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Risposte migliori

Inviato

La seconda variante è simile , ma con alcune peculiarità stilistiche (forse sono fra le ultime ad essere coniate):

3b

D/: Come sopra

R/: Come sopra; a sinistra, AI e a destra TN (ma stile più scadente e fulmini in posizione convessa)

post-7204-0-97443300-1310923079_thumb.jp

(continua)


Inviato

La terza variante, con l'etnico più esteso, AIT NAI, è quella più comune e presenta forse il migliore stile. E' interessante osservare che almeno un conio del diritto, D9, la testa di Sileno non è coronata, ma calva, mentre in altri coni si osserva la caratteristica corona di edera.

3c

D/: Come sopra

R/: Come 3a; a sinistra, AIT e a destra NAI

post-7204-0-13668400-1310923276_thumb.jp

(continua)


Inviato

L'ultima serie, anche se purtroppo l'immagine resta modesta, ha l'importante peculiarità che l'etnico è in direzione retrograda, partendo da destra a sinistra (si legge AIT NA in direzione retrograda), come nel tetradramma. Finora si conosce un pezzo unico, al British Museum.

3d

D/: Come sopra

R/: Come sopra; a sinistra, AN e a destra TIA (in direzione retrograda)

post-7204-0-53015400-1310923928_thumb.jp


Inviato (modificato)

Ad esempio, l'esemplare postato da Numa Numa è stato inserito al n. 13 del catalogo e si nota chiaramente che proviene dalla stessa coppia del bellissimo esemplare De Hirsch 270 (numero 12 del catalogo).

A titolo di pura curiosità, questo esemplare di De Hirsch, sempre a Bruxelles, fu acquistato dal noto commerciante tedesco Hoffmann nel 31 maggio 1879 (quindi tre anni prima del noto tetradramma) per la somma di 50 franchi belgi di allora (corrispondente a quasi 380 euro di oggi).

Dall'insieme appare chiaro che la produzione delle litre a nome di Aitna con testa di Sileno non dovette essere di brevissima durata e mostra alcune variazioni stilistiche. Solo alcuni conii, come mostrato da Numa Numa, possono essere sicuramente attribuiti al famoso "Maestro di Aitna", mentre altri conii, forse di poco siccessivi, sembrano opera più di qualche suo allievo.

Non bisogna dimenticare che a Katana le litre con testa di Sileno ebbero grande fortuna e furono coniate a più riprese fino all'ultimo quarto del V secolo e quindi nell'arco di circa mezzo secolo. La testa di Sileno del "Maestro di Aitna" fu in pratica imitata e ripresa anche da incisori successivi. Solo un attento esame comparativo di queste litre catanesi permette di riconoscere quali sono le teste più "tardive", ma questo è un altro argomento e pure di ampio respiro....

Intanto sarei molto garto se qualcuno è in grado di inviare nuove foto d litre di Aitna, anche per meglio definire la sequenza dei conii e individuare eventuali esemplari sospetti.

Modificato da acraf

Inviato

Pregevolissimo lavoro Acraf

Innanzitutto perche proprio attraverso questi confronti si riesce a progredire nella classificazione e sistematizzazione di una data emissione come questa, per nulla studiata , delle litre di Aitna.

Secondo perche questi confronti permettono di rilevare particolari molto interessanti, guardate ad esempio il trattamento della barba nelle varie sequenze identificate da Acraf. Si noteranno come alcune serie mostrano lo stesso trattamento del tetradramma , mentre altre decisamente diverso, E' un particolare molto importante per determinare affinità stilistiche con il "maestro del Sileno".

Infine questo lavoro di raffronto con la creazione di un agile database che registri, oltre la foto, la provenienza e il peso degli esemplari di una data emissione era precisamente quello di cui si parlava qualche post più sopra. Utilissimo , maxime ripeto ove manchi un corpus di riferimento come nel caso delle litre siciliane (per la Magna Greacia invece qualcosa in piu si riesce ad avere).

La cosa che mi spaventa ora però è che se per un'emissione di una zecca piccolissima e quasi un pò misteriosa e misconosciuta come Aitna abbiamo tutto questo ben di Dio, per zecche maggiori cos a dovremmo preprarare, qualche teraflop di dati :D

La traccia indicata di seguire il confronto con le litre di Katane è sicuramente quella giusta per inquadrare non solo stilisticamente cronologicamente le emissioni di Aitna, ma per sistematizzare le emissioni che abbracciano l'area più ampia che comprendeva Naxos, Aitna, Inessa, Katane..


