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IGNORED

LE DONNE NELLA MONETAZ. MEDIEVALE


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Ne abbiamo sviscerati di argomenti qui nel medievale da quando sono iscritto a Lamoneta, di un aspetto ritengo non si è parlato abbastanza,forse perchè non risulta primario,ma marginale nella monetazione medievale.

Nella monetazione classica ,in particolare romana la donna è presente, è rappresentativa ,si potrebbe parlarne a lungo,in quella medievale gli esempi scarseggiano ,ricordo qualche esempio in quelle del Regno di Sicilia,ricordo lo splendido ritratto di Bona di Savoia nella monetazione milanese, poco altro ancora, perchè ?

Certo l'iconografia medievale ha altre simbologie,abbiamo duchi, molti santi, vescovi, Federico II, aquile, croci ,ma le immagini femmimili no,in realtà ci sarebbe nella monetazione pisana la Beata Vergine col Bambino in braccio, ma sembra più che altro un caso isolato.

Vediamo se riesco a fare qualche riflessione iniziale,le figure femminili sembrano essere ,le poche presenti,figure non principali,di contorno,comunque non figure che rappresentino il potere in prima persona : ci sono consorti,reggenti di figli,vedove ,figure di secondo piano.

Alla Madonna come immagine si preferisce quella dei Santi,i Santi locali, forse perchè identificano meglio l'identità del posto,e in epoca comunale questo era comprensibile ed evidente.

Chi ha studiato sotto vari aspetti l'iconografia delle monete medievali è Lucia Travaini : la Travaini si allarga anche a considerazioni di tipo economico e sociale,quale, quanto e in che misura la moneta nel Medioevo era usata dalle donne ? Interessante quesito.

Ci illustra per esempio che dal Registro di entrata dell'Ospedale di San Matteo di Firenze tra il 1413 e il 1456 risulta che il 28% degli uomini depositò oltre gli abiti anche alcune monete ,mentre solo il 2,3% delle donne aveva denaro : dato interessante che dimostra che le donne all'epoca avevano poco denaro da usare e inoltre il poco che avevano era composto essenzialmente da moneta cattiva ; quindi per le donne del Medioevo poche immagini sulle monete ,poche monete in tasca e per giunta cattive,tempi duri per le donne ,occorrerà tempo per rifarsi ,che ne dite ?

Modificato da dabbene
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Ciao Mario

come sempre le tue discussioni sono di grande interesse. Anche se in questo periodo siamo quasi tutti al mare spero nella partecipazione di qualche amico.

Allego le immagini di due esempi di monete con riferimenti iconografici al femminile piuttosto rari effettivamente in quel periodo.

Il primo è un follaro della zecca di Gaeta di Enrico VI 1194-1197 con il ritratto di Costanza d'Altavilla , sua moglie.

Ancora più raro se non unico nel X sec. il caso della seconda immagine anche se riguarda solo la legenda : un denaro di Lucca di Ugo 990-1002 con il nome di Giuditta , sua moglie.

Cordiali saluti

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Interessantissima discussione, colgo la palla al balzo segnalando una moneta che va un pochino fuori periodo (sforiamo di una trentina d'anni...), ma che raffigura proprio una donna, la Duchessa di Camerino Giulia Varano. Trattasi di un Ducato d'oro di eccezionale rarità derivata dal fatto che questa moneta fu coniata per un preciso evento ovvero il riconoscimento alla successione nel ducato di Camerino da parte di Papa Clemente VII il 2 Maggio 1527. Queste emissioni con ritratto venivano poi gettate al popolo in segno di opulenza e di generosità del nuovo Duca o Signore. Non a caso nel Diritto della Moneta è presente il ritratto della giovanissima Duchessa affinché chiunque potesse vederlo mentre al rovescio oltre allo stemma dei Varano è presente il nome del Papa che le confermava il titolo di Duchessa alla morte del padre Giovanni Maria Varano.

Il motto del Rovescio indica che tale moneta fu emessa anche in segno di ringraziamento al Papa.

Da notare che un ritratto così giovanile su di una moneta di zecche italiane, è una vera eccezione.

