia/Italia settentrionale dove l'effige è viceversa nota) sembra pienamente condivisibile. E denota l'importanza della testimonianza che può esser data dalla numismatica alla storia ufficiale.

Ciao

Illyricum

:)

Modificato da Illyricum65

Inviato

con la ricostruzione fornita in queste quattro pagine siamo finora arrivati ad ammettere la maggior probabilità di un Tacito come militare.

se la notizia della morte di Aureliano aveva raggiunto i confini almeno 1 mese dopo la sua effettiva morte, quindi immagino verso fine Ottobre, a questo punto può essere vero che Alamanni e Franchi siano stati invitati all'invasione proprio per questa notizia.

tuttavia se Tacito aveva vinto una battaglia germanica (come indica l'antoniniano con il cognomen ex virtute GER(manicus)) i barbari germanici scorazzarono ancora per un po' di tempo nelle Gallie finchè nel 278 vennero eliminati da Probo che tornava dall'Oriente dopo aver battuto Floriano e i Goti.

tuttavia, se Tacito era stato proclamato dalle truppe proprio perchè aveva vinto una battaglia germnica non decisiva, e dal fronte renano scese a Lugdunum, Ticinum ed infine Roma, mi sembra strano che egli, una volta che il senato lo riconobbe imperatore, abbia deciso di partire per il fronte orientale contro i Goti in anatolia, quando invece sapeva benissimo che gli Alamanni avevano invaso le Gallie e forse c'era persino il pericolo che penetrassero in Italia come era già successo nel 271 (erano arrivati fino a Fano!!! = pericolo per Roma). Tacito comosceva i nemici contro cui aveva già combattuto e vinto, inoltre conosceva il territorio. perchè allora occuparsi di un pericolo lontano quando ce n'era uno vicino e gravante su Roma? forse perchè il grosso dell'esercito imperiale era già in Tracia? spostarlo sarebbe equivalso a dire ai nemici Gotici che potevano fare quello che volevano? nel qual caso ci sarebbe solo stato discredito per l'imperatore. fu questo motivo a fargli decidere per l'Anatolia?

oppure gi alamanni non avevano ancora invaso i confini ed il titolo di Ger(manicus) si spiegherebbe con una piccola vittoria riportata sugli Iuthungi in Rezia?


Inviato

Ciao,

forse proprio perchè

...conosceva i nemici contro cui aveva già combattuto e vinto, inoltre conosceva il territorio...

... conosceva probabilmente i capi degli Alamanni e decise di temporeggiare (magari offrendo qualche tributo, n.d.r.) e di affrontare il pericolo più immediato ovvero i Goti...

...perchè il grosso dell'esercito imperiale era già in Tracia.

Spostare l'esercito avrebbe dato via libera ai Goti. Avrebbe avuto due punti critici anzichè uno. Risolto uno, si sarebbe concentrato eventualmente sul secondo. Le alleanze (specie quelle ottenute per mezzo di pagamenti) non duravano a lungo...

Se è vero che Tacito fu eletto Imperatore dal Senato in un momento di "tregua" controllata (o di pace instabile, se preferisci) nella zona gallica, il suo interesse sarebbe stato quello di "congelare" la situazione e di presentarsi a Roma per ricevere l'incarico. La mediazione (mediante pagamento) sarebbe stata la via più rapida.

Qualcosa del genere fece Caracalla, in Scozia... pardon, Caledonia, quando morì il padre a Eburacum. Patteggiò un ritiro dalle terre conquistate e dei tributi alle tribù caledoni pur di rientrare, controllare il fratello Geta e racarsi a Roma. Ovvero "congelare" la situazione esterna per dedicarsi a quella interna.

Giunto a Roma ed eletto, Tacito si trovò subito coinvolto nella "questione gotica".

Alla sua morte, cessati probabilmente i tributi, gli Alamanni si mossero. E Probo agì di conseguenza.

Che te ne pare?

Ciao

Illyricum

:)

Dopo la sua morte le tribù germaniche potrebbero aver deciso di approfittare del "vuoto di potere" e si sarebbero messi in azione. Da qui la reazione di Probo.


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