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IGNORED

QUALE COLLEZIONISMO ?


dabbene

Risposte migliori

Nei tempi passati collezionare era anche mostrare , quasi ostentare,regnanti,mecenati,signori facevano a gare per avere la collezione più bella,era quasi di moda,uno status symbol :

ma lo è anche ai giorni nostri ? Direi di no, anche se non escludo che in qualche ambito sociale, in alcune città italiane possa essere ancora un pò così, di certo i tempi sono cambiati, le possibilità economiche diverse ,ma come viene inteso oggi il collezionismo numismatico ?

Ho parlato recentemente con tre amici collezionisti numismatici ,ognuno rappresentava e sintetizzava un modo diverso dagli altri di collezionare,tutti e tre con la pari dignità e con giuste e valide motivazioni : il primo ,mi diceva,per me collezionare è impriscindibile " dalla CONOSCENZA , dallo STUDIO " delle mie monete,compro solo monete che siano funzionali e inerenti ai miei studi, ai miei interessi,non concepisco altro collezionismo ; l'altro mi diceva,per me le monete devono essere BELLE ,mi devono affascinare,se non mi piacciono, non le compro,devono gratificarmi e anche l'occhio vuole la sua parte ; il terzo,mi dice, io cerco sempre con occhio attento e ormai avvezzo ai buoni affari le monete che sono sottovalutate,che possano avere comunque in prospettiva una buona PLUSVALENZA,mi formo una collezione,poi aspetto il momento buono e cerco di venderla guadagnandoci,ho sempre fatto così finora,cerco dei pezzi che possano darmi un ritorno COMMERCIALE.

Tre modi completamenti diversi di collezionare,non necessariamente non abbinabili, magari ce ne sono altri,voi a quale vi riferite e vi sentite più vicini ?

Per magari farvi riflettere meglio sull'argomento mi piace citare quanto dice E.Arslan sull'argomento e sull'evoluzione del collezionismo : da Atti della Giornata di Studio " Il collezionismo numismatico ", Vicenza 4 ottobre 1997 :

" La scienza numismatica non sarebbe nata se non vi fosse stato il collezionismo, ma anche il collezionismo non sarebbe nato se non avesse trovato nella scienza numismatica le premesse logiche soprattutto per l'organizzazione del materiale."

"Mentre in passato il collezionista si appassionava nella ricerca e nella spiegazione del tipo nuovo, della figurazione curiosa, del pezzo unico o eccezionale,della variante, ora le nuove tecniche di analisi , a cattere soprattutto statistico,impongono di conoscere ,raggiungere, vedere, toccare, il maggior numero possibile di esemplari di ogni emissione."

Si è passati ad interessi di tipo quantitativo,per i quali la moneta, che è un multiplo,presenta la possibilità di elaborazioni uniche tra le classi di documenti che il passato ci ha trasmesso".

Arslan aggiunge che in ottica futura vede un collezionista portato verso lo studio delle fonti,dei documenti di un certo periodo o luogo e dei ripostigli,un pò è già così.

Modificato da dabbene
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Io sono un misto dei primi due "compro solo monete che siano funzionali e inerenti ai miei studi, ai miei interessi" apparte qualcuna che prendo perche mi piace:"anche l'occhio vuole la sua parte".

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Io sono un misto dei primi due "compro solo monete che siano funzionali e inerenti ai miei studi, ai miei interessi" apparte qualcuna che prendo perche mi piace:"anche l'occhio vuole la sua parte".

Quoto Ggpp :D

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Io invece sono una sintesi dei tre nel senso che prima di tutto "I know what i love, I love what I know" è un po' dogmatico lo riconosco ma io riesco ad apprezzare solo le cose sulle quali ho delle conoscenze, una collezione di pur magnifiche farfalle mi lascerebbe indifferente, hai voglia che un appassionato mi parli di tessuto delle ali o forma delle zampette !! Sai che sbadigli !! :P

allo stesso tempo cerco anche se con minor determinazione anche di appagare l'occhio che si sà vuole sempre la sua parte; in terzo luogo, non essendo io un milionario, devo fare anche i conti con la mia coscienza; mi spiego posso continuare a spendere per le monete cio' che spendo solo con l'alibi morale di lasciare poi comunque un valore monetizzabile alla mia discendenza, ossia i miei soldi non saranno finiti in un qualcosa di fine a se stesso ma un domani i miei figli o i miei nipoti, se non interessati alla numismatica, potranno comunque recuperare una sorta di eredità pecuniaria che il loro scellerato ascendente gli ha lasciato, pertanto guardo anche con occhio attento il rapporto qualità:prezzo di cio' che acquisto.