Al cambio, questo Ducato segue le specifiche dei Ducati papali, infatti ognuno di essi veniva cambiato con 10 Grossi pontifici o 20 Grossi Agontani.

ducato1k.jpg

TIPOLOGIA: DUCATO - METALLO: ORO (AU) - PESO: 3,50 gr. - DIAMETRO: 22 mm.

Diritto: + IVLIA ∙ DE ∙ VARANO ∙ CAM ∙ DVX

(Giulia dei Varano Duchessa di Camerino)

Rovescio: + CLEMENTIS ∙ VII ∙ CLEMENTIA

(Clemente VII Clemenza)

Modificato da pistacoppi
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Personalmente faccio finire il medioevo numismatico alla caduta di Costantinopoli e quindi tutte le monete con ritratto le considero già rinascimentali (del resto è così anche nelle arti maggiori). Tuttavia l'argomento delle donne nel medioevo e il loro rapporto con le monete è indubbiamente intrigante. Ho ben presente un quadro che rappresenta un cambiavalute e sua moglie, ebbene la noglie guarda le monete sul banco con lo stesso interesse e cognizione di causa del marito...

Per quanto riguarda le donne al potere vorrei citare il caso di una donna che non ha lasciato il proprio nome sulle monete, ma che sicuramente ha avuto modo di dire la sua nella loro coniazione. Si chiamava Margareta del Tirolo detta Maultasch, l'ultima esponente della casata dei mainardini di Merano. Le sono attribuite molte delle ultime emissioni dei tirolini meranesi a nome di Mainardo.

Alla morte di suo figlio la Maultasch convocò un consiglio dei nobili tirolesi e insieme con loro decisero di consegnare la contea agli Asburgo.

Arka

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Ho ben presente un quadro che rappresenta un cambiavalute e sua moglie, ebbene la noglie guarda le monete sul banco con lo stesso interesse e cognizione di causa del marito...

...per chi non avesse presente il dipinto: si tratta di un quadro fiammingo che ebbe molta fortuna nel '500 e che attualmente è conservato al Louvre a Parigi... da notare come la donna, anziché guardare la Bibbia che sta svogliatamente sfogliando, guardi le monete! :D

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Quentin Metsys

Cambiavalute e sua moglie - 1514

Modificato da grigioviola
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Awards

Come sempre a Dabbene va il merito di aprire discussioni stimolanti ed interessanti.

Riflettendo su quanto da lui scritto come non dargli ragione? Di certo le quote rosa in numismatica non sono state rispettate :P .

Nel meridione della nostra penisola qualcosa c'è stato, ma non in maniera preponderante e di certo su esemplari ad oggi della più alta rarità.

A Napoli abbiamo il ducato a nome di Giovanna I d'Angiò ( Link al catalogo privo di immagine), dove la regina viene rappresentata seduta sul trono.

Sempre della stessa sovrana, ma questa volta assieme a Ludovico di Taranto, abbiamo un carlino dove entrambi i regnanti sono rappresentati entrambi, uno di fianco all'altro, seduti su un trono ( Link al catalogo , purtroppo anche in questo caso privo di immagine).

Di Giovanna II di Durazzo invece abbiamo, sempre rispettando l'iconografia dell'epoca, cioè con la regina seduta frontalmente su trono, un 1/2 carlino per la zecca dell'Aquila ( Link al catalogo privo di immagine)

Monete invece in cui la donna è solo indicata e non rappresentata, oltre alle summenzionate regine di Napoli (che hanno coniato monete a loro nome oltre che a Napoli, anche in zecche minori del Regno), troviamo dei tarì emessi ad Amalfi, riportanti il nome dell'imperatrice Costanza assieme a Federico II. Per Brindisi e Messina denari a nome di Costanza e Enrico VI oltre alla citata moneta per Gaeta già indicata da Adolfos. Sempre per Messina (e forse Brindisi) monete a nome di Federico II e la moglie Costanza d'Aragona. Per Salerno (?) abbiamo una frazione di follaro a nome di Costanza d'Altavilla.

Speriamo di non averne dimenticata qualcuna vista la suscettibilità del sesso femminile :) .

Come si può vedere quindi le Donne non mancano, ma sono in netta minoranza, ma d'altronde i regnanti erano per la maggior parte uomini quindi...

