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IGNORED

Sigillo a identificare


Corsodinazione

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complimenti paulone.....l'agnello sembre portare un ucello a dosso..... :blink: lasciamo i specialisti provare a decifrare cio che ci e scritto...... :)

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Supporter

Buona giornata

Impresa difficilissima, non per il tipo di immagine:

All'Agnello (probabilmente di bianco), rivoltato, nimbato, portante col piede sinistro una bandiera (probabilmente bianca inquadrata da croce di rosso). L'asta della bandiera ha la cima crociata.

La difficoltà è che è un simbolo comunissimo. :blink: L'Agnus Dei è utilizzato da tantissime chiese, prelati, confraternite...basta cercare in internet l'immagine del blasone con agnello e ne trovi una infinità.

Tante città, comuni, paesi l'hanno inserito nel loro stemma ed alcune sono anche città di prima grandezza. Spesso nel medioevo era il simbolo delle scuole dei lanaioli, cioè di chi lavorava la lana.

Bisognerebbe fare una ricerca in prossimità del luogo del ritrovamento, se c'è (o c'era) una chiesa con questo stemma o un Vescovo/Abate/Prevosto che lo aveva nel suo stemma.

Lo scritto non riesco a decifrarlo. :(

Saluti

Luciano

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Supporter

Bellissimo ! In alto a destra, sembra compaia la parola "SPIRITI", il resto........:unsure:

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....Bellissimo, forse con fotografie migliori nella legenda, si può tentare ancora qualcosa....

io ci provo, anche se è solo un'ipotesi lontanissima da certezze ....

intanto lo stemma di Voltri ha un agnello molto ma molto simile, poi mi sembra di leggere D'ORI.... e subito dopo (ma non credo sia giusto) leggo ...LAUE che casualmente assomiglia ad un certo BLAUET (era un nizzardo Honorato Bleulet che nei documenti è scritto Blaueto) che era uno zecchiere nominato il 27/3/1661 dalla Principessa Violante Lomellini D'Oria, Tutrice di Gio. Andrea D'Oria come soprastante alla zecca di Loano...

Capisco di aver viaggiato molto con la fantasia ma fra le ipotesi perché non metterci anche questa?

Se però riesci a fare foto migliori (forse meglio dal sigillo originale che poi lo giro con la funzione specchio) forse .... forse ....

Ciao e saluti carissimi

post-9750-0-54999300-1311355284_thumb.jp

post-9750-0-27734200-1311355291_thumb.jp

Modificato da dizzeta
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Awards

Caro dizzeta ..ma sai chi diventi raro ! ....aspetavo di veterdi a l'opera cumpà...mi porti a pensare che sei quello qui me face sogniare.....a tesori cume quando ero Bambino ....... ed vivo la vita di " harry potter "........ ma in piu strano....... :) .ecco imagini.............altro004.jpg.....sigillo piu pulito !

................. oo) ....................URL=http://imageshack.us/photo/my-images/89/altro003.jpg/]altro003.jpg[/url]............... :D ........salutoni a tutti

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Buona giornata

Impresa difficilissima, non per il tipo di immagine:

All'Agnello (probabilmente di bianco), rivoltato, nimbato, portante col piede sinistro una bandiera (probabilmente bianca inquadrata da croce di rosso). L'asta della bandiera ha la cima crociata.

La difficoltà è che è un simbolo comunissimo. :blink: L'Agnus Dei è utilizzato da tantissime chiese, prelati, confraternite...basta cercare in internet l'immagine del blasone con agnello e ne trovi una infinità.

Tante città, comuni, paesi l'hanno inserito nel loro stemma ed alcune sono anche città di prima grandezza. Spesso nel medioevo era il simbolo delle scuole dei lanaioli, cioè di chi lavorava la lana.

Bisognerebbe fare una ricerca in prossimità del luogo del ritrovamento, se c'è (o c'era) una chiesa con questo stemma o un Vescovo/Abate/Prevosto che lo aveva nel suo stemma.

