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Estate... il trionfo di Ceres e Proserpina


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Inviato

Ciao a tutti!

In questi giorni è letteralmente esplosa l'Estate… una calda afosa estate, almeno stando a questi ultimi giorni. Si direbbe che Apollo si sia destato, se guardiamo il Sole. Ma se pensiamo alla Terra e alla vegetazione non possiamo fare a meno di pensare a

CERES

La Dea Ceres nel Pantheon delle divinità latine prende il posto corrispondente alla Demetra greca. Divinità della Terra e della fertilità, vigila sui raccolti e per estensione sulle nascite in genere, sulle istituzioni e sui costumi familiari e sociali. Presente anche presso le popolazioni preromane, in età romana era associata a Liber e Libera.

Sorella di Giove/Zeus, ha relazione anche con il mondo degli inferi in quanto sua figlia Proserpina (Persefone o gr. Kore), nata dall’incestuosa unione con il fratello, fu rapita da Plutone (Ades) e portata negli Inferi. Liberatala anche con l’aiuto di Mercurio/Hermes quando ormai era sposata con il Dio degli Inferi, “patteggiò” una sorta di “libertà condizionata”:

fu obbligata a trascorrere 6 mesi in superficie e 6 mesi negli Inferi. In tal modo i Greci motivarono l’alternanza delle stagioni e la stessa Persefone divenne il simbolo della vegetazione.

(segue)

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Inviato (modificato)

Che ci resta di Ceres ai nostri giorni?

- Il ricordo dei miti a lei collegati …

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Statua nella sua classica rappresentazione.

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Protettrice delle tradizioni familiari e sociali, figuriamoci se Augusto si lasciava fuggire l'occasione:statua di Livia con gli attributi di Ceres.

- una birra, che omaggia la sua benevolenza nella crescita dei cereali e la relativa pubblicità commerciale… curioso, vero? (scusatemi, non voglio fare pubblicità anch'io ma il fatto che ogni giorno tanta gente invochi una divinità greco-romana negli esercizi pubblici o in TV e non lo sappia mi è parso buffo...) ;)

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Una birra danese che porta il nome di una divinità romana, anzi, ne ha usurpato il nome… potenza della pubblicità…

- Un asteroide, da alcuni considerato un pianeta “nano”…

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- E da buoni italiani, quasi giornalmente non mancano i suoi frutti sulla nostra tavola...

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...preferibilmente non OGM...

(segue)

Modificato da Illyricum65

Inviato (modificato)

- E le “nostre” amate monete…

Ceres compare abbastanza frequentemente nelle monetazioni imperiali del I e II secolo d.C., reggente una lunga torcia (necessaria per illuminare la strada negli Inferi) e spighe di grano nell’altra mano. Non fu esclusiva delle Imperatrici ma compare anche su monete da Imperatori.

Ecco alcune:

Claudius 41-54

Dupondius (11.51 g), Rome 42-54 AD. . Obverse: TI CAESAR AVG PM TRP IMP CLAVDIVS PP, head nl Rv: CERES - 1 AVGVSTA / SC (section), Ceres, with ears and torch on the throne nl RIC 110, C. - Slightly rough surfaces, light cleaning marks and small scratches, small spots in Av. subtly smoothed, very attractive copy with fine detail.

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Nero, Caesar 50-54 AD.

Sestertius 64, Rome. NERO CLAVD CAESARAVG GER P M TR P IMP P P Laureate head to r. with aegis on l. shoulder. Rev. ANNONA – AVGVSTI – CERES Ceres on r., veiled and draped seated to l. holding corn ears and torch opposite of Annona standing r. and holding cornucopia. Between them a modius on altar; behind, a ship’s stern. 24,28 g. RIC 137. BMC 127. C. 16 var. Dark patina. Some smoothing. Good very fine.

Moneta commemorativa di un Congiarium. In questa scena sono rappresentate Annona, la personificazione della provvigione annuale e la stessa Ceres, dea dell’agricoltura che rappresenta i cereali stessi. La prua sullo sfondo dovrebbe rappresentare le navi da trasporto che portano il cereale proveniente dall’Egitto (“il granaio di Roma”) al porto di Ostia.

