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Guest fabrizio.gla
Inviato

Riprogettato ispirandomi ai modelli di Picchio e Fabrizio. Ora mi faccio fare un preventivo in tipografia per sentire quanto costa stamparne qualche centinaia. Se tutto va per il verso giusto, tra qualche settimana vi posto il nuovo modello "rivisto" ;)

Come non quotarti Lorenzo... una riprogettatina vorrei dargliela anche io... purtroppo il tempo a disposizione è sempre poco... però sullo stile di picchio mi piacerebbe fare qualcosa :)

Davvero una piacevole discussione :)

Inviato (modificato)

Riconosco bene il cartellino, ero presente in asta ed ai tempi seguivo i denari repubblicani, e gli stessi cartellini sono ricomparsi in una vendita NAC Milano del 2007.

A giudicare dalle monete moderne che spesso ci presenta, immagino che anche dei denari repubblicani abbia raccolto una collezione non indifferente... la possiede ancora o l'ha venduta? (spero di non essere indiscreto, è solo curiosità)

Si è occupato anche di romane imperiali?

Modificato da BiondoFlavio82

Inviato

Il "paradigma Zuolo" per i cartellini:

dimensione 38mm x 38mm, uguale alle caselle del monetiere in legno e velluto verde scuro. In ogni vassoio sono presenti 20 spazi, 10 per le monete e dieci per i relativi cartellini, inseriti nella cella sottostante a quella dove è stata messa la moneta (prima e terza fila monete, seconda e quarta cartellini).

Un cartellino:

cartellino.th.jpg

I cartellini sono fatti in cartoncino giallino e rigorosamente scritti a mano. Lo schema è stato pensato a lungo ed è volutamente molto "minimal" (dopotutto lo spazio a disposizione non è tanto e non era ipotizzabile scrivere anche sull'altro lato visto che entrano giusti giusti nel monetiere e toglierli non è facile).

In 6 righe:

Nome della collezione

Pontefice

anni di pontificato

Tipo di moneta (T = testone) || Anno di pontificato/ Anno di coniazione || Zecca

Riferimento bibliografico

Id moneta || Rarità

Nell'angolo in basso a sx c'è il numerino chiamato "Id moneta". Questo, altro non è che un riferimento ad un'ampia descrizione del pezzo fatta su un moleskine (anch'esso con le caratteristiche pagine gialline) nel quale per ogni facciata viene descritta una moneta:

sett14pag.jpg

In alto a sinistra, tra le altre informazioni, c'è "l'id moneta" tra parentesi quadre. Avendo a disposizione uno spazio maggiore è possibile aggiungere il secondo riferimento bibliografico, una descrizione dettagliata del D/ e del R/, inserire tutte le informazioni legate all'acquisto, alla conservazione, rarità, peso e prezzo pagato. Infine, nello spazio rimanente, c'è una sezione legata alle note. In questo caso sono due e ognuna ha un identificativo utilizzabile come riferimento per altre monete (ad esempio, per il testone di Gregorio XV che al rovescio presenta la vergine e la scritta "SVB TVVM PRAESIDIUM" è stato inserito nello spazio per le note: "vedi [14].I" ovvero la nota n°1 della moneta con id 14.

Le scansioni non rendono giustizia alla grafia e alla resa generale... de visu il risultato è garantito!

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Inviato

i cartellini storici, fatti o appartenuti a grandi collezionisti o commercianti ed aste del passato gli ho sempre considerati importanti e da tenere con cura ( purtroppo ne ho davvero pochi....1 solo di Muschietti di Udine ). poi quelli moderni che scrivo io x catalogare le mie monete mi son sempre detto che l' importante e' la moneta e non il cartellino. be guardando i numerosi e bellissimi e diversi cartellini postati da voi tutti mi vergogno dei miei ! complimenti ! ciao


Inviato

Gran bella discussione, ottimo excursus storico tra aste, commercianti illustri e illustri collezionisti, ed ulteriore testimonianza della "miniera di informazioni" che rappresenta Picchio per Lamoneta ed i Lamonetiani :rolleyes:

E come si può vedere non ne è risultato un monologo ! :P

Dalla lettura di questo topic non si può non apprezzare l'accessorio cartellino per una moneta; personalmente mi ero ben avviato nell'impresa del cartellinare la collezione, da piccolo ne ho fatti anche io per le monete straniere e del Regno, dapprima a mano, poi alla macchina da scrivere e poi di nuovo a mano, con tanto di stemmi e bandiere disegnati "ad abbellimento".

