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Inviato (modificato)

Dunque, pane al pane e vino al vino (diceva qualcuno): 10 c. per un ora di lavoro non li avrebbe presi nemmeno un bambino.

Posso assicurare (in quanto confermato da una decina di persone oggi anziane) che dalle mie parti (Lazio meridionale) un bracciante della seconda metà degli anni '30 era retribuito per una giornata di lavoro con 10 lire (2 aquilotti per esempio, davvero diffusissimi all'epoca con le 10 lire in argento), per mansioni più qualificate lo stipendio era progressivamente più alto. 10 c. del 43 avevano un valore assimilabile ai nostri 10/20 c. di euro.

Modificato da BiondoFlavio82

Guest utente3487
Inviato

Avevo questa impressione infatti...e quindi l'ipotesi che servissero per fare le busta paga nel 1943 fa un po' acquetta...ovviamente è una impressione personale

Inviato

Dunque, pane al pane e vino al vino (diceva qualcuno): 10 c. per un ora di lavoro non li avrebbe presi nemmeno un bambino.

Posso assicurare (in quanto confermato da una decina di persone oggi anziane) che dalle mie parti (Lazio meridionale) un bracciante della seconda metà degli anni '30 era retribuito per una giornata di lavoro con 10 lire (2 aquilotti per esempio, davvero diffusissimi all'epoca con le 10 lire in argento), per mansioni più qualificate lo stipendio era progressivamente più alto. 10 c. del 43 avevano un valore assimilabile ai nostri 10/20 c. di euro.

Anche io ho chiesto a mia nonna quanto potesse essere il valore del denaro a quell'epoca, e mi ha detto che già con 1 lira non ci si poteva comprare granché, al massimo qualche bene di prima necessità e che la paga di un bracciante agricolo non ricorda se fosse di 1 aquilotto d'argento o di 2.....

Mi sembra dunque improbabile che si potesse vivere con una lira al giorno.

Per quanto riguarda lo zucchero mi ha confermato che in quel periodo questo bene in particolare era a prezzi stellari, quindi non si può fare un paragone con la disponibilità dello zucchero oggi..


Guest utente3487
Inviato

"""P.s. Le monete le ho poi arrotolate in carta e fatto dei rotolini mentre il sacco è da un restauratore sotto azoto per essere sicuri che non abbia tarli al suo interno."""

Caro Marco, questa affermazione mi da molto da pensare: scusami, ma se il sacchetto è stato per decenni in una cassetta di sicurezza, quali tarli sarebbero sopravvissuti? Nemmeno se fossero stati alieni

Inviato (modificato)

C'è da dire che le stesse 10 lire al giorno erano ben poco per vivere (e parlo sempre della seconda metà degli anni 30), equivalenti forse a una ventina di euro attuali (meno di quanto prende un indiano in nero oggi). Nelle famiglie povere, e quelle di braccianti erano povere, lavoravano tutti, compresi moglie e bambini, e ci si arrangiava come si poteva (per esempio gli abiti passavano progressivamente dal primo figlio al secondo, dal secondo al terzo e così via).

Modificato da BiondoFlavio82

Inviato

Si ma caro Domenico è risaputo che quando un bene prende ossigeno dopo anni rischia di deteriorarsi!

Saluti

Marco

P.s. Si 10 lire al giorno avete ragione ... Cmq si faceva nnt comunque ...


Inviato

Il denaro era meno utilizzato rispetto ad oggi...

Si riciclava tanto e non si buttava nulla!

Poi ognuno aveva in casa galline, a volte il maiale, e si utilizzava anche il baratto tra le varie famiglie...

Mia nonna mi racconta che loro stavano bene, poiché avevano le pecore, ma ha trovato una volta una sua amica mangiare il pastone fatto di pane rammollito e un po' di brodo per i cani (indispensabili per badare al gregge)

Quindi sicuramente la fame era tanta..

A parte quest'inciso, grazie mille Marco B per averci reso partecipi di questa testimonianza storica!!


  • ADMIN
Staff
Inviato

Domanda tecnica per elledi in particolare. Adesso che la lira è definitivamente prescritta, le monete ritirate e ancora in giacenza vengono comunque deformate prima di essere mandate alla fusione?


Inviato

Avevo questa impressione infatti...e quindi l'ipotesi che servissero per fare le busta paga nel 1943 fa un po' acquetta...ovviamente è una impressione personale

Sai meglio di me che gli stipendi statali venivano pagati fino alle 5 lire prima dell'avvento dell' euro e in Banca d' Italia i rotolini di pezzi da 5, 10 e 20 lire non mancavano mai... che poi queste monetine una volta ricevute venivano "buttate" nel dimenticatoio in qualche barattolo a casa è un altro paio di maniche.

Dunque se in quella cassetta di sicurezza ci sono anche fascette di banconote o rotolini di monete d'argento coeve l'ipotesi paghe è possibilissima se invece ci sono rotolini o sacchetti di monete molto precedenti temporalmente e troppo eterogenee come valori (quadrighe per esempio) e niente banconote si può presupporre un inserimento successivo in cassetta di sicurezza e scopi altri (collezionistici?)

