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Inviato

Secondo me quanto scrive refero1980 ha comunque molto fondamento. Aggiungerei che a mio parere forse i "minus habens" non dispongono di 3.000 euro altrimenti non sarebbero tali. E allora se si avvicinano a Bolaffi e pagano 100 euro una moneta che ne vale 30 dopo ci restano male ma imparano ad evitare le sole e non ci tornano più senza perdere per questo il sostentamento vitale. E invece chi può permetterselo magari ci fanno meno caso e anche loro comunque come già scritto non subiscono conseguenza alcuna. Certo che, in entrambi i casi, appare arduo capire come questa ditta possa continuare a sopravvivere. Ma evidentemente in giro ci sono più polli da spennare (e non appartenenti ai "minus habens" ovviamente altrimenti Bolaffi non starebbe in piedi) di quanto immaginiamo. E questo, come dice refero1980, non è certo moralmente il massimo, anche se legalmente credo inattaccabile. 


Inviato

Premesso che ogni tipo di pubblicità tende a esaltare il prodotto, non mi stupisco che Bolaffi esalti le qualità dei suoi e nemmeno dei prezzi che pratica. Evidentemente se espone prezzi come questi vuole dire che ha clienti disposti a spenderli. Quello che mi chiedevo è: nel momento in cui fa passare il suo prodotto in uno spot nazionale che precede il giornale radio di rairadiouno, descrivendolo come un'alternativa al risparmio, quindi come prodotto da investimento, non dovrebbe sottostare alle regole imposte ai messaggi pubblicitari di banche, finanziarie ed assicurazioni? Questo tipo di "proposta" solitamente avverte l'ascoltatore riguardo al fatto che: "il presente spot costituisce informazione pubblicitaria e non costituisce sollecitazione all'investimento..... informazione pubblicitaria leggere bene il foglio informativo....." . Insomma non dovrebbe il garante imporre anche a questi messaggi di uniformarsi a tale regolamentazione?

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Inviato (modificato)
1 ora fa, refero1980 dice:

Capisco che tu bizerba62 sia sempre informato su tutto

Non sono affatto informato su tutto; e infatti, quando assisto a televendite di dipinti, sculture, mobili antichi ecc., dove l'imbonitore di turno mi vorrebbe convincere che si tratta di ottimi investimenti e/o di "beni rifugio", non è che solo per questo "investo" i miei risparmi in oggetto di cui nulla so.

Continuo a chiedermi perché qualcuno dovrebbe "investire" i suoi sudati risparmi di buon padre di famiglia in prodotti promossi da una ditta privata di cui nulla sa.

Un tempo il buon padre di famiglia metteva i suoi sudati risparmi in un libretto postale, o comprava un terreno o una casa a figli....oggi, da quello che dici, sembra che anche il buon padre di famiglia si voglia improvvisare conoscitore d'arte, di numismatica, di filatelia senza sapere neppure di cosa sta parlando.

Non c'è più il "buon padre di famiglia" di una volta...

Modificato da bizerba62

Inviato
13 minuti fa, min_ver dice:

Secondo me quanto scrive refero1980 ha comunque molto fondamento. Aggiungerei che a mio parere forse i "minus habens" non dispongono di 3.000 euro altrimenti non sarebbero tali.

Non vedo perché i "minus habentes" non dovrebbero disporre di 3.000 euro o di somme anche maggiori.

Il concetto di "minus habens" in questo caso non era legato alla capacità di spesa bensì a quella di non avere alcuna conoscenza del prodotto che acquistano e di buttarsi senza alcuna consapevolezza in acquisti di beni a loro ignoti

18 minuti fa, min_ver dice:

E allora se si avvicinano a Bolaffi e pagano 100 euro una moneta che ne vale 30 dopo ci restano male ma imparano ad evitare le sole e non ci tornano più senza perdere per questo il sostentamento vitale. E invece chi può permetterselo magari ci fanno meno caso e anche loro comunque come già scritto non subiscono conseguenza alcuna. Certo che, in entrambi i casi, appare arduo capire come questa ditta possa continuare a sopravvivere

Già. Ma se ci sta da tempo e anche con notevole vigore sul mercato, non possiamo pensare che i clienti che ha siano solo "neofiti" inconsapevoli.

C'è evidentemente una clientela "che ritorna" e che è pienamente appagata.

Chi siamo noi per disilluderla?

M.

