Vincenzo Inviato 16 Maggio, 2011 #51 Inviato 16 Maggio, 2011 (modificato) non farei pianti e tragedie per questo fatto. il processo non c'è stato e, quando e se ci sarà, probabilmente non sapremo mai come andrà a finire perchè i giornali non ne parleranno. il collezionismo, anche di monete antiche, non è un reato e non c'è nemmeno scritto in nessuna legge che ogni moneta antica deve avere la sua bella fattura... certo, quella serve ed è un aiuto per dimostrare che non è frutto di scavo, ma di contro io dico, e un buon avvocato credo faccia altrettanto, sta in capo all'accusa dimostrare che una moneta proviene da uno scavo abusivo e addurre elementi precisi a comprova. non c'è l'obbligo di denuncia del possesso di monete antiche da fare alla soprintendenza dei beni culturali come ribadito dalla soprintendenza stessa, per cui io ritengo che alla fine a incappare in determinati problemi sia relativamente difficile. poi certo, tutto può succedere! Credo che il problema sollevato non sia il risultato del processo che può TERMINARE(o meno)con il DISSEQUESTRO, ma prevenire il SEQUESTRO. E credo che una buona fattura o una dichiarazione di leicità al possesso o alla proprietà, AIUTI IN TAL SENSO, ECCOME SE AIUTI. Poi ognuno fa quel che crede sia giusto...se poi il giusto non corrisponde al lecito...sarà causa del suo mal. La discussione, se mi permettete, non riguarda QUESTO o QUEL CASO particolare...che potrà fare pure Giurisprudenza(non essendo molto chiari i termini, la vedo difficile), ma dove vogliamo andare... quale direzione. Se parliamo lingue diverse...io colleziono, quindi mi interessa COME DETENERE L'OGGETTO. Io studio...quindi mi interessa che l'OGGETTO non cada in mano poco consone allo studio...non ne veniamo a capo. Cerchiamo di rispettare le esigenze di tutti...e stabilire le priorità nella discussione(e anche questa la vedo difficile). Per me il valore culturale, prevale sull'aspetto collezionistico. E quindi l'oggetto a disposizione di tutti(per principio, nei fatti e sull'applicazione se ne discute dopo), prevale sul possesso privato. Siete d'accordo? Non credo. INFINE UNA RICHIESTA.. Facciamo un elenco delle COMPETENZE del mondo professionistico e di quello collezionistico o affine(che vanno al di là del puro possesso dell'oggetto). Quello che si può fare e quello che non si può fare per contribuire al sollevamento della cultura numismatica italiana... Modificato 16 Maggio, 2011 da Vincenzo
grigioviola Inviato 16 Maggio, 2011 #52 Inviato 16 Maggio, 2011 Per me il valore culturale, prevale sull'aspetto collezionistico. E quindi l'oggetto a disposizione di tutti(per principio, nei fatti e sull'applicazione se ne discute dopo), prevale sul possesso privato. Siete d'accordo? Non credo. certo, anche per me. purtroppo però non sempre l'oggetto è a disposizione di tutti, sia nel caso di detenzione pubblica (museo, ente ecc) che privato (collezionista, fondazione privata, ecc). quindi nemmeno da qui se ne esce. il percorso del numismatico professionista, inteso come accademico o operatore dei beni culturali, è quello da te citato ed è corretto ed è un percorso rispettabilissimo che fa dello studio e la ricerca l'obbiettivo e fine principale. il percorso del numismatico professionista, inteso come venditore, è pure questo un percorso rispettabile che fa del commercio e del profitto l'obbiettivo e fine principale, com'è giusto che sia, nel rispetto della normativa vigente. il percorso del numismatico dilettante è quello del collezionista che ha tutti i diritti di potersi muovere liberamente tra le due figure citate precedentemente e dialogare con loro nel rispetto della normativa. credo che questi siao tre capisaldi imprescindibili. discutere per ore e ore sul fatto che la legge sia giusta, sbagliata, repressiva, di tutela ecc ecc... non apporta alcuna utilità e non produce alcun frutto. in italia questa è la legge ed è dovere dei cittadini rispettarla. punto. si può fare tutto purché questo tutto si muova nei binari della legalità. il collezionismo