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IGNORED

Moderiamo i toni


Risposte migliori

  • ADMIN
Staff
Inviato

Se un lavoro lo fanno i volontari...e quel lavoro dovrei farlo io da PAGATO...che facciamo?

Se quel lavoro i volontari sono realmente in grado di farlo allora probabilmente hai investito male nella scelta del percorso di studi.

Comunque mi associo ad orlando10, ci faresti un elenco di quelle che ritieni le attività che debbano essere di esclusiva pertinenza di un archeologo?


  • ADMIN
Staff
Inviato

Pagate da banche, quindi non strutture pubbliche. Il problema che secondo me va evidenziato è che i musei non hanno i fondi per pagare un professionista.

Al di là dei fondi c'è anche una procedura bizantina per poter prendere una persona per una semplice prestazione occasionale.


Inviato

Cosa c'entra Numismatica e Archeologia?

Sarà perchè l'Archeologo deve aver fatto TRE esami universitari all'università, con relativa tesi in numismatica...una scuola di Specializzazione con relativa tesi in numismatica....un dottorato di ricerca...con progetto numismatico.

L'Economista non mi risulta faccia tutti questi esami...e poi la Numismatica deve essere accompagnata da Esami Archeologici...Epigrafici...Paleografici...Storici, Linguistici(Greco e Latino)

Un economista fa tutto ciò? Non mi pare.

E così si eviterebbero figure barbine atte a confondere un genitivo singolare latino da quello in greco.

Forse, però, numismatica è anche studio delle ragioni economiche che hanno portato ad una determinata monetazione e a definirne i contingenti. Studio dell'offerta di moneta e dell'utilità marginale non mi sembrano liquidabili, così facilmente.


Inviato

Fortuna che questa discussione è intitolata:

" Moderiamo i toni

invito alla calma ed a un civile confronto"

Bella discussione!


Inviato

STO SCHERZANDO, STO SCHERZANDOOOOOOOOOOOOO...ti dovesse venire voglia di farlo davvero...Bè, potrebbe essereun idea.....

ti piace parlare e battibeccare...cambiare le parole e rigirarle.

No, mi limito a sottoporti le tue stesse parole perché ogni volta che lo faccio le confuti...mi basta questo.

Io capire...se tu non fare furbo....ma tu fare furbo...ma non essere abbastanza furbo da capire da non fare il furbo.

O preferisci il latinismo arguto...non vorrei che ti offendessi.

Mai mi offenderò per un motteggio arguto...lo sai fare?

Ti piace averla vinta...o credi che la vetustà età di cui hai parlato, ti dà( ti dia) il diritto a maggior parola...e Sentenza.

Vuoi dialogare in chat?

In chat? ma figurati...io voglio che resti prova di quanto scrivi...!

Se tutti mi tirate in ballo...devo rispondervi...ma a quanto pare alcune mie domande rimangono insolute...

Anche tante delle nostre a te...male che vada siam pari...... :P

Il verde non rende ben...colore da non usare piu'...debbo prendere nota... :D

Bellissimo...ma il giallo? Perchè questa discriminazione?

Hai ragione...più corretto dia..ma anche un'idea va scritto con l'apostrofo...accetti? O proponi una legge sul cambiamento dell'apostrofo?

Anch'io ho piacere che resti quel che scrivi...tanto tanto tanto...

Bè direi, mal che vada siam pari...ma con più reti segnate in trasferta da parte mia...se non altro per l'11 contro 1 in campo...

Motteggio? Vuoi scrivere in rima le prossime 4 risposte?

A te l'onore dell'incipit...Niente chat? Volevo solo evitare che chiudessero questa discussione...ma a te il palcoscenico...

Lor signori, benvenuti loco...e che si dia(ti piace?) inizio alla rappresentazione di Siiiiiiiiirrrrrrrrrr(inglese fa atmosfera)Numizmo....

Il giallo, già lo sapevo che non rende sicché non l''ho usato.Un'idea si scrive con l'apostrofo ma io, notoriamente , non sono un'accademico, quindi ,al contrario di te posso scivere tante castronerie senza che ne vada della mia immagine pubblica...

Su una cosa siamo d'accordo, che resti traccia scritta....bene, è pur sempre un punto di partenza e da qualche parte abbisogna pur di incominciare.

Quella dell'undici contro uno in campo non l'ho capita, ma è una mia mancanza: faccio parte di quello sparuto contingente di Italiani per cui dei campi di calcio si potrebbero fare orti, possibilmente con i calciatori a dissodarli a mano....se tu mi usassi la gentilezza di spiegarmi la figura allegorica che vi si cela...

