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Inviato (modificato)

E proprio questo concetto di conoscenza che volevo sviluppare caro Numizmo...

Secondo me dovremmo cercare delle soluzioni per far emergere le singole conoscenze e farne partecipi tutti. Come ben sappiamo carenze nella divulgazione ci sono anche da parte statale, non solo da parte privata. Quindi è un problema generale. Per questo dovremmo pensare a delle soluzioni che possano andare bene...

Modificato da Arka

Inviato

E proprio questo concetto di conoscenza che volevo sviluppare caro Numizmo...

Secondo me dovremmo cercare delle soluzioni per far emergere le singole conoscenze e farne partecipi tutti. Come ben sappiamo carenze nella divulgazione ci sono anche da parte statale, non solo da parte privata. Quindi è un problema generale. Per questo dovremmo pensare a delle soluzioni che possano andare bene...

bisogna pubblicare i monetieri pubblici, riserve comprese....sennò non avremo un punto di partenza

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Inviato

io dico che finché si parla qui dentro, tra noi nel nostro piccolo, non si fa granché.

non capisco perchè le grandi associazioni di numismatica e di commercio che dovrebbero aver a cuore questo settore se non altro perchè a loro dà da vivere... no capisco dicevo, perchè non si faccia promotore di iniziative ufficiali.

com'è si è evoluta l'azione intrapresa da bernardi con le raccomandate?

chi altri o in che forma può farsi portavoce di una risistemazione della materia?

alle volte, al pensiero dei problemi da affrontare mi viene la sfiducia più cieca... dici bene: bisogna pubblicare i monetieri pubblici, ma è pura utopia purtroppo. ci sono costi da sostenere e da accollarsi e il settore pubblico con tutti i tagli in essere, non è in grado di accollarseli... non l'ha fatto nemmeno in tempi floridi, figuriamoci ora!

per carità, ci potranno essere musei e monetieri felici e belle realtà, ma sull'intera penisola la situazione è tutto fuorché uniforme!

non lo so, a volte credo che questo interessanti discussioni siano edificanti solo per noi, nello stretto spazio virtuale di questo forum.

:(

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Inviato

x Numizmo...sfondi una porta aperta...una volta che la moneta è stata fotografata ed è stata presa di essa, ogni dato...se non ci sono elementi ostativi(e quindi entra in gioco lo Storico dell'Arte che fa un lavoro diverso dal mio)...per me può essere anche FUSA(...con l'orrore di tutti i COLLEZIONISTI).

Paradosso che rende bene l'idea, credo?!

E con orrore di tantissimi archeologi professionisti! :D


Inviato

Non togliamo nulla a nessuno, sono d'accordo.....neanche alla collettività, però. Fammelo studiare anche a me, stato, e censire...e poi ripigliatelo e coccolatelo...questo dovrrebbe accadere, la condivisione delle conoscenze, non degli oggetti.....poi, se una cosa è così interessante da poter anche trascendere l'interesse privato a favore dell'interesse pubblico, allora ci si organizza con prestti , notifiche e, magari, acqusti, ma sempre rimanendo nei limiti del mercato reale e dei diritti di tutti, privati e res publica.

Sintetizza bene il mio pensiero...sui modi e tempi si dovrebbe discutere.


Inviato (modificato)

x Numizmo...sfondi una porta aperta...una volta che la moneta è stata fotografata ed è stata presa di essa, ogni dato...se non ci sono elementi ostativi(e quindi entra in gioco lo Storico dell'Arte che fa un lavoro diverso dal mio)...per me può essere anche FUSA(...con l'orrore di tutti i COLLEZIONISTI).

Paradosso che rende bene l'idea, credo?!

E con orrore di tantissimi archeologi professionisti! :D

Di tanti...ma non di tutti...un archeologo(come me) può far a meno dell'oggetto di venerazione e orgoglio una volta recuperato il dato storico e la RIPETIBILITA' delle INFORMAZIONI(tipo FOTO AD ALTA RISOLUZIONE).

Ma un collezionista può far a meno di quell'oggetto? NON PENSO PROPRIO...è il fine per cui colleziona.

