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Inviato

Ciao a tutti :)

Questo pezzo proviene da una ciotola (50 cent. a scelta), mi ero accorto che non era proprio una moneta (non colleziono exonumia), ma l'ho presa perchè mi ha incuriosito molto il fatto che riportava una data diversa per faccia.

E' stata una delle mie prime discussioni nel sito accompagnata da una piccola ricerca sul web, dagli interventi è risultato essere un brotmarke, in pratica una tessera per il pane.tambora.jpg1816 - L'anno senza estate

La carestia del 1816 fu causata soprattutto dall'eruzione del vulcano Tambora (aprile 1815), è stata, a detta dei vulcanologi, una delle più potenti, almeno dalla fine dell'ultima era glaciale.

La formidabile eruzione del Krakatoa del 1883 a confronto fu un mortaretto.

Complessivamente vennero proiettati in aria circa 150 miliardi di metri cubi di roccia, cenere e altri materiali.

L'eruzione, o meglio l'esplosione, creò disastri di proporzioni bibliche, con una stima di 60.000 morti dovuti sia direttamente all'esplosione che alle pesanti carestie che seguirono il disastro.

La polvere restò per molti anni nell'atmosfera diminuendo la quantità di radiazione solare che abitualmente colpisce il suolo della terra.

Il pianeta conobbe un'epoca di estati mancate ed inverni freddissimi, che ebbero come conseguenza scarsissimi raccolti e un impoverimento importante di vaste aree del pianeta.

Il 1816 in Europa e negli USA fu chiamato l'anno senza estate, con neve a giugno, gelate in luglio e agosto, inverno rigidissimo e carestie.

Questo clima particolarmente rigido viene portato come fattore che ha favorito la diffusione su larga scala di epidemie di tifo in Europa tra il 1816 ed il 1819.

La Gran Bretagna e l'Irlanda vennero colpite da temperature rigide e violente piogge che distrussero parte dei raccolti, costringendo alla fame Irlanda e Galles e provocando rivolte per il cibo.

Centinaia di migliaia di persone morirono di fame, molti si videro costretti a mangiare radici e ratti.Germania - Città di Wuppertal-Elberfeld

Elberfeld, Stadt, Brotmarke 1816/1817 - 1 Brod

Ho ricavato le diciture grossomodo tramite traduttore, questo pezzo è indubbiamente una testimonianza di lacrime, stenti e sofferenze.ELBERFELDER ASSOCIAZIONE GRANO

COMPRATO NELL'ANNO 1816 *

IN MODO DI AVERE IL NECESSARIO NEL 1817 *

I BROD

@@nikita_

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Inviato

attachicon.gifmanilla.jpg

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Grazie petronius... ora so che ciò che stiamo vedendo in questo 1969 Biafra 1-scellino.

;) v.

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Thanks petronius…now I know what we’re seeing on this 1969 Biafran 1-shilling.

;) v.

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Inviato

Thanks petronius…now I know what we’re seeing on this 1969 Biafran 1-shilling.

World Coins describes it as "horseshoe", but it really should be a "manilla" ;)

petronius :)


Inviato

Continuo intanto.....Milano e che Milano :blum:, la moneta di cui stiamo parlando è in copertina del recente nuovo MIR Milano di Alessandro Toffanin e anche questo la dice lunga sull'importanza, rarità e messaggio che questa moneta racchiude.

Sto parlando del testone di Gian Galeazzo Maria Sforza - Reggenza di Bona di Savoia ( 1476 - 1480 ), vediamo intanto in che contesto storico viene coniata.

Bona nasce ad Avigliana nel 1449 da Ludovico di Savoia e da Anna Lusignano di Cipro, frequenta la corte del cognato Luigi XI di Francia, promessa in sposa poi come succedeva in quei tempi a Galeazzo Maria Sforza.

Questi accordi matrimoniali erano dei veri contratti economici e di potere, lo fu anche in questo caso e il matrimonio avvenne per procura nel 1468.