Inviato

.........o elementi certi della sua autenticità ;) ............forse mi convincerei un pò solo se si vedessero nomilali più piccoli con un rovescio simile

Non avrebbe senso pensare di mettere un rovescio di tale complessità e dettaglio figurativo sul lato verso di una litra.

Mentre osservando la serie di foto postate da Acraf si possono notare, solo per alcuni esemplari, delle notevolissime somiglianze con la testa del sileno del tetra.

E' naturalmente anche possibile che un falsario di diabolica abilità si sia ispirato alle litre per realizzare il tetra ma occorrerebbe anche riconscere , oltre l'abilità tecnica, un'inventiva davvero singolare per immaginare la ricchezza di simbologia del rovescio del tetra ;)


Inviato

io parlavo di rovescio simile, non identico, il problema è che non ci sono monete con un rovescio che somigli lontanamente a questo tetra............poi ognuno è libero di pensare che sia uno stupendo tetradramma autentico al 100%............io rimango con i miei forti dubbi


Inviato

Comprendo

ma rovesci di tale complessità sono ndifficili da riportare sui frazionali e sovente essi vengono ridotti in complessità quando si passa dai tetra alle dracme e ovviamente alle litrae.

Per i dubbi mi sa che vi dovremo convivere.

Come per il denaro di Adalberto per Verona :D

difficilmente si può pervenire ad analisi definitiva

e direi che anche analisi di tipo distruttivo possono

essere non clonclusive se ad esempio venissero utilizzati

tondelli di monete antiche ribattuti per creare tipologie piu rare.


Inviato (modificato)

invece non serve a nulla usare monete antiche per batterci su altro, l'università di fisica di messina ha sperimentato una serie di analisi che riescono a smascherare anche i falsi ribattuti su autentiche , se vieni a riccione fammi sapere così ti porto un paio di lavoretti che hanno fatto per me, analisi e confronti, anche con un tetra di messina proveniente da un museo confrontato con uno dei miei proveniente da un'asta spink.........indovina quale è risultato falso :lol: :lol: :lol: , fanno delle analisi spettacolari, usano anche un microscopio a scansione di massa che credo abbiano solo loro in italia, sono molto professionali, per fare una perizia ad una moneta ti rilasciano un fascicolo ricco di scansioni microscopiche ed analisi e studi con riferimenti di importanti bibliografie , eseguono studi anche sui fondi delle monete, ne analizzano i sedimenti e vedono anche se la moneta è stata riscaldata o ribattuta di "recente" , hanno anche eseguito studi sulle varie perlinature dei tetra......sono tutta una serie di analisi incrociate sul metallo e sulla sua battitura che non dovrebbero lasciare scampo ai falsari ......e tanto tanto altro che magari io non saprei spiegare........c'è solo un piccolo problema, una perizia del genere costa da 400€ in su :(

Modificato da mirkoct

Inviato

invece non serve a nulla usare monete antiche per batterci su altro, l'università di fisica di messina ha sperimentato una serie di analisi che riescono a smascherare anche i falsi ribattuti su autentiche , se vieni a riccione fammi sapere così ti porto un paio di lavoretti che hanno fatto per me, analisi e confronti, anche con un tetra di messina proveniente da un museo confrontato con uno dei miei proveniente da un'asta spink.........indovina quale è risultato falso :lol: :lol: :lol: , fanno delle analisi spettacolari, usano anche un microscopio a scansione di massa che credo abbiano solo loro in italia, sono molto professionali, per fare una perizia ad una moneta ti rilasciano un fascicolo ricco di scansioni microscopiche ed analisi e studi con riferimenti di importanti bibliografie , eseguono studi anche sui fondi delle monete, ne analizzano i sedimenti e vedono anche se la moneta è stata riscaldata o ribattuta di "recente" , hanno anche eseguito studi sulle varie perlinature dei tetra......sono tutta una serie di analisi incrociate sul metallo e sulla sua battitura che non dovrebbero lasciare scampo ai falsari ......e tanto tanto altro che magari io non saprei spiegare........c'è solo un piccolo problema, una perizia del genere costa da 400€ in su :(

Visto cosa costano le tetradracme in genere, direi che è un prezzo accettabile per avere la sicurezza dell'autentcità , se invece la sicurezza è solo relativa, allora è troppo...

strano che non la pubblicizzino piu' di tanto e che non l'abbiano già usata per togliersi i dubbi su alcune monete chiacchierate da decenni...