Benvenuti IN loco, o In QUESTO loco,casomai

Ordunque si apra lo sipario e si dia inizio alla tenzone tra il Dotto Vincenzo e il popolano Numizmo, dall'erudito appellato per celia " Sir" , e che la schermaglia verbale sì apprezza. Come finirà il duello? Chissà,...... ai posteri l'ardua sentenza...vedranno i lettori trionfar sul volgo la forza della scienza e dell'erudizione o avverrà come tra 'l Dotto di Ambrosina Corte e'l villico Bertoldo che di cotanta scienza e canoscenza si fé beffe in un giorno di Maggio ? orsù, non piu' si indugi....si vada a cominciare......

Così può andare?


Inviato (modificato)

STO SCHERZANDO, STO SCHERZANDOOOOOOOOOOOOO...ti dovesse venire voglia di farlo davvero...Bè, potrebbe essereun idea.....

ti piace parlare e battibeccare...cambiare le parole e rigirarle.

No, mi limito a sottoporti le tue stesse parole perché ogni volta che lo faccio le confuti...mi basta questo.

Io capire...se tu non fare furbo....ma tu fare furbo...ma non essere abbastanza furbo da capire da non fare il furbo.

O preferisci il latinismo arguto...non vorrei che ti offendessi.

Mai mi offenderò per un motteggio arguto...lo sai fare?

Ti piace averla vinta...o credi che la vetustà età di cui hai parlato, ti dà( ti dia) il diritto a maggior parola...e Sentenza.

Vuoi dialogare in chat?

In chat? ma figurati...io voglio che resti prova di quanto scrivi...!

Se tutti mi tirate in ballo...devo rispondervi...ma a quanto pare alcune mie domande rimangono insolute...

Anche tante delle nostre a te...male che vada siam pari...... :P

Il verde non rende ben...colore da non usare piu'...debbo prendere nota... :D

Bellissimo...ma il giallo? Perchè questa discriminazione?

Hai ragione...più corretto dia..ma anche un'idea va scritto con l'apostrofo...accetti? O proponi una legge sul cambiamento dell'apostrofo?

Anch'io ho piacere che resti quel che scrivi...tanto tanto tanto...

Bè direi, mal che vada siam pari...ma con più reti segnate in trasferta da parte mia...se non altro per l'11 contro 1 in campo...

Motteggio? Vuoi scrivere in rima le prossime 4 risposte?

A te l'onore dell'incipit...Niente chat? Volevo solo evitare che chiudessero questa discussione...ma a te il palcoscenico...

Lor signori, benvenuti loco...e che si dia(ti piace?) inizio alla rappresentazione di Siiiiiiiiirrrrrrrrrr(inglese fa atmosfera)Numizmo....

Il giallo, già lo sapevo che non rende sicché non l''ho usato.Un'idea si scrive con l'apostrofo ma io, notoriamente , non sono un'accademico, quindi ,al contrario di te posso scivere tante castronerie senza che ne vada della mia immagine pubblica...

Su una cosa siamo d'accordo, che resti traccia scritta....bene, è pur sempre un punto di partenza e da qualche parte abbisogna pur di incominciare.

Quella dell'undici contro uno in campo non l'ho capita, ma è una mia mancanza: faccio parte di quello sparuto contingente di Italiani per cui dei campi di calcio si potrebbero fare orti, possibilmente con i calciatori a dissodarli a mano....se tu mi usassi la gentilezza di spiegarmi la figura allegorica che vi si cela...

Benvenuti IN loco, o In QUESTO loco,casomai

Ordunque si apra lo sipario e si dia inizio alla tenzone tra il Dotto Vincenzo e il popolano Numizmo, dall'erudito appellato per celia " Sir" , e che la schermaglia verbale sì apprezza. Come finirà il duello? Chissà,...... ai posteri l'ardua sentenza...vedranno i lettori trionfar sul volgo la forza della scienza e dell'erudizione o avverrà come tra 'l Dotto di Ambrosina Corte e'l villico Bertoldo che di cotanta scienza e canoscenza si fé beffe in un giorno di Maggio ? orsù, non piu' si indugi....si vada a cominciare......

Così può andare?

A me parea tu fossi accademico...dato che mi facesti notare il dia...al posto del dà.(sempre bello il passato remoto...altro che meridionalismo).

Comunque poca roba...solo per la PRECISIONE come diceva un noto, commentatore calcistico.

No...si lasci servire...loco è locativo latino...che non necessita della preposizione.

Benvenuti loco...ha già dentro di sè il significato di "in questo luogo".

Ad locum...per locum...ab loco...ma poco importa ai più.

