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IGNORED

chi comanda?


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Inviato

In questi giorni, al di qua e al di là dell'Atlantico, si sente molto parlare di provvedimenti finanziari (i tagli).

Le "manovre" vengono approvate dai rappresentanti politici democraticamente eletti ma il giudizio definitivo viene emesso poi dalle agenzie di rating e dalle borse che le seguono fedelmente.

A questo punto mi viene il dubbio di non vivere in democrazia, perchè chi "comanda" davvero è il potere finanziario, quindi una ristretta oligarchia.


Inviato

Senza entrare in discorsi politici, è evidente che un governo nazionale che prepara una finanziaria, e un Parlamento che la ratifica, non sono più sovrani (de iure e de facto) se essa deve essere successivamente approvata da Commissioni sovranazionali non elette dai cittadini del paese in questione.

I trattati internazionali cui i paesi europei hanno aderito (in maniera quanto meno opinabile) nell'arco degli ultimi 15 anni , hanno legalmente spostato la sovranità politica e finanziaria altrove.Non saprei dire quanto legittimamente.

Che molti non lo sappiano, oppure lo approvino, non cambia il dato di fatto che ormai i singoli governi nazionali sono poco più che specchietti per le allodole.


Inviato

Il problema è la finanziarizzazione del mondo; se i soldi sono di carta e può crearli chiunque, si costruisce un'intera economia sul debito; ma il debito è questione di fede e prima o poi o lo si paga o la fede finisce; le agenzie di rating non sono che una parte del problema, sono solo lo stetoscopio con cui si sente l'aritmia, ma tolto lo stetoscopio il cuore resta malato comunque; sono i mercati che hanno finito la pazienza, e per mercati si intende chi detiene grosse fette di diritti sul debito sovrano (di nuovo le banche e altri stati); è un ingranaggio che ormai gira da solo e sfugge al controllo persino di chi l'ha creato (banche e stati). La finanza è come un soufflé, prima o poi si sgonfia, e qualcuno non mangia. Per usare una metafora tanto cara ai nostri politici, quella di questi giorni è una gara per vedere chi resta col cerino in mano, e ci sono discrete possibilità che possa essere l'Italia.

Ci vorrebbe la terza guerra mondiale per risolvere i nostri problemi...:unsure:


Inviato

Non sono sicuro che una guerra potrebbe risolvere il problema,onestamente....concordo invece sul fatto che i soldi sono pezzi di carta, totalmente disancorati dal valore reale. Il rialzo (al netto della speculazione) dell'oro, è sintomatico di questo, ma è un discorso che vale per tutti i tipi di materie prime, siano esse minerali, generi alimentari, ecc.

Con la BCE e la FED che stampano moneta sulla base di un rapporto fiduciario, è evidente a chiunque che i singoli stati possono fare ben poco, chiusi come sono all'interno di parametri in cui hanno scelto di entrare ma da cui non possono uscire.

Basti pensare alla povera Grecia:Purtroppo il suo crollo verrà utilizzato per stringere ancora di più il cappio attorno agli stati nazionali: le Banche (proprietarie della BCE), a livello singolo concedono prestiti usurai ad Atene, aspettano che fallisca, poi sotto il cartello formale della BCE, obbligano lo stato a privatizzazioni forzate (e ininfluenti ai fini del risanamento del debito), che avranno come acquirenti proprio quelle stesse banche! Magia! Magia che avrà il solo effetto di arricchire le banche, dando in cambio alla Grecia un euro carta straccia e privandola di quelle industrie/proprietà che sarebbero la sua sola vera ricchezza.


Inviato

Ci vorrebbe la terza guerra mondiale per risolvere i nostri problemi...

Purtroppo la Storia Ci insegna, il Potere, il Denaro, l' ignoranza, l' ingordizia, la deficenza ecc... Oggi regnano al Potere e Quindi la Guerra Distruttiva è già stata innescata e avverrà. Ciao Massy


Inviato (modificato)
Non sono sicuro che una guerra potrebbe risolvere il problema,onestamente....concordo invece sul fatto che i soldi sono pezzi di carta, totalmente disancorati dal valore reale. Il rialzo (al netto della speculazione) dell'oro, è sintomatico di questo, ma è un discorso che vale per tutti i tipi di materie prime, siano esse minerali, generi alimentari, ecc.