non è un male da condannare, spesso in passato (ma anche nella contemporaneità) in ambito numismatico gli studi più approfonditi, i lavori di catalogazione, e le scoperte principali sono state fatte da collezionisti o comunque da loro sono arrivati gli stimoli di avvio per lavori di accademici. il ruolo dell'accademico e quello del collezionista non devono essere visti in antitesi, ma come due ruoli compenetrabili e che devono operare in collaborazione reciproca. la legge deve tutelare chi invece si appropria indebitamente di beni di pubblico demanio frutto di attività illecite nel territorio quali scavi abusivi, furti in musei ecc ecc ecc, non dovrebbe (uso il condizionale perchè di fatto a volte avviene il contrario, ma spesso fortunatamente no!) accanirsi sul semplice collezionista. di contro il collezionista deve avere un codice etico comportamentale corretto. lo stato siamo noi, e le istituzioni sono qui per essere a nostro servizio ed è giusto che tutelino e assistino la collettività. se sbaglia il privato, va punito secondo quanto la legge prevede, se sbaglia lo stato nell'applicazione della legge sarà il processo a chiarirlo. la tutela per il collezionista? stare lontano da tombaroli e personaggi di mal affare. direi che questo è più che sufficiente. ci sono moltissimi commercianti seri nel settore, italiani e non. adesso che ormai da anni è cosa nota l'attenzione che le forze dell'ordine riversano nel settore, è buona norma iniziare (se già non lo si faceva) a richiedere fatture, ricevute dichiarazioni o altro ai venditori di monete in modo tale da provare che quel dato pezzo che ho in collezione non proviene da scavi abusivi. certo, tantissimi collezionisti si troveranno privi di questa documentazione per pezzi acquistati anni addietro, ma se non hanno mai frequentato dubbi individui e se delle ultime acquisizioni dispogono di idonea documentazione, credo che anche nella (a questo punto remota) possibilità di sequestri cautelari siano comunque abbastanza al sicuro... il dolo va dimostrato e il semplice possesso di un bene numismatico non costituisce reato. Awards
Arka Inviato 16 Maggio, 2011 #53 Inviato 16 Maggio, 2011 Conoscenza e possesso... Credo che la sintetizzazione di tutto il discorso fin qui fatto sia nelle due parole scritte sopra. Faccio a tutti una prima domanda. Per la conoscenza è indispensabile il possesso? 1
Vincenzo Inviato 16 Maggio, 2011 #54 Inviato 16 Maggio, 2011 Conoscenza e possesso... Credo che la sintetizzazione di tutto il discorso fin qui fatto sia nelle due parole scritte sopra. Faccio a tutti una prima domanda. Per la conoscenza è indispensabile il possesso? Per me la risposta è ovvia...NO! Se fosse il contrario dovrei cambiare mestiere...e non ci tengo proprio. Ma sentiamo i pareri altrui...
grigioviola Inviato 16 Maggio, 2011 #55 Inviato 16 Maggio, 2011 non esiste una risposta univoca. in linea di massima no, il possesso non è indispensabile per la conoscenza. va detto però che è imprescindibile la fruibilità per la conoscenza. se devo fare una ricerca su di un antoniniano di carusio, non mi posso fermare alla sola descrizione delle legende della moneta. avrò bisogno quanto meno di un esame diretto del pezzo, della disponibilità (visto che non lo detengo) di foto ad alta risoluzione, di dati inerenti a peso, composizione materiale ecc ecc ecc. in altri casi invece la conoscenza deriva dal possesso... il semplice possesso di un pezzo mi può spingere alla conoscenza e conseguentemente alla condivisione della stessa. per cui direi che non esiste una risposta univoca e che, ritornando a quanto ho già detto, la conoscenza può nascere anche dal non possesso. direi quindi che la parola chiave è FRUIBILITA' Awards
Arka Inviato 16 Maggio, 2011 #56 Inviato 16 Maggio, 2011 Cambio leggermente la domanda (soprattutto per Grigioviola). Nel caso in cui ci sia (disponibile a tutti) per una data moneta una foto ad alta risoluzione e tutti i parametri necessari (peso, diametro, andamento conii, ecc...) il possesso è necessario?
