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IGNORED

Iotapiano.


Caio Ottavio

Risposte migliori

Salve. Anche questa volta il protagonista di questa nuova discussione sarà un usurpatore del III secolo. Il nostro sguardo si volge, ora, ad Oriente, più precisamente in Siria. L'Oriente: una parte dell'Impero difficile da controllare per Roma, soprattutto in questo periodo, quando, con il progressivo avanzare della famigerata crisi, i Sassanidi rivolsero la loro attenzione nuovamente verso Occidente. La sua esistenza è confermata proprio dalle monete: senza di esse il nome del nostro protagonista sarebbe svanito nelle nebbie del tempo. Abbandonato da tutti, relegato nel dimenticatoio, presso i suoi successori e i posteri. Su di esso vengono ancora fatte delle ipotesi, dato che sulle monete appare abbreviato: "M. F. Ru. Iotapianus", forse per intero doveva suonare come "Marcus Fulvius Rufus Iotapianus". Un nome che riuscì a mettere in seria difficoltà l'Imperium grazie soprattutto alle sue poco note azioni militari. All'epoca dei fatti, il legittimo imperatore di Roma, Filippo l'Arabo, era appena uscito vincitore dagli scontri con le tribù barbare dei Germani e dei Goti che avevano invaso rispettivamente la Pannonia e la Mesia. Le legioni erano scontente: questa guerra contro i barbari aveva fruttato ben poco. Quando il bottino era minimo o nullo e il governo centrale spietato si stendeva terreno fertile per ribellioni e ammutinamenti. Correva l'anno 248 d.C. e Iotapiano iniziava la sua ascesa al potere: apparteneva ad una nobile famiglia dell'alta aristocrazia mediorientale e non è sfuggito ad alcuni l'assonanza tra il suo nome e quello delle regine della Commagene, Iotape I e II. Non si esclude quindi una possibile appartenenza di Iotapiano alla famiglia reale di Commagene che fu scalzata dal trono con l'avvento al soglio imperiale di Vespasiano. Queste, comunque, restano solamente ipotesi. La Commagene era un regno vassallo al servizio del ben più grande e potente Regno d'Armenia, oggi in Turchia. Iotapiano fu astuto ad adottare una politica di propaganda a suo favore basandosi sulla discendenza: alcuni, come lo storico Aurelio Vittore,reputano veritiera la storia secondo la quale Iotapiano si riteneva il diretto successore di Alessandro Magno, cosa detta più volte con forte convincimento anche da Antioco I di Commagene. Ancora una volta si presenta il suo legame con i regnanti di questo Stato vassallo. Altri, affermano, con più sicurezza, che l'usurpatore potesse annoverare tra i suoi avi l'Imperatore Alessandro Severo. Si sa con certezza che la rivolta scoppiò in Siria verso il 248-249 d.C., alla fine del regno di Filippo l'Arabo. La situazione era ormai insopportabile: il fratello dell'Imperatore, Giulio Prisco, nominato rector Orientis, aumentò il regime fiscale delle Province sottoposte alla sua autorità, rinforzando un comando dispotico e opprimente, rifacendosi a Filippo. Il clima si andò surriscaldando soprattutto ad Antiochia, la capitale della Siria. E proprio Antiochia fu l'unica zecca disponibile per il breve regno di Iotapiano che si mise a capo dei rivoltosi, cogliendo l'occasione dei malcontenti per cercare appoggi. All'inizio del regno di Decio, successore di Filippo, Iotapiano morì assassinato dai suoi soldati. Gli stessi che lo avevano sostenuto per quel breve periodo di tempo e lo avevano obbedito combattendo per lui, facendogli raggiungere i più alti onori dell'Impero; lui, l'uomo in cui avevano visto una speranza di riscatto. E' strano come Decio, prima di diventare imperatore, predisse ad un Filippo ormai alla fine del suo tempo, come Iotapiano e gli altri usurpatori sarebbero stati uccisi dai loro soldati. Una congiura? Forse organizzata dallo stesso Decio che era divenuto l'uomo più influente dell'Impero? La cosa non sorprenderebbe più di tanto per due motivi: 1) l'assassinio di Iotapiano per mano dei suoi sottoposti è, in apparenza, senza un movente; 2) il primo atto del regno di Decio fu quello di basare il suo potere sull'aristocrazia senatoriale e sull'esercito. Come poteva essere stabile il suo potere senza che tutto l'esercito gli prestasse il "sacramentum", il giuramento di fedeltà? E senza l'esercito, in questo periodo, un imperatore e il suo potere erano sempre a rischio. Passando alle monete, gli esemplari di Iotapiano che si conoscono sono, in tutto, diciotto antoniniani (Bland) di stile piuttosto rozzo e hanno al Rovescio la medesima illustrazione a sottolineare "la capacità dell'imperatore di conquistare" (Roman Imperial Coins, 4.3). Passiamo, quindi, ad illustrarne qualcuno: il primo antoniniano viene classificato al RIC 2c, RSC 2. Coniato nel 248 d.C., presenta al D/ la dicitura IM C M F RV IOTAPIANVS con il busto radiato e corazzato a destra, visto da dietro; al R/ la consueta scritta VICTORIA AVG che circonda la figura di una Vittoria alata che procede verso sinistra reggendo una palma e una ghirlanda.