Con la BCE e la FED che stampano moneta sulla base di un rapporto fiduciario, è evidente a chiunque che i singoli stati possono fare ben poco, chiusi come sono all'interno di parametri in cui hanno scelto di entrare ma da cui non possono uscire.

Basti pensare alla povera Grecia:Purtroppo il suo crollo verrà utilizzato per stringere ancora di più il cappio attorno agli stati nazionali: le Banche (proprietarie della BCE), a livello singolo concedono prestiti usurai ad Atene, aspettano che fallisca, poi sotto il cartello formale della BCE, obbligano lo stato a privatizzazioni forzate (e ininfluenti ai fini del risanamento del debito), che avranno come acquirenti proprio quelle stesse banche! Magia! Magia che avrà il solo effetto di arricchire le banche, dando in cambio alla Grecia un euro carta straccia e privandola di quelle industrie/proprietà che sarebbero la sua sola vera ricchezza.

Bravo Druso Galerio.

This Act è in essere da circa 15 anni a questa parte. "Si dice" che il futuro banchiere centrale europeo Mr. Draghi ne sappia qualcosa in prima persona.

Purtroppo l'evidenza delle situazioni chiare ormai da anni, é assai offuscata dalla propaganda massmediatica con relativo lavaggio del cervello continuo alle masse... Tristemente coadiuvata fortemente dai lacchè, di cui abbiamo anche qui nel forum degne rappresentanze, che con le loro rassicurazioni e consigli da professori stanno sempre più rovinando uomini e famiglie.

Tanto sarà colpa degli "speculatori" (che son sempre le banche centrali poi, ma basta non dirlo troppo in giro che il trucchetto funziona...), mica del sistema e di quelli che lo hanno creato per sfruttare tutti gli altri.

Modificato da Monetaio
Awards

Inviato (modificato)

Basterebbe citare il discorso - arcinoto, ma mai considerato ai fini dell'analisi dello stato delle cose - della Banca d'Italia, che lungi dall'essere Banca di Stato, è di proprietà di singole banche private. Di chi farà gli interessi? Non sono di quelli osessionati dallo spettro del Grande Capitale, anzi, ma un organismo del genere chiaramente non è congruente con uno stato dove la rappresentanza abbia valore, considerato che i cittadini non hanno alcun potere di nomina, controllo, revoca del mandato.

Stesso discorso per i vari organismi UE, tutti basati sulla cooptazione, quando va bene.

Modificato da Druso Galerio

Inviato

Lungi da me difendere l'onestà delle società di rating, su cui avrei parecchio da dire (ma rischierei di alzare un polverone, quindi, evito) ma se è vero che governi e parlamenti sono sovrani, non è altrettanto automatico che abbiano ragione o che siano onesti. Il fatto che venga approvata una manovra finanziaria è legittima, ma non si può imporre, per legge, che sia pure efficace (stavo per scrivere giusta, ma questo implica concezioni morali, di cui i parlamenti non sono esattamente l'emblema...)


Inviato

Ciao.

"Purtroppo la Storia Ci insegna, il Potere, il Denaro, l' ignoranza, l' ingordizia, la deficenza ecc... Oggi regnano al Potere e Quindi la Guerra Distruttiva è già stata innescata e avverrà. Ciao Massy"

Direi più di tutte "l'ingordizia".... ;)

M.


Inviato

se i soldi sono di carta e può crearli chiunque,

"se", ma non e' cosi.

i soldi sono pezzi di carta, totalmente disancorati dal valore reale.

Basti pensare alla povera Grecia

Se i soldi potesse crearli chiunque, la Grecia lo farebbe e ci si pagherebbe il debito.

Ah, rimpiango i bei tempi degli standard metallici, perche allora non c'erano guerre e i debiti non si facevano e non si pagavano.

Direi più di tutte "l'ingordizia".... ;)

che guarda caso viene proprio dopo l'ignoranza


Inviato

Non mi limiterei a circoscrivere la questione ad un ritorno al gold standard o simili (che pure non liquiderei così semplicisticamente), per quanto l'aggancio ad un valore reale sia una delle caratteristiche necessarie perchè una moneta possa essere definita tale....Semplicemente, mi chiedo quale sarebbe preferita, tra una moneta "di carta" e una associata ad un qualunque bene reale, dalle persone. La questione della solvibilità avrebbe tutto un altro peso. Ma tant'è....sono un estimatore della Scuola austriaca, e penso che la cosa si spieghi da sola.

