Aste e negozi online

[cliff]

Sapete che sono appassionato di bronzi imperiali, per cui li tengo spesso sottocchio nelle aste e su internet per cui a volte mi accorgo di quando, spesso dopo poco tempo, vengono riproposti.

Poco tempo fa (5 giugno 2011) c'e' stata l'asta Baldwin's Argentum (Link sixbid ) in cui e' stata messa all'asta la bella collezione di tale David Heuer in cui c'erano belle monete messe insieme durante una cinquantina d'anni nel secolo scorso, tra cui una bella collezione di aes grave e dei sesterzi spesso rari con delle belle patine come si dice a volte "da vecchia collezione". Baldwin's aveva quotato tutte le monete molto basse (non so se sia abitudine di Baldwin's, era la prima volta che vi partecipavo) comunque cio' ha fatto si che non abbia acquistato neanche una moneta benche' abbia offerto spesso 2/3 volte la base. Diciamo anche che le foto non erano il massimo e che venivo da altre spese importanti in altre aste... ;)

Comunque ci rimasi un po' male per essere rimasto a mani vuote e capii che sarebbe stato meglio fare offerte molto alte su un paio di lotti piuttosto che piu' moderate su una decina di lotti... :(

Ora mi accorgo che a quell'asta hanno fatto la spesa molti dealer Vcoins e molti altri operatori che stanno piano piano riproponendo quelle monete sui propri canali online. In particolare un operatore che ha fatto una bella spesa e' stato CNG che ha subito ripiazzato sul proprio negozio online tutti i bronzi appena acquistati con ricarichi da subito importanti.

Guardo oggi il negozio online ( Link CNG shop )e vedo che tutti i bronzi imperiali sono stati venduti, solo a distanza di un mese e mezzo dall'asta Baldwin's.

E non e' che CNG li regalasse, anzi....In particolare il dupondio di Livia, il sesterzio di Tito e il sesterzio di Domiziano sono stati aggiudicati da Baldwin's a 880,920 e 1300 sterline rispettivamente ed ora gia' venduti da CNG a 2950,2950 e 3950 dollari rispettivamente.

Anche considerando il cambio GBP/USD, i diritti d'asta (che Baldwin's mette al 21% ma che tra commercianti sono sicuramente piu' bassi, non superiori al 15% o anche meno) e le eventuali spese di dogana (che CNG secondo me curando l'acquisizione tramite gli uffici di Londra non paga) significa che a distanza di un mese e mezzo tali monete sono state rivendute con un ricarico che va dal 60% all'80% ....

Tale fatto non puo' che essere negativo per il privato collezionista medio perche':

-Le limitazioni alle esportazioni in USA sta facendo si che il transito di monete antiche agli USA sia diventato piu' difficile, cio' pero' comporta che ci siano sempre piu' dealers e negozianti americani che vengono anche di persona alle importanti aste europee. La conseguenza per il collezionista medio e' che anche in asta si finisce per pagare monete importanti poco meno del prezzo che le si pagherebbero su Vcoins, a prezzi piu' bassi finiscono appunto preda dei dealers americani presenti in asta.

-Mediamente il mercato americano sta facendo alzare i prezzi delle monete classiche importanti.

-Esiste una fetta di collezionisti (americani o i nuovi ricchi che entrano nella numismatica per differenziare o per comprare beni rifugio) che non seguono le aste per incompetenza o per disinteresse e che preferisce comprare direttamente "in boutique" non curandosi dei ricarichi e del vero valore di una moneta ma semplicemente per investire un surplus di liquidita'. Tale gruppo di individui ponendosi alla fine della catena contibuisce alla crescita dei prezzi.

Insomma si prospettano tempi magri per chi deve acquistare mentre per chi ha monete importanti e volesse vendere potrebbe essere il momento giusto...

Che ne pensate?

Modificato 5 Agosto, 2011 da cliff

[FlaviusDomitianus]

Avendo già il sesterzio di Domiziano, non l'avevo neanche osservato molto attentamente.

Visto oggi, mi chiedo come Baldwin avesse potuto fissare un prezzo così basso, dato che la moneta è davvero di livello.