grigioviola Inviato 16 Maggio, 2011 #57 Inviato 16 Maggio, 2011 (modificato) per la sola conoscenza no, il possesso non è necessario. il possesso diviene "necessario" solo nel caso in cui ad aver sete di conoscenza sia il collezionista! in questo caso subentrerebbe il desiderio di possedere il pezzo in questione. ma ai fini della solo conoscenza no, non è necessario. se sto compiendo degli studi, la foto ad alta risoluzione tutti i dati necessari e la possibilità di vedere dal vivo la moneta, sono bastevoli. se devo pensare al collezionista, il possesso fa parte invece del suo "essere". ...per i miei studi personali che sto facendo sulla monetazione radiata imitativa "posseggo" tantissimi esemplari: tutte foto scaricate a relativamente alta risoluzione, con dati fisici di peso, materiale, diametro per ogni moneta. per quello che sto facendo (censimento dei tipi, richiamo ai tipi ufficiali, attribuzione dell'autorità emittente e considerazini statistiche) il possesso non mi è assolutamente necessario. diversamente, mi è necessario il possesso di testi, articoli, estratti bibliografici per approfondire gli argomenti che sto affrontando. ecco, ho preferito contestualizzare con un esempio concreto. Modificato 16 Maggio, 2011 da grigioviola Awards
dabbene Inviato 16 Maggio, 2011 #58 Inviato 16 Maggio, 2011 (modificato) Leggo tante belle parole ,bei discorsi ,però poi da persona pratica ,ritorno per l'ennesima volta alla partenza della sentenza di marzo della Cassazione che dice che è fondamentale l'aspetto storico di una collezione e non quello numismatico ; io penso a chi conosco ,a chi coleziona ,a chi fa una zecca ,un periodo determinato ,a chi colleziona con metodo e ha un filo conduttore ,tutti questi collezionano avendo anche una valenza storica nel loro percorso da collezionista ,qundi ci siamo dentro quasi tutti in questo ; sul fatto che si dovrebbe comprare alle aste o solo da commercianti che rilasciano certificazione di lecita provenienza ,capisco che è il giusto ,ma domando a voi ,oggi percentualmente quanti sono gli acquisti numismatici fatti con questa modalità ? C'è Verona vicina ,i convegni,i mercatini ,tanti commercianti ,la realtà è diversa ,il quotidiano non è così ,bisogna anche essere franchi con tutti e ammettere che ci muoviamo poi in modo diverso quasi tutti ....e allora.... ci sono due numismatiche commerciali ,di cui una largamente maggioritaria Modificato 16 Maggio, 2011 da dabbene
Vincenzo Inviato 16 Maggio, 2011 #59 Inviato 16 Maggio, 2011 Cambio leggermente la domanda (soprattutto per Grigioviola). Nel caso in cui ci sia (disponibile a tutti) per una data moneta una foto ad alta risoluzione e tutti i parametri necessari (peso, diametro, andamento conii, ecc...) il possesso è necessario? Io sarei felice e fortunato...visti i casi in cui ci sbattiamo ogni giorno. Per grigiovola. E se esistesse una moneta conosciuta in pochissimi pezzi, reputi che essi debbano essere conservati degnamente in un museo o da un collezionista privato. Perchè credo che questo è quello che cerchiamo tutti di capire. Quanto l'esigenza del collezionista deve fermarsi di fronte all'interesse comune? Per dabbene Il fatto che molti si muovano così è un dato di fatto. Il fatto che essi non siano tutti consapevoli che muoversi così può nuocere a se stessi. E' un dato di fatto. Ma quanti rinunciano alla CONVENIENZA(del possseso e del risparmio=neiente fattura 100 euro di meno)per la LEICITA'?
Arka Inviato 16 Maggio, 2011 #60 Inviato 16 Maggio, 2011 Caro Dabbene arriveremo anche al Tuo quesito. Il problema è complesso. La stessa legislazione è complessa. Se partiamo da concetti semplici, arriveremo a quelli più complessi. Secondo Te conoscenza e possesso sono assolutamente legati?
