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Ex-libris numismatici


Ghera

Risposte migliori

DOMENICO ROSSI

Questo insigne Numismatico non ha certo bisogno di presentazioni, ma per chi non lo conoscesse ricordiamo che è stato uno dei più grandi collezionisti e studiosi di monete piemontesi del secolo scorso. La sua favolosa biblioteca è stata venduta all'incanto da Varesi nell'asta 45, mentre la collezione fu battuta dall'arcinoto Mario Ratto.

Salta subito all'occhio la Mole Antoneliana (oggi sede del museo del cinema), uno dei simboli della città di Torino nella quale il grande Numismatico viveva. Difronte alla raffigurazione di questo capolavoro architettonico troviamo una moneta sabauda di grosso modulo ed interesse (è di Carlo Emanuele I del 1604, ma non riesco a catalogarla perchè lontano dalla mia biblioteca e abbastanza stanco). il tutto completato dal suo nome completo in basso.

EFREM PEGAN

Non conosco neanche questo numismatico. Il suo ex-libris (e il nome) mi suggeriscono che sia greco, ma non ci giurerei. La legenda in alto è rappresentata dalle parole in greco SGEUDE BRADEOS. L'antica tavoletta in posizione centrale attira l'attenzione. Il cognome in basso.

RICCARDO PAOLUCCI

Altro grande studioso di monete venete e friulane. Nel suo ex-libris domina questa bella moneta (penso friulana, leggo CIVITAS TERGESTVN), ben definita. Sotto il nome dello studioso preceduto da ex-libris.

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Mi scusi, una svista mia :rolleyes:

Apperò....l'effetto è davvero molto bello. Complimenti !

_________________________________________________________________________

I magnifici cartellini postati da legionario li analizzeremo domani ;)

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DOMENICO ROSSI

Questo insigne Numismatico non ha certo bisogno di presentazioni, ma per chi non lo conoscesse ricordiamo che è stato uno dei più grandi collezionisti e studiosi di monete piemontesi del secolo scorso. La sua favolosa biblioteca è stata venduta all'incanto da Varesi nell'asta 45, mentre la collezione fu battuta dall'arcinoto Mario Ratto.

Salta subito all'occhio la Mole Antoneliana (oggi sede del museo del cinema), uno dei simboli della città di Torino nella quale il grande Numismatico viveva. Difronte alla raffigurazione di questo capolavoro architettonico troviamo una moneta sabauda di grosso modulo ed interesse (è di Carlo Emanuele I del 1604, ma non riesco a catalogarla perchè lontano dalla mia biblioteca e abbastanza stanco). il tutto completato dal suo nome completo in basso.

EFREM PEGAN

Non conosco neanche questo numismatico. Il suo ex-libris (e il nome) mi suggeriscono che sia greco, ma non ci giurerei. La legenda in alto è rappresentata dalle parole in greco SGEUDE BRADEOS. L'antica tavoletta in posizione centrale attira l'attenzione. Il cognome in basso.

RICCARDO PAOLUCCI

Altro grande studioso di monete venete e friulane. Nel suo ex-libris domina questa bella moneta (penso friulana, leggo CIVITAS TERGESTVN), ben definita. Sotto il nome dello studioso preceduto da ex-libris.

Efrem Pegan è sloveno ma vive e lavora in quel di Monaco di Baviera.

La moneta sull'ex libris di Paolucci è il Denaro comunale di Trieste

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ANONIMO COLLEZIONISTA SABAUDO

In questo caso è stato ripreso uno stemma nobiliare al quale è stata aggiunta la classica dicitura. Pier, tu sai cosa stiano a significare quelle scritte a penna sotto la raffigurazione?

Nome e Cognome dell' Anonimo

Modificato da piergi00
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  • ADMIN
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Eccone un altro:

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un ex libris particolare: Libreria di Halifax

nel timbro ovale rosso c'è la scritta: "withdrawn": presumo che il timbro stia ad indicare che il libro è stato alienato dalla biblioteca e messo in commercio.

