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Risposte migliori

Inviato

Quel grande numismatico che fu Giovanni Bovi (QUI, grazie a Francesco77 potete leggere di lui) pubblicò sul glorioso Bollettino del Circolo Numismatico Napoletano un saggio dal titolo Numismatica Amena. (BCNN, anno LVII, gennaio-dicembre 1972, pp. 49-62)

Inviterei Francesco a pubblicarlo integralmente, se possibile, come interessante e piacevole lettura estiva.

Qui posto l’incipit perché utile per la discussione che vorrei impostare:

Non sempre si deve considerare lo studio della numismatica un compito molto serio legato a tutte le cause (successione dei sovrani, mutazione delle dinastie regnanti o della forma di governo, necessità del popolo e del commercio, variazione del prezzo dei metalli necessari per la monetazione, variazioni dovute alla svalutazione delle monete ecc.) che possono avere influenza sulla moneta sia dal punto di vista estetico, sia dal punto di vista del valore. In questo lavoro la moneta è presa in considerazione da vari punti di vista: come termine importante di un dialogo o di un racconto, come termine di paragone, come argomento di versi o poesie satiriche, come argomento di superstizione ecc. ma sempre con quella leggerezza che promette il titolo…

Chiedo dunque a voi:

Siete d’accordo che la numismatica possa essere oggetto di studi (apparentemente) meno seri o maggiormente “ameni”?

Siete a conoscenza di casi in cui le monete sono state utilizzate/citate in uno dei modi evidenziati (da me) in neretto nel testo di Bovi?

Chiudo con un aforisma riportato da Bovi stesso a conclusione del suo saggio. Si tratta di una umoristica definizione secondo la quale la collezione numismatica non è che.. un pensionato per monete a riposo per limiti di età. :lol:


Inviato (modificato)

Tornese71 ti cito un tuo passaggio in agorà (discussione pillole di saggezza,) :D

- non esistono soldi che possano comprare la giovinezza

- i soldi non sono la chiave del Paradiso ma aprono parecchie altre porte

- l’uomo senza soldi è uomo povero, l’uomo senza parola è un pover’uomo

- chi ha quattrini fabbrica e chi non ne ha fa i disegni

- denari di gioco se ne vanno in fuoco

- tre cose non si prestano mai: libri, moglie e denari

- gli errori dei medici son coperti dalla terra e quelli dei ricchi dai denari

- la moneta cattiva caccia la buona (Legge di Gresham)

- a chi ha quattrini non manca amicizia

- è meglio un soldo di buon acquisto che cento d’imbrogli

- chi ha i ducati trova cento innamorati

- chi si alza di buon mattino si guadagna un carlino; chi si alza di giorno si guadagna un corno!

- chi una lira non apprezza un soldo vale

- meglio un centesimo spesso che un soldo rado

- i denari fanno i soldi e i soldi fanno le lire

- quelli che han ducati signori son chiamati

- a quattrino a quattrino si fa il fiorino

- i paoli bianchi per i giorni scuri

- chi non trascura il soldo e il quattrino adagio adagio arriva allo zecchino

- il primo scudo è il più difficile a fare

Ancor più interessanti sono gli interventi dell'amico entropia che riguardano le monete nella letteratura e sui dipinti.

Io mi permetto solo di aggiungere un lavoro che feci per il liceo che riguardava la parola "moneta" nella Divina Commedia.

ecoo i risultati:

INFERNO XIX

Né Pier né li altri tolsero a Matia

Oro ed argento, quando fi sortito

Al loco che perdè l’anima ria

Però ti sta, chè tu se’ ben punito;

E guarda ben la mal tolta moneta ch’esser ti fece contra Carlo ardito

INFERNO XXX

S’io dissi falso, e tu falsasti il conio

PARADISO XXIV

Assai bene è trascorsa d’esta moneta già la lega e l’peso ma dimmi se tu l’hai ne la tua borsa”Ond’io” Sì ho, sì lucida e sì tonda, che nel suo conio nulla mi s’inforsa”

Concludo con Lui... quello che manca a tutti

Modificato da Don Corleonem

Inviato

Io ho sempre pensato che anche la numismatica deve essere presa qualche volta con leggerezza,come d'altronde tutte le cose della vita,a volte riderci sopra,o essere anche un pò autoironici giova a tutti,anche a noi stessi,io credo di essere il testimone o uno dei testimoni di questa " filosofia " sul forum stesso,molti miei post in piazzetta,ricalcano questo modo di esser anche nella numismatica, e di certo continuerò in questo senso,fermo restando che se si deve essere rigorosi e scientifici lo si deve essere,ovviamente


Inviato

Per calcare le orme della "Satira Numismatica" vi posto una poesia che un caro amico scrisse per me mentre ero in un momento di "tristezza Numismatica" dato che avevo discusso con una persona ed ero molto giù di morale...beh, dopo averla letta non smettevo di ridere, anche perchè lui è un collezionista...