Meno cassette nei musei...e più documentazione e pubblicazioni...è una vita che lo dico.

E' una vita che dico, DA ARCHEOLOGO, che bisogna smettere di SCAVARE, perchè lo si è fatto TROPPO e MALE.

Bisogna PRIMA PUBBLICARE tutto quello che è stato scoperto fino ad ora.

Ricordo a tutti che il VERO COMPITO dell'Archeologo NON consiste NELLO SCAVO, ma dalla RICOSTRUZIONE STORICA che si ottiene in base ad esso.

Se SCAVO e non "ricostruisco" ho fatto male il mio lavoro...o meglio non l'ho fatto proprio.

Ci sono tanti colleghi che pensano il contrario? La VERITA' la conoscono, per motivi alteri dicono il contrario.

Stare all'aria aperta piace di più che stare sbattuti sulla testa sui libri.

E poi PIANGONO perchè nei convegni, QUANDO credono di aver fatto un'importante scoperta, QUALCUNO(tipo me), gli fa notare che QUALCUN ALTRO lo aveva scritto già duecento o cento anni prima...se solo leggessero...prima di scavare.

Modificato da Vincenzo

Inviato (modificato)

Condivido l'ultimo post di Vincenzo.

Modificato da Arka

Inviato (modificato)

Non ci sono i soldi per pubblicare e creare Syllogi museali?

E qui casca l'asino...per voi la soluzione è il volontariato. Per me no.

I soldi ci sono, bisogna saperli ben investire...meno scavi, più pubblicazioni...e più GENTE PROFESSIONALE, PAGATA per farlo.

Invece di impolpare sempre gli stessi...distribuiamo la ricchezza a disposizione.

I medici e gli ingegneri hanno già lauti stipendi...

Sono appassionati di numismatica, COSCIENTI STUDIOSI....pagassero di tasca loro la catalogazione dei pezzi affidandolo ad un Professionista.

Vogliono essere ricordati per questo? E qual è il problema...nella PUBBLICAZIONE ci sarà esplicitamente il loro nome..

O il loro fine è quello di entrare in un circolo...in cui finanzi...ma vuoi sponsor...esser invitato ai convegni...dire la tua in un campo non tuo e avere i tuoi rientri...

Modificato da Vincenzo

Inviato

Caro Vincenzo torniamo alla conoscenza...

Per far conoscere il patrimonio pubblico credo che ogni contributo dovrebbe essere ben accetto. Anche perchè, sinceramente, il lavoro di catalogazione delle monete è alquanto semplice. Non serve l'interpretazione delle monete e dei loro flussi, ma solo la loro pubblicazione con riferimenti bibliografici. La gente professionale dovrebbe dedicarsi a studi più elevati sulla circolazione, sul funzionamenteo delle zecche, sulle guerre monetarie e così via...


Inviato (modificato)

Caro Vincenzo torniamo alla conoscenza...

Per far conoscere il patrimonio pubblico credo che ogni contributo dovrebbe essere ben accetto. Anche perchè, sinceramente, il lavoro di catalogazione delle monete è alquanto semplice. Non serve l'interpretazione delle monete e dei loro flussi, ma solo la loro pubblicazione con riferimenti bibliografici. La gente professionale dovrebbe dedicarsi a studi più elevati sulla circolazione, sul funzionamenteo delle zecche, sulle guerre monetarie e così via...

Caro Arka...

il tuo ragionamento mi ricorda tanto quello accaduto a un mio amico e collega.

Voleva fare domanda di iscrizione come PERITO NUMISMATICO a una Camera di Commercio, in cui era previsto un esame.

Portata la documentazione con tanto di laurea e CURRICULUM archeologico/numismatico, gli è stato detto:

Ma lei è laureato...questo lavoro è riservato a Diplomati...lei DOVREBBE OCCUPARSI di cose ben più importanti...

E poi se si sa in giro che Lei è laureato e gli altri diplomati...tutti verrebbero da lei e gli altri che si sono iscritti a fare?

Incominciamo a far fare il lavoro ai Professionisti...e poi vediamo cosa rimane....