Infatti nella seconda di copertina sono riportati a matita due riferimenti di vendita (che allego): dovrei controllare Munzen und Medaillen 31 del 1965 per sapere se questa indicazione si riferisce proprio a questo libro che sarebbe "A catalogue of Greek coins (in the British Museum): Italy" di Reginald Stuart Poole - London 1873

post-4217-0-28956500-1304366590_thumb.jp

post-4217-0-08340200-1304366996_thumb.jp

Modificato da legionario
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Questo è particolare, per le dimensioni e per la rappresentazione. L'ho trovato sul sulla II romana del Tresor Numismatique V volume, comprato negli Stati Uniti, il volume ha dimensioni notevoli, direi grande folio anche l'ex libris è di conseguenza; infatti ho dovuto metterlo a terra per fotografarlo.

Il nome del collezionista l'ho ricavato dalla firma e dovrebbe essere John Gage Rokcwod (Rokewods, il cognome è anomalo avrebbe più senso Rockwood) ed è stato "partorito" nel 1957 come da firma dell'autore. Tentativo di nobiltà statunitense ricostruita ?

post-682-0-55720400-1304406063_thumb.jpg

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Immagino che che Paolino potrà avere un mancamento davanti a questo Ex Libris che rappresenta Mantova, per Alessandro il Mantovano e datato 1924 .... non ho la certezza ma sospetto si possa trattare del Conte Alessandro Magnaguti (Ex Nummis Historia). E' apposto su un catalogo d'asta importante, la vendita della collezione Ponton d'Amecourt di monete romane, solo aurei. A mio gusto è magnifico, probabilmente il più bello di quelli che ho visto e che posseggo.

post-682-0-68738700-1304406816_thumb.jpg

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Importante biblioteca americana, dispersa in 4 o 5 tornate d'asta da Kolbe in California, è la collezione di libri di numisamtica di Harry W Bass Jr., riporta sull'ex libris la civetta ateniese (ben diversa dal mio gufo padano !). E' stata una una collezione di grande importanza con magnifiche rilegature. Ho partecipato alle prime tre tornate d'asta con offerte e qualche aggiudicazione; poi un pacco non è mai arrivato ... risultava spedito ed è stato smarrito senza che vi sia stata alcuna responsabilità. L'ho presa in tasca, come si suol dire, e mi accontento di quel che avevo già ricevuto.

post-682-0-28857700-1304408912_thumb.jpg

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Gran bella discussione!

Come Liutprand anche io ho un ex-libris e incoraggio Fedafa e Piergi00 a rispolverare l'idea di crearsene uno.

Ovviamente il mio non ha nulla a che fare con le perle che ho ammirato scorrendo i post, ma ve lo mostro lo stesso nell'immagine allegata.

La frase latina, che uso anche in calce nei miei messaggi nel forum, è presa dalla legenda di una moneta che non possiedo, ma di cui ho letto la spiegazione sul noto libro di Mario Traina.

BONA BONI DOCENT, presente su una moneta di Messerano (bianco?), Anonime dei Fieschi, è una alterazione del noto motto presente sulle monete bolognesi BONONIA DOCET.

A me piace perchè significa i buoni insegnano cose buone e trovo che la frase calzi a pennello per i libri.

L'illustrazione, invece, è tratta dai Promessi Sposi.

L'edizione più nota, infatti, quella del 1840, fu impreziosita da una serie di incisioni di Francesco Gonin, tra le quali anche quella che ho inserito nel mio ex-libris. Io l'ho scandita (perché è così che si dice, e non scannerizzata) da una ristampa anastatica.

Per questa versione, infine, ho sostituito il mio nome con il nickname.

post-14690-0-96553900-1304416802_thumb.j

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" Io l'ho scandita (perché è così che si dice, e non scannerizzata) da una ristampa anastatica."

"Nel n° 9 della Crusca per voi Giovanni Nencioni così si era espresso sulla questione dell'accoglimento di forestierismi tecnici nell'italiano:

"... Ovviamente in ambienti tecnici, e dove non ci sia perfetta coincidenza semantica, il forestierismo è, oltre che lecito, necessario. Ma fuori dall'uso strettamente tecnico e della comunicazione informatica, che per la sua fulmineità ed universalità esige una lingua unica, senza l'impaccio e il possibile equivoco della traduzione, assumere, oltre tutto, una parvenza di tecnici ostentando termini inglesi non mi pare neppure cosa di buon gusto; quando invece i veri tecnici tendono, in ambiente italiano, a italianizzare alla meglio gli stessi anglismi, formando ibridi come softuerista, softuerizzare, scannerizzare, formattare, che sono tuttavia segno di una buona coscienza linguistica, queste formazioni possono essere accolte."