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I Flavii emettono vari conii con Ceres. Alcune, non troppo comuni:

Iulia Titi. Augusta, AD 79-90/1. Æ Dupondius (13.23 g, 6h). Uncertain Balkan mint. Struck under Titus, circa AD 80-81. IVLIA IMP T AVG F AVGVSTA, draped bust right / CERES AVGVST, S C across field, Ceres standing left, holding two grain ears in right hand, scepter in left. RIC II 177 (Titus); RPC II 509; H. Cahn, "An Imperial Mint in Bithynia," INJ 8 (1984-5), 9; BMCRE 255; BN 266 (Titus); Cohen 2. VF, green-brown patina.

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DOMITIANUS, probabilmente in onore di Domitia.

d = 17 mm

Quandrans, 85, under Domitian. IMP AVG GERM COS XI DOMIT. Draped bust of Domitian (?) As Ceres with wreath of corn left. Rs: S - C. braided basket, from which protrude eight-spike or hang. RIC 276 (b) (Domitian). C. 14 BMC -. CBN 347 (Domitian). 2.91 g. Rare.

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Dedicato agli amanti dei Quadrans... ;)

(segue)

Modificato da Illyricum65

Inviato

Una chicca:

Ceres e Proserpina assieme:

Antoninus Pius augustus, 138 – 161

Aureus 150-151, 7.32 g. ANTONINVS – AVG PIVS P P TR P XIIII Laureate head r., with drapery on l. shoulder. Rev. LAETI – TIA Ceres standing r., holding corn-ears and beside her, Proserpina standing facing, head l., holding pomegranate; in exergue, COS IIII. C 478 var. (no drapery). BMC 724 note. RIC 199a var. (no drapery). Mazzini 478 (this coin). Calicó 1559 (this coin). Biaggi 733 (this coin).

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Il melograno è simbolo sell’amore e della fedeltà coniugale; nel mito Plutone ne fa mangiare alcuni chicchi a Proserpina per assicurarsene la fedeltà.

IULIA DOMNA, † 217

Denarius, 3,31 g.

Roma, 200.

Obverse: IVLIA AVGVSTA; Bust of Julia r.

Reverse: CERERI – FRVGIF; Ceres, corn-ears, sceptre.

Hill 424. RIC 546. BMC 10.

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Spero di non avervi annoiato con la presente lettura e soprattutto...

Buona Estate!

Ciao

Illyricum

:)

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Inviato

In effetti le monete dedicate dai Flavii a Ceres - Demetra (la sua versione greca) sono moltissime (tra l'altro Domiziano ha anche replicato in un suo sesterzio il rovescio di Nerone).

E' interessante notare la sovrapponibilità tra le raffigurazioni della divinità di conio romano e quelle provinciali.

Di seguito un dupondio di Tito (RIC 190 R) e una diassaria di Domiziano della zecca di Prusia ad Hypium in Bitinia (RPC II 681).

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Inviato (modificato)

Ave Flavius,

Domiziano ha anche replicato in un suo sesterzio il rovescio di Nerone

in effetti c'è ma avevo preferito il Nerone perchè in migliore stato di conservazione:

DOMITIAN. 81-96 AD. Æ Sestertius (33mm, 23.59 g). Struck 85 AD. Laureate bust right, wearing aegis / Ceres seated left, holding grain ears in right hand and torch in left, facing Annona who stands right holding cornucopiae; between them is a modius set on an altar and a ship's stern. RIC II 277a; BMCRE 323; Cohen 17. VF, patina stripped, surfaces porous with numerous scratches on the obverse, edge rough.

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Sempre della tipologia c'è anche un Nerva:

Nerva. AD 96-98. Æ Sestertius (33mm, 22.29 g). Rome mint. Struck AD 96. Laureate head right / Annona standing right, holding cornucopiae, and Ceres seated left, holding torch and grain ears over modius on garlanded altar; bow and branch on ground before; ship's poop in background. RIC II 52; Cohen 12. Near VF, nice green patina.