Vincenzo Inviato 16 Maggio, 2011 #61 Inviato 16 Maggio, 2011 (modificato) per la sola conoscenza no, il possesso non è necessario. il possesso diviene "necessario" solo nel caso in cui ad aver sete di conoscenza sia il collezionista! in questo caso subentrerebbe il desiderio di possedere il pezzo in questione. ma ai fini della solo conoscenza no, non è necessario. se sto compiendo degli studi, la foto ad alta risoluzione tutti i dati necessari e la possibilità di vedere dal vivo la moneta, sono bastevoli. se devo pensare al collezionista, il possesso fa parte invece del suo "essere". ...per i miei studi personali che sto facendo sulla monetazione radiata imitativa "posseggo" tantissimi esemplari: tutte foto scaricate a relativamente alta risoluzione, con dati fisici di peso, materiale, diametro per ogni moneta. per quello che sto facendo (censimento dei tipi, richiamo ai tipi ufficiali, attribuzione dell'autorità emittente e considerazini statistiche) il possesso non mi è assolutamente necessario. diversamente, mi è necessario il possesso di testi, articoli, estratti bibliografici per approfondire gli argomenti che sto affrontando. ecco, ho preferito contestualizzare con un esempio concreto. L'esempio concreto spiega perfettamente il concetto. Libri...testi...articoli...ricerche bibliografiche...NECESSITA' DI CATALOGAZIONE. Altra domanda scomoda...chi deve fare questa catalogazione? Professionista che Ovviamente vuole essere pagato. O Volontario? Se Volontario perchè? Per far risparmiare gli uffici museali? E chi ha studiato per 10 anni questo lavoro...se ne va a spasso? Domanda lecita o sbaglio? Modificato 16 Maggio, 2011 da Vincenzo
Vincenzo Inviato 16 Maggio, 2011 #62 Inviato 16 Maggio, 2011 (modificato) Caro Dabbene arriveremo anche al Tuo quesito. Il problema è complesso. La stessa legislazione è complessa. Se partiamo da concetti semplici, arriveremo a quelli più complessi. Secondo Te conoscenza e possesso sono assolutamente legati? Caro Arka stiamo sulla stessa barca, che fa acqua...non farà rima, ma assonanza si. Credi che le posizioni siano conciliabili? Ti saluto, Vincenzo. Modificato 16 Maggio, 2011 da Vincenzo
orlando10 Inviato 16 Maggio, 2011 #63 Inviato 16 Maggio, 2011 Nel caso in cui ci sia (disponibile a tutti) per una data moneta una foto ad alta risoluzione e tutti i parametri necessari (peso, diametro, andamento conii, ecc...) il possesso è necessario? No, purché si riconosca senza fronzoli che conoscenza e oggetto conosciuto siano due fatti ben distinti. Altrimenti, scrivendo per estremi, dopo che ho fatto la mia bella catalogazione, potrei portare gli esemplari in fonderia...
grigioviola Inviato 16 Maggio, 2011 #64 Inviato 16 Maggio, 2011 Per grigiovola. E se esistesse una moneta conosciuta in pochissimi pezzi, reputi che essi debbano essere conservati degnamente in un museo o da un collezionista privato. Perchè credo che questo è quello che cerchiamo tutti di capire. Quanto l'esigenza del collezionista deve fermarsi di fronte all'interesse comune? gli unicum dovrebbero stare in un museo, concordo al 100%. come del resto concordo sul fatto che se questi esemplari sono stati immessi a suo tempo nel commercio in maniera legittima, è altrettanto giusto (ma solo in questo caso) che rimangano in ambito privato. Awards
Arka Inviato 16 Maggio, 2011 #65 Inviato 16 Maggio, 2011 Se c'è una possibilità, anche una sola possibilità, di conciliare tutte le anime della Numismatica (mondo universitario, ministero, commercianti e collezionisti) credo che sia nostro dovere tentare di provare. Credo che il modo migliore sia di cominciare a condividere concetti base semplici e chiari per tutti. Se tutti siamo d'accordo sulle fondamenta, potremo costruire il resto dell'edificio. Per questo ci vorrà la buona volontà di tutti, la capacità di comprendere le esigenze di tutti e una buona dose di tolleranza (siamo tutti umani e tutti possiamo sbagliare). Spero molto nel dialogo e che questo dia buoni frutti.
