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SERVIO SULPICIO GALBA

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Era il 69 dell’era cristiana e Roma vide il susseguirsi del regno di ben 4 imperatori: Servio Sulpicio Galba, Marco Salvio Otone, Aulo Vitellio Germanico e Tito Flavio Vespasiano.

A questi si dovrebbe aggiungere il brevissimo periodo (ottobre 68 d.C.) in cui cercò di assumere il potere anche il legato d’Africa Lucio Clodio Macro, fatto uccidere dagli emissari di Galba.

Si era nel pieno corso di una nuova guerra civile che rischiò di scuotere le fondamenta dell’Impero durante il biennio 68-69, anche se Roma già altre ne aveva viste nell’ultimo secolo.

Gli inizi si erano visti con la morte di Nerone (Nerone Claudio Cesare Augusto Germanico) ed il termine fu stabilito dall’ascesa all’Impero di Vespasiano (Tito Flavio Vespasiano).

Ma come era iniziata questa nuova lotta per il potere…

Occorre partire dall’ascesa alla porpora di Servio Sulpicio Galba.

Ma chi era questo personaggio che salì al massimo soglio dell’Impero che resse dal 9 giugno 68 al 15 gennaio 69

Servio Sulpicio Galba nacque a Terracina il 24 dicembre dell’anno 3 a.C. e morì a Roma il 15 gennaio dell’anno 69

Apparteneva alla Gens Sulpicia, una delle più antiche famiglie patrizie di Roma, che attraverso le diverse diramazioni familiari, aveva dato fin dalle origini della Repubblica: Consoli, Tribuni, Censori, Pretori, Legati…

Ai Sulpicii appartenevano le Familiae dei Camerini, dei Praetextati, dei Longi, dei Rufi, dei Galli e dei Galbae.

Quindi Servio Sulpicio Galba era ben introdotto nei Palazzi in cui si manovravano le leve del potere.

Il padre Gaio Sulpicio Galba (secondo alcune fonti era fratello maggiore) era stato console nell’anno 22.

Nonostante appartenesse ad una famiglia di così grande importanza, non risulta che avesse alcuna parentela con la Gens Giulio-Claudia, quindi con la famiglia imperiale.

La sua ascesa lungo il “cursus honorum”, intuita già dall’imperatore Augusto, che aveva visto in quel giovane buone doti politiche, avvenne molto presto, tanto che egli era Pretore nell’anno 20 e Console nell’anno 33.

Anche dal punto di vista militare, egli seppe mostrare le proprie capacità e l’equilibrio del suo comportamento.

Seppe distinguersi durante la sua permanenza in Gallia, in Germania, in Africa ed in Spagna.

Fu proposto dal suo “partito” a richiedere l’Impero dopo la morte di Caligola, proposta che egli rifiutò, accettando la successione di Claudio e si tenne da parte durante tutto il suo impero, cosa che fece anche durante il primo periodo di impero di Nerone.

Fu nel 61 che ricevette l’incarico di governare la Spagna Terraconense per conto dello stesso imperatore Nerone, senza però mai farsi troppo notare, onde evitare le invidie della corte imperiale e dello stesso imperatore. Del resto, l’età cominciava a far sentire il suo peso.

Durante i primi mesi del 68 le Gallie si posero in rivolta ed allo stesso tempo Galba fu informato che malevoli voci “di palazzo” avevano istigato Nerone a prendere drastiche misure nei suoi confronti, facendo paventare anche il pericolo della sua vita.

A capo della rivolta delle Gallie, su istigazione del Senato, si era posto Giulio Vindice, ufficiale dell’esercito romano discendente da una. famiglia di stirpe reale della Gallia Aquitanica e propretore della Gallia Lugdunense.

Galba fu tentato di seguire l’esempio di Vindice, ma dovette desistere dopo la sconfitta ed il suicidio di quest'ultimo.

L’occasione venne poco dopo, quando Galba ricevette la notizia che, dopo la morte per suicidio di Nerone, il prefetto dei pretoriani Caio Nimfidio Sabino aveva fatto dichiarazione di appoggiare la candidatura di Galba alla successione all’Impero.

A questo punto Galba assunse il titolo e le prerogative di Cesare e fece marcia sulla capitale.

Rappresentando la classe senatoriale, il popolo non lo accolse trionfalmente e lo stesso esercito aveva nei suoi confronti motivi di lagnanza, se non addirittura di rancore. Gli stessi pretoriani, che avevano accolto l’invito del loro prefetto Caio Numfidio Sabino e lo avevano appoggiato, in un secondo momento mostrarono il loro malcontento per il mancato rispetto del donativo loro promesso per il loro appoggio (30.000 sesterzi). A proposito di questo donativo e della sua mancata concessione sembra che Galba abbia detto che lui era solito arruolare le truppe, non comprarle…

La sua salute sempre più cagionevole (si dice fosse stato colpito da tumore allo stomaco) lo costrinse a condividere il peso del governo con un personaggio appartenente ad una delle più antiche e note Gens di Roma, Lucio Calpurnio Pisone.