L'altro aspetto che credo sia degno di considerazione, è il fatto che, allo stato attuale, i singoli Stati membri della UE non hanno alcun margine di manovra nella loro politica economica, e di fatto (ma con il recente Trattato di Lisbona anche di diritto) la sovranità non solo monetaria, ma anche legislativa, è stata trasferita agli organi della UE, il cui deficit di rappresentanza è noto (il Parlamento Europeo ha una funzione meramente consultiva). I burocrati europei - bravi o meno che siano - non sono eletti dai cittadini, e i risultati del loro lavoro sono imposti per legge ai governi e ai parlamenti nazionali. Per qualcuno è un'ottima cosa e ce n'era bisogno, ma credo che i risultati siano sotto gli occhi di tutti.


Inviato
Ma tant'è....sono un estimatore della Scuola austriaca, e penso che la cosa si spieghi da sola.

Ecco perchè mi sei sembrato subito una persona sveglia! :) Benventuto Misesiano.

Awards

Inviato

Non mi limiterei a circoscrivere la questione ad un ritorno al gold standard o simili (che pure non liquiderei così semplicisticamente), per quanto l'aggancio ad un valore reale sia una delle caratteristiche necessarie perchè una moneta possa essere definita tale....Semplicemente, mi chiedo quale sarebbe preferita, tra una moneta "di carta" e una associata ad un qualunque bene reale, dalle persone. La questione della solvibilità avrebbe tutto un altro peso. Ma tant'è....sono un estimatore della Scuola austriaca, e penso che la cosa si spieghi da sola.

L'altro aspetto che credo sia degno di considerazione, è il fatto che, allo stato attuale, i singoli Stati membri della UE non hanno alcun margine di manovra nella loro politica economica, e di fatto (ma con il recente Trattato di Lisbona anche di diritto) la sovranità non solo monetaria, ma anche legislativa, è stata trasferita agli organi della UE, il cui deficit di rappresentanza è noto (il Parlamento Europeo ha una funzione meramente consultiva). I burocrati europei - bravi o meno che siano - non sono eletti dai cittadini, e i risultati del loro lavoro sono imposti per legge ai governi e ai parlamenti nazionali. Per qualcuno è un'ottima cosa e ce n'era bisogno, ma credo che i risultati siano sotto gli occhi di tutti.

Euro/Dollari/Yen/Sterline ce l'hanno e come "l'aggancio ad un valore reale". Sono le tasse che gli Stati riscuotono. In piu ci sarebbe da aggiungere il valore del patrimonio pubblico, ma il discorso si fa un po' piu complesso.

Anche nella UE, le politiche economiche le fanno i singoli Stati piu la ECB, che tale e quale alle banche nazionali, non e' eletta, ma nominata e indipendente.

L'unica "imposizione" europea sono i famosi parametri di Maastricht e loro evoluzione, che poi e' sotto gli occhi di tutti come sono stati rispettati. Perfino la Germania era in deroga ad un certo punto.

Anche prima dell 'Euro, se uno Stato era in guai finanziari e gli servivano prestiti, gli altri Stati mica glielo concedevano senza imporre condizioni.

Ci si metteva d'accordo se e quanto si svalutava, come dovevano cambiare le politiche fiscali e spesa pubblica. Quello che si vede oggi non e' per niente nuovo.


Inviato

se i soldi sono di carta e può crearli chiunque,

"se", ma non e' cosi.

Mi riferivo alla moneta bancaria.

La moneta cartacea inevitabilmente ritorna al suo valore intrinseco, cioé zero.

E la stessa cosa è scritta pure nel Corano...


Inviato

Euro/Dollari/Yen/Sterline ce l'hanno e come "l'aggancio ad un valore reale". Sono le tasse che gli Stati riscuotono. In piu ci sarebbe da aggiungere il valore del patrimonio pubblico, ma il discorso si fa un po' piu complesso.

Anche nella UE, le politiche economiche le fanno i singoli Stati piu la ECB, che tale e quale alle banche nazionali, non e' eletta, ma nominata e indipendente.