IPERCORRETTISMO...

Sarò gentil...e tanto onesto paio e sono...11 contro 1...nel senso che tu esprimi un parere condiviso dai più...costituisci...diciamo la maggioranza...io sto all'opposizione...che in questo caso è basata solo sullla mia persona...gli altri che la pensano come me? NON PERVENUTI.

P.S. Pensa Numizmo che oggi potevo bello essere a Canosa a studiare le mie minutissime locali...e invece c'è un volontario postlavorativo al posto mio....

Modificato da Vincenzo

Inviato

Scusami Vincenzo, ti capisco molto bene (ho un figlio, con 110 e lode, che fa il precario a 400 euro al mese), non mi mettere di qua o di là vorrei solo alleggerire, tutti hanno molte buone ragioni...

Poi, tra l'altro, sono anche un volontario (casa di cura per anziani non auto) che molte volte fa "lavori" che competerebbero ai "professionisti" però, come puoi ben immaginare, nel mio caso i professionisti sono ben felici di lasciarli a me....

Scusami non volevo irretire

Saluti

Awards

Inviato

Buona sera a tutti.

Volevo intervenire per scrivere qualcosa, ma dopo la lettura di 14 pagine di interventi e la trattazione di argomenti che vanno dal buttare giù un decreto legislativo al daltonismo per poi passare ai problemi della formazione universitaria italiana fino allu'so del "dolce stil novo" nella redazione dei post, non mi ricordo più quello che dovevo scrivere............ oo)

Vincenzo, sappi che io mi schiero, a prescindere, dalla Tua parte ..........(piuttosto...il mio amico notaio si è fatto male e per la partitella di calcetto di domani mi serve il quinto uomo..............staccati da quel computer e vieni a giocare con noi............. ;) )

Lascia perdere tutti quei discorsi sulla meritocrazia, le competenze, gli studi, i mastrers, i dottorati ecc. ecc...........e ricordaTi sempre che siamo in Italia.............purtroppo non sei un'avvenente fanciulla e allora Ti tocca cercarTi uno sponsor (nell'etimologia latina del termine) possibilmente politico........

Io però non Ti posso aiutare in questa ricerca, perchè è dalle politiche del 1994 che non voto più per nessuna consultazione elettorale e quindi non sono molto addentro all'ambiente.............

Ma Tu sei ancora in tempo,...............lascia perdere i titoli e le lauree e buttati in politica..................vedrai che carriera......altro che 110 e lode!

Diceva un mio amico (non il notaio...) "Ridere amaro ma ridere"....... ;)

Saluti.

Michele


Inviato

A me parea tu fossi accademico...dato che mi facesti notare il dia...al posto del dà.(sempre bello il passato remoto...altro che meridionalismo).

La grammatica non è un optional,almeno per quanto mi sovviene dei miei ormai antichi trascorsi scolastici...

Comunque poca roba...solo per la PRECISIONE come diceva un noto, commentatore calcistico.

No...si lasci servire...loco è locativo latino...che non necessita della preposizione.

Benvenuti loco...ha già dentro di sè il significato di "in questo luogo".

Ad locum...per locum...ab loco...ma poco importa ai più.

IPERCORRETTISMO...

Non si dovrebbe usare "loci" in questo caso?

Sarò gentil...e tanto onesto paio e sono...11 contro 1...nel senso che tu esprimi un parere condiviso dai più...costituisci...diciamo la maggioranza...io sto all'opposizione...che in questo caso è basata solo sullla mia persona...gli altri che la pensano come me? NON PERVENUTI.

Grazie della spiegazione per me inesplicabile

P.S. Pensa Numizmo che oggi potevo bello essere a Canosa a studiare le mie minutissime locali...e invece c'è un volontario postlavorativo al posto mio....

E pensa che: danno al danno e beffa alla beffa, ti tocca anche star quì a parlare, anzi a discutere , con il Bertoldo di turno.....belli mi fihi.!..era pohino meglio 'ndà a ruzza coì mi 'occini ner mi portone...!


Inviato (modificato)

Fortuna che questa discussione è intitolata:

" Moderiamo i toni

invito alla calma ed a un civile confronto"

Bella discussione!

Io mi stò divertendo da matti e mi pare che non stiamo trascendendo, né io né Vincenzo...ma si sa , io sono un "pesce loico" ( non è un'errore di battitura, chi ha la mia età capirà.)

Modificato da numizmo

Inviato

No...si lasci servire...loco è locativo latino...che non necessita della preposizione.

Benvenuti loco...ha già dentro di sè il significato di "in questo luogo".