Inviato

Molto interessante l'osservazione do Mirkoct, ma è ben noto che ormai per i falsi "importanti" si utilizzano come tondelli monete d'epoca in mediocre stato di conservazione, quindi per fare un tetradramma spesso usano tetradrammi originali e compatibili come peso e diametro (Siracusa, ecc.) sui quali fare la battitura, credo utilizzando presse di buona potenza di marca tedesca (non so altro, ma solo voci di corridoio).

Non credo che questa tecnica di "ribattitura" su tondelli originali sia stata usata nel XIX secolo, ma solo in tempi più recenti.

Quindi l'iniziativa del dipartimento di Fisica dell'Università di Messina appare assai meritevole di attenzione e mi auguro vivamente che abbia già pubblicato qualcosa, ovviamente su riviste specializzate. E' possibile sapere di più? Se è materiale pubbicato non ci dovrebbero essere problemi e bastano i riferimenti bibliografici per trovarli.

Sono sicuro che ci saranno grandi sorprese, anche in medaglieri pubblici. Infatti ogni museo, compreso il British Museum, ha sempre qualche oggetto archeologico (e anche numismatico), pure importante, che è probabilmente un falso.

Senza voler accendere inutili polemiche, ho seri sospetti che tale "infestazione" sia particolarmente grave in medaglieri pubblici italiani come quello di Siracusa, per cui sarebbe oltremodo encomiabile che ogni decadramma e tetradramma e pure aurei vengano accuratamente esaminati e muniti di una scheda tecnica.

Ma chi paga tutto questo, con le nostre disastrate finanze pubbliche (quelle della regione Sicilia poi....)?

Passando all'argomento della rappresentazione usata nelle litre di Atina, sinceramente non ho capito il ragionamento di Mirkoct sui simboli che avrebbero dovuto usare su tali frazionali. Le litre sono monete piccole, del diametro sui 10-12 mm e quindi non è possibile riportare scene di una certa complessità, ma in genere uno o due simboli pertinenti al nominale maggiore. Al diritto abbiamo la testa di Sileno, simile (e in alcuni casi quasi identico essendo opera dello stesso incisore) a quella del etradramma. Al rovescio abbiamo il fulmine alato, che da solo riporta a tutto il mito di Zeus, raffigurato nella sua complessità nel tetradramma, che ha un diametro di 26 mm e quindi in grado di ospitare una rappresentazione più complessa.

Poi lo stesso rovescio si ritrova anche sulle litre di Katana. Questo non deve sorprendere in quando spesso in una specifica area di circolazione vengono ripresi o addirittura copiati medesini tipi. A distinguere resta l'etnico, che indica appunto l'autorità responsabile dell'emissione.


Inviato (modificato)

Non credo che questa tecnica di "ribattitura" su tondelli originali sia stata usata nel XIX secolo, ma solo in tempi più recenti.

Mi spiace contraddirti,ma la tecnica della coniazione di monete false con conii moderni su tondelli antichi è documentata dall inizio del 1700 circa( da notizie riferitemi da buona fonte e degne di fede)E anche per il bronzo,oltretutto salvaguardando la patina originale...che non ho mai capito come diavolo facessero a non frantumarla

Modificato da numizmo

Inviato

invece non serve a nulla usare monete antiche per batterci su altro, l'università di fisica di messina ha sperimentato una serie di analisi che riescono a smascherare anche i falsi ribattuti su autentiche , se vieni a riccione fammi sapere così ti porto un paio di lavoretti che hanno fatto per me, analisi e confronti, anche con un tetra di messina proveniente da un museo confrontato con uno dei miei proveniente da un'asta spink.........indovina quale è risultato falso :lol: :lol: :lol: , fanno delle analisi spettacolari, usano anche un microscopio a scansione di massa che credo abbiano solo loro in italia, sono molto professionali, per fare una perizia ad una moneta ti rilasciano un fascicolo ricco di scansioni microscopiche ed analisi e studi con riferimenti di importanti bibliografie , eseguono studi anche sui fondi delle monete, ne analizzano i sedimenti e vedono anche se la moneta è stata riscaldata o ribattuta di "recente" , hanno anche eseguito studi sulle varie perlinature dei tetra......sono tutta una serie di analisi incrociate sul metallo e sulla sua battitura che non dovrebbero lasciare scampo ai falsari ......e tanto tanto altro che magari io non saprei spiegare........c'è solo un piccolo problema, una perizia del genere costa da 400€ in su :(