Io ribadisco...chi stabilisce che un volontario è bravo e adatto al lavoro?

Un medico PRIMA DI ENTRARE in SAL OPERATORIA e dimostrare la SUA bravura, ci deve DIVENTARE MEDICO con anni e anni di studio.

Perchè per la Numisamtica si vogliono cercare scorciatoie?

Prima ci si diventa e poi si dimostra di essere bravi.

Prima l'"umiliazione" delle Forche Caudine(40 esami complessivi in tutto il percorso)e poi la Gloria Lucerina...o sbaglio?

Modificato da Vincenzo

Inviato

Credo che nessuno faccio il medico per hobby... Per la classificazione è sufficiente saper riconoscere la moneta e conoscere il testo di riferimento. Per esempio uno statere di Metaponto è da classificare con il Noe. Una tertradramma di Gela con il Jenkins. Una moneta repubblicana con il Crawford. Un denaro di Trieste con il Bernardi. Ecc... Non si tratta di scorciatoie ma di una conoscenza di base. E poi, in caso di errore, non muore nessuno...

Mentre è la prima volta che sento che un perito numismatico non possa essere laureato. La perizia presuppone una conoscenza superiore a quella della mera classificazione. La classificazione non necessariamente comporta un eseme di autenticità, esame che invece è intrinseco alla perizia...


Inviato (modificato)

Non ci sono i soldi per pubblicare e creare Syllogi museali?

E qui casca l'asino...per voi la soluzione è il volontariato. Per me no.

I soldi ci sono, bisogna saperli ben investire...meno scavi, più pubblicazioni...e più GENTE PROFESSIONALE, PAGATA per farlo.

Invece di impolpare sempre gli stessi...distribuiamo la ricchezza a disposizione.

I medici e gli ingegneri hanno già lauti stipendi...

Sono appassionati di numismatica, COSCIENTI STUDIOSI....pagassero di tasca loro la catalogazione dei pezzi affidandolo ad un Professionista.

Vogliono essere ricordati per questo? E qual è il problema...nella PUBBLICAZIONE ci sarà esplicitamente il loro nome..

O il loro fine è quello di entrare in un circolo...in cui finanzi...ma vuoi sponsor...esser invitato ai convegni...dire la tua in un campo non tuo e avere i tuoi rientri...

No,Vincenzo, la conoscenza la si prende da dove arriva, non si può perderne una

parte per corporativismo e difesa professionale. Mi dispiace per te, ma è ancora una volta una questione di ""intelligenza" evolutiva......

Modificato da numizmo

Inviato

Credo che nessuno faccio il medico per hobby... Per la classificazione è sufficiente saper riconoscere la moneta e conoscere il testo di riferimento. Per esempio uno statere di Metaponto è da classificare con il Noe. Una tertradramma di Gela con il Jenkins. Una moneta repubblicana con il Crawford. Un denaro di Trieste con il Bernardi. Ecc... Non si tratta di scorciatoie ma di una conoscenza di base. E poi, in caso di errore, non muore nessuno...

Mentre è la prima volta che sento che un perito numismatico non possa essere laureato. La perizia presuppone una conoscenza superiore a quella della mera classificazione. La classificazione non necessariamente comporta un eseme di autenticità, esame che invece è intrinseco alla perizia...

Non tutti periti sono laureati in numismatica, non tutti i laureati in numismatica sono periti. Sia per titolo che per capacità...


Inviato

E' per quello che ho scritto possa e non debba... ;)


Inviato

Caro Vincenzo torniamo alla conoscenza...

Per far conoscere il patrimonio pubblico credo che ogni contributo dovrebbe essere ben accetto. Anche perchè, sinceramente, il lavoro di catalogazione delle monete è alquanto semplice. Non serve l'interpretazione delle monete e dei loro flussi, ma solo la loro pubblicazione con riferimenti bibliografici. La gente professionale dovrebbe dedicarsi a studi più elevati sulla circolazione, sul funzionamenteo delle zecche, sulle guerre monetarie e così via...