Vincenzo Inviato 16 Maggio, 2011 #66 Inviato 16 Maggio, 2011 (modificato) No, purché si riconosca senza fronzoli che conoscenza e oggetto conosciuto siano due fatti ben distinti. Altrimenti, scrivendo per estremi, dopo che ho fatto la mia bella catalogazione, potrei portare gli esemplari in fonderia... Dal punto di vista cognitivo è ESATTAMENTE così. So che può fare orrore. Ma gli archeologi NON sono folli nel catalogarsi migliaia di ceramica COMUNE semplicemente per averne un misero dato da due righe. E ti posso assicurare che non è tutta sta bellezza da ammirare. Poi i migliaia di frammenti possono essere pure calcidificati. Conoscenza e oggetto sono legati solo nella funzione dei dati che il secondo dà alla prima. E ciò se mi permetti è ciò che differenzia un archeologo da un ricercatore di antichità. Il primo presegue un fine di conoscenza, il secondo l'oggetto della conoscenza. Caro Arka, è una vita che ci provo...ma come avrai notato le posizioni sono ben distanti. Sono distanti fra Enti Pubblici e Enti Pubblici, figuriamoci tra Pubblico e Privato. Sentite le Controversie fra il Metropolitan Museum di New York e il Museo di Firenze? E la Guerra Fradda Culturale tra Inghileterra e Grecia sulle Metope del Partenone? Perchè di Guerra e diritto Internazionale si parla... Dove dovrebbero stare secondo voi? Per me attaccate al luogo originario, cioè Atene...eppure l'Inghilterra ne detiene il POSSESSO LEGITTIMO, avendole PAGATE a suo tempo. Allora che si fa? Il danno per un archeologo è notevole. Le metope in un museo sono fuori del proprio contesto... Sono situazioni difficili...per tal ragione, non concepisco l'accanimento, l'insulto e la RAGIONE ASSOLUTA. Modificato 16 Maggio, 2011 da Vincenzo
ghezzi60 Inviato 16 Maggio, 2011 #67 Inviato 16 Maggio, 2011 Buon Giorno La "fruibilità", disponibilità fisica diretta in alcuni casi è imprescindibile dalla conoscenza, non necessariamente il possesso. sarebbe come "visitare" una località storica leggendo Wikipedia e facendo una ricerca di immagini sul web. (la disponibilità di immagini, anche in bassa risoluzione, è per ora utopia, e non credo le cose possano cambiare a breve) cordialità
grigioviola Inviato 16 Maggio, 2011 #68 Inviato 16 Maggio, 2011 chi deve fare questa catalogazione? Professionista che Ovviamente vuole essere pagato. O Volontario? Se Volontario perchè? Per far risparmiare gli uffici museali? E chi ha studiato per 10 anni questo lavoro...se ne va a spasso? Domanda lecita o sbaglio? qui la scelta sta all'ente museale. ci sono volontari preparati che possono essere guidati da professionisti anche interni al museo stesso (vedi il progetto Lorenzo il magnifico) che lavori dati in appalto a professionisti e quindi giustamente retribuiti. c'è poi da dire che la catalogazione spesso è anche opera di studiosi e/o collezionisti che si muovono sulla base di moti personali perchè appassionati di un periodo, di una zecca, di un imperatore... che raccolgono i loro sforzi e li pubblicano. per cui, ancora una volta non c'è una risposta univoca. :) quanto dice poi dabbene sul mondo commerciale dei convegni, mercatini ecc è vero, verissimo e sacrosanto. la realtà è spesso varia e molti si muovono in questa realtà comperando monete che sono nel commercio chissà da quanti anni! ma che tuttavia circolano privi di fatture, ricevute eccetera o che magari provengono dall'estero dove il panorama legislativo che regolamenta i ritrovamenti è diversissimo. quindi? quindi, stando così com'è la normativa italica, sta al collezionista darsi una sua condotta "morale-commerciale" e scegliere da chi, e con quali eventuali rischi annessi, acquistare. Awards
