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Ex-libris numismatici


Ghera

Risposte migliori

Segnalo , in particolare a Picchio, questo libro reperibile anche su Ebay

PIANI PIERO - I MEI GUFI. MILLE EX-LIBRIS DI UNA COLLEZIONE PRIVATA. BOLOGNA, LIBRERIA NATURALISTICA, 2004,

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Modificato da piergi00
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Giusto per contribuire ! L'ex libris, che non so a chi attribuire, è su un "Vimercati Sozzi" sulla moneta della città di Bergamo; Gli altri sono solo timbri e etichette, ma mi sembrano in un contesto simpatico.

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Apperò...questi sono ex-libris molto rari a vedersi. Se non sbaglio la biblioteca di S.M. Vittorio Emanuele III fu acquistata integralmente dal Banco di Palermo (o Banco di Sicilia, non ricordo)....

Davvero complimenti ;)

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Giancarlo Rossi ci dovrebbe essere stata la vendita del Cav Giancarlo Rossi a Roma nel 1880. Importantissima vendita di monete di zecche italiane, purtoppo afflitta da non poche monete di fantasia. Controllo in serata, ma il nome dovrebbe essere effettivamente Giancarlo Rossi di Roma.

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Alcune risposte:

- non so bene nemmeno io il significato della scritta "en prev" vicino al nodo dei Savoia; forse potrebbe venirci in aiuto qualche piemontese o qualche savoiardo, dato che i dizionari di francese non mi sono stati utili. Un amico studioso di monete dei Savoia mi aveva "tradotto": in guardia !

- ho acquistato i due libri provenienti dalla biblioteca di Vittorio Emanuele III a un'asta di una trentina di anni fa, ma non ne ho sotto mano i riferimenti, che comunque posso recuperare

- quanto a "Rossi", confermo quanto dice Picchio: possiedo questo catalogo perchè presenta un "grosso d'oro" di Bergamo, moneta di assai improbabile esistenza, che ricomparirà l'anno successivo in un'asta tedesca con valutazione 50 volte superiore a quella di un normale grosso d'argento presente nella stessa asta.

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Apperò...questi sono ex-libris molto rari a vedersi. Se non sbaglio la biblioteca di S.M. Vittorio Emanuele III fu acquistata integralmente dal Banco di Palermo (o Banco di Sicilia, non ricordo)....

Davvero complimenti ;)

No Ghera,

vi sono diversi libri della coll. ex Reale che sono apparsi sul mercato numismatico e che di tanto in tanto appaiono in aste numismatiche.

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;)

ultimo ...

L'ultimo è veramente interessante ;) .

Che cosa significano le lettere accanto al nodo di Savoia?

Stavo leggendo questa interessantissima discussione (complimenti Ghera) quando il mio cuore di vecchio velista (Centro Velico di Caprera e LNI di Milano) ha avuto un sobbalzo: la perfetta riproduzione di un nodo savoia (iniziale minuscola) tracciata di suo pugno da S.M. Vittorio Emanuele!

Per il mondo della marineria a vela il savoia (o nodo d'amore) è il nodo che da secoli si utilizza per le scotte di randa e di fiocco.

Mi sono detto: sta a vedere che il re numismatico, visto che gli era familiare l'arte dei nodi, era velista anche lui.

Una piccola ricerca su wikipedia ha poi svelato l'arcano: ora sarebbe interessante sapere perchè i Savoia hanno scelto di mettere questo nodo nel loro stemma.

Chissà se il pricipe Emanuele Filiberto lo sa! ;)

Naevius

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  • ADMIN
Staff

Ma non potrebbe essere una D invece che una N? ED potrebbe essere l'abbreviazione di EDIZIONE.

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ora sarebbe interessante sapere perchè i Savoia hanno scelto di mettere questo nodo nel loro stemma.

Il nodo sabaudo o nodo d'amore è legato (scusate il gioco di parole) all'Ordine Supremo della Santissima Annunziata, istituito da Amedeo VII e simboleggiava, originariamente, il vincolo indissolibile tra il cavaliere e la dama. Solo in seguito l'Ordine assunse valenza puramente religiosa.

Modificato da Littore
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Tornando alla segnalazione di Numa Numa (alla quale ho maleducatamente dimenticato di rispondere :rolleyes: ), ho fatto una piccola ricerca sul web ma con esito negativo. Domani ri-proverò... oo)

Mi piacerebbe fare una breve parentesi sui volumi della coll. Reale. Ma il Banco di Sicilia (o di Palermo) ne acquistò un parte vero? :huh:

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  • ADMIN
Staff

Girovagando ho ritrovato anche questo:

Renart_Monsalvatje_E.jpg

ma non so chi sia.