In seguito sono passato a semplici elenchi di informazioni (nominale, peso, diametro, conservazione, riferimenti, note, prezzo etc...) inizialmente solo cartacei e poi evoluti alla versione informatica, con la magia del "collegamento ipertestuale" di Excel per avere anche le immagini a portata di clic, e qualche grafico e formula per fare un pò di sana statistica ;).

Di cartellini di aste o importanti collezioni del passato non ne ho, però ne ho diversi "anonimi", e tra questi anche una bustina in carta di area tedesca che mi capitò acquistando un grosso di Benedetto XIII.

E' realizzata a mano partendo da un foglio che probabilmente era un modulo prestampato da compilare, all'interno della bustina stessa infatti si vede anche lo spazio per la data, precomplilata per le prime tre cifre (186...) che ci da tra l'altro un'idea del periodo in cui è stata fatta:

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Ciao, RCAMIL.

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Inviato

paradigma Zuolo,

assai interessante, sempre stato dell'idea che è molto meglio un brogliaccio redatto a mano che a computer. Molto più affidabile e certamente meno sensibile agli umori di un hard-disk. Come Zuolo ho un brogliaccio dove riporto a mano tutti gli acquisti e le eventuali dismissioni. Trovo penalizzante invece il cartellino precicamente preciso lo spazio che deve occupare, e la conseguente impossibilità di muoverlo. Ridotto all'essenziale, giustamente avendo il riferimento al borgliaccio, le notizie sono poi riportate in questo. Le scansioni rendo, al contrario assai bene, la cura con cui viene custodita e classificata la moneta. Chapeau !


Inviato

Sixtus78, è assolutamente vero che l'importante è la moneta e non il cartellino, infatti non si vendono cartellini ma monete, Lei berrebbe del Château Latour in un bicchiere di plastica ?

L'atmosfera e le sensazioni aumentano il piacere, i cartellini aumentano il piacere, o meglio ciò che i cartellini rappresentano mi aumentano il piacere. Comprendo sia sciocco, ma un giorno Picchio non sarà più di queste parti e mi auguro invece delle monete della collezione ed i cartellini, qualcuno possa scrivere in catalogo " collezione Picchio" e la moneta faccia 1 euro in più solo per il valore del passaggio. Si presunzione, mai negata !

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Inviato

BiondoFlavio

Chi ha amore per questa scienza non può ignorare la parte più importante della numisamtica; quella classica. Parliamo di cartellini ... Le risponderò con tre cartellini.

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Non ho problemi a risponderle, dopo l'asta Benz del 1994 terminai la mia esperienza con i denari repubblicani, fui contattato da un collezionista che assorbì il tutto. Non feci un affare, sono un pessimo venditore, dopo qualche anno rividi un pò dei miei denari in giro. Le Imperiali, credo oggi siano in alcune collezioni, denarini non importanti ma di gusto. Li ho alienati con una casa d'aste di Milano (si dice il peccato ma non il peccatore) più o meno sette o otto anni fa.

Contunuano a piacermi, seguo le aste ma ho smesso di collezionarle, quando dismetti si chiude una porta, si entra nell'ambito del rimpianto e mi considero ancora un bimbo per non avere rimpianti. Fu una scelta sofferta ai tempi, avevo impiegato 15 anni a metterli assieme, con cura; quando si ha poca disponibilità generalmente non si cicca un solo acquisto. Solo che ero arrivato ad un punto di non ritorno, andare avanti mi avrebbe impedito di proseguire con il resto.


Inviato

Caro Rcamil,

ti ringrazio per i complimenti ma è solo l'approccio che forse il mio è diverso. Quando mi sono iscritto erano le vacanze di Pasqua di 6 anni fa mi pare, ero in campagna con un paio di cataloghi in mano, e cercavo informazioni su una moneta. Ignoravo completamente l'essistenza del forum; nella ricerca ebbi un link ad una discussione sul forum e ne rimasi rapito. Iniziai a leggere dimenticadomi di cosa stessi cercando, da onnivoro numismatico tutto mi interessava, e tutto era interessante. Non mi ero neppure iscritto ed avevo accesso ad una miniera di informazioni. Mi sento io in dovere di dare queste informazioni oggi al forum, c'è certamente tra gli iscritti chi avrebbe cose assai più interessanti delle mie, ricordi ancor più aulici di questo mondo, magari leggendomi viene loro la voglia di scrivere due righe, perchè la memoria non vada perduta.

