Importazione in Italia di monete d'oro

[nibanny]

Salve a tutti.

Ho cercato un po' nel forum ma non ho trovato nessuna informazione relativa al caso che sto per proporvi e per il quale avrei bisogno del vostro aiuto.

Risiedo in America da 6 anni e avrei intenzione di rientrare in Italia.

Visto che sono una collezionista di monete d'oro, per la maggior parte monete moderne da investimento in oro, vorrei sapere come dovrò comportarmi al momento del rientro (dazi, Iva, etc...).

Non stiamo parlando di centinaia di migliaia di dollari, ma solo di qualche decina di monete (con pesi che vanno da 1/20 a 1 oncia).

Vorrei anche sapere se l'argento 999 viene trattato come l'oro da investimento o diversamente.

Grazie in anticipo,

MM

[Guest utente3487]

E' un rientro definitivo?

[nibanny]

E' un rientro definitivo?

Sì, sarebbe un rientro definitivo. Ancora non ho deciso se e quando, ma sto iniziando a pensare a tutti gli aspetti correlati.

Grazie,

Matteo

[Guest utente3487]

Se si tratta di un rientro definitivo e sei cittadino italiano, teoricamente basterebbe una dichiarazione e metterle tra gli effetti personali.

[nibanny]

Se si tratta di un rientro definitivo e sei cittadino italiano, teoricamente basterebbe una dichiarazione e metterle tra gli effetti personali.

Sì, sono cittadino italiano.

Vuoi dire che con un rientro definitivo sono esente da iva e dazi? Anche se credo che per le monete in oro con finezza superiore a 900 non dovrebbero esserci dazi.

Grazie ancora Elledi.

C'è nessun altro che ha qualche conoscenza dell'argomento?

Ciao,

MM

[R-R]

segui quello che dice Elledi.......nessuno meglio di lui puo' consigliarti...

[delboyd]

Se si tratta di un rientro definitivo e sei cittadino italiano, teoricamente basterebbe una dichiarazione e metterle tra gli effetti personali.

Per pura curiosità (almeno per il momento), la stessa cosa varrebbe anche se fossero moneta antiche? Ovvero se al momento del rientro definitivo vi fossero monete della repubblica romana o simili?

Sempre in caso di rientro definitivo con tutta la "baracca e burattini"

Grazie

daniele

[bizerba62]

Ciao NIbanny.

Anch'io spero che il suggerimento di Domenico sia esaustivo.

Allego comunque di seguito un "memorandum" dell'Agenzia delle Dogane in relazione alle formalità di ingresso per i viaggiatori provenienti dagli U.S.A. e diretti in Italia (è riportato subito dopo quello per chi viaggia dall'Italia verso gli U.S.A.), invitandoTi a contattare preventivamente l'Agenzia via email e conservando la loro risposta (sempre che Ti arrivi...).

http://www.a-newyork.com/a_guida/section_a01_dogana.asp#usaita

Non vorrei creare allarmismi inutili, posto che non ho conoscenza diretta e pratica dell'introduzione di monete d'oro (di borsa) in Italia da un Paese extra U.E.

Tuttavia, terrei conto delle seguenti normative:

Art. 1 comma 2° della Legge 17.1.2000 nr. 7 ("Chiunque dispone o effettua il trasferimento di oro da o verso l'estero, ovvero il commercio di oro nel territorio nazionale ovvero altra operazione in oro anche a titolo gratuito, ha l'obbligo di dichiarare l'operazione all'Ufficio italiano dei cambi, qualora il valore della stessa risulti di importo pari o superiore ad € 10.329,14") .

Art. 68 comma 1° lettera c) del D.P.R. 26.10.1972 nr. 633 ("Non sono soggette all'imposta: c) ogni altra importazione definitiva di beni la cui cessione è esente dall'imposta o non vi è soggetta a norma dell'articolo 72. Per le operazioni concernenti l'oro da investimento di cui all'articolo 10, numero 11), l'esenzione si applica allorché i requisiti ivi indicati risultino da conforme attestazione resa, in sede di dichiarazione doganale, dal soggetto che effettua l'operazione);