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Potrebbe essere di Joseph Monsalvatja, come recitano le legende in cornice ;)

Interessante e molto diverso dai classici postati in queste pagine. Oltre al modo con cui è stato scritto ex-libris (in verticale sopra le immagini) reputo curiosa la scelta di inserire due monete (anche se la seconda della moneta non ha proprio nulla a parte la forma rotonda) così differenti, sia come epoca che come immagini :rolleyes:

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Posseggo un Estratto del Bollettino della Soc. Piemontese di Archeologia e Belle Arti, ex Pegan e N.G.B. ma purtroppo niente ex-libris, né del primo né del secondo. Peccato.

Ad ogni modo, interessante discussione, complimenti Ghera!

Saluti,

N.

- un timbro di una biblioteca o di una dotazione governativa, vale come ex-libris? biggrin.gif

Modificato da niko
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Tornando alla segnalazione di Numa Numa (alla quale ho maleducatamente dimenticato di rispondere :rolleyes: ), ho fatto una piccola ricerca sul web ma con esito negativo. Domani ri-proverò... oo)

Mi piacerebbe fare una breve parentesi sui volumi della coll. Reale. Ma il Banco di Sicilia (o di Palermo) ne acquistò un parte vero? :huh:

Ciao Ghera,

si l'informazione è giusta. Il grand ufficiale Pietro Oddo, il segretario "numismatico" del Re , che aveva il compito di vegliare sulle vicende della collezione e che ne segui le sorti anche dopo che la collezione fu donata dal Re al Popolo Italiano, alla vigilia del suo esilio in Egitto, Oddo ricevette proprio in tale occasione una parte della biblioteca numismatica di sua maestà e prima di morire ne assicurò la conservazione, legandola aD un istituto che ne avrebbe impedito la dispersione, la fondazione del Banco di Sicilia Ignazio Mormino (per comprendere meglio tale scelta è bene ricordare che Pietro Oddo era un ex-dipendente del Banco di Sicilia).

I libri ceduti da Oddo alla Fondazione, che li custodisce tuttora, sono però una piccola parte dell'intera biblioteca privata reale. Molto probabilmenete la parte più grande fu ceduta e in seguito dispersa sul mercato.

Quello che è certo è che non vi fu una vendita all'asta dei libri, tuttavia molti dei volumi ex-reali, contrassegnati da cartellini con la dicitura "PROPRIETA' PRIVATA DI SUA MAESTA' RE VITTORIO EMANUELE III"

recanti il simbolo della corona e la numerazione della bilblioteca, oltre che contraddistinti da preziose legature con impresse in oro l'arme reale (oppure un timbro con la dicitura Principe di Napoli, etc,)

compaiono di tanto in tanto in vendite di biblioteche. La biblioteca Olivari, esitata da Varesi alcuni anni fa, ne èresentava alcuni esemplari.

Altri volumi furono venduti all'asta n. 8M della Montenapoleone 11-12 maggio 1988

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Possiedo nella mia biblioteca diversi volumi che portano questo ex-libris. Me li ha ceduti un caro amico, senza però dirli chi li aveva posseduti prima di me e lasciandomi quindi la curiosità. C'è scritto un nume in un esagono sopra allo stemma (nobiliare) ma essendo sbavato non riesco a leggere bene il nome. Il cognome potrebbe essere qualcosa come Callari Grafa ...... :rolleyes:

Magari qualcuno di voi lo riconosce. :)

? (Biblioteca Ghera)

exlibrisdianonimo.png

Risolto l'enigma di questo ex-libris :)

Apparteneva a Giacomo Calleri, il collezionista proprietario della splendida raccolta di monete della zecca di Messerano alienata nella scorsa asta Ranieri.

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Si tratta proprio dell'ex libris della biblioteca Calleri, con le scritte in dialetto piemontese: "Libro di Giacomo Calleri - Graglia", piccolo centro delle alpi biellesi, noto per il santuario dedicato alla Madonna.

Non sapevo che anche la biblioteca, dopo l'importante collezione di monete, fosse stata ceduta. Avrei acquistato volentieri qualche volume...Ma è passata in asta pure lei?

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