Che non serva a nulla forse non direi visto che tale tecnoca è stata e viene utilizzata con discreto successo da diversi 'artisti' che traggono ispirazione dall' "antico".. :P

Il laboratorio dell'università di Messina lo conosco per fama e so che fa cose egregie. Non per niente il conocrso "NIno Rapetti", su questo Forum ha premiato proprio il lavoro di Alex Fiamingo che ha presentato un bellissimo studio sulle tecniche di coniazione, utilizzando diverse tipologie di analisi del laboratorio di fisica dell'università.


Inviato

Riguardo ai tondelli "riciclati", il riscaldamento, per poi essere ribatutte fa perdere molte delle peculiarità che "rivestono" la moneta esternamente, in particolare le presenze di macchie di carbonio che si formano dopo una lunga esistenza e che difficilmente si levano con una pulizia normale...poi se passi l'argentil sulle monete.... se lo fai a freddo la pressione crea delle crepe che in molti casi fanno pensare male e quindi........

per il rovescio del tetradramma con la testa di sileno, io credo che sia, come dire, anomalo.....molto orientaleggiante, a parte lo scarafaggio che viene riscontrato solo su questa moneta lo zeus seduto sul trono......sembra più un tetradramma di alessandro magno che una moneta coniata in sicilia.

poi ciliegia sulla torta, è un unicum, io non credo per quanto riguarda questo genere di monete, nella sola presenza di un pezzo; non esiste un altro pezzo bucato spaccato semidistrutto? :o

Vedi le frazioni.....il fulmine lo ritrovi in tante altre monete, anche mercenari o zecche minori.... lo scarafaggio no...nemmeno in altri popoli che bene o male erano vicini e coniavano moneta.

è vero che lo scarafaggio era presente sull'etna, ma perchè i vari popoli mercenari che giravano intorno al vulcano non sono stati rapiti da questa figura ma bensì da altre presenti più o meno sulle pendici del vulcano?

Poi per ultima cosa voglio spezzare una lancia in favore del gabinetto numismatico di Siracusa....io le monete esposte le ho guardate attentamente e tante volte e per quello che ne può valere non ho visto nulla di scandaloso.....poi la mano sul fuoco non la metto visto che sono tutte chiuse in delle bachehe il cui vetro altera un pò le immagini.


Inviato

Riguardo ai tondelli "riciclati", il riscaldamento, per poi essere ribatutte fa perdere molte delle peculiarità che "rivestono" la moneta esternamente, in particolare le presenze di macchie di carbonio che si formano dopo una lunga esistenza e che difficilmente si levano con una pulizia normale...poi se passi l'argentil sulle monete.... se lo fai a freddo la pressione crea delle crepe che in molti casi fanno pensare male e quindi........

per il rovescio del tetradramma con la testa di sileno, io credo che sia, come dire, anomalo.....molto orientaleggiante, a parte lo scarafaggio che viene riscontrato solo su questa moneta lo zeus seduto sul trono......sembra più un tetradramma di alessandro magno che una moneta coniata in sicilia.

poi ciliegia sulla torta, è un unicum, io non credo per quanto riguarda questo genere di monete, nella sola presenza di un pezzo; non esiste un altro pezzo bucato spaccato semidistrutto? :o

Vedi le frazioni.....il fulmine lo ritrovi in tante altre monete, anche mercenari o zecche minori.... lo scarafaggio no...nemmeno in altri popoli che bene o male erano vicini e coniavano moneta.

è vero che lo scarafaggio era presente sull'etna, ma perchè i vari popoli mercenari che giravano intorno al vulcano non sono stati rapiti da questa figura ma bensì da altre presenti più o meno sulle pendici del vulcano?