Gli promisi che alla prima occasione l'avrei postata sul Forum, sono passati più di due anni da allora, forse questa è l'occasione giusta...giudicate voi. Giò :D :D

P.S.-il mio amico è Fiorentino...vi dico questo per farvi immedesimare nel "tono" della poesia visto che ha cercato di scriverla in romano...ma l'ha conclusa in fiorentino :lol:

I Numismatici

Lasciali perdere i numismatici...

gente malata... gente strana...

nun te poi fidà.... lassa sta... lassa sta...

te dico lassa sta... dai retta a me...

nu je sta dietro a quelli la...

che se credono chissa chi...

e invece...

stanno sempre a pensà ai sordi

li collezzionano pure...

fa mpo te... hai capito?

Ma io dico...

a uno che invece de spenne i quattrini se li conserva..

ma che je voi dì a uno così?!

Dai retta a sto scemo... lassa sta!

Vatte a fa n'giro che è mejo...

poi ora semo a fine agosto

e nell'aria c'è profumo d'arrosto

dopo cena la sera se fa scuro

e le stelle s'appicciano dietro allo scuro..

apri la finestra

e so tutti in festa

poi un venticello profumato

scappa fuori che pare pagato

sali in cima a na scarpata

e te piji una boccata

te ggiri e guardi sta città

e li mandi... tutti a cahààà!

Awards

Inviato

Ogni tanto fa bene "alleggerire" con qualche battuta l'argomento Numismatica, ci mancherebbe!

Basta vedere anche quello che succede agli incontri, dove spesso, complice il buon cibo e il buon vino, si alternano momenti seri a momenti dove la risata è benvenuta.


Inviato

Grazie a quanti hanno risposto e a quanti lo faranno.

Quello che volevo sottolineare con questa discussione (e ritengo volesse dire anche Bovi con il suo scritto) è che anche ricerche apparentemente meno serie o scientifiche possono poi rivelarsi interessanti.

Voglio provare a farvi un esempio:

Siete allo stadio, la partita sta per iniziare; l’arbitro, come di consueto, effettua il sorteggio lanciando in aria una moneta per assegnare il diritto di calciare la palla a quello dei due capitani che avrà indovinato quale faccia resterà rivolta in aria dopo il lancio.

Lo sapevate che sta ripetendo un gesto in uso presso i romani?

Il grande studioso di tradizioni popolari Giuseppe Pitrè ci dice:

Il giuoco fu già in uso presso i Romani, i quali dicevano caput aut navim, gettando in aria una moneta con la testa di Giano da un lato e il rostro d’una nave dall’altro (G. Pitrè, Giuochi fanciulleschi siciliani, Palermo 1883, p. 94).

E’ probabile che Pitrè avesse preso la notizia da Macrobio (Saturnalia, I, VII, 22): Aes ita fuisse signatum hodieque intellegitur in aleae lusu, cum pueri denarios in sublime iactantes capita aut navim lusu teste vetustatis exclamant (traduzione, più o meno: e oggi si capisce che la moneta fosse stata contrassegnata così nel gioco dei dadi, quando i ragazzi, lanciando le monete in alto, gridano teste o nave, con un passatempo testimone dei tempi antichi).

Non vi appare davanti agli occhi un asse repubblicano leggendo queste parole?

Questo gioco si è diffuso ovunque ed è ancora praticato. La particolarità è che nelle varie località ha tradizionalmente assunto nomi diversi a seconda del tipo di monete che venivano utilizzate.

Per una ricerca su questo tema che ho condotto un po’ di tempo fa ho consultato molte fonti, tra le quali anche dizionari ottocenteschi e i risultati sono stati affascinanti.

Cito alla rinfusa: il giuoco detto a Firenze ‘Santi e cappelletto’, ovvero ‘giglio o Santo’, ovvero ‘palle o santi’, è chiamato ‘A lion e lettra’ in Emilia, ‘Cros e pila’ nel Piemonte, ‘Testa e croce’ in Abruzzo, ‘Cros e lettera’ a Milano, ‘Armi e lettera’ a fabriano, ‘Capo e croce’ nel napoletano, ‘Testa o Madonna’ a Venezia, e ‘Ad acula e cruci’ a Palermo.

Come non veder spuntare fiorini, quattrini, denari, zecchini e tante altre monete da queste parole! Una ricostruzione delle tipologie circolanti fatta a partire da un gioco…

Da un dizionario bolognese del 1820: Zugar a caplet. […] in bolognese dicesi ancora zugar a letra o lion, perché nelle monete bolognesi da una parte trovasi l’insegna del leone, dall’altra le lettere indicanti il valor di esse.

