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Inviato (modificato)

Buon giorno.

A causa dell'alto valore dell'oro e dell'argento, da qualche tempo a questa parte osserviamo un fenomeno alquanto singolare:

monete quali marenghi o sterline, scudoni in bb, "caravelle" in fdc e altre analoghe tipologie, che fino ad un paio di anni fa associavano al valore dell'intrinseco anche un surplus numismatico, vengono oggi portati allo squaglio senza esitazioni.

Il momento più sorpendente di questa "tendenza" è stato per me assistere ad un recente Convegno alla compravendita fra commercianti di un Kilo di monete d'argento di V.E. III pagate al fino.

Certo, si trattava di lirette ed "aquilini" mediamente in BB, ma arrivare a vendere anche tali monete al fino, alla stregua di un comune lotto di materiale "da squaglio", confesso che mi ha fatto una certa impressione.

Finchè i prezzi dei metalli preziosi si manterranno sostenuti, la spiegazione del fenomeno è facile da intuire; ma dopo (perchè prima o poi un "dopo" ci dovrà pur essere......) di questo materiale cosa pensate rimarrà sul mercato?

Non c'è il rischio serio che, fatta eccezione per il materiale di valenza puramente numismatica e che per ovvii motivi non si porterà mai in fonderia, tutto il resto vada ad alimentare i flussi dei banchi metalli, con la conseguenza che appena la situazione si sarà normalizzata, monete oggi comuni e di facile reperibilità (marenghi, scudoni ecc.) possano risultare persino rare?

Saluti.

Michele

Modificato da bizerba62

Inviato

Non c'è il rischio serio che, fatta eccezione per il materiale di valenza puramente numismatica e che per ovvii motivi non si porterà mai in fonderia, tutto il resto vada ad alimentare i flussi dei banchi metalli, con la conseguenza che appena la situazione si sarà normalizzata, monete oggi comuni e di facile reperibilità (marenghi, scudoni ecc.) possano risultare persino rare?

Saluti.

Michele

Direi che la conseguenza piu' logica sarà appunto la diminuzione del numero di certe monete, il che ridarà loro anche un minimo di quella dignità numismatica che ora non hanno piu'...non tutto il male viene per nuocere, no?


Inviato

"Direi che la conseguenza piu' logica sarà appunto la diminuzione del numero di certe monete, il che ridarà loro anche un minimo di quella dignità numismatica che ora non hanno piu'...non tutto il male viene per nuocere, no?"

Quindi dovremmo aspettarci una rivalutazione del materiale che fino ad oggi è stato commercialmente sottoalutato; mi riferisco sopratutto a quelle monete comuni, sotto lo splendido, che "nessuo voleva" e che se si salveranno dalle fornaci, domani potrebbero fare anche il prezzo......?

M.


Inviato

"Direi che la conseguenza piu' logica sarà appunto la diminuzione del numero di certe monete, il che ridarà loro anche un minimo di quella dignità numismatica che ora non hanno piu'...non tutto il male viene per nuocere, no?"

Quindi dovremmo aspettarci una rivalutazione del materiale che fino ad oggi è stato commercialmente sottoalutato; mi riferisco sopratutto a quelle monete comuni, sotto lo splendido, che "nessuo voleva" e che se si salveranno dalle fornaci, domani potrebbero fare anche il prezzo......?

M.

Suppongo di si...una volta che le dimensioni del fenomeno della distruzione raggiungeranno i limite per cui certe monete passeranno dallo status "C" comune a "NC" o "R" succederà come per tutte quelle emissioni che per una ragione o l'altra sono andate incontro a ritiri dalla circolazione per rifusione o riutilizzi vari che ne hanno ridotto fortemente la disponibilità.

Del resto la rarità numismatica , alla fine, si fonda proprio sulla disponibilità di acquisizione degli esemplari...


Inviato

Se posso dare un consiglio a coloro che portano in fonderia (che poi non é vero, dan dentro ai banchi metallo, ma vabbeh...)

Non serve riportare al fino un valore certo e facilmente riconoscibile. Svolge già perfettamente la sua funzione di "denaro".

Il valore di una caravella, per esempio, é facile da calcolare e la caravella stessa dice se é vera o falsa già all'occhio. Fonderla per riportarla al fino crea solo costi inutili al fine dell'investimento eventuale.