Premetto che non è il mio campo, se può servire a qualcosa per meglio poter capire il "significato", l'agnello con la bandierina mi ricorda la Pasqua, dalla mie parti (Catania provincia) è ancora usanza fare degli angelli in pasta di zucchero con a finco la bandierina, nel periodo pasquale. Inoltre in almeno due chiese di San Gregorio di Catania (sul portale d'ingresso) è raffigurato l'angello con la bandiera. Le chiese sono del 1504 e del 1610.

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(Le chiese sono del 1504 e del 1610.)..............Bonasera numis .... .per chesto ritrovamento l'odjeto proviene di un castellu 1200 /1550 distrutu e vero che questto typo...( agnello ) i themi si retrovano inde tutto il mediteranneo.. siamo latini ....! grazie a dio .....ti rigrazzio per l'aviso.. :) . aprestu

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(Le chiese sono del 1504 e del 1610.)..............Bonasera numis .... .per chesto ritrovamento l'odjeto proviene di un castellu 1200 /1550 distrutu e vero che questto typo...( agnello ) i themi si retrovano inde tutto il mediteranneo.. siamo latini ....! grazie a dio .....ti rigrazzio per l'aviso.. :) . aprestu

Per me ha un significato religioso, e sicuramente è da abbinare a questo contesto:...agnello di Dio che togli i peccati del mondo...la bandiera è da abbinare alla resurezione di Cristo, (Pasqua d resurezione) il fatto che dalle mie parti si trova nei portali delle chiese, e che ancora oggi viene riprodotto come dolce pasquale ne è una riprova.

Grazie, per l'amicizia.

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Supporter

Peccato che le immagini sono poco chiare in alcuni punti risolutivi, mentre, come sottolineato negli altri interventi precedenti, il motivo dell'agnus dei con il vessillo, o agnello mistico, è molto diffuso, e si ritrova su sigilli e monete in area Mediterranea soprattutto a partire dal tardo XIII/inizi XIV secolo.

Per quanto riguarda l'iscrizione però sono abbastanza certa che non vi si leggano nè la parola SPIRITI, nè LAUE finale...(sorry DZ!), anche se potrebbe in effetti essere un sigillo ecclesiastico.

Pur con le incertezze, vi dico quanto riesco a vedere e comprendere da queste immagini. Tra parentesi le lettere che vedo meno bene o di cui non sono certa, mentre in grassetto indico le lettere in nesso. Le scritte in corsivo tra parentesi sono invece gli scioglimenti delle abbreviazioni usate.

Vediamo poi se arrivando a decifrare l'iscrizione si può risalire al proprietario, che però mi parrebbe un prete (presbiter):

+ S : PRBTI : BO(..IE..SI) : D(:)ORI(O)LANO => + S(igillum) : PR(es)B(i)T(er)I : BO(..IE..SI) : D:ORI(O)LANO

Saluti MB

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Buona giornata

Impresa difficilissima, non per il tipo di immagine:

All'Agnello (probabilmente di bianco), rivoltato, nimbato, portante col piede sinistro una bandiera (probabilmente bianca inquadrata da croce di rosso). L'asta della bandiera ha la cima crociata.

La difficoltà è che è un simbolo comunissimo. :blink: L'Agnus Dei è utilizzato da tantissime chiese, prelati, confraternite...basta cercare in internet l'immagine del blasone con agnello e ne trovi una infinità.

Tante città, comuni, paesi l'hanno inserito nel loro stemma ed alcune sono anche città di prima grandezza. Spesso nel medioevo era il simbolo delle scuole dei lanaioli, cioè di chi lavorava la lana.

Bisognerebbe fare una ricerca in prossimità del luogo del ritrovamento, se c'è (o c'era) una chiesa con questo stemma o un Vescovo/Abate/Prevosto che lo aveva nel suo stemma.

Lo scritto non riesco a decifrarlo. :(

Saluti

Luciano

.

Saluti sonia ...credo che monbalda he erisistibile per questi documenti ...grazie per l'interesso .. :D

Modificato da Corsodinazione
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Bellissimo ! In alto a destra, sembra compaia la parola "SPIRITI", il resto........:unsure:

Buongiorno sando.. :) .ti rigrazzio per il tuo parere ....a prestu

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Il tipo dell'agnus dei è stato coniato praticamente in tutti gli stati europei o quasi.

