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IGNORED

Due 50 Centesimi comuni, ma non troppo.


Risposte migliori

Inviato (modificato)

Eccomi dinuovo a voi con due belle monetine ed una domanda. Le monetine portano l'effige di due grandi protagonisti del turbolento passato storico Italiano. Pio IX e Vittorio Emanuele II. Se i rapporti fra i due maggiori esponenti dello Stato e della Chiesa furono ufficialmente burrascosi, personalmente i due protagonisti della vita politica Italiana si stimarono e seppero mantenere sempre un "canale" privato aperto. Sul piano personale Vittorio Emanuele II ebbe sempre ( sino alla morte..) il massimo rispetto per il Pontefice.

Venendo alle due monetine 10 Soldi = 50 Centesimi Pio IX e la 50 Centesimi 1860 Re Eletto la mia domanda e' questa : erano le due monete spendibili ed intercambiabili su tutto il nuovo territorio unificato Italiano? O solamente nell' ex Stato Pontificio? O non erano affatto intercambiabili?

Che rapporto esisteva negli anni '60 (1860) fra le due monetizazioni?:unsure:

Grazie!

10Soldi1866XXIPioIXObverse.jpg

10Soldi1866XXIPioIXReverse.jpg

50Centesimi1860FVEIIReElettoObverse.jpg

50Centesimi1860FVEIIReElettoReverse.jpg

Modificato da Paleologo

Inviato

Interessante me lo sono chiesto anche io.

Questa monetazione è figlia del sistema decimale francese, adottata poi da vari paesi europei.

Solo sei anni più tardi sarà introdotta l'unione monetaria latina che permetteva alle valute di circolare liberamente fra i paesi che avevano aderito.

Non saprei dire se questo scambio avveniva già di fatto fra alcune monetazioni.

Alessandro

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Inviato

Ciao a tutti.

"Venendo alle due monetine 10 Soldi = 50 Centesimi Pio IX e la 50 Centesimi 1860 Re Eletto la mia domanda e' questa : erano le due monete spendibili ed intercambiabili su tutto il nuovo territorio unificato Italiano? O solamente nell' ex Stato Pontificio? O non erano affatto intercambiabili?

Che rapporto esisteva negli anni '60 (1860) fra le due monetizazioni?"

Non credo che le due monete fossero spendibili ed intercambiabili su tutto il territorio unificato, anche perchè, se alludi all'annessione dello Stato Pontificio al Regno d'Italia, dobbiamo osservare come la moneta da 50 centesimi 1860 “Re Eletto” fosse già fuori corso e prescritta da quasi due anni prima di tale evento.

Va detto subito che le due monete a confronto, benchè del medesimo valore facciale, avevano caratteristiche “di titolo” diverse.

Il 50 cent. “Re Eletto” aveva un titolo di 900/1000 mentre il 10 soldi/50 cent. di Pio IX di 835/1000.

In base al Regio decreto nr. 4603 del 17.9.1868, le monete d'argento a sistema decimale metrico dal titolo di 900/1000 di fino, coniate negli ex-Stati d'Italia anteriormente alla Legge 24 agosto 1862 nr. 788 (Legge monetaroa fondamentale del Regno d'Italia) e non conformi alle prescrizioni della suddetta Legge, vennero poste fuori corso a decorrere dal 1°.1.1869.

Tali monete potevano essere cambiate fino al 10 gennaio 1869, “con altre valute divisionarie d'argento del titolo determinato dalla Legge 24 agosto 1862 nr. 788 e contemplate dalla Convenzione 23 dicembre 1865” (allude alla Convenzione dell'Unione Monetaria Latina...).

Poiché il 10 soldi/50 cent. di Pio IX venne coniato solo in seguito all'Editto Pontificio del 18.6.1866 (che ne prescriveva la battitura), si può concludere che le due monete abbiano "convissuto" soltanto per circa due anni e mezzo, mantenendosi ben distinte dalla valuta del Regno d'Italia.

Infatti il 50 cent. “Re Eletto” rappresentava una moneta di un Ordinamento giuridico non più esistente e, per giunta difforme (nel titolo) da quello in vigore nel Regno d'Italia e nello Stato Pontificio.

Facendo applicazione del buon senso, ipotizzo che mentre il cambio alla pari fra le due monete avrebbe potuto dare luogo a problemi, sarebbe stato invece quanto meno anomalo che non si accettasse in pagamento, per il valore di 50 cent., una moneta quale quella del “Re Eletto” che possedeva un migliore titolo rispetto a quello delle sue “cugine” italiane e pontificie.

Ciò ovviamente fino a quando il 50 Cent. “Re Eletto” ebbe corso legale.

Non mi risulta comunque che esistesse una “tariffa” di ragguaglio fra le due monete in argomento.

In merito alle monete d'argento preunitarie dal titolo 900/1000, che ai sensi dell'art. 12 della Legge monetaria fondamentale erano destinate al ritiro (sebbene ancora mantenute in corso legale), esiste un'interessante Circolare del Ministero delle Finanze, datata 15 giugno 1864, con la quale si invitavano le Tesorerie dello Stato a trattenerle man mano che fossero state incassate, per tenerle a disposizione del Ministero.