Awards

Inviato

Non credo possa esserci un futuro aumento delle quotazioni di mercato delle monete che oggi vengono trattate a peso. O per meglio dire, un aumento rispetto a quello che è l'attuale prezzo a peso. A parte il fatto che solo una parte di ciò che viene trattato a peso va effettivamente in fusione (il grosso secondo me continua impeterrito a girare di mano in mano), va detto che si tratta principalmente di basse/bassissime conservazioni. Se osserviamo il mercato e le quotazioni di queste monete comuni trattate a peso, ci accorgeremo che in realtà si è elevata la quotazione delle basse conservazioni perchè naturalmente hanno seguito l'andamento del metallo, ma non si sono invece rivalutate le alte conservazioni della medesima tipologia, che sono state solo sfiorate dal rialzo del metallo. Abbiamo così per certe tipologie il curioso fenomeno che vede BB e SPL avvicinarsi moltissimo come quotazioni, e magari solo il FDC pieno mantiene un certo distacco, cmq inferiore a quello che c'era prima del rialzo dei metalli. Questo porterà al fatto che in futuro, se davvero le basse conservazioni saranno rare a trovarsi, tutti i collezionisti punteranno direttamente alle alte conservazioni, che naturalmente in fusione non ci vanno.

Concludo con una considerazione: non sono così sicuro, anzi, che l'argento in futuro calerà così considerevolmente da portare le monete comuni a valere a peso meno di quanto non valgano numismaticamente.....


  • ADMIN
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Inviato

Secondo me occorre anche fare una considerazione, cio' che va a peso e' anche cio' che e' gia' nelle collezioni. Dato che il numero di collezionisti e' grossomodo invariante nel tempo il numero di pezzi superstiti potra' comunque sopperire alle richieste di mercato senza problemi e di conseguenza il prezzo rimarra' comunque quello.

Se posso dare un consiglio a coloro che portano in fonderia (che poi non é vero, dan dentro ai banchi metallo, ma vabbeh...)

Non serve riportare al fino un valore certo e facilmente riconoscibile. Svolge già perfettamente la sua funzione di "denaro".

Probabilmente chi porta a fondere o nei compraoroeargento ha bisogno di realizzare in quanto con le caravelle anche se "denaro" non ci fai la spesa.


Inviato (modificato)

Discussione davvero interessante. Secondo me, tra vari anni, molte monete diventeranno più rare. il ricambio generazionale dei collezionisti farà sì che monete prima facilmente reperibili diventino più difficili da possedere per i "nuovi dell'ambiente". Non dimentichiamo inoltre che le alte conservazioni costano e non credo che la gente si spinga ad acquistare solo quelle.

Non saranno aumenti esponenziali ma sono convinto che una ripercussione di sicuro ci sarà. Certo, cedere argenti di Vittorio Emanuele III al prezzo del metallo contenuto lo trovo un po' folle... anche se la conservazione non è alta.

Modificato da Tm_NPZ

Inviato

Secondo me sta andando un fusione solo materiale di scarsissima conservazione che non viene recepito dal mercato perchè nessuno lo vuole e che quindi vale "più da morto che da vivo"... :P

Credo infatti che mediamente una selezione venga fatta almeno per le monete più "vecchie"... il problema è quel "mediamente" perchè probabilmente in tutto quel fondere qualche annata meno comune magari c'è finita/ci finisce/ci finirà determinando con il tempo un più difficile reperimento.

Su alcune monete recenti di più comune "smercio" come le 500 lire d'argento l'impatto invece potrebbe essere molto molto maggiore perchè magari tanti non hanno fatto caso all'annata 1961 per dire...

Mi trovo quindi in sostanziale accordo con quanto detto all'inizio da numizmo.

Saluti

Simone


Inviato

visto mandare ..personalmente .. a fusione tanti rotolini in FDC caravelle e dante.......

spezza i cuore...ma e' la realta'....


Inviato

Certo, cedere argenti di Vittorio Emanuele III al prezzo del metallo contenuto lo trovo un po' folle... anche se la conservazione non è alta.