15 minuti fa, Cinna74 dice:

Questo tipo di "proposta" solitamente avverte l'ascoltatore riguardo al fatto che: "il presente spot costituisce informazione pubblicitaria e non costituisce sollecitazione all'investimento..... informazione pubblicitaria leggere bene il foglio informativo....." . Insomma non dovrebbe il garante imporre anche a questi messaggi di uniformarsi a tale regolamentazione?

PotresTi avere ragione, per quanto riguarda la sollecitazione del pubblico risparmio.

M..

 

 

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Inviato
1 ora fa, bizerba62 dice:

...

In ultimo vorrei ricordare come la Ditta torinese sia riuscita in un "impresa" a dir poco titanica, ovvero nell'impresa di ottenere da un Tribunale italiano una sentenza a se favorevole circa la lecita presenza sul mercato di monete da un centesimo di euro coniate dalla zecca su tondelli da due centesimi.

...

 

Ciao Michele.

Leggo nel chiaroscuro del dico-e-non-dico qualche perplessità ... nell'interazione tra tribunali e privati (mi pare che anche un magistrato di una piccola regione loro confinante abbia recentemente avuto problemi al riguardo) ...

D'altra parte la ditta in filatelia possedeva fogli di prove ed errori che mai avrebbero dovuto lasciare l'IPZS (da vecchio filatelico pentito, penso al francobollo del K2 e a tanti errori di colore...) e mi sono sempre chiesto come e perché.

Da un punto di vista collezionistico l'unica cosa che apprezzo è il mantenere vivo l'interesse che sembra affievolirsi nei confronti di campi collezionistici non più così di moda. Tuttavia tremo sentendo proclamare per radio che questi beni numismatici sono esentasse: vuoi vedere che in questo eterno momento di "spending-review" a furia di sentirlo qualcuno a Roma recepirà il concetto e ci riempirà di ulteriori balzelli? Per dirla con un ricordo d'Infanzia (Provolino): "Boccaccia mia statti zitta (ma anche boccaccia loro!".

:spiteful:


Inviato

Premesso che con il proprio denaro uno può farci quello vuole, mi sembra che quando ci si affidi ad un commerciante, oltretutto presente da una vita, serva la massima trasparenza e quando già si vende a 2/3 volte il valore di mercato dicendo che è un buon investimento, forse forse qualcosina andrebbe aggiustato..no??

 

skuby

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Inviato (modificato)
26 minuti fa, Giov60 dice:

Ciao Michele.

Leggo nel chiaroscuro del dico-e-non-dico qualche perplessità ... nell'interazione tra tribunali e privati (mi pare che anche un magistrato di una piccola regione loro confinante abbia recentemente avuto problemi al riguardo) ...

D'altra parte la ditta in filatelia possedeva fogli di prove ed errori che mai avrebbero dovuto lasciare l'IPZS (da vecchio filatelico pentito, penso al francobollo del K2 e a tanti errori di colore...) e mi sono sempre chiesto come e perché.

 

Ciao Giovanni.

La mia osservazione sulla sentenza era di sincera ammirazione per chi è riuscito a dimostrare in giudizio che la coniazione e la successiva distribuzione di quegli "aborti" di centesimo di euro rientrasse nella "fisiologia" e pertanto non costituisse un illecito che, in quanto tale, avrebbe dovuto determinare il sequestro della res pertinente al sottostante reato e la successiva distruzione del materiale illecitamente prodotto.

Invece è stato sentenziato (e noi rispettiamo le sentenze e ne prendiamo atto) che tutto ciò è normale.

Sui fogli di prove (di francobolli) ed errori che mai avrebbero dovuto lasciare l'IPZS non so molto, ma mi pare che siamo più o meno sullo stesso piano del centesimo battuto sul tondello del 2 cents.

A questo punto però può essere benissimo che siamo noi a vedere in modo distorto la situazione.

D'altronde, e qui la premiata Ditta piemontese non c'entra nulla, sappiamo anche come è andata a finire la vicenda delle prove di zecca mancanti persino al museo.....ma puntualmente in circolazione sul mercato numismatico.

Devo dire che, tutto sommato, è un bene che un Tribunale metta la parola "fine" su queste storie, che altrimenti rimarrebbero irrisolte, lasciando gli operatori nella costante incertezze di ciò che si può o non si può fare.

Saluti.

Michele

 

Modificato da bizerba62

Inviato
18 minuti fa, skubydu dice:

Premesso che con il proprio denaro uno può farci quello vuole, mi sembra che quando ci si affidi ad un commerciante, oltretutto presente da una vita, serva la massima trasparenza e quando già si vende a 2/3 volte il valore di mercato dicendo che è un buon investimento, forse forse qualcosina andrebbe aggiustato..no??