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Ma ci sono anche tanti altri conii di Tito e Domiziano con Ceres/Demetra al rovescio.

Esempi:

Domitian. As Caesar, AD 69-81. Æ Dupondius (28mm, 13.01 g). Uncertain Thracian mint. Struck AD 80-81. Laureate head right / Ceres standing left, holding grain ears and torch. RIC II 165a (Titus); RPC II 508; BMCRE 237 (Titus); Cohen 32. EF, dark green patina with some spots of red, lightly smoothed.

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Sempre con la nota posa già segnalata sopra, che è quella classica.

Titus, 79-81.

AV Aureus, 79, Rome; 7:18 g. Head r. with a laurel wreath / / Ceres seated l. with ears and torch. BMC 6, Calico 763; Coh. 269; RIC 8th

The coin must be after 1 Have been coined July 79 (because he stated TRP VIII), but before the 15th Titus an imperial acclamation in the second half was 79.

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TITUS, as Caesar. 69-79 AD. AV Aureus (18mm, 7.42 gm). Struck 78-79 AD. T CAESAR VESPASIANVS, laureate head right / CERES AVGVST, Ceres standing left, holding corn-ears and sceptre. RIC II 219 (Vespasian); BMCRE pg. 55, * (Vespasian); Cohen 30. EF.

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E infine, una variante, oltre a quella eretta/seduta:

Diva Faustina I. (Died 141 AD). Gold aureus (7.34 gm). Rome. DIVA FAV—STINA, bust draped, veiled left, wearing wreath of four wheat ears, all with clear kernels and awns / AVGVSTA, Ceres standing left, holding a torch in each hand. BMCRE 407 (not illustrated). Calico 1759 corr. (same obverse die). RIC 357b note. Cohen 76 var.

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Ovvero reggente due torce, per illuminare il cammino negli Inferi.

Ciao

Illyricum

:)

Modificato da Illyricum65

Inviato

Complimenti e grazie!

:)


Inviato

Aggiungo ancora una moneta dall'area egea che riprende la mitologia ricollegata a Demetra/ Kore / Hades:

HADRIAN. 117-138 AD. AR Cistophoric Tetradrachm (11.00 g, 7h). Nysa ad Maeandrum mint. Struck after 128 AD. Bare head right / Hades dragging away protesting Persephone in quadriga right; overturned basket of flowers below. RIC II -; Metcalf, Cistophori, type 43 (unlisted dies); BMCRE -; RSC -. VF, small area of flat strike in obverse legend. Overstruck on a cistophorus of Augustus, Sutherland Group III. Extremely rare.

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Hades' abduction of Persephone is the reason for Demeter's long search in the Homeric Hymn to Demeter, and the episode was an important element in the Mysteries at Eleusis. As Kore, Persephone represented the unmarried maiden who must cross over to the status of the married woman and mother. Her seizure by Hades represented the physical embodiment of this transition. An overturned basket of flowers, sometimes included in the depiction (see also lot 996), reinforces this motif. This unique example depicts a winged figure holding the wedding torch, or taeda, above the horses. This is Hymenaeus, one of the erotes and the personification of the Hymenaea, or wedding song sung outside the bridal chamber. Metcalf's attribution to this mint is based on the regional association of this reverse type.

Ciao

Illyricum

:)


Inviato

Grazie per questo azzeccato tema estivo :) solo che con questo caldo mi hai fatto venire una sete... :P

Volevo solo aggiungere che, come già accennato, Cerere (da cui deriva appunto la parola "cereali") era una vecchissima forza della vegetazione (Cerere si ricollega ad una radice che significa "spingere") ed era adorata dai Latini. Si racconta che, quando gli Etruschi guidati da Porsenna attaccavano la giovane Repubblica Romana, una grave carestia minacciava la città. La consultazione dei Libri Sibillini consigliò di introdurre a Roma il culto di Dioniso e quello di Demetra, e così fu fatto nel 496 a.C. Questo culto era localizzato sull'Aventino.