La riflessione di Nencioni, appare ormai acquisita dai più recenti dizionari che registrano queste forme, come il Grande Dizionario Italiano dell'uso curato da Tullio De Mauro in cui si trovano, con la stessa accezione di 'acquisire le immagini attraverso lo scanner', scandire, scannare, scannerare, scannerizzare, e anche eseguire una scansione (e scansionare, termine non contenuto nel De Mauro ma molto usato) e il forestierismo puro scanning. Quindi massima libertà di scelta."

La lingua è più flessibile delle monete, che sono buone o false ....

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Quello di Mantova (il forse Magnaguti) è spettacolare..... :o

Confesso che ho iniziato questa discussione perchè ho intenzione di farmi fare un ex-libris anche io. Mi piacerebbe qualcosa di bello, pieno e che caratterizzi me e le monete che studio/colleziono. Vedo che alla fine si è sviluppata bene (e spero che non si fermi qui) visto che molti di voi sono intervenuti postando quelli in loro possesso.

Appena lo avrò progettato (come idee, il disegno lo faccio fare a qualcuno più bravo di me) ve lo mostrerò ;)

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@Ghera

Quello di Mantova (il forse Magnaguti) è spettacolare..... :o

E' veramente stupendo. Con questa discussione avete fatto venire voglia

anche a me di creare un Ex-libris. Non so ancora se legato alle monete

di cui mi occupo o alla numismatica in generale.

Massimo

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Il nome del collezionista l'ho ricavato dalla firma e dovrebbe essere John Gage Rokcwod (Rokewods, il cognome è anomalo avrebbe più senso Rockwood) ed è stato "partorito" nel 1957 come da firma dell'autore. Tentativo di nobiltà statunitense ricostruita ?

In realtà io ci leggo John Gage Rokewode che ha una curiosa omonimia con un celebre studioso e antiquario britannico:

http://en.wikipedia.org/wiki/John_Gage_Rokewode

Se però conferma 1957 non è certamente lui.

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Caro Lorenzo

devo farti i miei complimenti perche una discussione, non solo piacevolissima , ma soprattutto cosi specialistica e da "numismatico avanzato"

che è stata invece iniziata da un numismatico "giovanissimo" come te è veramente un'altra bella sorpresa.

Si li exlibris, soprattutto quelli xilografici, sono un prezioso marchio, oltre che esteticamente imbellimento, per contrassegnare le raccolte di libri formate da numismatici che hanno affinato la propria passione.

In particolare mi fa davvero piacere che sia stato proprio tu a introdurre un argomento non comune e ricercato.

Gli ex libris riportati nella discussione sono tutti molto piacevoli e interessanti, alcuni sono anche assai importanti, provenienti da raccolte "storiche" di libri di numismatica come la Bassoli e la Bass (curiosa cincidenza :D )

Per questo voglio segnalarti una particolarità, esiste un piccolo libricino dedicato proprio agli ex-libris numismatici !

E' una raccolta di 233 exlibris descritti e molti dei quali illustrati di collezionisti di ogni parte (anche se nella paggior parte tedeschi).

La particolarità è che in fondo al libricino sono rportati una decina di "veri" ex libris a colori incollati alle pagine.

"Numismatiker Ex Libris" Walther Grasser , Druckhouse Neu Presse , Coburgo, 1979

credo sia un'edizione privata (ho avuto la fortuna di prendere il librettino ad un'asta di una biblioteca).

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Il nome del collezionista l'ho ricavato dalla firma e dovrebbe essere John Gage Rokcwod (Rokewods, il cognome è anomalo avrebbe più senso Rockwood) ed è stato "partorito" nel 1957 come da firma dell'autore. Tentativo di nobiltà statunitense ricostruita ?

In realtà io ci leggo John Gage Rokewode che ha una curiosa omonimia con un celebre studioso e antiquario britannico:

http://en.wikipedia.org/wiki/John_Gage_Rokewode

Se però conferma 1957 non è certamente lui.

La firma è a penna ed il catalogo è stato stampato certamente dopo la morte, certo che ... come analogia è ben singolare.

Adesso è tardi, ma domani foglio vedere che tipo di carta è quella utilizzata per l'ex Libris.

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