E' vero non è un monologo, la cosa mi entusuasma, e condividere questo piccolo piacere ci accomuna nel "clan dei cartellini" !


Inviato

Sacrosanta verità, quella che una collezione di monete pregiate debba avere anche il suo bel compendio con monetiere altrettanto pregiato e cartellini adeguati.

Personalmente non possiedo monete di particolare pregio, qualche buon pezzo ma nulla più, e la cartellinatura è adeguata alla collezione :D

Ovviamente conservo tutti i cartellini delle case d'asta, ci mancherebbe altro (a volte l'acquisto da una casa d'asta è giustificato solo per poter avere il cartellino -o il certificato fotografico per chi lo fa-.....) ma non dedico particolare cura a quelli che accompagnano la collezione. Le uniche monete che ho catalogato abbastanza bene sono quelle della mia (modesta) collezione gonzaghesca, ma la catalogazione è principalmente informatica, legata ad un file excel che integro continuamente. Dal file excel ho poi estrapolato alcune informazioni da stampare sui cartellini da allegare alle monete. La collezione del regno invece l'ho catalogata con meno completezza, ma anche qui è tutto catalogato su un file excel.

Mi piacciono molto invece i cartellini "antichi" attestanti pedigree più o meno prestigiosi, ma purtroppo per avere i cartellini con pedigree bisogna anche possedere le relative monete!! i miei acquisti sono tutti recenti (la prima moneta presa in un'asta risale al 2006....), posseggo un unico cartellino diciamo così antico, anche se non so datarlo con precisione, è riferito ad un gettone gonzaghesco preso tempo fa su ebay.fr, e non nego che la presenza del cartellino della vecchia collezione mi abbia convinto ancor più all'acquisto....post-33-0-19530500-1304191335_thumb.jpg


Inviato

Ci sono cartellini che .... imbrogliano, si non dicono il vero o forse lo dicono senza dirlo !

Dieci anni fa, nel 2002, acquistai alcune monete da conoscenti, il nonno collezionava monete, bella raccolta a giudicare dai libri che avevano ancora a casa, collezione smembrata nel dopo guerra ma qualche moneta della Repubblica Romana 1797 ancora galleggiava per casa. In tutto una decina di pezzi per troppi euro per la qualità che erano. Oltre ad essere un pessimo venditore sono anche un acquirente della peggior tacca, prefrisco pagare un euro di più che uno di meno, sopratuttto se chi vende non ha proprio idea di cosa sia una moneta. Alcune monete avevano il cartellino, uno dei quali in ottimo stato, migliore di quello della moneta.

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E' un cartellino .... furbino, la moneta corrispondeva a quanto scritto nel cartellino solo che questi non corrisponde alla vendita Martinori !

Il lotto 3610 della vendita Martinori è di monete di Pio VI, 9 esemplari del doppio giulio dal Cinagli 193 al Cinaglio 210. Le monete della Repubblica Romana furono vendute in un unico lotto il 3623 descritti come 12 esemplari diversi ed il Cinagli 24 è l'unico che manca ! Ben vero che tra il Cinagli 24 ed il 25 è questione di R. e R, e la moneta è classificabile come Cinagli 24 ma ... il cerchio non si chiude.

Invece, un grande collezionista scomparso da poco tempo era incredibile per le attribuzioni ... i suoi cartellini sempre o quasi di carta riciclata, ritagli di cataloghi, scritti in bella calligrafia, generalmente a matita, riportavano le provenienze più illustri, tutte corrette; peccato solo, che talvolta,le monete non fossero quelle in collezione !