Ciao

Modificato da Ramossen
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Io colleziono innanzitutto monete che mi piacciono. Però su di esse mi nasce la voglia di documentarmi, quindi ecco la fase dello "studio".

Penso la passione debba partire dal basso, cioè dalla voglia di ricercare e di avere il pezzo. è bella anche un po' di irrazionalità, non lo schematico e l'imposto.

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Io colleziono monete medievali da uno o due mesi seriamente senza dover pensare pure al regno ecc...

Bè, per ora ho più libri numismatici medievali che monete!

E li leggo, li leggo e li studio tutti, uno per uno, per la collezione che deve crescere c'è tempo, tempo!

E' vero, l' occhio deve avere la sua parte, ma sarà sempre sempre soddisfato dalle monete che uno studia, poi certo, collezioni medievali ma vuoi una liretta di VIttorio Emanuele III comune in altissima conservazione, con una bella patina iridescente!

Modificato da coins
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Anche io, come diversi che mi hanno preceduto, mi riconosco molto nei primi due modelli. Generalmente compro le monete che, appartenendo al mio criterio di raccolta, mi appassionano. Mi piacciono le monete belle, di cui si possano apprezzare i dettagli e la precisione (o meno, perchè no....) del conio. Mi piace studiare le monete che ho in collezione e da lì espandermi alle altre tipologie della zecca natia di tale moneta, come mi piace fare l'inverso, ovvero comprare i tipi che studio (come è successo per i grossi Matapan e come sta succedendo per i denari di Asti). Per compiere questa azione ho bisogno di tanti libri, tanto ce anch'essi sono diventati al pari delle monete oggetti da acquistare variando però nell'utilità, visto che li leggo e con le informazione che ne carpisco alimento la mia passione e il fascino delle mie monete presso di me.

E' vero, una volta esisteva l'idea dello status simbol che sicuramente ha colpito anche le monete, anche se in misura minore ad altri oggetti d'arte. Oggi penso che ci siano davvero poche persone che collezione per questo motivo, mentre non credo che sia estinta quella voglia che ha il collezionista di mostrare le proprie monete agli amici (sopratutto numismatici).

Al contrario dei primi due punti, il terzo non mi tocca minimamente. Come da mesi ormai recita anche la mia firma, punto tutto alla qualità/rarità lasciando al prezzo il terzo posto. Certo, pagare meno non dispiace neanche a me, ma non nell'ottica del guadagno ma in quella del maggior numero di acquisti grazie al risparmio.

Saluti,

Lorenzo

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Io colleziono monete medievali da uno o due mesi seriamente senza dover pensare pure al regno ecc...

Bè, per ora ho più libri numismatici medievali che monete!

E li leggo, li leggo e li studio tutti, uno per uno, per la collezione che deve crescere c'è tempo, tempo!

E' vero, l' occhio deve avere la sua parte, ma sarà sempre sempre soddisfato dalle monete che uno studia, poi certo, collezioni medievali ma vuoi una liretta di VIttorio Emanuele III comune in altissima conservazione, con una bella patina iridescente!

Questo è l'approccio giusto, bravo Coins!

Prima studiare, ricercare e sapere il più possibile del periodo che interessa e poi, solo poi, le monete.

A quel punto , conoscendo bene la storia delle monete che ci interessano, pot remo muoverci molto meglio e darà

molta soddisfazione poter legare i vari pezzi nel contesto storico di riferimento.

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Eliminando completamente il terzo modello che è lontanissimo dal mio modo di essere, mi riconosco parecchio nei primi due.

Compro monete che rientrano nel periodo che colleziono, cerco di acquistare pezzi che siano nelle migliori condizioni possibili cercando naturalmente di non strapagarli. Ma cerco anche di completare la mia collezione con pezzi mancanti e allora se non li trovo in condizioni ottime a volte "mi accontento" pur di poter avere quella tipologia in collezione.