Caro Arka...

il tuo ragionamento mi ricorda tanto quello accaduto a un mio amico e collega.

Voleva fare domanda di iscrizione come PERITO NUMISMATICO a una Camera di Commercio, in cui era previsto un esame.

Portata la documentazione con tanto di laurea e CURRICULUM archeologico/numismatico, gli è stato detto:

Ma lei è laureato...questo lavoro è riservato a Diplomati...lei DOVREBBE OCCUPARSI di cose ben più importanti...

E poi se si sa in giro che Lei è laureato e gli altri diplomati...tutti verrebbero da lei e gli altri che si sono iscritti a fare?

Incominciamo a far fare il lavoro ai Professionisti...e poi vediamo cosa rimane....

Io ribadisco...chi stabilisce che un volontario è bravo e adatto al lavoro?

Un medico PRIMA DI ENTRARE in SAL OPERATORIA e dimostrare la SUA bravura, ci deve DIVENTARE MEDICO con anni e anni di studio.

Perchè per la Numisamtica si vogliono cercare scorciatoie?

Prima ci si diventa e poi si dimostra di essere bravi.

Prima l'"umiliazione" delle Forche Caudine(40 esami complessivi in tutto il percorso)e poi la Gloria Lucerina...o sbaglio?

Giusto a titolo di curiosità, e per spezzare una lancia a favore di chi non ha avuto la possibilità di studiare, come la mettiamo con quel numero di laureati (non tutti) assunti dai musei e medaglieri, che fissano le monete nelle bacheche con lo scotch o con la colla o che utilizzano il Sidol per lucidarle o che scrivono schede piene di refusi? Non sarebbe meglio dare più possibilità ad un diplomato che ha fatto pratica?


Inviato

Giusto a titolo di curiosità, e per spezzare una lancia a favore di chi non ha avuto la possibilità di studiare, come la mettiamo con quel numero di laureati (non tutti) assunti dai musei e medaglieri, che fissano le monete nelle bacheche con lo scotch o con la colla o che utilizzano il Sidol per lucidarle o che scrivono schede piene di refusi? Non sarebbe meglio dare più possibilità ad un diplomato che ha fatto pratica?

Non esistono...come non esistono medici assasini e ingegneri che fanno case che crollano...


Inviato (modificato)

Credo che nessuno faccio il medico per hobby... Per la classificazione è sufficiente saper riconoscere la moneta e conoscere il testo di riferimento. Per esempio uno statere di Metaponto è da classificare con il Noe. Una tertradramma di Gela con il Jenkins. Una moneta repubblicana con il Crawford. Un denaro di Trieste con il Bernardi. Ecc... Non si tratta di scorciatoie ma di una conoscenza di base. E poi, in caso di errore, non muore nessuno...

Appunto nessuno fa il medico per hobby...nessuno faccia il Numismatico per hobby...questo è il Sillogismo...da te creato.

Oppure la medicina è una Scienza e la Numismatica no?

E' facile classificare? Facciamolo fare ai Professionisti PAGANDOLI e non ai Volontari.

Altrimenti i Professionisti che fanno si grattano la pancia? Avrò studiato 10 anni per vedere altri lavorare al mio posto?

No,Vincenzo, la conoscenza la si prende da dove arriva, non si può perderne una

parte per corporativismo e difesa professionale. Mi dispiace per te, ma è ancora una volta una questione di ""intelligenza" evolutiva......

E ancora una volta ti ribadisco che quella che tu chiami intelligenza evolutiva...per me è logica d'interesse e homo hominis lupi...

Vogliamo ripetercelo ancora? O devo accettare quello che scrivi? Credo che ce lo siamo già detti più volte e che i pareri siano discordanti.

Non tutti periti sono laureati in numismatica, non tutti i laureati in numismatica sono periti. Sia per titolo che per capacità...

Per capacità? E chi le misura? I libri che hai fatto? E chi li giudica? Tuo cugino, tuo padre o la tua cerchia di amici?

Ho fatto un libro di numismatica e mi hanno detto che ottimo. Chi te l'ha detto?