Bona di Savoia arrivò a Milano accompagnata da una bella dote di 100.000 scudi d'oro e riceveva in cambio una rendita annuale e il possesso in caso di vedovanza, che tra l'altro avvenne qualche anno dopo, del castello di Abbiategrasso.

Galeazzo Maria muore assassinato nel 1476, Bona assume la reggenza del Ducato in nome del figlio di soli sette anni Gian Galeazzo Maria.

Donna di carattere ed energica seppe contornarsi inizialmente dei favori ed aiuti dei vicini Stati, fin qui la storia che è poi la storia di un momento storico di Milano che avrà poi degli accadimenti convulsi e complessi....

Ma veniamo ora all'aspetto puramente numismatico, il testone viene coniato in quel breve periodo di reggenza di Bona dal 1476 al 1480, l'aspetto rivoluzionario di questa moneta è che riporta il primo ritratto di una donna sulle monete italiane dai tempi dell'Impero Romano e già questo non è poco.

Sul rovescio abbiamo poi una memorabile immagine della Fenice, uccello favoloso dell'Arabia, raffigurato sul rogo, che rappresenterebbe l'immortalità in quanto rinasce dalle proprie ceneri.

Una considerazione personale ulteriore, la moneta respira come tutti i testoni milanesi l'aria rinascimentale, il ritratto e qui non solo abbiamo una donna, ma la donna è velata e anche questo dice molto.

La moneta diventa, come spesso accade, messaggio, messaggio da dare alla popolazione, in questo caso il velo testimonia la vedovanza della donna e lei si espone col suo ritratto e rappresenta la situazione e il momento storico in cui vive.

Moneta indubbiamente rara, quando passa in asta è un must per pochissimi, certamente il fascino che trasmette è enorme.

Testone, Gian Galeazzo Maria Sforza - Reggenza di Bona di Savoia ( 1476 - 1480), zecca di Milano

Argento, peso da gr. 8,31 a 9, 78 , diametro 29 mm.

D/ testina BONA 7 IO GZ M DVCE MELI VI, busto della duchessa velato a destra

R/ testina SOLA FACTA SOLVM DEVM SEQVOR, la Fenice ad ali aperte sul rogo

rif. Crippa 2/A, MIR 218/1, CNI 11-13 e 15-16

Provenienza da Asta 32 NAC, del 23-1-2006, lotto 50

Spero che tutto questo vi sia piaciuto e possa essere stata una buona lettura divulgativa .....questo è poi il vero intento di questa discussione.....ripasso ad altri ora....

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Inviato

Visto che hai tirato in causa una delle mie monete preferite...

Il testone di Bona per Milano.

Quando Galeazzo Maria Sforza sposò Bona di Savoia emisero, come era usanza dell'epoca, una medaglia con leggenda QVOS DEVS CONIVNXIT HOMO NO (quello che Dio ha unito l'uomo non separi) MIR pag. 194.

L'uomo però interruppe questa unione con l'omicidio del Marito nel 1476 davanti alla chiesa di Santo Stefano e Bona prese le redini del Ducato come reggente insieme al figlio di soli sette anni contro la volontà di Ludovico il Moro, pretendente al trono. Sulle monete Bona porta il velo (forse vedovile) e insieme alla Fenice, simbolo di rinascita dalle proprie ceneri, porta anche la legenda SOLA FACTA SOLVM DEVM SEQVOR (rimasta sola, seguo solo Dio).

Secondo me le due monete/medaglie rappresentano in maniera fantastica lo spirito rinascimentale dell'epoca, non solo da un punto di vista artistico e stilistico, ma anche come spirito cavalleresco da un inedito punto di vista femminile.

Ale

Inviato dal mio iPad utilizzando Lamoneta.it Forum

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  • 10 mesi dopo...
Inviato

Che dite ci riproviamo con la terza parte a distanza di un anno ? Discussione che nei fora stranieri continua per sempre....in effetti potrebbe anche non finire mai......ed è l'uovo di Colombo .......raccontare e divulgare storie numismatiche di ogni genere e tipo......


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