Allo stesso tempo il Senato, su pressione delle legioni stanziate in Germania e che stavano alimentando una rivolta, allentò il suo appoggio a Galba. Oltre a ciò anche la guardia pretoriana gli aveva voltato le spalle.

I pretoriani, indignati per il perdurare del mancato rispetto del patto che li aveva portati ad appoggiare Galba, si rivolsero allora ad Otone che, da sostenitore, divenne il rivale di Galba.

Il 15 gennaio dell’anno 69 Galba si decise ad affrontare i ribelli, ma cadde nelle loro mani e fu ucciso.

Nei poco più di 7 mesi del suo regno, Galba commise un certo numero di errori politici, che gli alienarono il favore delle legioni, dei pretoriani e del popolo.

Il popolo non vedeva in lui un valido rappresentante della grandezza di Roma, oltre a considerarlo di costumi troppo severi (certo le sue condizioni di salute influirono molto sulle sue scelte) e poco incline a consentire una visione della vita nella quale i giochi e le feste avessero una loro collocazione, ed a questo il popolo di Roma era decisamente portato.

Al riguardo delle legioni, Galba aveva mostrato un eccessivo occhio di riguardo nei confronti delle legioni delle Gallie che avevano seguito la rivolta di Vindice e questo aveva indispettito fortemente alcune altre legioni, specie quelle renane della Germania. Anche le legioni di stanza in Siria/Galilea non erano favorevoli all’elezione di Galba ed anzi avevano già proceduto all’elezione del loro generale Vespasiano.

Diverse città si erano schierate a fianco di Vindice, altre invece se ne erano astenute. Nei confronti di quelle schierate con Vindice egli agì condonando parte dei tributi e concedendo loro la cittadinanza romana, mentre procedette a confische nei confronti delle altre.

Si alienò subito l’appoggio di Caio Nimfidio Sabino, dal momento in cui, quando questi gli chiedeva la prefettura del pretorio a vita, gliela negò, affidando la prefettura dei pretoriani a Cornelio Lacene Ninfidio.

Si alienò anche il sostegno dello stesso Otone, suo vecchio sostenitore, quando decise di adottare quale collega Lucio Calpurnio Pisone al posto dello stesso Otone, che pure godeva del favore dell’esercito.

Ancora vivente Galba, si assisteva ad una situazione di forte anarchia.

Galba ufficialmente era proclamato imperatore e lo rimase fino alla sua morte, con tutti i problemi ed i contrasti di una situazione poco chiara, nella quale erano le legioni che ritenevano di avere il potere di poter eleggere od abbattere gli Imperatori di Roma.

Le legioni renane, nei primi giorni di gennaio dell’anno 69, avevano eletto imperatore il loro comandante Vitellio.

Vespasiano era già stato proclamato imperatore dalle truppe della Siria/Galilea fin dal momento della morte di Nerone.

In quanto ad Otone (Marco Salvio Otone), la sua successione a Galba fu molto breve: dal 15 gennaio al 16 aprile dell’anno 69. La sua proclamazione fu conseguenza dell’uccisione di Galba da parte dei pretoriani e dell’aver saldato il debito di Galba stesso (il famoso donativo) nei loro confronti.

Al Otone successe il generale Vitellio (Aulo Vitellio Germanico) dal 16 aprile al 22 dicembre dell’anno 69.

La situazione di anarchia e di guerra civile si risolse infine con l’elevazione alla porpora del generale Vespasiano (Tito Flavio Vespasiano) che resse le sorti dell’Impero dal luglio 69 (legioni egiziane e siriache) fino al 23 giugno 79).

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Nei prossimi post verrà inserita la parte "numismatica"


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Bel lavoro, littlejohn: attendiamo la parte numismatica. Con quella biografica ci siamo. ;)


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Bel lavoro, littlejohn: attendiamo la parte numismatica. Con quella biografica ci siamo. ;)

Mi allineo a quanto espresso da Caio Ottavio e attendo la galleria... :)

Ciao

Illyricum

:)


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Poiché soffro di horror vacui, posto la prima moneta, il mio ex sesterzio di Galba con rovescio LIBERTAS PVBLICA.

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Inviato

Complimenti, attendiamo la monetazione :)

Vorrei solo aggiungere un breve episodio della carriera di Galba, che evidenzia una delle sue tante doti: la tenacia.

Durante l’incursione Gallica di Caligola, Galba ottenne il comando delle quattro legioni dell’alto Reno in un modo a dir poco curioso.

Getulico, il precedente comandante, fu fatto uccidere da Caligola con la falsa accusa di cospirazione e l’imperatore volle trovare un sostituto.

Aveva ordinato una rivista militare a Lione, e al termine di essa, chiamati a rapporto gli ufficiali, li esortò a dare il massimo incremento agli esercizi fisici della truppa; e arpeggiando su uno dei suoi motivi prediletti: “il legionario sia duro come il ferro e tenace come il cuoio”, pronunciò una stravagante allocuzione per additare agli ufficiali il dovere di mantenersi costantemente allenati per dare il buon esempio ai gregari. E volle, lì per lì, sottoporre ad una prova le attitudini atletiche di tutti i gerarchi.