Il Principio d'Autorità sarà stato pure ABOLITO, ma non può essere sostituito con il Principio di Stupidità o Convenienza.

Modificato da Vincenzo

Inviato (modificato)

Giusto a titolo di curiosità, e per spezzare una lancia a favore di chi non ha avuto la possibilità di studiare, come la mettiamo con quel numero di laureati (non tutti) assunti dai musei e medaglieri, che fissano le monete nelle bacheche con lo scotch o con la colla o che utilizzano il Sidol per lucidarle o che scrivono schede piene di refusi? Non sarebbe meglio dare più possibilità ad un diplomato che ha fatto pratica?

E quelli che hanno avuto la possibilità e l'hanno fatto? Devono attendere la grazia...ognuno il proprio mestiere.

Attendo ancora un volume negli ultimi 10 anni fatto da un Volontario con crismi scientifici.

Giusto a titolo di curiosità, e per spezzare una lancia a favore di chi non ha avuto la possibilità di studiare, come la mettiamo con quel numero di laureati (non tutti) assunti dai musei e medaglieri, che fissano le monete nelle bacheche con lo scotch o con la colla o che utilizzano il Sidol per lucidarle o che scrivono schede piene di refusi? Non sarebbe meglio dare più possibilità ad un diplomato che ha fatto pratica?

Non esistono...come non esistono medici assasini e ingegneri che fanno case che crollano...

Esistono, invece, proprio come esistono Medici assassini e ingegneri che fanno crollare le case...

Ma tu saresti più sicuro in una casa fatta da un ingegnere o in una fatta da un Numismatico?

Il MESSAGGIO essere professionista è uguale ad essere volontario ed aver studiato=non aver studiato. NON LO CONDIVIDO E LO RIPETO.

C'è differenza...e si vede e si sente tutta.

I limiti tra Professionismo e Volontariato devono essere ben chiari, così quello tra Professionisti e Volontari.

Ed è chiaro che i primi possono fare il lavoro dei primi(catalogazione), i secondi non possono fare quello dei primi(interpretazione storica).

Modificato da Vincenzo

Inviato (modificato)

Caro Arka ti pongo una domanda?

Se ci sono 10.000 euro da destinare al LAVORO di CATALOGAZIONE di una collezione museale.

Devono essere chaimati professionisti o volontari?

Se devono essere Professionisti...ti pare che accade questo oggi?

Io vedo solo che nei convegni e negli atti si legge....

Monetazione Apula.

Stazio e Siciliano la pensano così...Crawford e Marchetti in un altro modo.

A RISOLVERE la questione e a DARE UNA RISPOSTA DEFINITIVA ci ha pensato l'AUTOREVOLE PINGOPALLINO.

Autorevole de che? DE CHE? DE CHIACCHIERA. Autorevole perchè è sponsor ufficiale dell'evento?

Si è Abolito il Vituperato PRINCIPIO D'AUTORITA', ma è la Disonestà degli esseri umani l'ha sostituito con quello di Convenienza.

Eh IO NON CI STO. Nei convegni Nazionali si chiamano i Professionisti! E li si pagano!

O a GLASGOW c'erano i volontari o semplici appassionati?

Speriamo che a TAORMINA non ci siano...differenze.

Le chiacchiere girano già molti anni prima dell'evento...

Modificato da Vincenzo

Inviato

Non ho creato un sillogismo. Ho fatto solo una constatazione.

La Numismatica è una disciplina diversa dalla medicina. E anche dall'ingegneria...

Abbiamo già appurato che gli studi numismatici furono iniziati dagli appassionati e che i lavori di puri studiosi arrivarono secoli dopo...

Per quanto riguarda i titoli, continuo a non capire perchè il Numismatico debba essere un laureato in archeologia... A mio avviso una laurea in economia o in storia possono (e devono) pure essere accettate come base. Anzi non so come un archeologo possa occuparsi di circolazione monetaria, di fiscalità o di guerre monetarie...

I criteri scientifici invocati da Vincenzo per le pubblicazioni spesso le rendono incomprensibili al grande pubblico. Infatti quando parlavo di divisione dei ruoli lasciavo il lavoro scientifico ai professori universitari e il lavoro di divulgazione ai ''Volontari'' (che chiamerei più volentieri ''Volonterosi'').