Salute dareios...in el mondo latino era una moda ...anque su les monete d'oro si ritrova il théma .... a prestu

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Peccato che le immagini sono poco chiare in alcuni punti risolutivi, mentre, come sottolineato negli altri interventi precedenti, il motivo dell'agnus dei con il vessillo, o agnello mistico, è molto diffuso, e si ritrova su sigilli e monete in area Mediterranea soprattutto a partire dal tardo XIII/inizi XIV secolo.

Per quanto riguarda l'iscrizione però sono abbastanza certa che non vi si leggano nè la parola SPIRITI, nè LAUE finale...(sorry DZ!), anche se potrebbe in effetti essere un sigillo ecclesiastico.

Pur con le incertezze, vi dico quanto riesco a vedere e comprendere da queste immagini. Tra parentesi le lettere che vedo meno bene o di cui non sono certa, mentre in grassetto indico le lettere in nesso. Le scritte in corsivo tra parentesi sono invece gli scioglimenti delle abbreviazioni usate.

Vediamo poi se arrivando a decifrare l'iscrizione si può risalire al proprietario, che però mi parrebbe un prete (presbiter):

+ S : PRBTI : BO(..IE..SI) : D(:)ORI(O)LANO => + S(igillum) : PR(es)B(i)T(er)I : BO(..IE..SI) : D:ORI(O)LANO

Saluti MB

Grazie signora, per questa magistrale dimostrazione,.. :rolleyes: ...curdiali saluti

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Bèh...D'ORI ...l'avevo azzeccata ...per me è già una grande conquista biggrin.gif

Caro amico .sempre un piacere di leggerti ...in fatto.....!!! M.B fu troppo veloce ......a 10 minuti sei tu che aveva trovato... :) ....salutoni cumpà

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Supporter

Sì, ma c'è anche ORIOLA che è in provincia di Oristano che mi insospettisce ......... però però .... io la "O" dopo ORI non riesco proprio a vederla .... mi sembra un segno diverso

Non è chiarissima: infatti per scaramanzia l'ho scritta tra parentesi. Tuttavia è l'unica lettera che mi pare possibile corrispondere ai segni che si vedono, soprattutto guardando direttamente la matrice ai post 2 e 8...

Inoltre Oriola, oltre che un luogo dell'Oristanese, è anche una località della Catalogna i cui abitanti in catalano prendono il gentilizio D'Oriolano/D'Oriolanis in latino e Oriolans in catalano:

da wikipedia in catalano => "Oriola (oficialment i en castellà Orihuela) és un municipi del País Valencià que es troba a la comarca delBaix Segura, confrontant amb la Regió de Múrcia. És la capital cap de l'extensa comarca del Baix Segura; el seu topònim oficial és Orihuela, ja que el castellà és la llengua que parla la majoria dels 80.468 habitants (de gentilici oriolans).

da wikipedia in castigliano => "Oriuela (Orihuela en castellán; Oriola en catalán valencián) ye una ciudat valenciana y capital d'a comarca d'aVega Baixa d'a Segura.

As primeras mencions son d'o periodo román como Aureola por part de Panvinio. En o periodo visigodo l'anonimo de Ravenna parla d' Aurariola como una d'as ueito provincias d'Hispania. Os autors d'o periodo andalusí la nombran con diferents variants graficas: Auriuela, Oliuera, Orihuela, Uryüla, ecetra. En o periodo d'a reconquiesta os cristians la nombraban como Oriola, Oriole en latín meyeval, Oriuela, Orihuela, Origüela en castellán y Oriola encatalán, toponimo que tamién podemos veyer en textos escritos en aragonés como en un texto de 1405".

Credo possibile che sia riferito a Oriola in Sardegna, che, più probabilmente, a Oriola/Orihuela in area valenzana, possa essere un sigillo del periodo catalano per entrambe le località, ovvero del pieno XIV secolo.

Saluti MB

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