Salì sul suo cocchio che era tirato da una pariglia e partì al trotto, seguito dagli ufficiali, pesantemente armati di tutto punto. Non mise mai i cavalli al passo, e pareva non dovesse fermarsi mai più.

A poco a poco la frotta si assottigliava; molti caddero stremati, uno morì. Alla ventesima pietra miliare Caligola si fermò. Lo seguiva un solo uomo: il comandante delle falangi Galliche Servio Sulpicio Galba.

Caligola gli disse: “Generale, preferisci al ritorno sedere accanto a me, o rientrare di corsa in caserma?” Galba trovò fiato sufficiente per rispondere che un soldato non ha preferenze: ubbidisce.

Così Caligola lo lasciò tornare a piedi, ma l’indomani lo investì del comando delle legioni del Reno.

Ciao, Exergus

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Poiché non si può scrivere un volume, è necessario soffermarsi su quello che si ritiene costituire "l'ossatura" essenziale dell'argomento, per cui molto ho a malincuore tralasciato...

Però, a questo punto, aggiungo anch'io qualcosa.

Galba, come ho detto nel testo, non aveva legami di parentela diretta con i Giulio-Claudi, tuttavia si sa che, fra potenti, in realtà qualche legame c'è sempre... difatti un certo legame parentale i Sulpici Galba ce l'avevano con Livia Drusilla Claudia, che divenne la seconda moglie dell'Imperatore Augusto e madre di Tiberio. Livia ebbe sempre un occhio di riguardo nei confronti di Galba e ne favorì l'ascesa politica, agendo in tal senso anche nei confronti di Augusto e di Tiberio.

Gli storici narrano, soprattutto Svetonio, che Livia lasciò a Galba la cospicua somma di 50 milioni di sesterzi. Nel sistema numerale romano, per indicare una somma così elevata, si usava moltiplicare per 100 mila la cifra circondandola con un quadrato di tre lati, aperto in basso. Dunque l'indicazione del lascito di Livia a Galba era costituito dalla lettera D inclusa nel quadratino aperto in basso, ovvero D=500 moltiplicato per 100.000 = 50.000.000. Bella sommetta, che però Tiberio non aveva alcuna intenzione di "mollare" a Galba... semplicemente non volle riconoscere il valore del fattore moltiplicativo e lo "saldò" con i 500 sesterzi indicati dalla semplice lettera D...

Galba non si dimenticò dei benefici ricevuti da Livia, tanto è vero che ella fu ben ricordata e commemorata, specialmente sui derari, con il titolo di DIVA AVGVSTA.

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Inviato

Poiché non si può scrivere un volume, è necessario soffermarsi su quello che si ritiene costituire "l'ossatura" essenziale dell'argomento, per cui molto ho a malincuore tralasciato...

Però, a questo punto, aggiungo anch'io qualcosa.

Galba, come ho detto nel testo, non aveva legami di parentela diretta con i Giulio-Claudi, tuttavia si sa che, fra potenti, in realtà qualche legame c'è sempre... difatti un certo legame parentale i Sulpici Galba ce l'avevano con Livia Drusilla Claudia, che divenne la seconda moglie dell'Imperatore Augusto e madre di Tiberio. Livia ebbe sempre un occhio di riguardo nei confronti di Galba e ne favorì l'ascesa politica, agendo in tal senso anche nei confronti di Augusto e di Tiberio.

Gli storici narrano, soprattutto Svetonio, che Livia lasciò a Galba la cospicua somma di 50 milioni di sesterzi. Nel sistema numerale romano, per indicare una somma così elevata, si usava moltiplicare per 100 mila la cifra circondandola con un quadrato di tre lati, aperto in basso. Dunque l'indicazione del lascito di Livia a Galba era costituito dalla lettera D inclusa nel quadratino aperto in basso, ovvero D=500 moltiplicato per 100.000 = 50.000.000. Bella sommetta, che però Tiberio non aveva alcuna intenzione di "mollare" a Galba... semplicemente non volle riconoscere il valore del fattore moltiplicativo e lo "saldò" con i 500 sesterzi indicati dalla semplice lettera D...

Galba non si dimenticò dei benefici ricevuti da Livia, tanto è vero che ella fu ben ricordata e commemorata, specialmente sui derari, con il titolo di DIVA AVGVSTA.

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Ciao, bellissimo post, attendo anche io le monete di Galba, che so non essere comuni.

Ma è anche una curiosità che mi porta a scrivere questo post... :D , e la espongo subito:

"Perchè mai una donna, anche se importante e nobile, avrebbe lasciato una somma così ingente ad un estraneo? Che rapporto c'era in verità tra loro?"

Come donna posso dire che avrei fatto questo gesto solo verso i miei figli o verso l'uomo della mia vita...era questo il legame che li univa?