Tutto passa però non solo dallo studio della moneta, delle sue varianti e quant'altro ma anche dal contesto storico che le riguarda

Penso che non si possa collezionare monete senza associarvi lo studio del periodo. E allora si acquistano testi non solo numismatici si ricercano editti e quant'altro, si tenta così di conoscere al meglio il contesto socio econamico politico di quel periodo e la soddisfazione nel cercare comprare e studiare una moneta diventa veramente grande.

Saluti e buona domenica a tutti

Mauro

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Eliminando completamente il terzo modello che è lontanissimo dal mio modo di essere, mi riconosco parecchio nei primi due.

Compro monete che rientrano nel periodo che colleziono, cerco di acquistare pezzi che siano nelle migliori condizioni possibili cercando naturalmente di non strapagarli. Ma cerco anche di completare la mia collezione con pezzi mancanti e allora se non li trovo in condizioni ottime a volte "mi accontento" pur di poter avere quella tipologia in collezione.

Tutto passa però non solo dallo studio della moneta, delle sue varianti e quant'altro ma anche dal contesto storico che le riguarda

Penso che non si possa collezionare monete senza associarvi lo studio del periodo. E allora si acquistano testi non solo numismatici si ricercano editti e quant'altro, si tenta così di conoscere al meglio il contesto socio econamico politico di quel periodo e la soddisfazione nel cercare comprare e studiare una moneta diventa veramente grande.

Saluti e buona domenica a tutti

Mauro

Grande! TI stimo e condivido il tuo filo logico.

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  • 3 settimane dopo...

Dabbene, quando la malattia ti prende e, prima o poi, se non sei persona distratta dalla frenesia dei tempi, ti prende perchè la numismatica è: Storia, Arte, Cultura, depositaria del modo di vivere della nostra civiltà, almeno sin dal 7° secolo A.Ch.

Il primo stadio è caratterizzato dalla curiosità, dalla ricerca spasmodica del dischetto metallico, non importa il paese, il metallo, la conservazione; è il periodo dello "Svuota tasche" quando rientri da un qualche viaggio all'estero, dell'imposizione morale ad amici e parenti, che con stupore ti guardano come il "Bimbo mai cresciuto" della monetina al rientro delle loro vacanze in terra straniera

Chi raggiunge questo livello di contaminazione si chiama: "Raccoglitore" ed accumula "Ferro vecchio" su "Ferro vecchio" riempiendo scatole e cassetti nel vano tentativo di colmare quella febbre di curiosità e conoscenza che lo divora; cerca disperatamente qualcuno che lo consoli... che anche lui in passato...che gli faccia vedere le sue raccolte e magari gli regali, come segno di incoraggiamento, una monetina.

A questo punto è la FINE; non si torna più indietro, si rispolverano i vecchi libri di storia, si va a visitare, così... per curiosità, qualche mercatino poi è la volta della mostra numismatica; il convegno verrà dopo; ma anche questo prima o poi arriva; ci si accorge che il "Museo" non è proprio quella noiosa istituzione che abbiamo sempre creduto che fosse.

Sempre per curiosità prima, diventa poi una necessità irrinunciabile, si inizia a sfogliare riviste di settore, si vanno a cercare libri e cataloghi e, quasi senza accorgersene ci si ritrova "Intruppati" nel "Circolo filatelico numismatico" locale (Chissà perchè mai le due cose viaggiano accoppiate e spesso i numismatici sono la minima, veramente esigua percentuale del circolo) on in "Quelli del Cordusio" ovvero, per via telematica: nel Forum (Segue)

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Certamente non colleziono per il terzo motivo; essenzialmente per il secondo, ma solo dopo essermi acculturato sul tipo di moneta che acquisterò.

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Ciao, io invece non mi ritrovo in nessuna delle tre...anzi, mi vedo all'opposto della prima opzione in quanto io mi interesso e studio le monete che mi regalano, quindi nel corso degli anni ho cercato di studiare un po' molti tipi di monetazione, certamente non in modo molto approfondito, o ci sarebbero volute molte vite, ma un'infarinatura di molte monetazioni penso di averla acquisita.

Mi direte:"ed a cosa ti serve?", "a nulla in particolare", vi rispondo, ma in questo modo arricchisco la mia cultura personale e conosco ogni giorno di più le monete e la loro storia.