Francesco De Bourcard, nel 1853 (Usi e costumi di Napoli e contorni descritti e dipinti) citando esempi anche dalla letteratura straniera scrive così: In uno dei romanzi di Gualtiero Scott trovasi fatta menzione di questo giuoco col nome di King or crowne (re o corona). I Fiorentini il chiamano palle e santi, nome derivato dalle cinque palle, impresa della casa Medici, che veggonsi nel rovescio de’ quattrini, mentre nel ritto sta l’effigie del Santo protettore, S. Giovanni Battista. Così in Roma chiamasi Santi e Cappelletto perché nel rovescio dei baiocchi vedonsi le sacre chiavi sormontate da un cappello, e a Venezia dicesi testa o madona dalla effigie della Vergine che vedesi in talune monete. Ma generalmente è prevalsa la denominazione della croce data al rovescio delle monete, sia che realmente vi fosse la croce (come nei nostri trecalli, onde il modo di dire non aver manco la croce del trecalli sia che per croce s’intendesse le armi del sovrano). Quindi gli Spagnuoli dissero questo giuoco a crux o cara ed i Francesi à croix ou pile. Dopo Walter Scott fece menzione di Giuoco sì fatto Victor Hugo nella Lucrezia Borgia – Voiçi un ducas. Jouons à croix ou pile à qui de nous deux aura l’homme – E poi mentre l’uno de’ due personaggi che sono in iscena grida pile l’altro esclama c’est face il che pare lo stesso. Anche in Ispagna il giuoco è di antica data; imperciocché oltre al nome sopra indicato avea l’altro a Castilla o Leon che dee aver avuto origine quando riunitisi i regni di Leone e di Castiglia i castelli ed i leoni furono posti per sostegno alle armi de’ re di Spagna.

Potrei continuare, ma mi fermo perché il post è diventato lunghissimo.

Ho voluto solo fare un esempio di come la ricerca in numismatica possa essere trasversale e affascinante anche quando non è applicata in senso stretto, cioè quando non verte su tipologie monetali, su questioni metrologiche, ponderali o iconografiche o su problematiche relative a produzione e circolazione delle monete.

Si può fare ricerca anche in altri contesti, apparentemente meno “seri” e più “ameni” – ma altrettanto gratificanti.

Io credo di poter sostenere che quest’ultimo tipo di indagini possa attrarre nuovi adepti alla numismatica, catturandone l’interesse, e quindi facendo opera di divulgazione.

Si tratta in fondo di seminare…

Saranno poi il tempo e le capacità individuali, magari, a trasformare qualcuno degli appassionati in ‘studioso’ e, quindi, a chiudere il cerchio.


Supporter
Inviato

Per calcare le orme della "Satira Numismatica" vi posto una poesia che un caro amico scrisse per me mentre ero in un momento di "tristezza Numismatica" dato che avevo discusso con una persona ed ero molto giù di morale...beh, dopo averla letta non smettevo di ridere, anche perchè lui è un collezionista...

Ciao Giò....troppo bella questa poesia.

Noto che il forum in questi giorni si sta animando, non di monete e corollari vari, ma di amene storie, poesie, componimenti.....tu, tornese, bizerba, RR ed il buon dabbene. :)

Sarà che taluni sono in ferie e l'animo artistico ha preso il sopravvento sul loro rigore numismatico? Sarà il caldo di queste giornate assolate, sai.......tra il dolcefarniente, tra una caipirina o una caipiroska od un semplicissimo spritz, la mente poi non riesce a focalizzare i nostri beneamati dischetti e prende percorsi non sempre controllabili.... :lol: :lol: :lol:

Un abbraccio

Luciano

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Inviato

Ciao Giò....troppo bella questa poesia.

Noto che il forum in questi giorni si sta animando, non di monete e corollari vari, ma di amene storie, poesie, componimenti.....tu, tornese, bizerba, RR ed il buon dabbene. :)

Sarà che taluni sono in ferie e l'animo artistico ha preso il sopravvento sul loro rigore numismatico? Sarà il caldo di queste giornate assolate, sai.......tra il dolcefarniente, tra una caipirina o una caipiroska od un semplicissimo spritz, la mente poi non riesce a focalizzare i nostri beneamati dischetti e prende percorsi non sempre controllabili.... :lol: :lol: :lol:

Un abbraccio

Luciano

Ciao Luciano, è bella si...specialmente perchè è stata scritta col cuore in amicizia e con lo scopo di farmi star bene...lo ringrazio di nuovo per questo bellissimo pensiero che ha avuto per me.

Il Forum è sempre serio, ogni tanto una risata ci sta bene, ci regala cinque minuti di relax ed allegria. Cose che nella vita non dovrebbero mancare mai. Buona giornata a tutti, Giò :)

Awards

Inviato

E' già tanto difficile e seria (....per non dire triste) la vita di tutti i giorni che qualche minuto di relax (soprattutto mentale) non può fare che bene...

Grazie a tutti

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