Per quanto riguarda l'intrerpretazione storica nella visione di Vincenzo noto ancora una visione elitaria della scienza. Personalmente non sarei così assolutista.

Infine credo che una persona valida che ha studiato una materia per lungo tempo e ne è diventata esperta prima o poi troverà una sua collocazione e uno stipendio ad essa collegato. Questo vale anche in Numismatica.


Inviato

Per il convegno di Taormina non saprei. Io non sono stato invitato... Se dovesse succedere Vi terrò informati. :)

Per il discorso della catalogazione credo che il responsabile della struttura che detiene le monete debba operare le sue scelte in modo da massimizzare il risultato. Ovvero classificare il maggior numero di monete con quella disponibilità economica. Così la conoscenza numismatica totale ne viene rafforzata.

Mi risulta difficile rispondere invece a fatti concreti da Te richiamati. Personalmente non ho mai voluto nè cercato sponsor e questo per una scelta di libertà. Infatti lo sponsor spesso detta legge e non sempre con criterio...


Inviato (modificato)

Non ho creato un sillogismo. Ho fatto solo una constatazione.

La Numismatica è una disciplina diversa dalla medicina. E anche dall'ingegneria...

Abbiamo già appurato che gli studi numismatici furono iniziati dagli appassionati e che i lavori di puri studiosi arrivarono secoli dopo...

Per quanto riguarda i titoli, continuo a non capire perchè il Numismatico debba essere un laureato in archeologia... A mio avviso una laurea in economia o in storia possono (e devono) pure essere accettate come base. Anzi non so come un archeologo possa occuparsi di circolazione monetaria, di fiscalità o di guerre monetarie...

I criteri scientifici invocati da Vincenzo per le pubblicazioni spesso le rendono incomprensibili al grande pubblico. Infatti quando parlavo di divisione dei ruoli lasciavo il lavoro scientifico ai professori universitari e il lavoro di divulgazione ai ''Volontari'' (che chiamerei più volentieri ''Volonterosi'').

Per quanto riguarda l'intrerpretazione storica nella visione di Vincenzo noto ancora una visione elitaria della scienza. Personalmente non sarei così assolutista.

Infine credo che una persona valida che ha studiato una materia per lungo tempo e ne è diventata esperta prima o poi troverà una sua collocazione e uno stipendio ad essa collegato. Questo vale anche in Numismatica.

Mi dispiace ma questo non lo accetto. Scienza è la medicina e Scienza è la Numismatica.

E il fatto che la Numismatica sia nata come hobby, non significa che oggi lo sia ancora.

Pure nel 400 la medicina NON era una scienza.

Cosa c'entra Numismatica e Archeologia?

Sarà perchè l'Archeologo deve aver fatto TRE esami universitari all'università, con relativa tesi in numismatica...una scuola di Specializzazione con relativa tesi in numismatica....un dottorato di ricerca...con progetto numismatico.

L'Economista non mi risulta faccia tutti questi esami...e poi la Numismatica deve essere accompagnata da Esami Archeologici...Epigrafici...Paleografici...Storici, Linguistici(Greco e Latino)

Un economista fa tutto ciò? Non mi pare.

E così si eviterebbero figure barbine atte a confondere un genitivo singolare latino da quello in greco.

Io una visione elitaria della Scienza. Questo è quello che volete vedere....

Io ho una visione Professionale della Scienza. A ognuno il suo mestiere.

Il discorso il bravo alla fine ce la farà...è un discorso che poteva valere 50 anni fa...oggi la TANTO RIPETUTA "INTELLIGENZA" EVOLUTIVA non lo permette...a 1 su 1000 e gli altri 999 bravi? Leggono libri di medicina e vanno a fare i medici? Perchè un medico potrebbe fare il Numismatico e un numismatico non il medico?

NO, NIENTE SERIE A E NIENTE SERIE B.

P.S. Gradirei che tu e Numizmo che siete esperti della sezione antichistica mi postaste(anche in privato)una bibliografia di Pubblicazioni Scientifiche fatte da Volontari non Professionisti.