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In questo interessante excursus sulle donne rappresentate nelle monete medioevali non dimentichiamoci di

Maria di Sicilia, detta anche di Aragona(Catania, 1362/1363 - 1401), Duchessa di Atene e Regina di Trinacria, dal 1377 alla morte..

a nome della quale venne emesso 1/4 di pierreale con ritratto, moneta molto rara, che rappresenta non solo una delle rare emissioni medioevali a nome di una donna, ma anche una rappresentazione del ritratto di una donna che , ancorché piuttosto crudo e rozzo,

Era l'unica figlia del re di Trinacria e Duca di Atene e di Neopatria, Federico IV il Semplice e di Costanza d'Aragona, figlia primogenita del re di Aragona, di Valencia, di Maiorca,di Sardegna e di Corsica e Conte di Barcellona e delle altre contee catalane Pietro IV il Cerimonioso, e della sua prima moglie, Maria di Navarra

Nata nelle stanze del castello Ursino di Catania. Maria rimase orfana della madre mentre padre di Maria morì nel luglio del 1377 e quindi lei ereditò la corona del regno di Sicilia e i ducati di Atene e Neopatria, all'età di circa quindici anni, sotto la tutela di Artale I Alagona, Gran Giustiziere del regno e signore di Paternò, che da Federico era stato nominato reggente del regno in suo nome.

Parlando di altri ritratti (non solo menzioni) di donna comparsi su monete, soprattutto se pensiamo ad un periodo successivo a quello strettamente medioevale sono :

Bona di Savoia per Milano

Giulia Varano per Camerino (in realtà poco più di una bambina)

Beatrice d'Este per Milano (in una rarissima prova in rame ) moglie di Lodovico il Moro e madre di Massimilianoe Francesco II Sforza

Jolanda di Savoia moglie (e cugina) di Filiberto II di Savoia con un tenero ritratto di fanciulla su un grande nominale d'argento battuto dal marito

Margherita di Foix, reggente per il figlio Michele Antonio di Saluzzo (1504-1528). Tallero del 1516 (moneta del peso di circa 38gr.) con un rovescio assai particolare ( Stemma intagliato e partito di Saluzzo e Foix, appeso ad albero sradicato e sfrondato; in alto tra i rami, uccellino) CNI II 1; M.I.R.Piemonte, Sardegna 137

Isabella di Castiglia nel carlino per Napoli assieme al marito Ferdinando il Cattolico (e anche nei ducati con i ritratti dei due sovrani affrontati di ispirazione prettamente spagnola ).

Posto il 1/4 di pierreale di Maria d'Aragona che si incontra assai poco frequentemente :P

Un plauso a Dabbene per averci coinvolto in questo affascinante (e galante) argomento ma ancora poco studiato.

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Penso che alle donne in quel periodo venisse data molta poca importanza, sia socialmente che politicamente...Non è che le cose siano molto cambiate oggigiorno... :angry: .

Per fortuna ci sono sempre state donne capaci, intelligenti e di "spessore". Donne che hanno lasciato traccia nella Storia ne abbiamo parecchie ed è interessante vederne la raffigurazione su monete ed anche su medaglie.

Un grazie a Dabbene per il bellissimo pensiero avuto nei confronti delle donne, continuate a postarne per favore. Giò :)

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Awards

E' indubbiamente molto significativo il quadro fiammingo postato da Grigioviola,gli occhi della donna sono forse anche competenti,ma mi sembrano anche molto languidi ,concentrati sui denari,l'espressione è del tipo "mi piacerebbe poterli avere io tra le mani ",invece la realtà è diversa ....

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il Medioevo è un'epoca che si presta male a esaltare le qualità femminili

invasioni barbariche ,

gli arabi,

le crociate,

lotta per le investiture...

le donne avevano il loro ruolo in ambito domestico, fuori della domus, le faccende toccavano all'uomo.

Comunque abbiamo discreti esempi di donne famose:

Teodolinda

Teodora

Matilde di Canossa

Giovanna d'Arco

Caterina Sforza...

Modificato da bavastro
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Awards

non figure che rappresentino il potere in prima persona

Oltre alle altre poche eccezioni citate sopra, vanno ricordati i ritratti di badesse (ovviamente non fisiognomici) su pfennig di area tedesca e svizzera, del XII-XIV secolo. Alcuni su bratteate di epoca sveva sono molto interessanti anche dal punto di vista artistico.