Va ricordato che per "oro da investimento" l'art. 1 della Legge nr. 7/2000 fa riferimento a:

a) l'oro in forma di lingotti o placchette di peso accettato dal mercato dell'oro, ma comunque superiore ad 1 grammo, di purezza pari o superiore a 995 millesimi, rappresentato o meno da titoli; le monete d'oro di purezza pari o superiore a 900 millesimi, coniate dopo il 1800, che hanno o hanno avuto corso legale nel Paese di origine, normalmente vendute a un prezzo che non supera dell'80 per cento il valore sul mercato libero dell'oro in esse contenuto, incluse nell'elenco predisposto dalla Commissione delle Comunità europee ed annualmente pubblicato nella Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee, serie C, nonchè le monete aventi le medesime caratteristiche, anche se non ricomprese nel suddetto elenco; con decreto del Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica sono stabilite le modalità di trasmissione alla Commissione delle Comunità europee delle informazioni in merito alle monete negoziate nello Stato italiano che soddisfano i suddetti critri;

b) il materiale d'oro diverso da quello di cui alla lettera a), ad uso prevalentemente industriale, sia in forma di semilavorati di purezza pari o superiore a 325 millesimi, sia in qualunque altra forma e purezza."

E' pur vero che la legge nr. 7/2000 si riferisce essenzialmente al commercio dell'oro e nel Tuo caso l'introduzione del materiale non avviene per finalità commerciali, ma non so francamente se alla dogana accetteranno senza battere ciglio un'autodichiarazione nella quale indichi le Tue monete alla stregua di "effetti personali".

E' vero che dipende anche dal quantitativo di lingotti e monete che importerai ma è anche vero, ragionando all'italiana, che un'autodichiarazone del genere potrebbe, in taluni casi, costituire un facile espediente per "saltare" la dogana e omettere così la dichiarazione di cui all'art. 68 comma 1° lettera c) del D.P.R. nr. 633/1972.

Inoltre, l'esenzione d'imposta per l'oro da investimento importato, di cui alla suddetta norma, opera con esclusivo riferimento all'I.V.A.; non so invece come funzioni per i diritti doganali (altra domanda da porre, per iscritto, all'Agenzia....).

"Per pura curiosità (almeno per il momento), la stessa cosa varrebbe anche se fossero moneta antiche? Ovvero se al momento del rientro definitivo vi fossero monete della repubblica romana o simili?

Sempre in caso di rientro definitivo con tutta la "baracca e burattini"

Ciao delboyd.

Sempre più difficile!........ :angry:

Nel caso in cui il materiale sia "numismatico" (quindi non riconducibile all'oro da investimento ex lege nr. 7/2000) direi che bisognerà fare riferimento al Capo V - Sez. I del "Codice Urbani" (D. Leg,vo nr. 42/2004) e segnatamente all'art. 72 ("Ingresso nel territorio nazionale").

La cosa migliore, se posso permettermi di consigliarVi, è di rivolgerVi agli specialisti dell'Import/Export, che sono certo hanno nei loro archivi casistiche analoghe alle vostre e conosceranno tutti gli escamotages per non incorrere in "passi falsi" con la dogana italiana.

Saluti.

Michele

Modificato 3 Agosto, 2011 da bizerba62

[bizerba62]

Si può dare un'occhiata anche a questo opuscolo:

http://www.agenziadogane.it/wps/wcm/connect/f05589804422f3598d19bd4e7aaa0be0/Carta-viaggiatore-20101117.pdf?MOD=AJPERES&CACHEID=f05589804422f3598d19bd4e7aaa0be0

M.

[Guest utente3487]

Perfetto..seguite i consigli di Bizerba, che come avvocato ha anche l'occhio più lungo del mio...meglio essere previdenti, anche se a mio avviso in caso di rientro definitivo di un cittadino italiano la procedura è meno..invasiva....ma ripeto, meglio essere previdenti, onde incorrere in brutte sorprese.

[Guest utente3487]

Per pura curiosità (almeno per il momento), la stessa cosa varrebbe anche se fossero moneta antiche? Ovvero se al momento del rientro definitivo vi fossero monete della repubblica romana o simili?

Sempre in caso di rientro definitivo con tutta la "baracca e burattini"

Beh no..qui il discorso cambia e rinnovo il consiglio di seguire le indicazioni di Michele....

[nibanny]

Grazie per tutte le informazioni, molto utili.

Adesso me le salvo e poi me le studio un po', magari scrivendo anche all'Agenzia delle Dogane.

Non è che non mi fidassi di elledi, tutt'altro, è solo che avevo bisogno di maggiori dettagli.

Io lavoro nel mondo delle spedizioni, ma essendo nel mondo della moda non ho mai avuto esperienza con oro da investimento e con effetti personali.