 

skuby

Probabilmente hai ragione....anche se nel mercato dell'arte e dell'antiquariato l'utilizzo del ritornello del "buon investimento" è molto ricorrente.

Se la gente usasse i suoi soldi per l'acquisto di questi beni con maggiore consapevolezza, forse un certo tipo di proposte di mercato sarebbero costrette ad autocalmierarsi .......non credi?

M.. 


Inviato

A mio avviso Bolaffi nasce in un'epoca di scarsa informazione in cui son era possibile avere una panoramica globale del mercato.

Oggi vive di rendita, con collezionisti "passivi" e isolati che si contentano di acquistare uno (o più) pezzi l'anno senza doversi preoccupare di studiarne autenticità, conservazione e valori. Basta una crocetta sul modulo e arriva tutto a casa già pronto.

Non credo che collezionisti simili abbiano in casa libri di numismatica - a parte il catalogo Bolaffi, ovviamente.

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Inviato
2 minuti fa, Gallienus dice:

A mio avviso Bolaffi nasce in un'epoca di scarsa informazione in cui son era possibile avere una panoramica globale del mercato.

Oggi vive di rendita, con collezionisti "passivi" e isolati che si contentano di acquistare uno (o più) pezzi l'anno senza doversi preoccupare di studiarne autenticità, conservazione e valori. Basta una crocetta sul modulo e arriva tutto a casa già pronto.

Non credo che collezionisti simili abbiano in casa libri di numismatica - a parte il catalogo Bolaffi, ovviamente.

Concordo totalmente.

M.


Inviato (modificato)

Concordo anche io con il discorso di Gallienus. A tal proposito vi mostro un mio piccolo acquisto risalente a quel periodo dove non avevo ne computer ne internet ma il cataloghino a casa. La foto è vecchiotta
 

Cina.jpg

Modificato da Erdrückt

Inviato (modificato)

Per quanto riguarda la vigilanza sugli investimenti, la Consob non vigila su investimenti alternativi alla Borsa, come dipinti, diamanti, monete etc, quindi la rivalsa dovrebbe essere individuale e di parte, cosa -imho- assolutamente possibile, data la "sollecitazione al risparmio" ultimamente operata da B (con ripetuti riferimenti al buon padre/nonno di famiglia, ai "nuovi BOT"(!), alla rivalutazione costate nel tempo ed altro)

E' logico che queste esortazioni pubbliche colpiscano le categorie più deboli, come gli anziani, con meno accesso a listini ufficiali, che è proprio quella che dovrebbe essere più difesa

Vorrei anche aggiungere che non è poi così semplice ottenere le quotazioni "reali" di investimenti come dipinti, diamanti, monete; per esempio, come faceva notare recentemente la trasmissione Report, i diamanti vengono venduti a prezzi di 3 volte quelli reali di mercato, persino in banca, tramite l'uso di grafici etc, però usando una terminologia esortativa più blanda rispetto a quella spudorata (per non dire una parola che sarebe editata :) ) che usa B.

Modificato da vickydog

Inviato

Chissà cosa ne pensa l'Antitrust. ... vedo che sono stati comminati multoni per molto meno. ..

https://www.google.it/search?client=ms-android-hms-vf-it&hl=it-IT&oe=utf-8&safe=images&q=multa+pubblicit%C3%A0+ingannevole&source=browser-type&qsubts=1486317491486&devloc=0

Ad ogni modo spero che, leggendoci, almeno qualcuno si salvi dal "mirabolante investimento". Questa discussione, in fin dei conti, ha scopo divulgativo. Quanti si imbattano in topic come il presente o quello su Editalia potranno trarre le loro conclusioni.
Buona serata.


Inviato
I beni numismatici Filatelici sono beni voluttuari per definizione e se un neofita decide di spendere i propri soldi per monete o francobolli senza neppure preoccuparsi di operare quel minimo confronto tra i prezzi, che tutti oggi possono eseguire con qualche click da casa propria, beh mi pare che il problema non sia quello di chi fa una proposta commerciale (magari anche "indecente") ma semmai quello di chi non ha la minima idea di cosa sta comprando.

A questo punto, considerato che non si muore di fame né si cade in depressione se non si acquistano monete o francobolli, direi che sarebbe auspicabile che chi vuole comprare materiale filatelico o numismatico si sforzi, prima di farlo, di documentarsi almeno un poco, facendosi quanto meno un giretto sul web per capire che cosa vuole comprare.

