Tombaroli "armati" di metal detector

[odysseos]

Cari signori, compaio sempre in maniera, discontinua e disordinata, anche questa volta approccio a una discussione interrotta un mese fa, per proporvi di valutare una situazione che dovrebbe andare sempre con il bene della accettazione totale della legge, dalla quale non voglio trasgredire neanche con il pensiero, pero' vorrei che valutaste la seguente situazione:

Mi trovo in una citta' dove nelle sue immediate vicinanze, sorgevano due antiche Citta' romane, e numerosissime ville rurali romane. Queste, almeno una, era continuamente arata con arature che arrivavano ad una profondita' minima di 50 cm. in alcuni punti l'aratro aveva scavato a tal punto che erano stati divelti i basalti della strada romana. Per farla breve all'epoca (circa 20 anni fa) scrissi polemicamente corredando di foto, ad un articolo di Archeologia Viva dove si criticava l'uso del MD, in quanto provocava chissa quali danni agli strati archeologici. Di tutti i MD da ricerca hobbistica (scusate il termine) in esistenza, tranne credo quelli in dotazione dell'esercito che non sono in circolo, normalmente, ossia per la grandezza diciamo di un sesterzio, con le condizioni favorevoli del terreno, ossia terreno sodo, umido con contenuto minimo di ferro, non si va oltre i 25-30 cm. di profondita'. Per quantitativi di metallo superiori, diciamo che non si arriva ai 50 cm. - Si dice che con l'uso di acune strumentazioni chiamate brande si puo' arrivare anche al metro e addirittura per grandi quantitativi (una statua di bronzo grandezza naturale) anche al metro e mezzo, con pero' l'handicapp della non discriminazione, ossia metallo qualsiasi esso sia.

All'inizio ho detto almeno una citta' perche' dopo questa mia lettera si e' imposto al contadino di non arare almeno nei punti visibili, perche' in altri ha continuato.

In una situazione come quella suddetta vi sentite di proibire il recupero di reperti con il MD che andrebbero rovinati per sempre, visto che quello che era piu' importante e' gia andato perduto con le ripetute arature, ossia il contesto e gli strati?

Secondo voi una situazione simile si puo' razionalizzare, senza etichettare le persone che sono amanti della ricerca e sognatori di ricerche di tesori. Per razionalizzare intendo oggetto trovato, segnalato alle autorita' la quale ha il diritto di prelazione, con una ricompensa che corrisponda al valore dell'oggetto, o in altro modo con la cessione dell'oggetto al ricercatore con la clausola di metterlo a disposizione di eventuali ulteriori studi, o studiosi successivi.

Per quanto riguarda le stratificazioni intatte concordo pienamente con la legge in vigore, in quanto quello che non si conosce oggi potrebbe conoscersi domani. Tanti saluti a tutti!

[allarmerosso]

Concordo, ma più che persone armate di metal detector, dovrebbe essere direttamente la sopraintendenza che va sul terreno e fa qualcosa, magari emettendo una specie di bando dove si fanno aiutare da chi ha il metal...

però devo correggerti, la ricompensa in Italia corrisponde ad una percentuale (mi pare un 10%) del valore con un minimo stabilito, il problema che, come per tutte le cose in italia, ci vorranno 6 o 7000 anni prima di prendere i soldi.....

A differenza del metodo inglese che secondo me funziona MOOOOOOLTO meglio di quello italiano....

ma poi, siamo sinceri, tutti quelli che postano qui, soprattutto monete antiche (anche romane) da identificare, secondo voi sono andati al mercatino a comprarle ed hanno comprato monete che non conoscevano quindi pagandole "a caso" senza sapere se hanno speso troppo o se hanno fatto l'affare ??

Non credo.....

magari non sono loro i diretti cercatori, ma hanno qualcuno che gli fa questi "regalini".

Se così fosse, perchè loro non le denunciano ??

pensano di essere così "puliti" perchè non hanno fatto la ricerca direttamente ???

non è proprio così'.........