QUI ne trovate una selezione

Certe abbazie femminili, come quella di Quedlinburg, erano centri di potere di primaria importanza e solo donne di altissima nobiltà avevano diritto a diventarne badesse.

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Vorrei allora ricordare la regina Jadwiga (Hedvige) di Polonia che sposndo il principe Vladislao Jagellone diede vita alla grande Polonia del XV e XVI secolo.

Arka

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Ad avvalorare le sue tesi e per maggior completezza delle discussione ,la Travaini cita diversi esempi, tipo quello dal Libro del Pellegrino sui depositi all'Ospedale di Siena tra il 1382 e il 1446,con percentuale più alta per le donne di depositi di moneta cattiva,il deposito più consistente di monete di rame era di una donna; nella documentazione del Rationese decimarum della Sicilia per il 1366 , il collettore pontificio registra un gran numero di monete,cattive,di rame e false possedute da donne; nel 400 a Firenze si usa un particolare fiorino di conto destinato al pagamento della servitù , detto " fiorino di serve "che oltre per le serve in realtà serviva anche per gli impiegati della cancelleria.

Gli esempi potrebbero continuare,salvo restando i pochi esempi di potere esecitato dalle donne come le badesse della Germania.

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Un'altra donna che non si può non citare nella monetazione medievale, anche se compare solo nelle iscrizioni e non nelle immagini, è Adelaide di Sassonia, moglie dell'imperatore Ottone il grande, madre di Ottone II e nonna di Ottone III, per il quale esercitò la reggenza negli ultimi anni del X secolo. Caso volle che gli anni della reggenza corrispondessero proprio all'inizio dello sfruttamento su larga scala delle miniere d'argento scoperte una trentina d'anni prima in Sassonia, presso Goslar nelle montagne dello Harz. L'argento sassone permise di dare inizio a quella che probabilmente si può considerare la prima monetazione su larga scala dell'epoca altomedievale, i cosiddetti Otto-Adelheid-Pfennige. Questi sono denari (pfennig) in ottimo argento, di peso almeno inizialmente molto vicino a quello degli originali denari carolingi, che portano nelle iscrizioni il titolo del giovane re di Germania e il nome della reggente e hanno generalmente i tipi della croce accantonata dalle lettere O-D-D-O e della "Holzkirche" (l'immagine stilizzata di un edificio sacro che ricorda le chiese di legno che si trovano ancora nelle zone rurali della Germania).

QUI una selezione

I denari di Otto e Adelaide furono coniati in grandissima quantità, con i tipi immobilizzati, almeno fino al 1040 circa, cioè quasi mezzo secolo dopo la morte di entrambi i personaggi citati. Circolarono in grandissima quantità soprattutto nell'Europa centrale, settentrionale e orientale, ma se ne trovano anche in Italia (uno, se non ricordo male, è nel ripostiglio di Rosola) e fecero da prototipo per l'avvio di diverse nuove monetazioni locali, soprattutto tra i popoli slavi dell'Europa orientale.

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Mi piace ricordare Giovanna Malatesta (1443-1511), figlia di Sigismondo Pandolfo Malatesta e Polissena Sforza, e moglie (1451) di Giulio Cesare da Varano (1432-1502) signore di Camerino. Alla morte del padre, Giovanni Maria da Varano (1481-1527) divenne signore di Camerino. Sotto il suo governo e quello della madre vennero battuti, tra gli altri, dei grossi d'argento con San Venanzio al rovescio (◦S ◦VENANTIUS * M * DE CAMERI) ed un inquartato di vai (1° e 4°) e nodi d'amore malatestiani in fascia (2° e 4°) al dritto, con la legenda IOANNA * M * ET * IO * MARIA * VAR * CAM.

Purtroppo non dispongo di immagini dei grossi in questione, se non quelle - in verità ben poco leggibili - tratte dal CNI.

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Un interessante articolo di Roberto Rossi, RAPPORTI DA VARANO-MALATESTA DOCUMENTATI DA MONETE, si trova in "Atti di studio malatestiani a Camerino", Ghigi Editore, Rimini, 1990.

un saluto ;)

Modificato da Max85
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  • 3 settimane dopo...