Questo è un denario repubblicano della gens Cassia, con le raffigurazioni di Liber e Libera, RSC Cassia 6, 76 a.C.

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Ciao, Exergus


Inviato (modificato)

Salve. Bella carrellata di monete: tutte da ammirare! Stando in tema, per arricchire un po' l'ottima "sfilata" vorrei aggiungere qualche altro esemplare tratto dal web.

AR denario di Sabina, moglie dell'Imparatore Adriano, morta nel 137 d.C. Zecca di Roma. Coniato intorno al 136 d.C. Al D/ SABINA AVGVSTA HADRIANI AVG P P, testa diademata e drappeggiata verso destra; R/ anepigrafe con figura di Cerere seduta su cesto a sinistra che regge spighe e torcia. Rif.: RIC 411a, RSC 91, BMC 910note. Bordo perlinato. In allegato l'immagine tratta dal web.

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Modificato da Caio Ottavio

Inviato

AE sesterzio di Sabina. AL D/ SABINA AVGVSTA HADRIANI AVG P P busto diademato e drappeggiato verso destra con capigliatura acconciata in cima alla testa. R/ Cerere assisa su un cesto verso sinistra regge torcia e spighe. In esergo S-C. Rif.: RIC 1019, Cohen 69, BMC 1879. Posto la relativa immagine dal web.

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Inviato

Per concludere con Sabina indico un esemplare bronzeo coniato in suo nome a Blaundos, in Lidia, dal peso di 4.34 gr. Al D/ la dicitura CABEINA CEBACTH, in caratteri greci, accompagna la testa dell'imperatrice diademata e drappeggiata verso destra. Al R/ BLAUNDEWN, sempre in greco, circonda la figura di Demetra / Cerere stante rivolta a sinistra che si appoggia ad uno scettro e regge delle spighe di grano. Rif.: Blaundos, SNG Cop 92. Allego la relativa immagine dal web.

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Inviato (modificato)

Passando a Salonina, moglie di Publio Licinio Egnazio Gallieno, segnalo questo AR antoniniano, della zecca di Cizico, con al D/ SALONINA AVG, busto diademato, drappeggiato su crescente verso destra; al R/ CERERI AVG, Cerere seduta a sinistra regge spighe di grano e torcia. In esergo un ramo di palma. Rif.: Gobl 1637e. Ric 90 var; Sear 10627. Segue:" It is a variation of Salonina RIC Va 090, except that it has a palm branch in the exergue. Beast noted the following: Notes from Steve Coulter: Gobl 1637e, 11th emmission, Antioch mint. Elks, 4th emission (of sole reign), Cyzicus mint - lists 3 specimens in Hoard B." In allegato l'immagine dal web.

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Modificato da Caio Ottavio

Inviato (modificato)

Altro esemplare interessante è questo AE22, coniato a nome di Ottavia, figlia dell'imperatore Claudio e di Messalina, e moglie di Nerone, a Sardi, in Lidia. Al D/ THEAN OKTAOUIAN,in greco; busto drappeggiato di Ottavia a destra con spighe di grano in ghirlanda (forse è l'Augusta stessa che impersona la dea Cerere). Al R/ SARDIANWN EPI MINDIOU STRA TO B, sempre in greco, circonda la figura di Demetra / Cerere che, su un carro trainato da due serpenti verso destra, regge due torce. Rif.: BMC 125; Sardi, RPC 2999. In allegato l'immagine dal web.

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Modificato da Caio Ottavio

Inviato

Molto interessante. sopratutto la prima parte, una gran bella panoramica... anche se non regge il confronto con le monete. :D :P

Awards

Inviato (modificato)

AG denario di Crispina, moglie di Commodo. Zecca di Roma. Scarce. Al D/ CRISPINA AVGVSTA, busto drappeggiato a destra; R/ CERES, Cerere stante verso sinistra regge uno scettro e spighe di grano. Rif.: RIC 276, RSC 1, BMC 33. Allego immagine dal web.