E se ha lasciato quella somma enorme a Galba a quanto poteva ammontare il suo patrimonio? Non avrei immaginato che potessero possedere una simile ricchezza all'epoca...

Grazie, Giò :)

Awards

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Ciao Giovanna, per noi che siamo fuori dal contesto nel quale si muoveva l'economia romana, parlare di cifre del genere a quel tempo è come pensare a qualche cosa "fuori dal mondo"... però se diamo credito alle fonti storiche che ci hanno tramandato come venivano veicolate allora le ricchezze, forse, non ci si stupisce più di tanto.

Augusto monetò per 250 milioni di denarii

Traiano di ritorno dalla seconda spedizione nella Dacia, mise in circolazione 6 milioni di monete d’oro come donativo ai cittadini iscritti nelle liste civiche del municipio di Roma.

Caligola, attingendo alle casse lasciate colme e inoperose da Tiberio, distribuì in un solo anno 2,7 miliardi di sesterzi. Nerone, durante gli ultimi anni del suo impero distribuì 2,2 miliardi di sesterzi in elargizioni e donativi ai ceti meno abbienti, in regalie varie e in pensioni e sussidi per i figli delle grandi famiglie.

C'erano famiglie, e non di rado singoli personaggi, che godevano di una patrimonio fondiario (latifondo) paragonabile a volte all'estensione di intere regioni attuali...

Un po' come oggi, chi ha tende ad avere sempre di più, e chi non ha "si ciuccia le dita..."

In quanto a Livia ed ai suoi rapporti con Galba, traggo quanto scritto da altri:

"Livia e Ottaviano rimasero sposati per 51 anni, a dispetto del fatto che non ebbero figli propri; inoltre Livia venne tenuta in grande considerazione dal marito, presso il quale presentava petizioni e che consigliava nelle sue politiche"

Ora penso che, anche se i tempi allora erano diversi da quelli attuali anche in termini di visione etica e morale della vita, se i rapporti tra Livia e Galba fossero stati solo anche un poco "sospetti", Augusto non l'avrebbe fatta passare liscia né a Livia né tantomeno a Galba, che invece continuò a proteggere e favorire nella sua ascesa politica.

Cito ancora parole non mie:

"Livia aveva anche il proprio circolo di clientes, e utilizzò la propria influenza per mettere i propri protetti nei posti pubblici, tra cui il futuro imperatore Galba e il nonno del futuro imperatore Otone".


Inviato

Grazie Little John, mi hai dato notizie interessanti, pensando alla vastità dell'Impero Romano, ed anche a tutta la ricchezza che questa vastità portava a Roma, mi viene più semplice accettare il pensiero delle pesanti cifre che circolavano nell'Impero.

Dalle parole che mi hai riportato posso capire che Livia era una donna molto attiva, politicamente ma forse anche socialmente, riusciva a conciliare le due cose a proprio beneficio penso, ne ho un ritratto interessante, donna intelligente e capace...ma quando provo ad immaginare la sua ricchezza, visto il lascito fatto a Galba, mi prende un bel capogiro. :D

Grazie ancora per le spiegazioni, seguirò la discussione con interesse. Giò :)

Awards

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LA MONETAZIONE DI GALBA

Nonostante il relativamente breve periodo in cui resse l’Impero, Galba ci ha lasciato una ricca varietà di monete.

Per le descrizioni ho fatto uso del Cohen (Henry Cohen – Description historique des monnaies frappées sous l’Empire Romain – Vol. I – Edizione 1880).

Il cercare di rendere più chiara e visibile la lettura, mi ha consigliato di organizzare il lavoro per parti:

- nominali coniati

- tipologie del rovescio

- monete coloniali in lingua latina ed in lingua greca

- monete di Restituzione

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I nominali

Durante il suo Impero furono coniate monete in oro, in argento, in oricalco ed in rame

Denarius Aureus (in oro- peso circa 7,27 gr)

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Denarius Argenteus (in argento - peso circa 3,41 gr)

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Quinarius Argenteus (in argento - peso circa 1,70 gr)

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Sestertius (in oricalco - peso circa 27,28 gr)

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Dupondius (in oricalco - peso circa 13.64 gr)

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Aes (in rame - peso circa 10.90 gr)

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Il Cohen, nelle sue descrizioni fa riferimento sempre a medi bronzi, non dando alcuna specifica di differenziazione tra un dupondio ed un asse. Per Galba sono descritti unicamente medi bronzi nei quali la testa od il busto sono laureati o con testa nuda. Dunque la differenziazione tra asse e dupondio, tenendo conto della non eccessiva differenza di peso, deve essere ricercata anche nella lega del metallo con cui furono battuti.

La corona radiata sulla testa o sul busto dell’imperatore posta al dritto del dupondio era stata introdotta dalla riforma monetaria attuata dall’Imperatore Nerone.