grigioviola Inviato 16 Maggio, 2011 #69 Inviato 16 Maggio, 2011 Buon Giorno La "fruibilità", disponibilità fisica diretta in alcuni casi è imprescindibile dalla conoscenza, non necessariamente il possesso. sarebbe come "visitare" una località storica leggendo Wikipedia e facendo una ricerca di immagini sul web. (la disponibilità di immagini, anche in bassa risoluzione, è per ora utopia, e non credo le cose possano cambiare a breve) cordialità non concordo... se io vado a vedere Aquileia, non me ne vengo a casa con un lacerto di mosaico se sto facendo degli studi sui lavori musivi romani. similmente se sto facendo degli studi sulla zecca di Padova vado al museo bottacin per vedere ed eventualmente fotografare il ducato d'oro, non necessariamente devo battere le piste commerciali numismatiche di mezzo mondo per averne un esemplare (magari, vista la rarità del pezzo!!!!). quindi non è proprio come visitare una località storica su wikipedia! non riduciamo tutto così ai minimi termini. a sostegno di quanto dico, sono per esempio le belle discussioni che son nate in questi giorni sugli "inediti" veronesi... sono monete che io non possiedo, ma di cui ora ho foto, ipotesi, confronti, legende, storia... anche se non ho la moneta sono comunque entrato in contatto con la conoscenza... ergo, a me non è necessario il possesso. Awards
grigioviola Inviato 16 Maggio, 2011 #70 Inviato 16 Maggio, 2011 Dove dovrebbero stare secondo voi? Per me attaccate al luogo originario, cioè Atene...eppure l'Inghilterra ne detiene il POSSESSO LEGITTIMO, avendole PAGATE a suo tempo. Allora che si fa? Il danno per un archeologo è notevole. Le metope in un museo sono fuori del proprio contesto... Sono situazioni difficili...per tal ragione, non concepisco l'accanimento, l'insulto e la RAGIONE ASSOLUTA. sì sono situazioni difficili. epperò nel caso concreto, attualmente, le metope dovrebbero stare dove stanno. ormai hanno una loro storia anche in quel museo. diversamente ridiamo ad museo van gogh di amsterdam tutti i quadri di van gogh, la gioconda e le opere d'arte italiane ai musei italiani, le collezioni egizie di torino, bologna e padova al museo del cairo... questa cosa non ha alcun senso e davvero sconfina nel becero campanilismo e nell'uso distorto del diritto internazionale. le metope decontestualizzate dal partenone hanno lo stesso "fuori contesto" dei reperti archeologici allontanati dagli scavi e messi in un museo, lo stesso "fuori contesto" degli affreschi di pompei levati dagli edifici (dove son sostituiti da copie) e messi in museo... no, questi discorsi rischiano di sconfinare in quell'estremismo che non approda a nulla di utile. come arka credo anch'io nel dialogo tra istituzioni, privato, mondo accademico e semplici curiosi. Awards
Vincenzo Inviato 16 Maggio, 2011 #71 Inviato 16 Maggio, 2011 (modificato) Caro Grigiovola, non è proprio la stessa cosa Volontario o Professionista. Uno perchè il Professionista è tale per una ragione...e dopo 10 anni non può essere scavalcato per ragioni di Convenienza(risparmio da parte dell'Ente museale). Perchè se tutti facessero così...la Numismatica scenderebbe da Scienza Professionale, a materia Hobbistica se è sufficiente il solo accompagnatore del Volontario. In altri ambiti funziona in maniera differente. Non ci sono VOLONTARI provetti nelle aule dei Tribunali, pur se accompagnati. Non ci sono VOLONTARI provetti nelle sale operatorie, pur se accompagnati. E per questa ragione non vi possono essere VOLONTARI Numismatici nei musei, pur se accompagnati. Il medico, volontario numismatico, ha il suo lauto stipendio da medico. Il numismatico che non fa il numismatico, cosa va a fare, NON POTENDO fare il SUO LAVORO? Su un punto, BISOGNA CONCORDARE. Non esistono Professioni