Siriogatto Inviato 9 Gennaio, 2006 #1 Inviato 9 Gennaio, 2006 Vi piace questa moneta? Magari può ottenere una buona posizione in classifica... :D :D :D :D :D :D
picchio Inviato 9 Gennaio, 2006 #3 Inviato 9 Gennaio, 2006 La moneta è ben fotografata, ma questa è solo metà dell'opera ...., siamo certi che Lei può fare molto di più magari aggiungendo qualche nota storico numismatica. Picchio per Staff
Siriogatto Inviato 12 Gennaio, 2006 Autore #4 Inviato 12 Gennaio, 2006 scudo 5 lire in argento 900/1000 - grammi 25 - diametro mm 37
toto Inviato 12 Gennaio, 2006 #5 Inviato 12 Gennaio, 2006 scudo 5 lire in argento 900/1000 - grammi 25 - diametro mm 37 87055[/snapback] Io non c'entro nulla. Ma se dovessi scommettere direi che ti rispondono pressappoco così: il ragazzo è intelligente e dotato, ma si applica poco :P Salutoni,
rcamil Inviato 12 Gennaio, 2006 #6 Inviato 12 Gennaio, 2006 scudo 5 lire in argento 900/1000 - grammi 25 - diametro mm 37 87055[/snapback] Io non c'entro nulla. Ma se dovessi scommettere direi che ti rispondono pressappoco così: il ragazzo è intelligente e dotato, ma si applica poco :P Salutoni, 87075[/snapback] Voto 4 :( Ciao, RCAMIL.
Siriogatto Inviato 12 Gennaio, 2006 Autore #7 Inviato 12 Gennaio, 2006 Altro non saprei dire... purtroppo non sono esperto come voi... mi applicherò meglio promesso anche perchè il campo è interesante! Una notizia storica certa che vi posso dare è che l'ho ritrovata in Francia... :P
picchio Inviato 13 Gennaio, 2006 #8 Inviato 13 Gennaio, 2006 Volendo qualcosa di più si potrebbe anche dire. Breve inquadramento storico: Vittorio Emanuele figlio primogenito di Carlo Alberto di Savoia-Carignano e di Maria Teresa d'Asburgo Lorena. Nacque a Torino 23 marzo 1820. Durante la prima guerra d'Indipendenza ed seguito della sconfitta di Novara (23 marzo 1849), con la conseguente abdicazione del padre Carlo Alberto per linea di successione si ritrova ad essere Re di Sardegna. Nel Governo fu affiancato da validi ministri quali Massimo D'Azeglio e Camillo Benso conte di Cavour, che portarono la questione “politica” italiana agli occhi dell’Europa con l’intervento nel 1854 alla guerra di Crimea contro la Russia a fianco di Francia e Inghilterra. La pace di Parigi ed i successivi accordi di Plombières del 1858, sancirono un intervento francese in caso di aggressione austriaca al Regno di Sardegna, creando i presupposti per la seconda Guerra d’Indipendenza. In seguito ad alcuni espedienti messi in atto da Cavour nel 1859 si innesca la miccia per la Seconda guerra d'Indipendenza condotta al fianco dei francesi di Napoleone III e che portò alle vittorie di Magenta, Solferino e San Martino. V.E. II caldeggia la spedizione dei Mille (1860) di Giuseppe Garibaldi, salvo fermarlo a Teano al momento cruciale di entrare in Roma. In seguito ai referendum plebiscitari in tutte le zone insorte del nord Italia Vittorio Emanuele fu proclamato primo re d'Italia per Grazia di Dio e volontà della Nazione il 17 marzo 1861 dal nuovo Parlamento italiano, quando buona parte della nuova Nazione italiana non è riunita al Regno. Vittorio Emanuele II guida nel 1866 la terza guerra d'indipendenza che si concretizza con l'annessione del Veneto all'Italia, nonostante il campo di battaglia fosse stato quanto mai avaro di vittorie per l’esercito Piemontese. Grazie alla disfatta francese con la Prussia il presidio francese abbandona Roma, creando