E' verosimile che questa disposizione amministrativa abbia favorito il ritiro dalla circolazione monetaria, ben prima della loro ufficiale messa fuori corso e prescrizione, delle valute non conformi alla Legge nr. 788/1862 (fra cui rientra, appunto, anche il 50 cent. “Re Eletto”).

Saluti.

Michele

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Inviato

Domanda forse inutile (e mi scuso in tal caso): come mai il bordo del 10 Soldi è così consumato?


Inviato

Ciao a tutti.

Va detto subito che le due monete a confronto, benchè del medesimo valore facciale, avevano caratteristiche “di titolo” diverse.

Il 50 cent. “Re Eletto” aveva un titolo di 900/1000 mentre il 10 soldi/50 cent. di Pio IX di 835/1000.

Davvero una esaustiva risposta, grazie. Il titolo delle monete da 50 centesimi e degli altri facciali effettivamente è stato cambiato durante il Regno d'Italia nel 1863. A partire da questa data sono state emesse monete a titolo 835 e quindi dello stesso valore di quelle dello stato pontificio, si può supporre che a partire da questa data ci fosse già un minimo mescolamento del circolate anche se ufficialmente il libero scambio delle valuta comincio nel 1866.

Utile sarebbe trovare un qualche "ripostiglio" recente magari proprio del 1865 :D

Alessandro

Awards

Inviato (modificato)

Wow ! Michele, credo proprio che hai dato una bella ed accurata risposta. Grazie! Nei due anni e mezzo di vita in comune credi che possono essere state interscambiate ed accettate in pagamento a discrezione dell'individuo e dell'ammontare? A proposito quanto equivarrebbe oggi un 50 Centesimi di allora?

Tm-NPZ Non credo che il bordo sia consumato, ma che sia piuttosto un difetto di coniatura. Un principio di scodellatura? La moneta e' in alta qualita' ed a parte la ribattitura decentrata sul bordo a me sembra essere buona.

PS: Mi scuso per aver postato due volte il Dritto del 50 Centesimi 1860 Firenze. Non so come sia potuto accadere. Un caso di "ribattitura" che andrebbe tolto. Spero che qualcuno del dipartimento tecnico ci legga e possa toglierlo.:)

Modificato da lgmoris

Inviato

Domanda forse inutile (e mi scuso in tal caso): come mai il bordo del 10 Soldi è così consumato?

A me sembra che il conio sia decisamente decentrato....piuttosto, quel "foruncolo" sull' angolo della P di PON ? :huh:


Inviato

Domanda forse inutile (e mi scuso in tal caso): come mai il bordo del 10 Soldi è così consumato?

A me sembra che il conio sia decisamente decentrato....piuttosto, quel "foruncolo" sull' angolo della P di PON ? :huh:

Esubero di materiale?


Inviato

Domanda forse inutile (e mi scuso in tal caso): come mai il bordo del 10 Soldi è così consumato?

A me sembra che il conio sia decisamente decentrato....piuttosto, quel "foruncolo" sull' angolo della P di PON ? :huh:

Esubero di materiale?

Probabile, il conio poteva aver perduto uno spigolo, provocando l'escrescenza sui tondelli coniati in seguito.

Ciao, RCAMIL.


Inviato

"Nei due anni e mezzo di vita in comune credi che possono essere state interscambiate ed accettate in pagamento a discrezione dell'individuo e dell'ammontare? A proposito quanto equivarrebbe oggi un 50 Centesimi di allora?"

Ciao Igmoris e scusa per il ritardo con cui rispondo.

Non mi sento nè di confermare nè di escludere interscambi fra le due monete in quel breve lasso di tempo in cui vi fu "convivenza", tuttavia, l'assenza di una tariffa di ragguaglio la trovo abbastanza "sospetta" (nel senso che tale mancanza mi porterebbe a propendre più per una risposta negativa piuttosto che positiva...........).

Nel 1860 con 50 cent. ci compravi più o meno un kilo di carne............dunque parliamo già di una moneta che si faceva .......rispettare.......... ;)

Saluti.

Michele


Inviato

"Nei due anni e mezzo di vita in comune credi che possono essere state interscambiate ed accettate in pagamento a discrezione dell'individuo e dell'ammontare? A proposito quanto equivarrebbe oggi un 50 Centesimi di allora?"

Ciao Igmoris e scusa per il ritardo con cui rispondo.

Non mi sento nè di confermare nè di escludere interscambi fra le due monete in quel breve lasso di tempo in cui vi fu "convivenza", tuttavia, l'assenza di una tariffa di ragguaglio la trovo abbastanza "sospetta" (nel senso che tale mancanza mi porterebbe a propendre più per una risposta negativa piuttosto che positiva...........).

Nel 1860 con 50 cent. ci compravi più o meno un kilo di carne............dunque parliamo già di una moneta che si faceva .......rispettare.......... ;)

Saluti.

Michele

Grazie Michele, sospettavo che avesse peso . E' difficile immaginarsi oggi il caos politico, sociale ed economico di quegli anni...:)


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