Il peso dei nominali che viene dato segue quanto era stabilito nella citata riforma monetaria di Nerone


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LA MONETAZIONE DI GALBA - II parte

In premessa ritengo utile riportare che un buon numero di monete furono battute nell’Hispania Tarraconensis, forse ancora prima dell’arrivo di Galba a Roma.

Esse, generalmente, si riconoscono dal globo che veniva posto sotto la testa od il busto dell’imperatore, prevalentemente sugli aurei ed i denarii.

Le tipologie del rovescio

Henry Cohen, nella sua descrizione, al capitolo relativo all’Imperatore Galba riporta 354 diverse monete, ovvero tutte quelle allora conosciute di questo sovrano, inserendole in tutte le varianti di legende sia del dritto, sia del rovescio.

Di seguito le diverse tipologie di rovesci, con le differenti legende, suddivise per gruppi, così come da Cohen individuate:

1. Adlocutio

- ADLOCVTIO

2. Æquitas

- AEQVITAS

3. Augusti

- AVG IMP

- AVGVSTA

- AVGVSTUS

4. Bonus Eventus

- BON EVENT

5. Ceres

- CERES AVGVSTA

6. Concordia

- CONCORD AVG

- CONCORDIA PROVINCIA

- CONCORDIA PROVINCIARVM

7. Livia

- DIVA AVGVSTA

8. Felicitas

- FELICIT AVGVST

- FELICITAS PVBLICA

9. Fides

- FIDES MILITVM

10. Fortuna

- FORTVNA AVG

11. Galliæ

- GALLIA

- GALLIA HISPANIA

- TRES GALLIAE

12. Hispania

- HISPANIA

- HISPANIA CLVNIA SVL

13. Imperator

- IMP

14. Libertas

- LIB AVG R XL

- LIBERT AVG

- LIBERT AVG R XL

- LIBERTAS AVGVS

- LIBERTAS AVGVST

- LIBERTAS AVGVSTA

- LIBERTA PR

- LIBERTAS PVBLICA

- LIBERTAS RESTITVTA

- PVBLICA LIBERTAS

15. Mars

- MARS VICTOR

16. Pax

- PAX AVG

- PAX AVGVST

- PAX AVGVSTA

- PAXS AVGVSTI

17. Pietas

- PIETAS AVGVSTI

18. Providentia

- PROVIDENT

19. Remissio

- QVADRAGENS REMISSAE

- QVADRAGENSVMA REMISSA

20. Roma

- ROMA

- ROMA RENASC

- ROMA RENASCENS

- ROMA RENASCES

- ROMA RESTI

- ROMA R XL

- ROMA VICTRIX

21. Salus

- SALVS AVGVSTA

- SALVS AVGVSTI

- SALVS GEN HUMANI

- SALVS GENE HUMANI

- SALVS GENERIS HUMANI

22. Ob cives servatos

- EX SCOB CIVES SER

- PP OB CIVES SERVATOS

- SPQR OB CIV SER

- SPQR OB CIVES SERVAT

- SPQR OB CIVES SERVATOS

- SPQR OB CS

23. Sicuritas

- SECVRITAS P ROMANI

24. Senatus

- SC

- SENATVS PIETATI AVGVSTI

- SPQR

25. Vesta

- VESTA

26. Victoria

- VICTORIA

- VICTORIA IMPERI ROMANI

- VICTORIA PR

- VICTORIAE GALBAE AVG

27. Virtus

- HONOS ET VIRTUS

- VIRTVS

Dunque, così come ho ritenuto di suddividerle, 27 piccoli “insiemi”…

Propongo, a questo punto, immagini di monete rappresentanti delle diverse tipologie rappresentate sul rovescio scelte, indifferentemente, tra i diversi nominali.

ADLOCVTIO: sesterzio

- SER.SVLPI.GALBA.IMP.CAESAR.AVG.P.M.TR.P Testa laureata a destra

- ADLOCVTIO in esergo, SC in campo; Galba accompagnato dal Prefetto del Pretorio stante a sinistra su un podio in atto di arringare quattro soldati, due dei quali volti a destra con lance e due volti a sinistra con insegne e scudi e tra i quali si vede la testa di un cavallo

ÆQVITAS: asse

- SER.SVLPI.GALBA.IMP.CAESAR.AVG.TR.P Busto laureato a destra

- AEQVITAS SC L’Equità stante a destra con bilancia nella mano destra ed un’asta (scettro?) nella mano sinistra

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Inviato

LA MONETAZIONE DI GALBA - II parte segue

AVGVSTVS: denario di zecca spagnola (Tarraco?)

- GALBA.IMPERATOR Testa laureate a destra con sotto un globo

- AVGVSTVS in esergo e P-R nel campo Arco trionfale sormontato da una quadriga di fronte

L’immagine della moneta con AVGVSTVS non è stata rinvenuta;

in allegato vieno riportato il disegno tratto da Cohen 13

unica tipologia descritta con questa legenda

BONVS EVENTVS: denario di zecca spagnola (Tarraco?)