E poi non posso far a meno di leggere qualcosa che riguarda la monetina che mi è stata appena regalata, per arrivare a conoscerla meglio ed anche il periodo in cui è stata coniata.

Il loro valore economico mi interessa poco, ne hanno tantissimo sentimentale, anche il peggior "scassonetto" che possiedo...ne ha tantissimo per me. Giò :)

P.S.- Dabbene, aggiungi la 4° opzione... :lol: :lol:

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Ciao

Mi sono fatto un'esame di coscienza e mi sono accorto che le monete che compero portano con loro la storia che hanno passato, quindi dal mio modo di essere " collezionista " cerco i pezzi che interessano per tipologia, poi seil pezzo è di bassa conservazione, pazienza, arriverà anche il pezzo superiore.

Quello che volevo dire, sopratutto, è che le monete hanno un fascino al quale non riesco a sottrarmi, belle o "brutte" che siano e quando diventa mia e siamo soli, a casa, lei mi racconta la sua storia.

Renato.ber

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(Continua) Il Nostro torna a visitare le scatole ed i cassetti che ha riempito con i dischetti; enuclea le monete che secondo lui hanno tra loro una qualche attinenza, inizia a prestare maggiore attenzione alla conservazione. Sia pure con una certa iniziale reticenza, assodato oramai che melato, per malato deve ricorrere al medico, forse prima va da "Bolaffi" poi, piano, piano prende fiducia in un qualche professionista diverso; decide di stornare qualche soldino dal "Butged" e di investirlo in una monetina che gli piaccia... che già ha visto sui cataloghi o su di una qualche rivista...che puzzi di storia; magari confezionata in metallo pregiato: Argento od Oro.

Il Nostro è piombato, quasi senza rendersene conto in quella fase della malattia che lo definisce: "Collezionista" Gia! collezionista... che vuol dire fare collezione di monete?

penso si possa dire: documentare attraverso la moneta, tutto od in parte la storia di un popolo, le sue vicessitudini economiche , le vicende dei suoi governanti, i suoi usi e costumi.

Qualche esempio: Per documentare i cento anni di inflazione della lira: dal 1862 al 1962, sono sufficienti non più di 17 monete, tra dritti e rovesci; si va dalla Lira del 1862: 5 gr di Ag/900 emessa da V.Emanuele 2° Re d'Italia agli 0,625 gr. della lira repubblicana in lega di Alluminio, con un buon 3,5% di Magnesio.

Che dire della monetazione romana; se vi divertite a spulciare il "Babelon" Vi accorgerete che l'80% e più dei magistrati monetari repubblicani ha riporatato, sul rovescio del "denario" il carro; anche in questo caso con una decina di monetine si possono documentare le varie tipologie utilizzate; si va dalla "biga2 da guerra o da corsa; alla "Triga" deformazione desunta dalla Grecia Graecia capta, Roma cepit" alla "Quadriga: da corsa, vera e propria "Formula uno" dell'epoca, alla quadriga del trionfo, trainata da quattro cavalli bianchi per passare all "Tensa" che trasportava il simulacro della Divinità.

( segue)

