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DE GREGE EPICURI

Oggi vi chiedo un aiuto su questo Traiano per Beroea. Al D intorno al ritratto c'è una lunghissima scritta, di cui riesco a decifrare solo: AYTOKR KAIC...VICT (o VIKT) (B?) GERM DAKO ARA (o ARM?)...Al rovescio, in triplice corona forse di ulivo, scritta su due righe: BEROI-AIWN, e sotto: B. Pesa 13,1 g. e misura 25 mm.

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La lettera B al rovescio indica come intuibile l'anno.

Su acsearch ci sono esemplari con la A e la H (http://www.acsearch.info/record.html?id=458056 - http://www.acsearch.info/record.html?id=449181).

BMC, di cui ho una copia scaricata dal web. con la lettera "B" elenca tre monete (4-5-6), la cui legenda del diritto dovrebbe essere: AYTOKP KAIC NEP TRAIANOC APICT CεB ΓεPM ΔAK ΠAPΘ

Non so dirti se e quali siano le differenze tra le tre, perché le mie tavole non sono leggibili.

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In generale non c'è certezza sul significato delle lettere presenti sulle emissioni delle zecche siriane in epoca imperiale.

Quello che è certo è che non indicano l'anno di regno e la zecca in questione non fa eccezione.

Si potrebbero fare diversi esempi, ma per rimanere al caso specifico, se si trattasse dell'anno, ci sarebbe un contrasto tra l'anno indicato al rovescio e le legende di dritto che recano titoli quali Optimus, Dacicus e Particus, titoli che Traiano ottenne (o utilizzò) dopo il 98 (A) o il 99 (B).

E' per questo motivo che Butcher scrive a pagina 439 del testo "Coinage in Roman Syria": "The coinage of Beroea is undated".

Luigi

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DE GREGE EPICURI

Intendo le "marcature di conio", come quelle presenti sui denari repubblicani del periodo intorno al 1° secolo a.C., che permettevano di risalire alle varie fasi di una emissione e quindi anche agli artigiani ed agli operai della zecca/officina.

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La cosa sarebbe singolare perchè queste lettere compaiono sui bronzi, ma non sulle tetradracme in argento.

Se si trattava di un sistema di controllo delle emissioni, perchè marcare il bronzo e non il ben più pregiato argento?

Infatti le marche di controllo a cui credo ti riferisci, appaiono sui denari, non sugli assi, semissi, quadranti, etc.

Le opinioni degli studiosi sono varie, ma nessuna spiega al 100% tutti i casi.

Sicuramente rappresentano il mezzo per marcare una sequenza, ma non c'è consenso su quale seguenza, sopratutto quando si guardano i casi particolari (alti numeri, gap nelle sequenze, 10 lettere in un anno, emissioni senza lettere, etc.) .

Luigi

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