L'unica "imposizione" europea sono i famosi parametri di Maastricht e loro evoluzione, che poi e' sotto gli occhi di tutti come sono stati rispettati. Perfino la Germania era in deroga ad un certo punto.

Anche prima dell 'Euro, se uno Stato era in guai finanziari e gli servivano prestiti, gli altri Stati mica glielo concedevano senza imporre condizioni.

Ci si metteva d'accordo se e quanto si svalutava, come dovevano cambiare le politiche fiscali e spesa pubblica. Quello che si vede oggi non e' per niente nuovo.

Scusa, senza offesa, ma la tua prima affermazione mi pare un nonsense: Le tasse?stai in pratica dicendo che il valore intrinseco dei soldi è garantito dai soldi stessi.

Ipotizzando che da un giorno all'altro nessuno paghi più le tasse, se la questione fosse così basterebbe che lo Stato se li stampasse da solo i soldi,no? Se per tasse invece intendi riferirti genericamente alla "ricchezza prodotta" dal sistema economico che poi viene prelevata dallo Stato,ok, essa è certamente reale, aldilà del riferimento monetario, ma è appunto la sua traduzione in un sistema comune di rappresentanza del valore che è in ballo. La stessa ricchezza prodotta sarebbe la stessa anche se decidessimo di usare il baratto per scambiarcela.

Stesso discorso per i beni dello Stato, che hanno certo valore in sè, ma quando vengono liquidati vengono necessariamente misurati in termini monetari, e quindi indirettamente al riferimento di valore della moneta stessa.

Se fosse come mi pare di aver capito che tu pensi, non esisterebbe inflazione, o sarebbe un'inflazione molto diversa qualitativamente da quella che conosciamo. E neanche i beni cambierebbero valore nel tempo, a questo punto.

Quanto al resto, ho già espresso la mia visione delle cose :)


Inviato

Senza entrare in discorsi politici, è evidente che un governo nazionale che prepara una finanziaria, e un Parlamento che la ratifica, non sono più sovrani (de iure e de facto) se essa deve essere successivamente approvata da Commissioni sovranazionali non elette dai cittadini del paese in questione.

I trattati internazionali cui i paesi europei hanno aderito (in maniera quanto meno opinabile) nell'arco degli ultimi 15 anni , hanno legalmente spostato la sovranità politica e finanziaria altrove.Non saprei dire quanto legittimamente.

Che molti non lo sappiano, oppure lo approvino, non cambia il dato di fatto che ormai i singoli governi nazionali sono poco più che specchietti per le allodole.

...infatti, in tutto questo bisogno di "entrate" si tagliano la sanità, le pensioni, si vendono i beni dello stato (sembra che la Grecia sarà costretta a vendere qualche isola), ma nessuno si permette di aumentare le tasse sui redditi finanziari.

Nel nostro paese un modesto reddito da lavoro, guadagnato spesso con fatica, viene tassato al 20, 30 per cento e più (senza contare poi l'IVA e gli altri innumerevoli balzelli) mentre le rendite finanziarie, ottenute senza fatica ma semplicemente con la disponibilità di capitali, sono ancora tassate al 12,50% !!!

Una manovra del genere verrebbe immediatamente "bocciata" dalle borse, cioè dall'oligarchia che comanda.


Inviato

Beh, adesso hanno alzato i bolli sui depositi titoli, che è un inizio; tant'é che io il mese prossimo vado in banca a chiudere il mio.


Inviato

Non penso vadano demonizzate le rendite finanziarie.

Posto che non capisco perchè le banche debbano godere di una legislazione e di norme personalizzate ( o meglio, lo si capisce benissimo), i privati che investono il proprio denaro, lo fanno utilizzando soldi sui cui han già pagato le tasse.

Ritassare il già tassato mi pare ingiusto, addirittura assurdo nel caso di BOT e compagnia (lo Stato ti chiede un prestito e te lo restituirà con gli interessi...di cui si prende una parte!).

Ma direi che è un discorso che sta diventando OT.


Inviato

Scusa, senza offesa, ma la tua prima affermazione mi pare un nonsense: Le tasse?stai in pratica dicendo che il valore intrinseco dei soldi è garantito dai soldi stessi.