Ho chiesto a un po' di amici nel settore dei trasporti ma non mi hanno saputo dare una risposta certa.

Si vedrà quando sarà veramente il momento di rientrare. (con questa crisi credo che sarà rimandato di qualche tempo).

Se non chiedo troppo, qualcuno mi può chiarire questa frase?

Di sicuro ho capito male, ma mi sembra difficile trovare oro con finezza superiore a 900 millesimi il cui prezzo non superi l'80% del valore dell'oro.

"normalmente vendute a un prezzo che non supera dell'80 per cento il valore sul mercato libero dell'oro in esse contenuto"

Grazie di nuovo a tutti.

Ciao,

MM

[delboyd]

Sempre più difficile!........ :angry:

Nel caso in cui il materiale sia "numismatico" (quindi non riconducibile all'oro da investimento ex lege nr. 7/2000) direi che bisognerà fare riferimento al Capo V - Sez. I del "Codice Urbani" (D. Leg,vo nr. 42/2004) e segnatamente all'art. 72 ("Ingresso nel territorio nazionale").

La cosa migliore, se posso permettermi di consigliarVi, è di rivolgerVi agli specialisti dell'Import/Export, che sono certo hanno nei loro archivi casistiche analoghe alle vostre e conosceranno tutti gli escamotages per non incorrere in "passi falsi" con la dogana italiana.

Saluti.

Michele

Eh, ero conscio che la risposta potesse non essere ovvia ed implicasse di mille complicazioni... Speravo solo che qualcuno avesse già avuto il "piacere" di testare la nostra dogana ed avesse qualche esperienza da riportare!

E poi, pur se ancora non in ferie, agosto non è il mese del calcio-mercato e delle speculazoni su tematiche improponibili e/o assurde? :D :D

Per me il problema al momento non si pone... spero che almeno i libri si possano portare "dentro e fuori"! Anche perchè far passare di nascosto il volumone della Travaini sulle zecche italiane fino all'unità è impresa veramente ardua! Temo che neanche gli spalloni ticinesi possano farcela ;)

Grazie comunque a Michele e Domenico per le risposte!

[bizerba62]

Ciao.

"Se non chiedo troppo, qualcuno mi può chiarire questa frase?

Di sicuro ho capito male, ma mi sembra difficile trovare oro con finezza superiore a 900 millesimi il cui prezzo non superi l'80% del valore dell'oro.

"normalmente vendute a un prezzo che non supera dell'80 per cento il valore sul mercato libero dell'oro in esse contenuto"

Esempio: la moneta X ("di purezza pari o superiore a 900 millesimi, coniata dopo il 1800,e che ha o che ha avuto corso legale nel Paese d'origine") ha un contenuto di oro fino che sul mercato liber dell'oro è pari a 100 euro.

Questa moneta rientra nei parametri della Legge nr. 7 del 2000 se il suo normale prezzo di mercato non supera i 180 euro.

Se quella moneta fosse normalmente venduta, ad esempio, a 200 euro, allora non sarebbe più considerata "oro da investimento" ma rientrerebbe fra le monete "numismatiche", con la conseguenza che l'importazione non sarebbe più esente dall'I.V.A.

Da segnalare ancora una Circolare emanata in data 24.2.2000 e contenente istruzioni per gli Uffici Doganali.

http://www.bugelli.com/database/circ00/0000024c.htm

Già che ci siamo ne approfitto per sottolineare, per gli amanti dell'argento...."da investimento", che l'esenzione dell'I.V.A. si estende anche alle importazioni di argento, in lingotti o grani, di purezza pari o superiore a 900 millesimi, ai sensi dell'art. 3 comma 10° della Legge nr. 7/2000.

Magari questa notizia era meno consciuta di quella sull'oro.

"Per me il problema al momento non si pone... spero che almeno i libri si possano portare "dentro e fuori"! Anche perchè far passare di nascosto il volumone della Travaini sulle zecche italiane fino all'unità è impresa veramente ardua! Temo che neanche gli spalloni ticinesi possano farcela."

Se si tratta di libri, penso che la cosa migliore sia quella di spedirli con un corriere.

Saluti.

Michele

[Guest utente3487]

Ma sei fai un trasloco avrai bisogno di un container per portare tutti gli effetti personali.....le classiche masserizie...tra le quali puoi mettere tutto quello che devi spedire, compreso collezione e libri....