Ad locum...per locum...ab loco...ma poco importa ai più.

IPERCORRETTISMO...

Sarò gentil...e tanto onesto paio e sono...11 contro 1...nel senso che tu esprimi un parere condiviso dai più...costituisci...diciamo la maggioranza...io sto all'opposizione...che in questo caso è basata solo sullla mia persona...gli altri che la pensano come me? NON PERVENUTI.

Ma il locativo non usciva in -i?

Vero che con locus, nel caso di stato in luogo, spesso la preposizione "in" si omette, ma "loco" non rimane caso ablativo?

Vedi che curiosità che mi metti addosso! :D


Inviato

Azz numizmo mi ha anticipato! Abbiamo la stessa curiosità! Allora non sono solo! :D


Inviato (modificato)

Buona sera a tutti.

Volevo intervenire per scrivere qualcosa, ma dopo la lettura di 14 pagine di interventi e la trattazione di argomenti che vanno dal buttare giù un decreto legislativo al daltonismo per poi passare ai problemi della formazione universitaria italiana fino allu'so del "dolce stil novo" nella redazione dei post, non mi ricordo più quello che dovevo scrivere............ oo)

Vincenzo, sappi che io mi schiero, a prescindere, dalla Tua parte ..........(piuttosto...il mio amico notaio si è fatto male e per la partitella di calcetto di domani mi serve il quinto uomo..............staccati da quel computer e vieni a giocare con noi............. ;) )

Lascia perdere tutti quei discorsi sulla meritocrazia, le competenze, gli studi, i mastrers, i dottorati ecc. ecc...........e ricordaTi sempre che siamo in Italia.............purtroppo non sei un'avvenente fanciulla e allora Ti tocca cercarTi uno sponsor (nell'etimologia latina del termine) possibilmente politico........

Io però non Ti posso aiutare in questa ricerca, perchè è dalle politiche del 1994 che non voto più per nessuna consultazione elettorale e quindi non sono molto addentro all'ambiente.............

Ma Tu sei ancora in tempo,...............lascia perdere i titoli e le lauree e buttati in politica..................vedrai che carriera......altro che 110 e lode!

Diceva un mio amico (non il notaio...) "Ridere amaro ma ridere"....... ;)

Saluti.

Michele

Ciao Michele di che zona sei? Per la partita di calcetto sono pronto...sono difensore o applichiamo il gioco totale alla Zeman?

Ridere amaro, ma ridere...QUANTO HAI RAGIONE...altrimenti ci sarebbe veramente da piangere.

La politica? Sai che me l'hanno proposto per le amministrative...più in là forse...ora è il TEMPO ANCORA DI CREDERCI.

Modificato da Vincenzo

Inviato (modificato)

No...si lasci servire...loco è locativo latino...che non necessita della preposizione.

Benvenuti loco...ha già dentro di sè il significato di "in questo luogo".

Ad locum...per locum...ab loco...ma poco importa ai più.

IPERCORRETTISMO...

Sarò gentil...e tanto onesto paio e sono...11 contro 1...nel senso che tu esprimi un parere condiviso dai più...costituisci...diciamo la maggioranza...io sto all'opposizione...che in questo caso è basata solo sullla mia persona...gli altri che la pensano come me? NON PERVENUTI.

Ma il locativo non usciva in -i?

Vero che con locus, nel caso di stato in luogo, spesso la preposizione "in" si omette, ma "loco" non rimane caso ablativo?

Vedi che curiosità che mi metti addosso! :D

Hai centrato il punto...in questo caso il locativo corrisponde all'ablativo e fa in -o...generalmente in -i(genitivo locativo) quello della seconda declinazione, in ae quello della prima.

Maledette(o benedette) eccezioni...

Numizmo...io mi sto divertendo tanto...e sempre meglio che stare a discutere con i parenti...su quanto avrei fatto bene a seguire un percorso di studi diverso.

E che azz...sono abbastanza giovane per fare ancora tanto...e già mi date per finito...e con il "te l'avevo detto"...la scorza è dura e lo sarà per lungo e lungo tempo...almeno spero.

Modificato da Vincenzo

Inviato

Vorrei intervenire anche io a questa curiosa discussione. Specifico l'aggettivo, lo è diventata da un certo punto in poi...

Allora il mio intervento sarà per gradi.