Poi per ultima cosa voglio spezzare una lancia in favore del gabinetto numismatico di Siracusa....io le monete esposte le ho guardate attentamente e tante volte e per quello che ne può valere non ho visto nulla di scandaloso.....poi la mano sul fuoco non la metto visto che sono tutte chiuse in delle bachehe il cui vetro altera un pò le immagini.

ciao, ti pongo la domanda contraria...

e perchè se fosse un falso, farne un solo esemplare.., sapendo che l'unicità ne avrebbe messo in discussione l'originalità??

sku


Inviato

Riguardo ai tondelli "riciclati", il riscaldamento, per poi essere ribatutte fa perdere molte delle peculiarità che "rivestono" la moneta esternamente, in particolare le presenze di macchie di carbonio che si formano dopo una lunga esistenza e che difficilmente si levano con una pulizia normale...poi se passi l'argentil sulle monete.... se lo fai a freddo la pressione crea delle crepe che in molti casi fanno pensare male e quindi........

per il rovescio del tetradramma con la testa di sileno, io credo che sia, come dire, anomalo.....molto orientaleggiante, a parte lo scarafaggio che viene riscontrato solo su questa moneta lo zeus seduto sul trono......sembra più un tetradramma di alessandro magno che una moneta coniata in sicilia.

poi ciliegia sulla torta, è un unicum, io non credo per quanto riguarda questo genere di monete, nella sola presenza di un pezzo; non esiste un altro pezzo bucato spaccato semidistrutto? :o

Vedi le frazioni.....il fulmine lo ritrovi in tante altre monete, anche mercenari o zecche minori.... lo scarafaggio no...nemmeno in altri popoli che bene o male erano vicini e coniavano moneta.

è vero che lo scarafaggio era presente sull'etna, ma perchè i vari popoli mercenari che giravano intorno al vulcano non sono stati rapiti da questa figura ma bensì da altre presenti più o meno sulle pendici del vulcano?

Poi per ultima cosa voglio spezzare una lancia in favore del gabinetto numismatico di Siracusa....io le monete esposte le ho guardate attentamente e tante volte e per quello che ne può valere non ho visto nulla di scandaloso.....poi la mano sul fuoco non la metto visto che sono tutte chiuse in delle bachehe il cui vetro altera un pò le immagini.

Concordo su tutta la parte iniziale.

Non concordo per nulla sull'ultima parte. Io la lancia la spezzerei volentieri, ma sulla testa del/i responsabile/i di quel monetiere. Non so a quando risale la tua ultima visita, ma posso garantirti a te e a chi leggerà lo scempio che hanno fatto "i responsabili" su tutte le monete in oro e argento, qualche anno fa a seguto del traslogo dalla vecchia sede all'attuale museo Orsi. Per carità non mi riferisco a furti o sostituzioni, come avvenuto qui a Roma. Il mio disappunto, riportato anche sul registro delle visite, riguarda la pratica abominevole di aver lucidato tutte le monete portandole

tutte il condizioni proof, togliendo definitivamente quelle patine che ne facevano dei gioielli dell'arte incisoria, per quei contrasti che solo una patina formatesi in millenni poteva conferire, e, ora distrutta per sempre. Chi ha commissionato questo "lavoro" lo paragono ne più ne meno a quei tombaroli che per qualche moneta distruggono un sito archeologico con le ruspe.

P.S. se non ci sei stato di recente, fatti un giro all'Orsi e non scordarti di portarti una lancia, possibilmente robusta e con impugnatura ben nodosa.


Inviato (modificato)

Riguardo ai tondelli "riciclati", il riscaldamento, per poi essere ribatutte fa perdere molte delle peculiarità che "rivestono" la moneta esternamente, in particolare le presenze di macchie di carbonio che si formano dopo una lunga esistenza e che difficilmente si levano con una pulizia normale...poi se passi l'argentil sulle monete.... se lo fai a freddo la pressione crea delle crepe che in molti casi fanno pensare male e quindi........

Le crepe di cui parli, le trovi anche su monete originali battute a temperatura sbagliata, quindi non è una prova incontrovertibile.

Che possa far pensare male, può essere, ma stiamo parlando di risultati derivanti da una analisi oggettiva e replicabile, non di impressioni....

A parte questo, con una coniatura lenta, molto lenta le crepe si riducono di molto...anni fa usavano questo sistema per replicare, usando le monete greche col triscele e altri nominali minori, le dracme e didracme centroitaliche, con ottimi risultati...sono ancora in giro e passano tranquillamente alle aste, tutte le aste...