Ciao Mario

come sempre le tue discussioni sono di grande interesse. Anche se in questo periodo siamo quasi tutti al mare spero nella partecipazione di qualche amico.

Allego le immagini di due esempi di monete con riferimenti iconografici al femminile piuttosto rari effettivamente in quel periodo.

Il primo è un follaro della zecca di Gaeta di Enrico VI 1194-1197 con il ritratto di Costanza d'Altavilla , sua moglie.

Ancora più raro se non unico nel X sec. il caso della seconda immagine anche se riguarda solo la legenda : un denaro di Lucca di Ugo 990-1002 con il nome di Giuditta , sua moglie.

Cordiali saluti

avrei postato la stessa moneta :-)

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Mi piace ricordare Giovanna Malatesta (1443-1511), figlia di Sigismondo Pandolfo Malatesta e Polissena Sforza, e moglie (1451) di Giulio Cesare da Varano (1432-1502) signore di Camerino. Alla morte del padre, Giovanni Maria da Varano (1481-1527) divenne signore di Camerino. Sotto il suo governo e quello della madre vennero battuti, tra gli altri, dei grossi d'argento con San Venanzio al rovescio (◦S ◦VENANTIUS * M * DE CAMERI) ed un inquartato di vai (1° e 4°) e nodi d'amore malatestiani in fascia (2° e 4°) al dritto, con la legenda IOANNA * M * ET * IO * MARIA * VAR * CAM.

Purtroppo non dispongo di immagini dei grossi in questione, se non quelle - in verità ben poco leggibili - tratte dal CNI.

post-24945-0-41579500-1312029783_thumb.j

Un interessante articolo di Roberto Rossi, RAPPORTI DA VARANO-MALATESTA DOCUMENTATI DA MONETE, si trova in "Atti di studio malatestiani a Camerino", Ghigi Editore, Rimini, 1990.

un saluto ;)

Direi che allora, parlando dei Varano, non si può non ricordare l'emissione di gran lunga piu importante perche con ritratto (non solo menzione in legenda) e in più aurea del ducato di Giulia Varano, una delle pochissime donne a essere raffigurate su monet d'oro nelle zecche italiane..

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Interessantissima ,come tutte le discussioni aperte da Dabbene. Con lui c'è sempre molto da imparare e da discutere.

Posso uscire dal seminato ?????? Le donne nell'età di mezzo? ( non quella delle donne ,ma quella che va dal medioevo al 1800? )

post-8209-0-56505500-1314363314_thumb.jp Campi

post-8209-0-33919000-1314363356_thumb.jp Dombes

post-8209-0-99674400-1314363395_thumb.jp Fosdinovo

post-8209-0-80922300-1314363451_thumb.jp Loano 1

post-8209-0-73766800-1314363488_thumb.jp Loano 2

post-8209-0-49373500-1314363527_thumb.jpLucca

post-8209-0-08504300-1314363583_thumb.jp Malta

post-8209-0-18837500-1314363619_thumb.jp Monaco

post-8209-0-36667700-1314363664_thumb.jp Tassarolo

L'ultimo non mi sta più ,apro un altra risposta.

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post-8209-0-64976800-1314363912_thumb.jp Torriglia

Si tratta di ritratti di donne diverse,oppure sono ritratti idealizzati e utilizzati per il tipo di moneta,luigino.?

Se ho esagerato ,chiedo scusa, ma non sono pentito e lo farò di nuovo.

Cordialmente.

R

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Si tratta di ritratti di donne diverse,oppure sono ritratti idealizzati e utilizzati per il tipo di moneta,luigino.?

Credo che il "prototipo" fosse una donna reale (Livia Centurioni?), poi modificato e ritoccato un'infinità di volte (non sempre in meglio...)

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Si tratta di ritratti di donne diverse,oppure sono ritratti idealizzati e utilizzati per il tipo di moneta,luigino.?

Credo che il "prototipo" fosse una donna reale (Livia Centurioni?), poi modificato e ritoccato un'infinità di volte (non sempre in meglio...)

Il prototipo è il luigino di Dombes con quello che dovrebbe essere il busto di Anna Maria Luisa d'Orléans.

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