Anzitutto il concetto di serialità. Se si vuole una definizione etica, escatologica o filosofica ci si può sbizzarrire un bel po'. Se invece si vuole una definizione seria e scientifica, quella reale per cui è nato tale vocabolo, si va a finire in contesti che non competono ad un numismatico o professionista di discipline umanistiche in quanto tale. Si tratta cioè di un concetto logico-algebrico, strettamente legato alla successione (ed anche in questo caso non di competenza di numismatici etc.). Una serie è immaginabile (appunto) come una successione di dati (quindi informazioni, sottolineo) che possono essere della stessa natura o di natura diversa (intendendo per natura uno stesso dominio di appartenenza, individuato da identiche caratteristiche intrinseche), coincidenti o differenti, con la possibilità che possa esistere un legame per cui tutte o alcune delle informazioni che la costituiscono non siano indipendenti. Detto ciò è chiaro che la moneta, di qualsiasi epoca sia e di qualsiasi composizione metallica sia costituita, è l'incarnazione ideale o perfetta del concetto di serialità, e quindi della serie. A rigore, dal punto di vista algebrico e logico, una moneta per non essere in serie dovrebbe essere unica, però non a chiacchiere, oppure riferendosi alla reperibilità di essa, bensì basandosi su qualcosa che scientificamente dimostra (quindi incontrovertibilmente) la sua unicità (per esempio una coniazione speciale o di ostentazione o un capriccio di qualcuno... insomma qualsiasi cosa sia...ma che venga effettivamente documentata e non basata sulla immaginazione o sulla discrezione del parere umano). Dal punto di vista giuridico, mi rendo conto che una definizione di questo tipo forse è troppo stringente se si vuole dare una classificazione di importanza e rarità dell'oggetto, nonché di valore sia storico che commerciale. Allora andrebbe riconsiderato il criterio di valutazione di rarità dell'oggetto stesso, fissando un limite sulla disponibilità di quegli esemplari nei dati musei di un Paese. Quindi è assolutamente sbagliato affermare per esempio che più di 10000 o 1000 esemplari identici costituiscono una serie e di meno no...Questi sono numeri al lotto mica criteri...Perché allora 50 o allora perché non 10000000000000 o magari tutte quelle note o potenzialmente conoscibili...E' evidente che una strategia siffatta presenta incoerenza e scarsa conoscenza di fondo della parola serie, sia come vocabolo sia come opportunità di uso. Andrebbe poi preso in considerazione un altro aspetto, per esempio. Dovrebbe essere incluso nel concetto di reperibilità di una moneta (che resta comunque qualcosa di variabile ed aleatorio, soggetto a nuovi ritrovamenti più o meno ufficiali) anche l'opportunità territoriale. Mi spiego meglio. Se nella città X si è coniata moneta, questa è giusto sia presente anzitutto nei musei di X, come anche nei musei X1, X2 o X3, grosso modo adiacenti dal punto di vista della pertinenza geografica e storica, magari potrebbe essere presente anche nel museo della città Y, capitale dello Stato, ma se poi si fa la guerra perché essa manca in Z, che si trova a 1000 Km di distanza...il discorso non regge. Va bene la contestualizzazione ad un ambito circolatorio e gli studi che ne possono derivare ma è giusto essere più lucidi nell'applicazione di questi criteri.

Poi ogni tanto leggo di una presunta quanto giusta dichiarazione di scientificità della numismatica. Effettivamente dovrebbe essere così, ma bisogna prestare attenzione alle parole. Ad esempio la materia che costituisce una moneta è talvolta misurata con la proprietà definita come "peso"...Vocabolo assolutamente sbagliato e volgare. Si chiama "massa" non "peso" nel mondo scientifico...quindi una moneta non "pesa 3.00 grammi" ma "possiede una massa di 3.00 grammi". Peso è più opportuno se vai a comprare le patate o i broccoli, con tutto il rispetto per chi li vende, non se pratichi di scienza. Purtroppo a questa scemenza spesso mi devo adeguare anche io, in parte per avere una fetta di potenziali lettori superiori in quanto un registro strettamente scientifico limiterebbe notevolmente i potenziali fruitori, in parte perché le prassi sbagliate difficilmente tendono a sradicarsi. Comunque quando posso uso il termine scientifico reale.

Si parla della scientificità della numismatica quando poi esiste un vincolo congeniale ad essa. Chi è in grado di fare una analisi sulla composizione chimica della lega che costituisce una moneta non è il numismatico di accademia. Si deve supplire con figure professionali esterne e proprio questo è un aspetto importante. Oppure le tanto decantate stime stocastiche dei possibili conii impiegati, o dei possibili accoppiamenti i numismatici veri (secondo le idee dell'utente Vincenzo) non sanno manco cosa sono! Devono sempre rivolgersi a professionalità esterne.