Modificato da numizmo

Inviato (modificato)

ciao, ti pongo la domanda contraria...

e perchè se fosse un falso, farne un solo esemplare.., sapendo che l'unicità ne avrebbe messo in discussione l'originalità??

sku

Bella domanda....non so darti una spiegazione, gli artisti fanno una sola copia dei propri capolavori, dalle mie parti questi falsari sono dei veri e propri artisti....chi sà.

però il fatto che questo insetto così bello e particolare, lo scrafaggio, si trovi su una sola moneta è un pò strano.

piò o meno i coni si ripetono nell'immaginario degli incisori, cambiano lo stile la bellezza e il movimento delle figure, ma si ripetono e sono legati al territorio e all'immaginario collettivo del popolo che rappresentano.

poi una moneta legata al territorio ove ricadevano i possedimenti del barone floristella....inesistente nella sua collezione......è strano.

I Villani che lavoravano per il barone avevano tutto l'interesse a portare ciò che trovavano al barone, lui gli dava una mancia per quel servizio, è parliamo di un periodo dove ancora le razie e le distruzioni non avevano preso inizio.

sono solo le mie impressioeni....tante piccoli indizzi fanno una prova...così come per le crepe sul bordo della moneta.....è qualcosa che legato a tante altre, nell'ambito di una visione completa ti fa esprimere un parere negativo sul pezzo.

Sicuramente fa parlare di se....è questo è già tanto.

è talmete famosa che sul cornicione del palazzo delle poste centrali di catania, palazzo fatto durante il 20ennio, c'è un suo bassorilievo, insieme al tetradramma di Kimone ed a altre monete siculogreche.

faceva parlare di se ancora prima che nascessi....io, voi non so...numizmo già c'era credo. :D

Modificato da mirkoct

Inviato (modificato)

Ringrazio Numizmo per la precisazione che la tecnica della riconiatura su vecchi tondelli autentici fosse nota già da oltre due secoli. Se devo essere sincero, non sono un esperto delle tecniche di vecchi falsi. Se aggiungiamo poi che, specialmente per le monete romane, esiste un'ampia produzione di falsi anche in epoca rinascimentale (e non c'era solo il Padovanino....), alcuni pure ben fatti (conoscevano anche l'oricalco).

Per il resto è difficile portare definitive argomentazioni a favore oppure a sfavore del tetradramma di Aitna. Comprendo che l'impiego di elementi orientalizzanti, come lo scarabeo e altri dettagli al rovescio, può sembrare strano a metà del V secolo a.C., mentre diventano comuni nel corso del IV e soprattutto III secolo a.C., grazie alla crescente influenza tolemaica (ellenistica) proveniente specialmente dall'Egitto.

Si potrebbe obiettare che il "Maestro di Aitna" potrebbe essere stato un artista straniero, proveniente dall'Asia Minore (come dalla Grecia o forse dall'Asia Minore provenivano senza dubbio scultori che hanno creato mirabili statue, come ad esempio il celebre Auriga di Mozia, già più volte illustrato nel forum).

In ogni caso non sembra che questo artista abbia lavorato in Sicilia per più di 10-15 anni e poi mi ha sempre colpito i lineamenti vagamente "negroidi" del Sileno, anche se l'iconografia di tale divinità segue dettami abbastanza costanti e comunque importati dal mondo greco orientale. Il discorso rischia di diventare molto complesso e meriterebbe adeguati approfondimenti.

Se qualche esperto soprattutto di storia dell'arte e iconografia greca ha qualcosa da aggiungere, sono felicissimo di ascoltare.

Circa la situazione del medagliere di Siracusa non posso entrare in dettagli che rischiano di innescare serie e inutili (in questa sede) polemiche. E' vero che praticamente tutti i tetradrammi (e decadrammi) sono stati oscenamente ripuliti e sembrano fatti "ieri", senza la tipica patina del tempo... D'altra parte ad esempio la collezione Pennisi fu "parcheggiata" per diversi anni, durante le laboriose trattative per la vendita (a caro prezzo) alla Regione siciliana, presso un numismatico privato, noto anche per successive vicende giudiziarie legate al traffico di materiale archeologico, il quale ha avuto tutto il tempo per creare ottimi calchi e ricavare poi fedeli riproduzioni....

Il fatto che ancora non esiste un accurato catalogo con valide e accurate riproduzioni alimenta il sospetto che appunto laggiù non tutto è oro quello che riluce....