Perchè folle? Qualche anno fa un aquilino annata comune in medio-bassa conservazione si comprava per 1,50-2 Euro. Dico si "comprava" perchè se dovevi venderlo tu collezionista che l'avevi magari sostituito, diventava invendibile. Oggi lo stesso aquilino vale 3 Euro a peso, e ne vendi anche a lotti. Lo stesso dicasi per gli scudoni, qualche anno fa in MB-BB li pagavo 12 Euro a pezzo, oggi ne varrebbero più di 20 di solo materiale..... anche se poi 20 se devi vendere non te li dà nessuno, ma quel che è certo è che a 12 in acquisto non li trovi più. Le caravelle qualche anno fa si compravano circolate a 1,50 a pezzo, e parlo per metterle in collezione. Oggi te le comprano a 6 Euro e se ne hai a chili sono anche più contenti. Ma lo stesso discorso si può fare per marenghi, sterline e tutte la altre monete d'oro a peso.....


Inviato

6 euro????

sali....sali......!!!!!


Inviato

la mia domanda è : ma queste monete ci vanno veramente in fusione oppure come ha detto paolino prima passano di mano in mano ? perchè nel secondo caso non ci sarà sicuramente nessuna "rarità" futura, anzi.


Inviato

Di caravelle ne hanno coniato quasi cento milioni di pezzi.

Anche se ne fondessero il 90 per cento non credo che diventeranno rare.

Inviato

Succede più o meno lo stesso qui in America.

La prima ondata di fusioni fu nel 1980, buona parte delle monete pre-1964 in argento se ne andarono.

Adesso sta succedendo lo stesso, anche se in maniera più ridotta (ma che comunque coinvolge anche i set in argento moderni)

Quelli che ne hanno approfittato maggiormente sono i compratori d'oro da albergo. Si sono accaparrati delle quantità notevoli a prezzi ridicoli, visto che sono riusciti ad attirare la gente comune che non ha idea del valore delle monete o dei gioielli che magari hanno avuto in casa per decenni.

Un vero peccato veder sparire così tante monete!

Ciao,

MM


  • 2 settimane dopo...
Inviato

Ma siamo certi che verranno fuse?

Tranquilli, le monete portate ai compro oro o banchi metalli non sempre vengono fuse, solo una piccola parte va a finire nel crogiolo, ovvero quelle ridotte a semplici tondelli irriconoscibili o quasi. Il resto viene vagliato attendamente prima del trapasso.Chiaramente ci sono delle eccezioni, e qualche volta sono state fuse monete di una certa importanza, mi fiferisco a monete del valore di 10-20 volte il valore dell'intrinseco.

In passato era quasi prassi fondere monete senza essere controllate, oggi è diverso, anche il più piccolo e inesperto compro oro ha un conoscente/cliente che si interessa di numismatica a cui sottoporre le monete incamerate prima della fusione

In passato e anche di recente, i salvataggi in estremis sono stati parecchi.


Inviato

per la cronaca, su ebay si aggirano compratori di 500 lire in argento che ritirano anche 3/4 mila monete alla volta e non penso che sia per una loro collezione privata. comunque dal mio punto di vista le monete che da 500 lire sono cosi tante che prima che vengano fuse in numero tale da rendere le rimanenti rare, ne deve passere molta di acqua sotto i ponti. io personalmente ho comprato dei 500 lire dante in SPL in un negozio di monete che le raccoglie per mandarle a fondere, a 5 euro l'una. le monete sono veramente in condizioni eccezionali, sembra che non abbiano neanche circolato.


Inviato

Secondo me occorre anche fare una considerazione, cio' che va a peso e' anche cio' che e' gia' nelle collezioni. Dato che il numero di collezionisti e' grossomodo invariante nel tempo il numero di pezzi superstiti potra' comunque sopperire alle richieste di mercato senza problemi e di conseguenza il prezzo rimarra' comunque quello.

Se posso dare un consiglio a coloro che portano in fonderia (che poi non é vero, dan dentro ai banchi metallo, ma vabbeh...)

Non serve riportare al fino un valore certo e facilmente riconoscibile. Svolge già perfettamente la sua funzione di "denaro".

Probabilmente chi porta a fondere o nei compraoroeargento ha bisogno di realizzare in quanto con le caravelle anche se "denaro" non ci fai la spesa.

Il numero dei collezionisti "era" invariante nel tempo. Anche se non vi sono statistiche precise direi che l'avvento di internet abbia fatto incrementare notevolmente il numero di coloro che si sono avvicinati alla passione numismatica negli ultimi 10-15 anni (basti vedere la crescita esponenziale delle inserzioni ebay e delle offerte online. Ove c'è offerta c'è una domanda potenziale dietro.


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