di Serie A(medici, avvocati, ingengeri) e Professioni di Serie B(Geologi, Archeologi, Storici dell'Arte, Numismatici). Io non POSSO(e neanche VOGLIO) assumere lavori che NON MI SPETTANO, gradirei che i Primi non assumessero CARICHE o PROGETTI dei secondi. Gradirei che Direttore di un museo Archeologico FOSSE UN ARCHEOLOGO, e non un Medico o Ingegnere inserito lì politicamente. Seppur NOTO APPASSIONATO DI ARCHEOLOGIA!!! La Numismatica è una Scienza, innanzitutto...e se occorrono 10 anni di studio(più o meno quando occorrono a un medico per entrare in sala operatoria)un motivo ci sarà. Non trovi? La mansioni tra VOLONTARI e PROFESSIONISTI devono essere tenute distinte e precisate a priori. P.S. Sai quanto ci si scanna sulla questione delle metope? E senza arrivare a risposta univoca. Nel 2004 è successo un GRAVE FATTO DIPLOMATICO(con ripercussioni a tutt'oggi)passato sotto silenzio. La GRECIA aveva chiesto il PRESTITO delle Metope in funzione OLIMPIADE..l'INGHILTERRA ha risposto no. Motivazione? Aveva PAURA che non LE FOSSERO RESTITUITE...questi sono i livelli di cui dovremmo ragionare. Modificato 16 Maggio, 2011 da Vincenzo
dabbene Inviato 16 Maggio, 2011 #72 Inviato 16 Maggio, 2011 Conoscenza è una cosa ,possesso un'altra ,posso conoscere la Collezione Brambilla essendo stato al Civico di Pavia,averla vista,fotografata,preso i dati ,divulgarla anche ,ma non possederla ; c'è poi anche un'altra distinzione che a volte viene considerata ,detenere un bene legalmente ed essere proprietario, detengo un bene con l'avallo e il benestare delle istituzioni,ma non ne sono proprietario e per mostre o usi importanti essere disponibile a prestarlo temporaneamente .
grigioviola Inviato 16 Maggio, 2011 #73 Inviato 16 Maggio, 2011 concordo con quanto dici... ah, tra parentesi, stai parlando con un laureato in storia e conservazione dei beni architettonici e ambientali, che però di lavoro fa tutt'altro... quindi ben conosco l'ambiente, le problematiche e le logiche di risparmio che a volte generano bestialità. il volontario ha un senso se le sue mansioni non sono di catalogazione diretta, ma magari di mera realizzazione di schede sulla base di attribuzioni già fatte da professionisti. d'altra parte i musei spesso si trovano a fare i conti con i fondi che hanno... ma rischiamo di uscire dal seminato... e affrontare problemi sempre più vasti... una cosa per volta come dice il buon arka! altrimenti rischiamo di far solo del qualunquismo! capisco il tuo "scornarti" contro determinate situazioni dato che sono il tuo pane lavorativo quotidiano! Awards
Vincenzo Inviato 16 Maggio, 2011 #74 Inviato 16 Maggio, 2011 (modificato) concordo con quanto dici... ah, tra parentesi, stai parlando con un laureato in storia e conservazione dei beni architettonici e ambientali, che però di lavoro fa tutt'altro... quindi ben conosco l'ambiente, le problematiche e le logiche di risparmio che a volte generano bestialità. il volontario ha un senso se le sue mansioni non sono di catalogazione diretta, ma magari di mera realizzazione di schede sulla base di attribuzioni già fatte da professionisti. d'altra parte i musei spesso si trovano a fare i conti con i fondi che hanno... ma rischiamo di uscire dal seminato... e affrontare problemi sempre più vasti... una cosa per volta come dice il buon arka! altrimenti rischiamo di far solo del qualunquismo! capisco il tuo "scornarti" contro determinate situazioni dato che sono il tuo pane lavorativo quotidiano! Ci siamo capiti perfettamente...non occorrono altre parole... E ti dirò concordo pure nella funzione del Volontario come Compilatore di schede...ma poi quando a questi vengono affidate Presunte PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE...esaltate nei Convegni(anche di un certo spessore)...poi è normale che ci si inca++a. Pubblicazioni con tanto di SPONSOR del PROPRIO NEGOZIO(lo stesso del CONVEGNO). Leggero Conflitto di Interessi? Vincenzo. Modificato 16 Maggio, 2011 da Vincenzo