La moneta di Tito non è allo stesso livello, ma in questo caso è l'imperatore a richiamare sempre concorrenti alle aste, oltre al rovescio che il RIC qualifica C, ma che a me non sembra poi così comune.

[Ospite]

Ciao,

di bronzi romani non me ne intendo, ma posso dirti che in altre tipologie sta succedendo la stessa cosa.

Avevo offerto ad un'asta Kunker su un tallero tedesco 400 euro. Viene aggiudicato a 420. Pazienza.

Poi guardo mashop e lo vedo in vendita da Pater, lo stesso senza ombra di dubbio ,con la stessa macchiolina sul bordo.

Prezzo 1025 . Lo metto tra gli osservati,per vedere se lo vende e dopo una settimana risulta venduto ma tre giorni dopo riappare ,sempre da Pater a 950 . E' stagione di saldi anche per le monete?

Comunque è passato un mese e non lo ha venduto ancora. Farà un ulteriore sconto? Io a più di 500 non lo compro. Mi sa che aspetterò invano.Spero ne appaia un altro in qualche prossima asta.

[luigi78]

Questa storia mi ricorda una bell'asta di monete italiane della LEU , la n.68, dove i commercianti italiani fecero cartello a tenere i prezzi bassi.

Dopo qualche mese le stesse monete furono rivendute in aste italiche anche al doppio o al triplo.

Non sono i commercianti ad essere ingenui........ nessuno obbliga a comprare..

[cliff]

Avendo già il sesterzio di Domiziano, non l'avevo neanche osservato molto attentamente.

Visto oggi, mi chiedo come Baldwin avesse potuto fissare un prezzo così basso, dato che la moneta è davvero di livello.

Ehh...a me quel sesterzio piaceva parecchio e se non ricordo male offrii 800 sterline, lontano comunque dall'aggiudicazione a 1300. Diciamo che erano tutte monete provenienti da un'antica collezione e che non erano state toccate da anni e Baldwin's le ha lasciate cosi' come erano uscite dai vassoi. Da CNG invece una lucidatina gliel'hanno data e l'hanno fotografata meglio (in questo sono maestri a differenza di Baldwin's). Gran bella moneta comunque e l'asta Baldwin's era una di quelle in cui andare in sala stavolta (mannaggia a me che ero li' li' per andare...).

Confronto fotografico:

Baldwin's (circa 2400 dollari giugno 2011) :

CNG shop (circa 4000 dollari luglio 2011):

Modificato 5 Agosto, 2011 da cliff

[numizmo]

Tale fatto non puo' che essere negativo per il privato collezionista medio perche':

-Le limitazioni alle esportazioni in USA sta facendo si che il transito di monete antiche agli USA sia diventato piu' difficile, cio' pero' comporta che ci siano sempre piu' dealers e negozianti americani che vengono anche di persona alle importanti aste europee. La conseguenza per il collezionista medio e' che anche in asta si finisce per pagare monete importanti poco meno del prezzo che le si pagherebbero su Vcoins, a prezzi piu' bassi finiscono appunto preda dei dealers americani presenti in asta.

-Mediamente il mercato americano sta facendo alzare i prezzi delle monete classiche importanti.

-Esiste una fetta di collezionisti (americani o i nuovi ricchi che entrano nella numismatica per differenziare o per comprare beni rifugio) che non seguono le aste per incompetenza o per disinteresse e che preferisce comprare direttamente "in boutique" non curandosi dei ricarichi e del vero valore di una moneta ma semplicemente per investire un surplus di liquidita'. Tale gruppo di individui ponendosi alla fine della catena contibuisce alla crescita dei prezzi.

Che ne pensate?

Ne penso che ,dato che la differenza , adesso, almeno dopo il MOU, la fa il pedigree documentabile, i grandi dealer americani, se appena appena passa una moneta che ha i documenti giusti corrono a comperarla e sapendo che avranno gioco facile poi a rivenderla sui loro siti e shop alla clientela, locale e no, che non si deve preoccupare di provenienze e certificati, in quanto gli obblighi di legge sono già stati espletati dai vari dealer....Chi ne resta tagliato fuori , come al solito, siamo noi grazie alle nostre regole...non ci conviene piu' comperare, e NON possiamo mandare in asta estera le nostre collezioni..."cunnuto e mazziato"