- GALBA.IMPERATOR Testa laureate a destra con sotto un globo

- BON.EVEN Il Bonus Eventus (Genio) stante a sinistra tenendo una patera con la mano destra ed delle spighe ed un papavero con la mano sinistra.

L’immagine della moneta con AVGVSTVS non è stata rinvenuta.

Viene descritta come unica tipologia al Cohen 14

CERES: asse

- IMP.SER.GALBA.AVG.TR.P Testa laureata a destra

- CERES.AVGVSTA in esergo SC Ceres seduta a sinistra tenendo due spighe con la mano destra ed un caduceo con la mano sinistra

Cohen 17 – RIC 291

CONCORDIA: sesterzio

- IMP.SER.GALBA.CAES.AVG.TR.P Testa laureate a destra

- CONCORD.AVG SC La Concordia seduta a sinistra tenendo un ramo di olivo con la mano destra ed uno scettro traverso con la mano destra

Cohen 22 – RIC 341

LIVIA: aureo di zecca spagnola (Tarraco?)

- GALBA.IMP Testa laureata a sinistra

- DIVA.AVGVSTA Livia stante a sinistra tenendo una patera con la mano destra ed un lungo scettro con la mano sinistra

Cohen manca con questa legenda al dritto – RIC 13 var

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Inviato
Bel lavoro, littlejohn: attendiamo la parte numismatica. Con quella biografica ci siamo. ;)

Mi allineo a quanto espresso da Caio Ottavio e attendo la galleria... :)

Ciao

Illyricum

:)

Ciao e complimenti, littlejohn. Un'ottimo lavoro!

...5 stelle anche da parte mia senza alcun dubbio ben meritate. :good:

Ciao

Illyricum

:)


Inviato
Bel lavoro, littlejohn: attendiamo la parte numismatica. Con quella biografica ci siamo. ;)

Mi allineo a quanto espresso da Caio Ottavio e attendo la galleria... :)

Ciao

Illyricum

:)

Ciao e complimenti, littlejohn. Un'ottimo lavoro!

...5 stelle anche da parte mia senza alcun dubbio ben meritate. :good:

Ciao

Illyricum

:)

Proprio un ottimo lavoro! Concordo! :) Inserisco anche il mio di voto positivo! ;)


Inviato (modificato)

LA MONETAZIONE DI GALBA - II parte segue

FELICITAS: dupondio

- SER.GALBA.IMP.CAESAR.AVG.TR.P testa laureata a destra

- FELICITAS PVBLICA SC La Felicitas stante a sinistra tenendo un caduceo con la mano destra ed una cornucopia con la mano sinistra

Cohen 67 – RIC 411

FIDES: denario

- IMP.SER.GALBA.AVG.P.M. Testa laureate a destra

- FIDES.MILITVM Due mani giunte che sostengono un’insegna

Cohen 69

L’immagine della moneta con la FIDES MILITVM non è stata rinvenuta.

Unica tipologia descritta da Cohen

FORTVNA: denario

- IMP.GALBA.CAESAR.AVG.P.P Testa laureata a destra

- FORTVNA.AVG La Fortuna stante a sinistra tenendo un timone ed una cornucopia

Cohen 70

GALLIAE: denario conio gallico di Vienne? (Colonia Julia Viennensis)

- SER.GALBA.IMP Galba a cavallo galoppante a destra

- TRES GALLIAE I busti delle tre Gallie (Aquitanica, Narbonese e Lionese) volti a destra; di fronte a ciascuno di essi una spiga

Cohen 308 – RIC 92

HISPANIA: aureo di conio spagnolo (Tarraco?)

- GALBA.IMP Galba a cavallo al galoppo a destra

- HISPANIA Busto drappeggiato della Spagna volto a destra; sotto il busto due giavellotti ed uno scudo

Cohen manca (al n° 76 viene descritto un denario uguale all’aureo, ma non l’aureo) – RIC 1v

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Modificato da Exergus

Inviato

LA MONETAZIONE DI GALBA

Addenda integrativa

Ad integrazione di quanto già riportato in precedenza, voglio proporre due punti di “addenda”.

Pesi delle monete al tempo di Galba

Avevo già inserito il peso medio dei diversi nominali coniati durante l’impero di Galba, ma subito sotto avevo voluto chiarire che “il peso dei nominali che viene dato segue quanto era stabilito nella citata riforma monetaria di Nerone”.

Potendo disporre di dati più precisi, di seguito riporterò il peso oscillante degli stessi nominali in corso al tempo di Galba, ricordando prima quello teorico previsto dalla citata riforma di Nerone, sperando di fare cosa utile.