Il secondo antoniniano è una variante catalogata al RIC 2a, var., Cohen 2. Coniato verso il 249 d.C. a Seleucia, porto della città di Antiochia, situato sul fiume Oronte, presenta al D/ IMP C M FR IOTAPIANVS AV, con il busto radiato e corazzato verso destra; al R/ VICTORIA AVG, la Vittoria alata procede verso sinistra con palma e ghirlanda.

Il terzo esemplare è classificato come Bland 4aCf, RIC manca, ed è definito come Billon "Denarius" della zecca di Nicopolis a Seleucia, porto di Antiochia. Al D/ IMP M F RV IOTAPIANVS, busto laureato e corazzato a destra, visto da dietro; al R/ VICTORIA AVG, la Vittoria alata avanza verso sinistra con foglia di palma e ghirlanda.

Di seguito, posto le immagini degli esemplari sopra descritti tratte dal web. In allegato, la mappa dell'Armenia dove è indicato il Regno di Commagene, che sembra essere strettamente collegato al nostro Iotapiano.

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Modificato da Caio Ottavio
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Bravo Caio Ottavio, un +1 te lo meriti... Ciao

Grazie mille, littlejohn. Spero che questa ricerca sia interessante e utile per tutti. :)

Modificato da Caio Ottavio
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Ciao Caio Ottavio,

ho linkato questa e la precedente discussione su Bonoso tra quelle in evidenza della Sezione aggiungendo nelle "Biografie Imperiali" una sub-sezione "Usurpatori", al fine di evitarne la caduta nell'oblio e viceversa facilitarne la fruizione ai futuri Lamonetiani. :)

Alla prossima

Illyricum

:)

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Piccolo contributo numismatico:

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JOTAPIAN. Circa 249 AD. AR Antoninianus (3.01 gm). Nicopolis in Seleucia mint. IM C M F RV IOTAPIAN[VS], radiate and cuirassed bust right, seen from behind / VI[CT]ORIA AVG, Victory walking left holding wreath and palm. RIC IV 2c; Bland 6 (same dies); RSC 2. Toned VF/Fine, typical rough surfaces. Extremely rare. ($7500) Jotapian led a short-lived revolt in Syria in the autumn of 249 while Philip I was still emperor. Little is known of Jotapian’s background. It was said that he boasted of a relationship to Severus Alexander, and his unusual name, although otherwise unknown for a man, is attested in its feminine form "Jotape" in the royal houses of Commagene and Emisa. The extreme rarity of his coins indicates that the revolt was brief, and the crude style proves that the revolt was geographically confined, for Jotapian plainly did not control a major Roman mint. His head was brought to Rome and shown to Trajan Decius "as was customary, although Decius had not asked for it"(Aurelius Victor, Historiae Abbreviatae, 29.4). In his corpus of Jotapian's coins, Bland cites 18 antoniniani in total.

Ciao

Illyricum

:)

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Complimenti anche da parte mia a Caio Ottavio per questa bella ricerca su un personaggio poco conosciuto, e che evidenzia, ancora una volta, l'importanza delle monete come fonte storica. Un punto più che meritato anche da parte mia :good:

Posso solo aggiungere, anche se in parte già detto, che i pochi esemplari citati dal RIC, tutti con una tipologia monocorde, la Vittoria appunto, fanno pensare che non abbia avuto il tempo materiale, nè le risorse probabilmente, da dedicare ad un'iconografia più varia.

L'unica moneta leggermente diversa è un antoniniano con la Vittoria che avanza a destra invece che a sinistra, RIC IVc 1, di cui nemmeno sulle tavole del RIC è presente un'immagine.

Le altre sono tre antoniniani classificati sotto il RIC IVc 2, varianti a, b e c, con le legende citate in precedenza.

Il denario postato, come fatto notare da Caio Ottavio, non è nemmeno riportato dal RIC.

Ciao, Exergus :)

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Grazie a tutti per l'attenzione e per i contributi. Mi fa piacere sapere che ho esposto qualcosa di vostro gradimento. :)

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