Saluti

Simone


Guest utente3487
Inviato

Domanda tecnica per elledi in particolare. Adesso che la lira è definitivamente prescritta, le monete ritirate e ancora in giacenza vengono comunque deformate prima di essere mandate alla fusione?

Si, te lo confermo

Guest utente3487
Inviato

Anzi, no, scusami. Non sarebbe più necessario adesso, visto che sono fuori corso e non ci sono pericoli che vengano presentati all'incasso. Non so però se continuano a deformarle. Però presumo di si.

Guest utente3487
Inviato

Sai meglio di me che gli stipendi statali venivano pagati fino alle 5 lire prima dell'avvento dell' euro e in Banca d' Italia i rotolini di pezzi da 5, 10 e 20 lire non mancavano mai... che poi queste monetine una volta ricevute venivano "buttate" nel dimenticatoio in qualche barattolo a casa è un altro paio di maniche.

Dunque se in quella cassetta di sicurezza ci sono anche fascette di banconote o rotolini di monete d'argento coeve l'ipotesi paghe è possibilissima se invece ci sono rotolini o sacchetti di monete molto precedenti temporalmente e troppo eterogenee come valori (quadrighe per esempio) e niente banconote si può presupporre un inserimento successivo in cassetta di sicurezza e scopi altri (collezionistici?)

Saluti

Simone

Mah, lavoro dal lontano 1982 e posso dirti che non ho mai visto nelle mie buste spiccioli inferiori alle 50 lire. Lire 5 e lire 10 li vedevo solo perchè li ricercavo.Idem per le lire 20.

Inviato

E comunque al di là di tutto si può dire qualsiasi cosa e tutte le ipotesi sarebbero valide lo stesso viste le poche informazioni a disposizione: solo guardando tutto l'insieme nella cassetta ci si può indirizzare in percentuale verso una o altre ipotesi...

Saluti

Simone


Guest utente3487
Inviato

Beh io ho tutt'altre testimonianze e su questo sono sicurissimo al 100%.

Saluti

Simone

Non lo metto in dubbio, ma il 1943 era diverso dal 2001...stavamo perdendo una guerra, l'inflazione era alle stelle, mercato nero a josa, bombardamenti, fame, privazioni. Eserciti stranieri a casa nostra. E quelle monetine erano meno che nulla.

No, secondo me sono acquisizioni posteriori al 1943..rimasugli di zecca acquistati (?) poi conservati.

Supporter
Inviato

Mi intrometto nella interessante discussione...volevo ricordare che un quotidiano costava 30 centesimi nel 1943.Non era mai aumentato durante la guerra.Intorno alla meta' del 1944 stava a 50 ct...Nel maggio 1945 costava tre lire...

Riguardo al fatidico anno 1943,bisogna dire che,fino all'Armistizio,l'Italia,seppur provata,era uno Stato organizzato ed indipendente...Lo fu meno dall'8 Settembre in poi,con l'occupazione alleata a sud,con le AM lire,i tedeschi al centro ed al Nord e la Repubblica Sociale che,in campo economico,procedeva con mille difficolta',dovendo,tra l'altro,versare ai Germanici ingentissime cifre per sostenere l'esercito tedesco.Quei dieci centesimi a Gennaio valevano qualcosa...a Dicembre molto,molto meno.L'inflazione comincio' a mordere duramente dal 1944 in poi...Ho testimonianze di parenti dipendenti dello Stato che,anche nei duri mesi del 1943-44,a Roma,contnuarono a percepire regolarmente lo stipendio...a differenza di me che non lo prendo da 5 mesi per colpa dei farabutti che hanno fatto fallire l'ospedale in cui lavoro,nel 2012...


Guest utente3487
Inviato

I farabutti ci sono oggi come purtroppo c'erano anche allora. Quelli che ingrassavano con il mercato nero per esempio. Grossi vermi che hanno poi danneggiato il nostro Paese anche nel dopoguerra. Mi dispiace per la tua situazione, spero che tutto si risolva presto.

Ma tornando ai 10 centesimi, erano un niente già nella prima metà del 1943.

Inviato

Per fortuna che l'Istat ha messo online i prezzi storici all'acquisto di molti generi alimentari.

Purtroppo i prezzi sono in "Euro Correnti" quindi dovrebbe (lo sottolineo perché non mi è chiaro) essere un semplice cambio, quindi x 1.936,27, senza l'applicazione dei coefficienti di svalutazione.

Vi allego uno stralcio di prezzi al consumo per il periodo 1942 - 1944

post-256-0-45169700-1356647683_thumb.jpg

A questo link trovate una serie di documenti molto interessanti

http://seriestoriche.istat.it/index.php?id=7&user_100ind_pi1[id_pagina]=70&cHash=468e508f3b1982a1c919b740b8f13d66

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