Ripeto, ormai si rende necessario l'intervento di un valido team per l'analisi delle monete più importanti che esistono nei medaglieri (Museo Nazionale Romano docet....)

Modificato da acraf

Inviato

Qualche altro elemento per questa interessante excursus che sta solo tangenzialmente toccando le litrae, pure fondamentali per un'analisi comparativa con il tetra.

Ho riscontrato che lo scarabeo non è un elemento "solitario" nell'iconografia numismatica dell'antica grecia ma appare su un tetra di Abdera

la cui foto è allegata sotto:

THRACE, Abdera. Circa 473-448 BC. AR Tetradrachm (26mm, 14.50 gm). Phitallos, magistrate. Griffin seated left, right foreleg raised; scarab before / EΠI ΦITTAΛO around incuse square with raised quadripartite square in center. May, Abdera 126 (A106/P104); AMNG II 59; BMC Thrace pg. 67, 23; SNG Copenhagen -. VF

Questo è un esempio ma probabilmente ve ne sono altri. ad una ricerca molto superficiale non mi sembra di aver riscontrato scarabei su altre produzioni siciliane , ma sarei felice se qualche lettore/lettrice più attenti di me potessero smentirmi.

Oltre allo scarabeo che è stato individuato come Thorectes marginatus, una specie endemica del sud europa e delle coste nord-occidentali dell'Africa, degni di nota sono altri particolari che troviamo sul rovescio dela moneta.

L'albero in particolare sembrerebbe essere stato identificato come Abies nebrodensis l'unico tipo di abete che cresce solo in Sicilia nelle Madonìe, del quale però oggi pare rimangano pochissime esemplari.

Altro elemento che però desta qualche interrogativo è l'ucccello posto in cima all'abete. La presenza di Zeus Aitnaion dovrebbe indicarlo come aquila, ma mancano sia il becco ricurvo che gli artigli , elementi distintivi del rapace più famoso. L'uccello raffigurato sul tetra ha il becco diritto e le zampe piatte, che lo rendono più simile ad una papera piuttosto che ad un'aquila. Paragoni con gli splendidi rapaci dei nominali agrigentini , ove le aquile sono raffigurate con una minuzia di dettaglio meticolosa e finissima (anche nelle litre più minute) pongono tale rappresentazione ad una notevole distanza stilistica .

Infine la figura di Zeus seduto , identificato come Zeus Aitnaion grazie ai fulmini che tiene nella sinistra. I fulmini sarebbero l'elemento di raccordo (a parte il diritto ovviamente) tra il tetra e le litre ove al rovescio, viene rappresentato un fulmine identico come tipologia a quello mostrato nel tetra

Nella raffigurazione di Zeus si nota però anche una pelle di pantera ,sul sedile ove Zeus è seduto, che invece è un tipico attributo di Dioniso.

Di interesse i tratti della testa di Zeus che viene rappresentato con lo sgurado frontale e le labbra arricciate tipiche di rappresentazioni decisamente più arcaiche di quanto lo sstile del Sileno del diritto lascerebbero supporre.

Da notare che in altre due monete di Aitna, l'altro tetra unico e una dracma anch'essa unica al rovescio di entrambe viene rappresentato lo Zeus Aitnaion seduto in trono, (su una pelle di leone stavolta però, invece che di pantera). Boheringer data entrabi i pezzi al periodo 480 -470 aC.

Per maggiori ragguagli e le immagini di questi pezzi rimando a:

Boehringer, C.

1968 Hieron’s Aitna und das Hieroneion. Jahrbuch für Numismatik und Geldgeschichte 18: 67–98.

Resta ancora un elemento da esaminare, non banale e potenzialmente rivelatore di molte informazioni.

Visto che abbiamo una bella sequenza di litrae molte delle quali con legenda e sapendo che la litra è sicuramente un nominale circolato e prodotto ad Aitna (vi era anche cho ha messo in dubbio l'esistenza della zecca...) sarebbe interessante un confronto dettagliato della tipoogia dei caratteri del tetra con quella delle litrae che stilisticamente più gli si avvicinano.

Chiederei una mano ad Acraf, che non solo ha raccolto l'utilissima serie delle immagini di queste litrae ma che è nche molto bravo nell'analizzare l'etnico delle monete per una valido confronto che porti ad identificare assonanze e dissonanze tra i due nominali. :)

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