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Modificato da Caio Ottavio

Inviato

Va beh, mi gioco un Jolly... :D

Denario di Settimio Severo con Liber al rovescio...

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Coin Type: Silver denarius of Septimius Severus, 193 CE - 211 CE

Mint and Date: Rome, 194 CE.

Size and Weight: 19 mm, 2.95g

Obverse: L SEP SEV PERT AVG IMP III

Laureate head right.

Reverse: LIBERO PATRI

Liber, wearing wreath, naked except for cloak over left arm, standing facing, head left, with right hand emptying wine jug for little panther, which stands left before him, one paw raised, and lifts its head to catch the drops; and holding a thyrsus vertical in left hand.

Ref: RCV (2002) 6307; RIC IV 32; BMCRE V p.31, 64

Ciao

Illyricum

:)


Inviato (modificato)

E per ultimo (dato che ancora nessuno aveva pubblicato una moneta con la figura di Persefone) un AE 16 coniato a nome di Agrippina II ad Aezani, in Frigia. Al D/ AGRIPPINAN CЄBACTHN, in greco, busto drappeggiato di Agrippina verso destra; al R/ AIZANITWN, sempre in greco, busto di Persefone a destra con spiga di grano davanti. Rif.: BMC 92, SGI 532, RPC 3102. Allego la consueta immagine dal web.

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Modificato da Caio Ottavio

Inviato (modificato)

E un Gallieno con personificazione di Liber, protettore dell'Imperatore:

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Coin Type: Billon antoninianus of Gallienus, joint reign with Valerian 254-260 CE, sole reign 260-268 CE.

Mint and Date: Rome, 267-268 CE.

Size and Weight: 19mm x 20mm, 2.95g

Obverse: GALLIENVS AVG

Radiate head right.

Reverse: LIBERO P CONS AVG

Panther walking left, jaws agape.

Exergue: B

Provenance: Huntercoins10 (eBay), January 2009

Ref: RCV (2005) 10281; RIC V Sole Reign 230; Göbl 713b; 198 specimens in the Cunetio hoard.

BW Ref: 052 040 136

Ciao

Illyricum

:)

Modificato da Illyricum65

Inviato (modificato)

A conclusione di quanto esposto sopra, vorrei sottolineare l'importanza di Ceres nella mitologia romana per certi versi divinità "secondaria" o quanto meno non celebrata al pari di Minerva, Venere o altre dee.

La sua importanza sta in quello che rappresenta, ovvero la continuità della figura dell'ancestrale Dea Madre preistorica, apportatrice di vita. Questa inizia a comparire nelle comunità del Paleolitico Superiore, per poi aver grande diffusione muliebre nelle statuette delle Veneri neolitiche. L'uomo infatti cerca di comprendere la Natura, la stagionalità, e cerca di imbonirsi la divinità che la rappresenta e può dargli buoni raccolti. Non solo, ma probabilmente collegata anche alla fecondità (analogamente a Ceres, dea dei parti assieme ad Artemide, dotata anch'essa di una lunga torcia ma perchè "Lucifera" ovvero apportatrice della luce, nel senso di vita, ai neonati).

La Demetra greca rappresenta tutto ciò, assieme alla figlia Kore. Presente anche nelle popolazioni italiche, dove varie divinità locali confluiscono in quella greca, nel tempo sostituita da Ceres.

La stessa Ceres sarà molto importante chiaramente in ambito rurale, dove maggiormente verrà venerata (e infatti molti templi sono extracittadini).

Nel tempo a sua volta verrà sostituita in ambito romano da culti femminili provenienti dalle regioni orientali ( es.Cybele/ Magna Mater).

Ed è presente nei nostri tempi, seppur sotto altre spoglie (vedi inizio discussione).

E, ma è solo una mia riflessione, forse ora di un po' più di Ceres (Natura) e di meno tecnologia, inquinamento e ritmi forsennati ci sarebbe bisogno.

Ma questo è un altro discorso...

Ciao

Illyricum

:)

Modificato da Illyricum65

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