Riforma di Nerone

Denarius aureus – 7,27 gr

Denarius argenteus – 3,41 gr

Quinarius argenteus – 1,70 gr

Sestertius – 27,28 gr

Dupondius – 13,64 gr

Aes – 10,90 gr

Coniazioni di Galba

(non vengono forniti i dati relativi al quinarius argenteus)

(solo della zecca di Roma e di Lugdunum vengono forniti i dati dei cinque nominali)

Zecca di Roma

Denarius aureus – 7,00/7,40 gr

Denarius argenteus – 3,20/3,40 gr

Sestertius – 25,00/27,50 gr

Dupondius – 12,50/14,25 gr

Aes – 10,00/11,50 gr

Zecca di Lugdunum

Denarius aureus – 7,00/7,15 gr

Denarius argenteus – 3,25/3,50 gr

Sestertius – 23,00/26,00 gr

Dupondius – 12,50/14,00 gr

Aes – 10,00/11,00 gr

Zecca di Tarraco

Denarius aureus – 7,60/7,75 gr

Denarius argenteus – 3,30/3,60 gr

Aes – 10,00/11,00 gr

Zecca di Vienne (Colonia Julia Viennensis) o Narbo

Denarius aureus – 7,30/7,50 gr

Denarius argenteus – 3,30/3,60 gr

Zecca di Chartago (probabile)

Denarius argenteus – 3,00/4,00 gr

Una cosa che mi sembra interessante notare è il discreto incremento di peso dell’aureo coniato a Tarraco in raffronto al peso dello stesso nominale coniato nelle altre zecche… balza abbastanza all’occhio il riguardo che Galba dovette avere per l’Hispania Tarraconensis dalla quale era partita la sua “avventura” imperiale, provincia dalla quale ebbe tutto l’appoggio per la sua “ascesa al potere” e che lui non mancò di compensare adeguatamente…

Altro fattore che lascia perplessi è costituito dalla discreta oscillazione dei pesi dello stesso nominale riscontrati nella zecca di Roma, eccessiva a mio parere per una zecca che vantava una grande esperienza in fatto di monete… probabilmente il periodo di “torbidi” che stava attraversando l’Impero può aver influito negativamente sulla precisione dei lavori eseguiti e sul controllo che avrebbe dovuto essere esercitato…

Facendo infine il raffronto fra i pesi teorici decretati dalla riforma di Nerone e quelli medi effettivamente riscontrati sul “coniato”, mi sembra che ci sia un buon allineamento.

Tipologia BONVS EVENTUS

Ad integrazione di quanto già descritto a proposito di questa tipologia, posso adesso inserirne un’immagine

BONVS EVENTVS: denario di zecca spagnola (Tarraco?)

- GALBA.IMPERATOR Testa laureate a destra con sotto un globo

- BON.EVEN Il Bonus Eventus (Genio) stante a sinistra tenendo una patera con la mano destra e delle spighe ed un papavero con la mano sinistra.

Cohen tipo 14 – RIC 34

post-26368-0-74724600-1312145632_thumb.j


Inviato (modificato)

LA MONETAZIONE DI GALBA - II parte segue

post-26368-0-93476000-1312154857_thumb.j

IMP: aureo

- IMP.SER.GALBA.CAESAR.AVG.P.M Testa laureata a destra

- IMP in esergo La Gallia (Galba) a capo scoperto ed in abiti militari galoppante a destra

Cohen 96 – RIC 227

post-26368-0-66259300-1312154893_thumb.j

LIBERTAS: dupondio

- IMP.SER.GALBA.AVG.TR.P. Testa laureate a destra

- LIBERTAS PVBLICA La Libertas stante a sinistra tenendo un copricapo con la mano destra ed uno scettro con la mano sinistra

Cohen 120 – RIC 275

MARS: denario

- SER.SVLPI.GALBA.IMP.CAESAR.AVG.P.M.TR.P Busto laureato e drappeggiato a destra

- MARS.VICTOR SC Marte stante nudo di fronte guardante a destra tenendo un’asta con la mano destra ed un trofeo con la mano sinistra

Cohen tipo 138 – RIC 482

L’immagine della moneta con MARS VICTOR non è stata rinvenuta.

Unica tipologia descritta da Cohen

post-26368-0-13769300-1312154920_thumb.j

PAX: dupondio

- IMP.SER.SVLP.GALBA.CAES.AVG.TR.P Busto laureato e drappeggiato a destra

- PAX AVGVSTA SC La Pace stante a sinistra tenendo un ramo d’olivo con la mano destra ed un caduceo con la mano sinistra

Cohen 158 – RIC 323

PIETAS: sesterzio

- SER.SVLPI.GALBA.IMP.CAESAR.AVG.TR.P Testa laureata a destra

- PIETAS.AVGVSTI SC La Pietà drappeggiata e velata stante di faccia e volta a sinistra presso un altare acceso ornato da un bassorilievo rappresentante Enea che porta Anchise e che dà la mano ad Ascanio; dietro l’altare un animale da sacrificio

Cohen tipo 160 – RIC 483

L’immagine della moneta con la PIETAS non è stata rinvenuta.

Unica tipologia descritta da Cohen

PROVIDENTIA: Asse di zecca spagnola (Tarraco?)