Dal 1970 in poi.

Così per non denigrare e pubblicizzare nessuno in publico domo.

Modificato da Vincenzo

Inviato (modificato)

Non ho creato un sillogismo. Ho fatto solo una constatazione.

La Numismatica è una disciplina diversa dalla medicina. E anche dall'ingegneria...

Abbiamo già appurato che gli studi numismatici furono iniziati dagli appassionati e che i lavori di puri studiosi arrivarono secoli dopo...

Per quanto riguarda i titoli, continuo a non capire perchè il Numismatico debba essere un laureato in archeologia... A mio avviso una laurea in economia o in storia possono (e devono) pure essere accettate come base. Anzi non so come un archeologo possa occuparsi di circolazione monetaria, di fiscalità o di guerre monetarie...

I criteri scientifici invocati da Vincenzo per le pubblicazioni spesso le rendono incomprensibili al grande pubblico. Infatti quando parlavo di divisione dei ruoli lasciavo il lavoro scientifico ai professori universitari e il lavoro di divulgazione ai ''Volontari'' (che chiamerei più volentieri ''Volonterosi'').

Per quanto riguarda l'intrerpretazione storica nella visione di Vincenzo noto ancora una visione elitaria della scienza. Personalmente non sarei così assolutista.

Infine credo che una persona valida che ha studiato una materia per lungo tempo e ne è diventata esperta prima o poi troverà una sua collocazione e uno stipendio ad essa collegato. Questo vale anche in Numismatica.

Sono assolutamente d'accordo.

Modificato da francesco77

Inviato (modificato)

Per le lingue sono d'accordo... Non le avevo considerate perchè oltre ad essere laureato in economia, ho anche fatto il liceo classico...

Per quanto riguarda le pubblicazioni dei ''volonterosi'' ribadisco che NON hanno uno scopo scientifico, ma uno divulgativo. Ma qualcuno di loro ha fatto anche lavori scientifici e tra l'altro non vedo perchè tale informazione non possa essere fruibile da tutti.

Ho già citato il caso di Philip Grierson.

Ora vorrei citare Pierre Bastien, un monumento per la zecca di Lugdunum, ma anche un'ottimo studioso della numismatica del tardo impero. Ah, dimenticavo, collezionista.

Modificato da Arka

Inviato

Per le lingue sono d'accordo... Non le avevo considerate perchè oltre ad essere laureato in economia, ho anche fatto il liceo classico...

Per quanto riguarda le pubblicazioni dei ''volonterosi'' ribadisco che NON hanno uno scopo scientifico, ma uno divulgativo. Ma qualcuno di loro ha fatto anche lavori scientifici e tra l'altro non credo che tale informazione non possa essere fruibile da tutti.

Ho già citato il caso di Philip Grierson.

Ora vorrei citare Pierre Bastien, un monumento per la zecca di Lugdunum, ma anche un'ottimo studioso della numismatica del tardo impero. Ah, dimenticavo, collezionista.

Ma il binomio non è Collezionista=Cretino.

Perchè un PROFESSIONISTA può essere pure Collezionista. E Grierson è un esempio. Professore di Numisamtica a Cambridge.

Ma quanti Collezionisti sono Professionisti?

Scopo Scientifico e Scopo Divulgativo. Mi sta bene...

Ma ripeto deve essere chiaro l'intento.

Non si può far credere quello che non è.

Riposto un mio precedente post:

Io vedo solo che nei convegni e negli atti si legge....

Monetazione Apula.

Stazio e Siciliano la pensano così...Crawford e Marchetti in un altro modo.

A RISOLVERE la questione e a DARE UNA RISPOSTA DEFINITIVA ci ha pensato l'AUTOREVOLE PINGOPALLINO.

Autorevole de che? DE CHE? DE CHIACCHIERA. Autorevole perchè è sponsor ufficiale dell'evento?

E questo lo avrai notato anche tu...dato che ti occupi di monetazione apula....

P.S. Il problema non è io e lei...ma tutti.


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