il presupposto per l'azione dei bersaglieri nell'assalto di Porta Pia (20 settembre 1870). Vittorio Emanuele II entra in Roma il 2 luglio 1871, ed è il re della nazione appena riunificata dopo 1000 anni sino alla morte il 9 gennaio 1878. La moneta: Nel 1870 producono nel Regno le zecche di Torino, Roma e Milano anche se appare ben chiaro che con l’unificazione dello Stato la logica porterà all’utilizzo di una sola di queste, tanto che nell’anno in corso si dismettono ufficialmente le zecche di Venezia, Napoli, Torino. L’incisione dei conii delle monete di Vittorio Emanuele II con lo stemma classico al R/ sono affidati a Giorgio Ferraris, già incisore capo del Regno di Sardegna. La staticità del soggetto rimane inalterata sino a Vittorio Emanuele III, che con l’introduzione dell’aquila araldica introduce nuovi elementi decorativi nella numismatica dei Savoia. Lo scudo da 5 Lire del Ferraris durante il regno di V.E. II, emesso con Regio Decreto del 2 Maggio 1861 n.16, viene prodotto in quattro zecche; per prima Torino (1861), poi affiancata da Napoli (1862), Milano (1869) ed infine Roma (1870). A Firenze nel periodo post plebiscitario viene prodotto su incisione di L. Gori un 5 Lire commemorativo nel 1861. Tranne alcune eccezione si tratta di monete di buona reperibilità sul mercato in stati di conservazione attorno al BB, dato il periodo politico e l’introduzione della monetazione sabauda nel nuovo Stato queste hanno circolato molto e nonostante la produzione esemplari in SPL o meglio non sono poi così comuni. Le 5 lire del Regno non sono differenti da quelle precedentemente coniate, dal peso teorico di 25 grammi con il titolo di 900 millesimi di fino in argento, per un diametro di 37,0 mm. D/ VITTORIO EMANUELE II, testa nuda a destra con il nome dell’autore sotto al taglio del collo FERRARIS, ed all’esergo 1870. R/ REGNO D’ITALIA, nel campo stemma di casa Savoia con croce, coronato e fregiato del Collare dell’Annunziata, il tutto tra due rami di alloro salienti, all’esergo M (zecca di Milano) 1870 e BN in corsivo a monogramma. T/ in incuso tre FERT tra nodi d’amore e rosette. Riferimenti bibliografici: Pagani 490 CNI 98. Di questo millesimo considerato Comune sono stati coniati 5.969.156 pezzi, il valore commerciale per un esemplare splendido si aggira intorno ai 150 euro.
piergi00 Inviato 13 Gennaio, 2006 #10 Inviato 13 Gennaio, 2006 (modificato) Complimenti Siriogatto per lo scudo e a Picchio per l' opera didattica svolta :) Se vincete il concorso dividete in due il premio ? o visto che Picchio e' delle staff si astiene e devolve tutto a Siriogatto :D Aggiungo giusto due piccole note una riguardante la Zecca Genovese che venne chiusa solo nel 1875 essendo utilizzata, a partire dal 1861 , come stabilimento di affinazione guidato dall' Ing, G.Parodi L' altra relativa al monogramma : BN sta per Banca Nazionale Peccato che lo scudo in questione non sia quello Zecca di Roma un pelino piu' raro o ancor meglio la variante (oggi R4, mentre per Pagani solo R) con dicitura e titolatura piu' stretta Comunque per uno scudo splendido 1870 Mi non spenderei oltre 120 euro :) Modificato 13 Gennaio, 2006 da piergi00
Dimitrios Inviato 13 Gennaio, 2006 #11 Inviato 13 Gennaio, 2006 Meno male che picchio facendo parte dello staff non può partecipare altrimenti la vedevo dura per chiunque! Complimenti! :)
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