Altra bestialità è il termine "mistura" che spesso i numismatici "veri" adoperano...Sembra di avere a che fare con un fritto misto all'italiana! In metallurgia, e di questo dovrebbe occuparsi la numismatica quando considera le composizioni metalliche di una moneta, si chiama "lega".

(continua)


Inviato

E il buon Gionata ci richiama all'ordine...


Inviato

"Ciao Michele di che zona sei? Per la partita di calcetto sono pronto...sono difensore o applichiamo il gioco totale alla Zeman?"

Mi trovi in quel di Cagliari. Quanto al tipo di gioco, applichiamo le regole del "Calcio totale" di Cruijff, teorizzate nel 1974...(è da quell'anno che tentiamo di metterle in pratica ma...... quanto ai risultati .....beh...lasciamo perdere......... <_<

Vincenzo, posso darTi in consiglio?

Non fossilizzarTi sul ragionamento che la competenza teorica acquisita nelle patrie università debba garantire, di per se, un'adeguata collocazione nel mondo del lavoro. Questa visione delle cose, almeno qui da noi, è poco più che romantica e non coincide affatto con la realtà delle cose.

Quante persone avrai conosciuto che ricoprono immeritatamente cariche importanti, talvolta senza neppure averne i titoli?

Quanti professori universitari pubblicano studi sfruttando il lavoro degli allievi migliori (i cui nomi, talvolta, neppure vengono riportati nell'opera)?

In quante ingiustizie, frodi (esami sostenuti "di nascosto" nelle stanze dei docenti) e in quanti "raccomandati" Ti sarà capitato di imbatterTi durante i Tuoi studi?

Guarda che poi anche dopo sarà la stessa cosa e se insisterai nella carriera che desideri intraprendere (anzi, che desiderei continuare) dovresTi sapere che la situazione non cambia.

Il salto di qualità potresTi farlo andando via da qui........oppure trovandoTi (come dicevo sopra per scherzo...ma fino ad un certo punto...) un "padrino" che Ti sponsorizzi.

Altrimenti la sicurezza che il MIBAC o l'Università Ti "arruoli" perchè hai "i titoli", è una pura congettura.

Comunque, io Ti faccio di cuore i migliori auguri di riuscirci

Michele


  • ADMIN
Staff
Inviato

Quanti professori universitari pubblicano studi sfruttando il lavoro degli allievi migliori (i cui nomi, talvolta, neppure vengono riportati nell'opera)?

In quante ingiustizie, frodi (esami sostenuti "di nascosto" nelle stanze dei docenti) e in quanti "raccomandati" Ti sarà capitato di imbatterTi durante i Tuoi studi?

Mi sembra che tu dipinga uno scenario un po' apocalittico, non è così.


Inviato

A parte i mille errori che potrei ancora citare, voglio sottolineare qualcos'altro di ancor più importante.

Purtroppo qualcuno si offenderà per ciò che sto per scrivere, ma questa è la pura realtà ed è giusto essere realisti e concreti.

La numismatica non può essere paragonata a scienze come quelle ingegneristiche, mediche, fisiche, chimiche, geologiche, biologiche... Queste sono scienze perfette o perfettibili, invece la numismatica come qualsiasi altra disciplina umanistica non lo è. Scientifico è qualcosa di incontrovertibile, che può ripetersi per sempre, infinitamente, senza soggettività a parità di condizioni, o comunque che può tendere a ciò (perfettibile). Oggi, per natura stessa di numismatica, il 95% di ciò che si scrive è passibile di critica, di soggettività e sono veramente pochi i casi in cui si ha la certezza di qualcosa o qualche aspetto (solo se si hanno documentazioni dirette, scritte o esplicite). E' un limite l'assenza frequentissima di inoppugnabilità in numismatica e questo la rende per forza di cose inferiore alle altre scienze che ho scritto in precedenza. Questo significa che chi conosce, anche in maniera autodidatta o per studio indipendente, che non passa per le accademie in pratica, ma dimostra di conoscere sul serio il contesto di studio e la moneta oggetto fisico vero e proprio (molti professori non sono in grado di riconoscere un originale da un falso) merita considerazione almeno paritaria ad un numismatico di provenienza accademica, se poi addirittura lunghi studi indipendenti e grande esperienza maturata nel settore sono in grado di attribuire a questo presunto numismatico non accademico qualità palesemente superiori anche ad uno che è accademico perché non riconoscerlo?! Ne sa di più...è giusto che gli si riconosca ciò. Ovviamente eventi simili sono rari, ma non rarissimi.

Se poi si mettono in mezzo discorsi occupazionali, anni di studio buttati a fini professionali etc....bisogna mettersi d'accordo ed è lo Stato che deve essere a farlo. Si deve decidere se fare le cose serie o "fatebenefratelli" come si dice dalle mie parti.