ADMIN incuso Inviato 16 Maggio, 2011 Staff ADMIN #75 Inviato 16 Maggio, 2011 Per me il valore culturale, prevale sull'aspetto collezionistico. E quindi l'oggetto a disposizione di tutti(per principio, nei fatti e sull'applicazione se ne discute dopo), prevale sul possesso privato. Siete d'accordo? Non credo. Pero' ragioniamo in base a come funzionano le cose e non in base ad un mondo ideale di marzapane. Mi sembra che l'evidenza sperimentale dei fatti neghi del tutto la teoria che proponi. Le maggiori opere numismatiche sono state stilate da privati e spesso collezionisti privati. Il CNI e' stato scritto basandosi sulla collezione *privata* di un *privato*. Le collezioni numismatiche della CARIGE e del gruppo Intesa (enti privati no?) sono state pubblicare anzi per la CARIGE lo hanno fatto due volte in poco tempo e per il gruppo Intesa sono anche tutte pubblicate su web. Mi sembra che in questo forum abbondino i *privati* che forniscono informazioni o sbaglio? Non che non esistano controesempi, senza scomodare Catalli e il monetiere di Firenze, ci sono anche altre realta'; ad esempio mi sembra che la sovraintendenza dell'Emilia Romagna stia alacremente lavorando in tal senso e probabilmente ce ne sono anche altre che non conosco. Ma nel complesso mi sembrano minoritarie rispetto a quanto fatto dal privato. Tralascio il discorso conservazione in cui il pubblico ha dimostrato qualche pecca, casi clamorosi ma che spero siano una eccezione. Altra domanda scomoda...chi deve fare questa catalogazione? Professionista che Ovviamente vuole essere pagato. O Volontario? Se Volontario perchè? Per far risparmiare gli uffici museali? E chi ha studiato per 10 anni questo lavoro...se ne va a spasso? ... Su un punto, BISOGNA CONCORDARE. Non esistono Professioni di Serie A(medici, avvocati, ingengeri) e Professioni di Serie B(Geologi, Archeologi, Storici dell'Arte, Numismatici). Io non POSSO(e neanche VOGLIO) assumere lavori che NON MI SPETTANO, gradirei che i Primi non assumessero CARICHE o PROGETTI dei secondi. Lo deve fare quello capace. Credo che 10 anni di archeologia (10 anni?) si possano fare anche senza occuparsi di monete o comunque facendolo in maniera minoritaria. L'albo degli archeologi che citavi in altri messaggi mi fa nascere il sospetto della solita corporazione. Con questo non voglio disconoscere la professionalita' che dovrebbe derivare da un preciso corso di studi ma non esageriamo. Per essere operati di appendicite (operazione credo ragionevolmente semplice) ci vuole un medico e anzi un medico che sappia come farla ma per provare il polso ad una persona forse non e' necessario e per fare una iniezione in una chiappa e' quasi meglio evitarlo (esperienza personale). Anche assumendo che non vi siano professioni di serie A o di serie B esistono comunque ambiti in cui anche i non professionisti possono sufficere. A proposito Ganganelli credo sia ingegnere, la GRECIA aveva chiesto il PRESTITO delle Metope in funzione OLIMPIADE..l'INGHILTERRA ha risposto no. Motivazione? Aveva PAURA che non LE FOSSERO RESTITUITE...questi sono i livelli di cui dovremmo ragionare. La soluzione e' semplice vendere tutta l'acropoli all'Inghilterra per fargliela rimontare nei pressi di Londra con anche le metope e allo stesso tempo ripianando parte del debito pubblico greco (scherzo ma in fondo anche noi abbiamo venduto il Colosseo no?).
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