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(Continua) Ancora su Roma: una bella collezione di Sesterzi, con l'immagine degli imperatori, sino ai Severi, ci ricorda quando il paese era "Caput Mundi"... un pò costosa invero; ma i Sestersi non si trovano dietro l'angolo sono di grande modulo, permettono espressioni artistiche più appaganti nelle iconografie degli imperatori; sono richiesti... costano; se poi uno vuole può accoppiarci le "Auguste" Un pò meno costosa è la raccolta iconografica degli imperatori che si alternarono sul palcoscenico della storia romana nel periodo cosiddetto: dell'Anarchia Militare: si tratta di una cinquantina di "Antoniniani" che portano l'effige dell'Imperatore cinto con la corona radiata del Sole; in Argento i primi; ma il metallo ben presto si corrompe sino a mostrare l'anima, interamente in rame, ricoperta da sottile argentatura... ed ancora il periodo successivo caratterizzato dalla "tetrarchia"... dall'Età di Costantino...dall'Impero Greco Ortodosso di Bisanzio...poi comincia il medioevo, anzi prima, e qui ti lancio la palla Dabbene. Dei Savoia inutile dire: il 90% dei collezionisti che conosco non si schioda da lì: Casa Savoia e Regno; ma il Nostro oramai infettato sino al midollo non si accontenta più dell'Occidente e va ad indagare altri mondi. Novello Odisseo, dopo aver percorso le coste della Propontide, con il Pontecottero Pelasgico, mette vela al legno e si spande per le Isole Egee e più oltre sino in Sicilia ed alle italiche coste mentre con carri veloci percorre la Siria ed il territorio compreso tra il Tigri e l'Eufrate, tra il Caucaso e l'Indo e via ancora sino all'Oriente più estremo: la Cina ed il Giappone. Alcuni collezionisti nel cui spirito è preponderante sulla storia, la componente economico commerciale, preferiscono infarcire i loro raccoglitori con auree monete di qualità eccelsa... lo "splendido" non basta più, dove manca il "fondo specchio" ci si accontenta del "Fior di conio" ma per quelli con più modeste pretese che vedono nella moneta il libro della storia meno rimaneggiato, è sufficiente che sulla moneta si vedano bene le figure anche se le parti in rilievo sono spesso modellate dall'uso e si leggano le scritte che magari, qualche volta, sono un pò stanche. Ho trascurato un ultimo aspetto della malattia e siamo qui nella patologia più profonda che accumuna alcuni nella ricerca del particolare: l'1 rovesciato, la R senza bambino ecc...anche loro fanno parte di questo mondo che tra un'alba ed un tramento è ravvolto in una luce d'Oro: un sogno che si fa realtà, una realtà che ha movenze e colori del sogno, un sogno che continua: favola nel favoloso mondo della Numismatica.

Dabbene, ti chiedevi quanti "lupi solitari" ci sono nel regno della numismatica, ne hai stanato uno; non è stato facile rispondere alle tue garbate "provocazioni" ma l'ho fatto e spero molto che non ti dispiaccia. Un saluto da Viareggio a Te, ovviamente compreso tutto il Cordusio ed a tutto il Forum da Cesare Augusto

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io mi sento in mezzo tra i tre... colleziono e studio solo medioevo toscano, perchè le monete di quel periodo sono tutte bellissime, giustamente la moneta deve gratificare, poi io studio quell' ambito! quindi compro le monete anche per lo studio, poi cerco sempre la moneta un po' più economica, che mi permetta non tanto di rivenderla un giorno (o meglio anche quello nell' eventualità che io cambi monetazione e la debba rivendere come ho fatto per il regno), ma soprattutto perchè la mia giovane età non mi concede grandi budjet... secondo me non sono tre aspetti così separati tra loro...

per quanto riguarda il vanto della collezione, io credo ci sia sempre... se ti trovi tra altra gente a parlare di collezionismo e dici che collezioni monete medievali, una brutta figura non la fai... almeno, per quanto mi riguarda...

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Salve.

Io cosi come preferisco il realismo al astrattismo preferisco avere, nel possibile, una moneta con il massimo dei rilievi, solo cosi mi sento appagato della mia scelta. Ma al contrario di cosa succede a voi inizio a studiare la storia del periodo solo dopo che ho la mia moneta. E stato infatti l'acquito del 120 grani di Ferdinando II di borbone che mi ha portato a leggermi due libbri sulla vera storia del nostro risorgimento riuscendo cosi a liberare la testa da tutte quelle fandonie che mi sono sorbito durante il periodo scolastico.

Un' altra mia caratteristica é il collezionare monete che rappresentano la fine o l'inizio di un periodo. Mi spego ho in collezione le ultime lire repubblica e i primi euro e sto cercando le prime lire repubblica e le ultime lire regno. La stessa cosa faccio con la monetazione Tedesca non só perché ma mi sembra cosi di racchiudere un periodo storico o un grande evento ( possiedo una serie di monete del período del' unificazione tra l'est e l'ovest della Germania ) in una serie di monete.

Per quanto riguarda il fattore economico cercare il miglior esemplare al minor prezzo possibile é una caratteristica che fá, secondo me, parte di ogni collezionaista certo con limiti diversi ma ognuno cerca di pagare meno.

ciao

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Condivido Fabione in fondo le monete degli stati preeuro rappresentano un pò gli "antichi Stati" prima dell'unificazione: un periodo storico chiuso sulle cui ceneri, come l'araba fenice, nasce il nuovo Ciao e buon ferragosto da Cesare Augusto

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