Ipotizzando che da un giorno all'altro nessuno paghi più le tasse, se la questione fosse così basterebbe che lo Stato se li stampasse da solo i soldi,no? Se per tasse invece intendi riferirti genericamente alla "ricchezza prodotta" dal sistema economico che poi viene prelevata dallo Stato,ok, essa è certamente reale, aldilà del riferimento monetario, ma è appunto la sua traduzione in un sistema comune di rappresentanza del valore che è in ballo. La stessa ricchezza prodotta sarebbe la stessa anche se decidessimo di usare il baratto per scambiarcela.

Stesso discorso per i beni dello Stato, che hanno certo valore in sè, ma quando vengono liquidati vengono necessariamente misurati in termini monetari, e quindi indirettamente al riferimento di valore della moneta stessa.

Se fosse come mi pare di aver capito che tu pensi, non esisterebbe inflazione, o sarebbe un'inflazione molto diversa qualitativamente da quella che conosciamo. E neanche i beni cambierebbero valore nel tempo, a questo punto.

Quanto al resto, ho già espresso la mia visione delle cose :)

La seconda che hai detto. Per prima cosa bisogna rendersi conto che se non c'e' niente da scambiare, allora nessuna moneta,carta o oro, vale un fico secco. O meglio, tutte le monete valgono solo il loro valore d'uso.

La moneta esiste unicamente in quanto misura di beni e servizi disponibili allo scambio.

Se usassimo il baratto, e lo stato accettasse il "pagamento fisico" delle tasse, in primis ci sarebbero problemi nel tassare tutta una serie di beni meno materiali. Nel medioevo la tassazione era proprio cosi, lo "Stato" si prendeva un uovo ogni dieci prodotti, un chilo di grano ogni dieci, etc. (infatti si chiamava "la decima"). Ma oggi l'economia e' molto piu complessa che nell' Anno Mille. Come si tassa una lezione di violino, o una vacanza alle Eolie ?

Ma peggio ancora , l'economia da baratto e' estremamente meno efficiente dell' economia monetaria. Nel baratto si scambiano due merci che hanno valore d'uso per le due parti: mi serve benzina, so imbiancare, devo trovare qualcuno che ha benzina in surplus e un' appartamento da ripulire. Mica facile, a meno che l'economia non sia assolutamente primitiva con pochissimi prodotti.

Oppure una parte puo rinunciare al valore d'uso, e prendersi in scambio una merce che non gli serve, ma che puo ragionevolmente aspettarsi di scambiare in un momento successivo per una che questa volta puo usare. Do lezioni di violino, mi serve un dentista ma non trovo dentisti che vogliono suonare uno strumento. C'e' un imbianchino amante del violino, do la lezione a lui e poi spero di trovare un dentista con i muri in cattive condizioni.

La moneta ottimizza questa seconda modalita. E' "la merce che ci si puo ragionevolmente aspettare di scambiare in un momento successivo per qualcosa che ci serve" per eccellenza e diventa una misura della ricchezza che si scambia, non diversamente da come i chili misurano la massa e i metri la lunghezza. Una Serie 3, misura 4.4 metri di lunghezza, 1170 chili di massa, e 28,500 Euro di ricchezza.

La moneta rende gli scambi molto efficienti, il baratto diretto e' estremamente inefficiente. Il che vuol dire che con il baratto devo impiegare molto piu tempo per completare uno scambio ed e' tutto tempo sottratto alla produzione di altra ricchezza.

L'economia da baratto e' piu povera perche ha il baratto ed ha il baratto perche e' piu povera !

L'inflazione e' un trucco delle banche centrali per ottimizzare la produzione economica. E' come l'olio in un motore, se ne metti troppo poco (deflazione) il motore grippa, se ne metti troppo fai un macello.

E' provato che un' inflazione bassa del 2-3% favorisce la crescita economica e le banche centrali cercano di mantenere quel livello.


Inviato

Beh,direi che è evidente, (sopratutto in un forum di numismatica!) l'evoluzione che ha rappresentato la moneta. Questo tuo ultimo post è correttissimo, nulla da eccepire. Ma il discorso che avevamo intavolato prima non era tanto relativo a questo, quanto alla necessità o meno che la moneta abbia un suo valore intrinseco, riconosciuto come tale dalle parti che operano scambi, come nel passato, oppure, nella sua versione più moderna e funzionale, sia rappresentativa del valore, ma direttamente collegabile ad esso in maniera percepibile e valutabile da chi la utilizza ("quanto vale oggi?quanto varrà domani?")