Giudicare la competenza è tutto sommato facile, basta valutare studi, conferenze o ricerche realizzate da ogni singolo e capire oggettivamente quanto costui apporti alla causa numismatica comune. Vale 3 chi scrive una ipotesi, magari anche sensata ma che resta tale, opinabile da un pincopallino qualsiasi che tra due settimane trova delle attinenze verso un'altra direzione di studi e propone un nuovo articolo con considerazioni diverse (se non si hanno prove inoppugnabili ognuno scrive quello che gli pare), vale 10 chi invece è in grado di riuscire a scrivere "è questo...punto e basta", perché mette un punto fermo dimostrabile e comunemente condiviso, nonché inoppugnabile per l'evidenza.

Pensate che con il mio criterio di valutazione, che ho appena scritto, il 98% di ciò che compare nelle riviste commerciali è praticamente inutile scientificamente parlando (a fini divulgativi invece lo è), il 65% di ciò che compare nelle riviste scientifiche (ritenute tali) sono da considerarsi alla stessa stregua. Cosa che invece nei mondi realmente scientifici, nel senso stretto della parola, non accade, ed è lo scritto che fa la differenza.

Propongo un nuovo esempio.

A) un numismatico propone uno studio su un argomento trito e ritrito da 50 anni, perché non si hanno nuove notizie da apportare, rispetto alle precedenti già note, quindi si ripropone una minestra riscaldata da mezzo secolo, o al massimo si mischiano le carte in tavola, accettando una ipotesi magari di 80 anni fa e rifuggendo da una di 70 anni fa come quella di 50 anni fa. Potrei scrivere centomila esempi di articoli di questo tipo, apparsi anche nelle più prestigiose riviste del settore...Anzi fatelo voi stesso, apritene una a caso e contate quanti articoli o saggi seguono questa linea.

B) un ingegnere dell'area informazione propone lo stesso circuito per realizzare un ricevitore che si usava 20 anni fa, oppure propone ad una rivista scientifica del settore una cosa già pubblicata con uno dei classici "secondo me"...lo rideranno dietro!

C) un medico propone uno stessa tecnica di diagnostica già nota oppure una possibile tecnica, i cui risultati non sono noti...sarà deriso a vita!

Ecco qual'è la differenza.

Non ne parliamo delle responsabilità civili e penali. Un ingegnere civile sbaglia la progettazione di un ponte, va in galera!

Un medico che sbaglia un intervento chirurgico....va in galera!

Un numismatico che scrive una cavolata su un elmo raffigurato su di una moneta, oppure uno che pulisce monete con il sidol o usa chiodi a contatto diretto con il metallo della moneta per l'esposizione, o ancora uno che prende una moneta buona per una falsa, o uno che sbaglia a leggere un etnico o anche uno che non riesce a cavar fuori una nuova teoria dopo 50 anni e ripropone sempre le stesse minestre scaldate con mamma Italia che paga...che subisce? Niente si è sbagliato...può capitare.

Questa è la DIFFERENZA

(Continua)

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Inviato (modificato)

Quanti professori universitari pubblicano studi sfruttando il lavoro degli allievi migliori (i cui nomi, talvolta, neppure vengono riportati nell'opera)?

In quante ingiustizie, frodi (esami sostenuti "di nascosto" nelle stanze dei docenti) e in quanti "raccomandati" Ti sarà capitato di imbatterTi durante i Tuoi studi?

Mi sembra che tu dipinga uno scenario un po' apocalittico, non è così.

Sulle ricerche svolte da studenti con ottime capacita e sfruttate da, non professori universitari ma da ricercatori universitari....è un fatto risaputo, purtroppo.

PRENDERSI MERITI CHE NON SI HANNO........

Volevo precisare.

RENATO

Modificato da renato.ber

Inviato

Poi perché l'Italia deve essere una eccezione. In numerosi Stati migliori del nostro, più civili, ricchi e seri, non c'è questa scollatura che Vincenzo vuol far credere. Conosco almeno una decina di professori universitari di numismatica antica che sono laureati in tutt'altro, addirittura cosa impensabili. Ossia sono docenti di numismatica nonostante non siano archeologi o studiosi delle antichità titolati da accademie, ma che per le loro eccelse competenze assurgono a tali ruoli. Al di qua delle Alpi le cose iniziano a farsi strane...

Poi vogliamo parlare di Glasgow?... Quasi tutti eccellenti contributi, da parte di eccelsi numismatici, ma ce ne sono stati almeno tre che fanno ancora ridere le mosche...Chi ci è stato mi ha inteso.