- SER.SVLPI.GALBA.IMP.CAESAR.AVG.P.M.TR.P Testa laureate a destra con globo sotto la testa

- PROVIDENT in esergo SC in campo Altare recintato con doppia porta ed ornamenti nella parte superiore

Cohen 162 – RIC 499s

L’immagine della moneta con la PROVIDENTIA non è stata rinvenuta.

Unica tipologia descritta da Cohen

Modificato da Exergus

Inviato (modificato)

Contribuisco intanto con la foto dell'aureo con FORTUNA, il denario non lo trovo proprio...

post-18735-0-65442100-1312205860_thumb.j

RIC I, 127

D: IMP GALBA CAESAR AVG PP, testa laureata rivolta a destra

V: FORTVNA AVG, Fortuna stante a sinistra con timone e cornucopia

Il denario corrispondente è classificato come RIC 128

Ciao, Exergus

Modificato da Exergus

Inviato

:) ;) :) Ti ringrazio Exergus, questo metodo "collaborativo" costituisce un sistema eccellente per integrare e migliorare sempre di più le cose, visto che esse non appartengono più ad uno solo, ma diventano conoscenza comune... :D :lol: :D


Inviato

:) ;) :) Ti ringrazio Exergus, questo metodo "collaborativo" costituisce un sistema eccellente per integrare e migliorare sempre di più le cose, visto che esse non appartengono più ad uno solo, ma diventano conoscenza comune... :D :lol: :D

Già... lo spirito è questo :drinks:


Inviato

LA MONETAZIONE DI GALBA - II parte segue

REMISSIO: asse di zecca spagnola (Tarraco?)

- SER.GALBA.IMP.AVG Testa laureata a sinistra con globo sotto

- QVADRAGENS REMISSAE; SC in esergo Arco di trionfo visto di faccia sul quale sono collocate due statue equestri; a sinistra tre prigionieri marcianti con le mani legate dietro la schiena; un ufficiale sotto la volta dell’arco

Cohen 165 – RIC 77

Questa tipologia “particolare”, il cui riferimento si ritrova anche su rovesci assieme alla Dea Roma (ROMA R XL) o in altre forme (XXXX REMISSA), si collega direttamente ai forti legami di Galba con le Gallie. Infatti essa consiste nella soppressione di una tassa (dazio) del 2,50% circa imposta sulla circolazione delle merci nelle Gallie e tra le Gallie e le Province vicine (Britannia, Hispania, Italia, Germania)

ROMA: aureo di zecca spagnola (Tarraco?)

- GALBA.IMPERATOR Testa laureate a destra con globo sotto

- ROMA RENASCENS Roma elmata in abiti militari che avanza verso destra tenendo una Nike su globo con la mano destra ed ed un’asta traversa con la mano sinistra

Cohen manca, al tipo del denario Cohen 211 – RIC 40var

SALVS: denario

- IMP.SER.GALBA.CAESAR.AVG Testa laureata a destra

- SALVS.GEN.HVMANI La Salus stante a sinistra con il piede poggiato su un globo e sacrificando su un altare acceso; nella mano destra tiene una patera e con la sinistra regge un timone posto in verticale

Cohen 238 – RIC 221

S C: sesterzio

- SER.GALBA.IMP.CAES.AVG.TR.P Testa laureata a destra

- S C in campo. La Vittoria andante a sinistra tenendo il “palladium” con la mano destra ed un ramo di palma con la mano sinistra

Cohen 256 – RIC 270

OB CIVES SERVATOS: sesterzio

- SER.GALBA.IMP.CAESAR.AVG.TR.P Busto laureato e drappeggiato a destra

- SPQR//OB//CIV.SER La scritta all’interno di una ghirlanda di quercia

Cohen 295 – RIC 405

SECVRITAS: asse

- SER.SVLPI.GALBA.IMP.CAESAR.AVG.P.M.TR.P Busto a testa nuda drappeggiato a destra

- SECVRITAS.P ROMANI SC in campo La Securitas seduta a sinistra su un alto trono con la mano destra sulla testa e la mano sinistra sul bracciolo del trono; di fronte a lei una torcia appoggiata su un altare acceso

Cohen 279 – RIC 504

post-26368-0-17015500-1312233985_thumb.j

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Inviato

Ciao Exergus, continuando con la collaborazione inserisco l'immagine del denario di Galba con la tipologia della Fortuna

FORTVNA: denario di zecca spagnola (Tarraco?)

- IMP.GALBA.CAESAR.AVG.P.P Testa laureata a destra con globetto sotto la testa

- FORTVNA.AVG La Fortuna drappeggiata stante a sinistra, tenendo un timone nella mano destra ed una cornucopia nella mano sinistra

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Inviato

Ed aggiungo anche la tipologia della Fides

FIDES: dupondio di zecca spagnola

- SER.GALBA.IMP.CAESAR.AVG.P.M.TR.P.P.P Testa laureata a destra con globo sotto la testa

- FIDES.PVBLICA La Fides drappeggiata stante a sinistra, tenendo una patera nella mano destra ed una cornucopia nella mano sinistra

Cohen manca - RIC 135

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