Se "La moneta esiste unicamente in quanto misura di beni e servizi disponibili allo scambio" come tu dici (e oggi in effetti è così) ti chiedo allora perchè fino a non troppo tempo fa esisteva la monetazione in metalli preziosi. O perchè essi venivano tesaurizzati. Di più, fusi. Che se ne facevano, se quelle che avevano in mano erano solo "unità di misura"? Prova a fondere un euro, e vedi cosa ne ricavi e quanti lo accetteranno in cambio di qualcosa. Fa lo stesso con una moneta d'oro, e vedrai la differenza tra la moneta come unità di misura (quella attuale, che ci dona tante gioie...) e quella con un valore intrinseco.

Direi, per tornare al tema originario della discussione, che per valutare "Chi comanda", la questione non è poi tanto indifferente.


Inviato (modificato)

Beh,direi che è evidente, (sopratutto in un forum di numismatica!) l'evoluzione che ha rappresentato la moneta. Questo tuo ultimo post è correttissimo, nulla da eccepire. Ma il discorso che avevamo intavolato prima non era tanto relativo a questo, quanto alla necessità o meno che la moneta abbia un suo valore intrinseco, riconosciuto come tale dalle parti che operano scambi, come nel passato, oppure, nella sua versione più moderna e funzionale, sia rappresentativa del valore, ma direttamente collegabile ad esso in maniera percepibile e valutabile da chi la utilizza ("quanto vale oggi?quanto varrà domani?")

Se "La moneta esiste unicamente in quanto misura di beni e servizi disponibili allo scambio" come tu dici (e oggi in effetti è così) ti chiedo allora perchè fino a non troppo tempo fa esisteva la monetazione in metalli preziosi. O perchè essi venivano tesaurizzati. Di più, fusi. Che se ne facevano, se quelle che avevano in mano erano solo "unità di misura"? Prova a fondere un euro, e vedi cosa ne ricavi e quanti lo accetteranno in cambio di qualcosa. Fa lo stesso con una moneta d'oro, e vedrai la differenza tra la moneta come unità di misura (quella attuale, che ci dona tante gioie...) e quella con un valore intrinseco.

Direi, per tornare al tema originario della discussione, che per valutare "Chi comanda", la questione non è poi tanto indifferente.

L'oro come moneta e' stato abbandonato essenzialmente perche dopo la rivoluzione industriale la quantita di beni e servizi prodotti ha cominciato a crescere vertiginosamente, ben piu rapidamente di quanto la quantita d'oro potesse aumentare.

La variazione del rapporto fra la quantita di moneta disponibile e la quantita beni e servizi normalmente scambiati risulta in inflazione e deflazione. Se le merci aumentano piu rapidamente si ha deflazione, il credito (cioe gli investimenti) diventa molto piu costoso e questo frena la crescita.

Tutto l'800 e' stato un continuo di crisi monetarie. L'argento fu aggiunto per far fronte alla scarsita d'oro, ma un sistema bimetallico e' intrinsecamente instabile e la scoperta dei giacimenti in Nevada essenzialmente ne causo il fallimento.

A partire dalla fine della Prima Guerra Mondiale, gli Stati per necessita dovettero abbandonare lo standard aureo.

A quel punto le condizioni erano mature per un sistema basato sulla moneta fiduciaria. I contadini francesi giustamente rifiutavano gli assignats. Che valore avrebbero avuto se poi tornava Re Luigi ? Una moneta d'oro e' molto piu sicura perche la rifondo, tolgo Madame La Liberte e ci metto Luis XVIII.

Ma oggi le cose sono cambiate. E' chiaro che gli Scellini somali della Lega Nord ancora presentano lo stesso rischio degli assignats, ma le valute degli Stati del G8 & Co. sono sicure. Nessuno invadera mai la Svizzera rendendone la valuta cartacea priva di valore, cosi come la Grecia non puo decidere di non onorare piu gli Euro e chiedere Sterline in pagamento.

In altre parole non ci sara mai bisogno di fondere gli euro.

Modificato da ersanto

Inviato

non sono così ottimista sul futuro dell'euro.. :ph34r:


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