Ma, a quanto pare, c'è chi non solo non si accorge di aver pagato 5 volte di più una moneta o un francobollo ma è persino contento dell'acquisto che ha fatto.

Pertanto non vedo perché noi dovremmo esprimere giudizi severi nei confronti della politica commerciale di una Ditta che è sul mercato da svariati decenni....anzi, forse è la Ditta italiana del settore che è sul mercato da più tempo in assoluto.

Qualcosa vorrai dire.

M.  



Buonasera,

C'è chi si uccide con il fumo ed è contento.
Quelli sì che sono soldi spesi male.
Bolaffi? Siamo in Italia, il paese dei furbi, quindi nulla di anomalo.

Saluti e buona Domenica
Silver

Inviato (modificato)

@Cinna74

Concordo appieno con i Suoi post n. 177 e 188.

Speriamo che la lettura di queste discussioni aiuti qualcuno ... non credo ... ma sperare non costa nulla. 

Modificato da viganò

Inviato

Se continua così fallirà? Che cos'è che la tiene in piedi oltre i clienti? 

Inviato

Perche' tutto il mondo continua a bere una bevanda gassata dal colore improponibile, dal sapore molto strano, che non fa neanche bene e su cui applicano ricarichi a tre cifre ?

Si chiama marketing.

Gli altri falliranno non questi......

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Awards

Inviato
18 ore fa, Silver70 dice:

 


Buonasera,

C'è chi si uccide con il fumo ed è contento.
Quelli sì che sono soldi spesi male.
Bolaffi? Siamo in Italia, il paese dei furbi, quindi nulla di anomalo.

Saluti e buona Domenica
Silver

 

Ciao.

Non credo sia il caso di equiparare i danni che arreca il fumo a quelli che arreca Bolaffi. L'analogia mi pare alquanto estrema.

Questo e'certamente il Paese dei furbi....ma nel caso specifico mi sembra possa essere considerato anche il Paese dei "boccaloni".

Non dimentichiamoci che senza i "boccaloni" i furbi avrebbero vita molto breve.

M.

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Inviato (modificato)

Ecco, un discorso che generalemente non mi è mai garbato, è che i ladri esistono perché c'è chi non vive a Fort Knox e non gira per strada con le mutande di ghisa. Forse allora gli stupratori esistono in quanto circolano da sole donne con abiti attillati, ridotti e succinti.

A riempire il gap tra una giungla: mondo di ladri (per non dire di peggio) e di vittime, ci deve pensare l'autorità legislativa, inquirente e giudiziaria.

Anche il cittadino che non appartiene né alla categoria di ladro né a quella di vittima, ma semplicemente di quella più informata, deve fare la sua parte. Un forum serve anche per questo. E scusate l'escursus. Poiché stiamo parlando di B., per quanto mi riguarda fermerei questi argomenti generici qui.

Modificato da vickydog
  • Mi piace 2

Inviato
Ciao.

Non credo sia il caso di equiparare i danni che arreca il fumo a quelli che arreca Bolaffi. L'analogia mi pare alquanto estrema.

Questo e'certamente il Paese dei furbi....ma nel caso specifico mi sembra possa essere considerato anche il Paese dei "boccaloni".

Non dimentichiamoci che senza i "boccaloni" i furbi avrebbero vita molto breve.

M.


Il paragone è sicuramente forte, ma se c'è chi spende soldi per le sigarette non capisco perché non si debbano spendere soldi per le monete.
Queste almeno non hanno ancora ucciso nessuno.
Quindi? Chi sarebbe il più sprovveduto?

So che non piace il paragone, sopratutto ai fumatori.

Silver

Inviato

Il problema non è spendere soldi per le monete (tutti noi li spendiamo) ma pagarne quattro-cinque volte il prezzo, non ci confondiamo


Inviato (modificato)

Chi ha tanti soldi da spendere, non se ne fa di problemi...

Modificato da simo88
Inviato

Siete ancora convinti che da bolaffi ci comprano i ricchi? Da quello che leggo da anni ci comprano gli sprovveduti che poi si lamentano. Inoltre chi ha tanti soldi non è detto che non si faccia problemi, io se guadagnassi 7000 euro al mese non pagherei 20 euro per un litro di latte se SO che altrove costa 1 euro... Non è questione di quantità di danaro, si chiama inesperienza nel settore. 

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Inviato

Essendo conosciuta nel mondo, non hanno problemi a rivendere le monete anche se il prezzo è esagerato... 

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