  • ADMIN
Staff
Inviato

Trovo quanto espresso da Gionata molto condivisibile a parte l'uso del termine "inferiore".

Sono d'accordo in altre discipline è possibile la ripetizione dell'esperimento che è appunto ciò che dovrebbe permettere di raggiungere quella incontrovertibilità di cui parlavi. Quindi sicuramente la numismatica intesa come scienza è incompleta rispetto ad altre discipline ma non userei il termine "inferiore" in quanto mi sembra che denoti una scala di merito che è tutt'altra cosa.


Inviato (modificato)

Nel termine SCIENZA...oltre all'ovvio concetto della ripetibilità dell'esperimento..vi è anche quello di metodo.

Metodo Applicato alle Scienze dure...metodo applicato alle Scienze Umane.

E questo già fa la differenza, tra ciò che può fare un professionista e un volontario.

Un'opera vale 3? E chi lo dice? Chi lo stabilisce?

CHI APPORTA SOLUZIONI DEFINITIVE è un'opera meritevole di lode e solo quella? Non credo...

Mommsen è pieno di errori...e non ha dato il suo contributo alla Scienza Numismatica/Storica?

Qua non parliamo di matematica e di 2 + 2.

L'epoca PROCESSUALISTICA applicata alle Scienze Umane che la Scuola Inglese voleva imporre, è fallito miseramente.

Quindi la sommatoria di dati...non da la risultanza.

Questo non significa che ci si basa sul nulla, ma sul discernimento delle fonti da utilizzare...e qui sta il professionista.

Il Volontario si domanda come mai sulle monete di Arpi ci sia l'epigrafe in greco?

Il Volontario esperto risponde che in quell'epoca era la lingua più diffusa nel territorio.

Ma quanti sanno perchè c'è la terminazione in OY e non in NWN?

Per fare un esempio banale.

Professori Universitari di Numismatica che nella vita fanno tutt'altro?

Non ne conosco, ma non mi meraviglierei...dato che abbiamo avuto un EX PM alle Infrastrutture...un Ingegnere alla Giustizia, un Medico ai Beni Culturali, un laureato in lettere alla Sanità come ministri.

A Voi piace? A me per niente....

Quello che tu propini...è un tuo pensiero...ma dire che la realtà è questa...e chi non l'accetta è cieco o mistificatore...non lo accetto.

Il tuo pensiero è lo stesso che avevano i medici agli inizi del Novecento nei confronti della PSICOANALISI...materia per "secondini".

E a quanto pare ancora là stiamo. Scienze di Serie A e Scienze di Serie B....

Chi vince lo scudetto della Scienza più importante?

Volete sapere quanto è perfetta la matematica?

Una barca(X) impiega un tot di tempo(Y) per arrivare a destinazione partendo da un punto specifico.

E due barche partendo dallo stesso punto...quanto impiegherebbero?

Il buon matematico...X(barca) : Y(tempo)= 2X(barche) : ?

Risposta 2Y...la matematica Scienza Perfetta dice che il tempo impiegato da due barche per percorrere lo stesso tragitto partendo dallo stesso punto è il DOPPIO di una barca sola.

E tre barche? IL TRIPLO...ah che perfezione sarebbe...ma se non ci fosse l'umana intelligenza a discernere...la matematica sarebbe poca cosa. Oltre ai numeri, c'è anche altro...

P.S. Michele mi piacerebbe molto essere nella bella Cagliari, ma è un pò distante.

Il Calcio totale Olandese di Cryff...una meraviglia...applicata forse solo dal Milan di Sacchi...per un brevissimo periodo.

Modificato da Vincenzo

Inviato (modificato)

Quanti professori universitari pubblicano studi sfruttando il lavoro degli allievi migliori (i cui nomi, talvolta, neppure vengono riportati nell'opera)?

In quante ingiustizie, frodi (esami sostenuti "di nascosto" nelle stanze dei docenti) e in quanti "raccomandati" Ti sarà capitato di imbatterTi durante i Tuoi studi?

Mi sembra che tu dipinga uno scenario un po' apocalittico, non è così.

Sulle ricerche svolte da studenti con ottime capacita e sfruttate da, non professori universitari ma da ricercatori universitari....è un fatto risaputo, purtroppo.

PRENDERSI MERITI CHE NON SI HANNO........

Volevo precisare.

RENATO

Eh, si.

Questo è proprio vero...ma anche vero che nella vita si possono fare scelte moralmente diverse...pagandone le conseguenze.

Modificato da Vincenzo

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