Inviato

In tempi recenti, che più o meno conosciamo tutti, Emilio Tevere copre un ruolo di assoluto rilievo tra coloro che periziano monete, principalmente decimali. Emilio Tevere è da sempre il consulente numismatico della Brianza e del Comasco; con l'ufficio ad Erba sulla direttrice tra Como e Bergamo a poco più di un'ora di distanza da Milano. E' un paio d'anni che non lo vado a trovare e le cose potrebbero anche essere cambiate. Ha pubblicato eccellenti listini, con particoalre attenzione alla monetazione del Sud Italia, credo che la passione per queste terre gli sia venuta per le sue vacanze, se ben ricordo nel meridione in Sicilia, appassionato sub sempre alla ricerca di acque cristalline. Ai convegni lo incantrovo proprio di rado, molto più facile invece l'icontro con il "concorrente di famiglia" Gianluca Larici. Persona a modo, ti metteva subito a tuo agio nel suo ufficio dietro alla parte riservata al pubblico; e devo dire che non si è formalizzato neppure un giorno che gli sono catitato tra capo e collo mentre mi stavo allenando in Brianza, oserei dire in abiti non propriamente ortodossi; non ha battuto ciglio, come se fosse la cosa più normale di questo mondo. Da Tevere ho acquistato sempre monete di qualità, e soprattutto sane. Una garanzia.

A poche centinaia di metri il negozio di Gianluca Larici, attento come Tevere alla qualità, e più spesso presente ai vari ocnvegni con la moglie. I marenghi sono la sua passione e se in caccia di qualcosa di particolare per questa monetazione è d'obbligo visitarlo.

Tevere ha gli stessi cartellini da sempre +/- varie grandezze a seconda della moneta da periziare ma quelli sono, con una piccola scala di conservazioni in basso al dritto. Oppure un secondo tipo ancora più minimalista, con giusto le righe per la descrizione. Sul verso talvolta riferimenti a listini passati o .... altri misteri.

Larici un classico cartellino con codice e riferimento interno.

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LARICI

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TEVERE


Inviato (modificato)

BiondoFlavio

Chi ha amore per questa scienza non può ignorare la parte più importante della numisamtica; quella classica. Parliamo di cartellini ... Le risponderò con tre cartellini.

Non ho problemi a risponderle, dopo l'asta Benz del 1994 terminai la mia esperienza con i denari repubblicani, fui contattato da un collezionista che assorbì il tutto. Non feci un affare, sono un pessimo venditore, dopo qualche anno rividi un pò dei miei denari in giro. Le Imperiali, credo oggi siano in alcune collezioni, denarini non importanti ma di gusto. Li ho alienati con una casa d'aste di Milano (si dice il peccato ma non il peccatore) più o meno sette o otto anni fa.

Contunuano a piacermi, seguo le aste ma ho smesso di collezionarle, quando dismetti si chiude una porta, si entra nell'ambito del rimpianto e mi considero ancora un bimbo per non avere rimpianti. Fu una scelta sofferta ai tempi, avevo impiegato 15 anni a metterli assieme, con cura; quando si ha poca disponibilità generalmente non si cicca un solo acquisto. Solo che ero arrivato ad un punto di non ritorno, andare avanti mi avrebbe impedito di proseguire con il resto.

La ringrazio per la risposta, le esperienze di un collezionista di calibro poosono certamente essere utili anche ad un piccolo cultore.

I cartellini rappresentano senz'altro un pezzetto della storia delle monete da collezione e, soprattutto quando redatti dai collezionisti, possono essere specchio della personalità di quanti nel corso del tempo si sono succeduti nel loro "possesso".

Tornando alle romane: dai cartellini che ci mostra devo intuire che non si è "liberato" dell'intera raccolta... :D

Modificato da picchio

Inviato

Forse sono rimasti solo i cartellini.


Inviato

Bella e interessante discussione, quindi mi intrometto anch'io per farvi vedere il "mio" cartellino.

E' un po' elaborato perché fatto per un'occasione "speciale", poi, nella seconda pagina, c'è il certificato di autenticità con il timbro in rilievo del perito (che però non vi allego perché non so se lui ne ha piacere) ... accontentatevi di questa.

Cari saluti.

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Awards

Inviato (modificato)

Mi aggiungo ai complimenti e ringraziamenti a Picchio per questa piacevole discussione e anche agl' altri che hanno partecipato!!

Siccome, nel piccolo della mia collezione, sono anch' io feticista tengo sempre da parte i cartellini delle monte acquistate!

In particolare ne posseggo due scritti a mano,di monete acquistate, entrambe, su EBAY.

Il primo è di un quattrino per Roma di Clemente X

Il secondo di un quattrino per Milano di Maria Teresa.(si tratta in verità di una bustina in carta di riso)

Effettivamente ricevere una moneta con questo tipo di cartellini è molto più appagante!! :D

Il terzo allegato è il tipo di cartellino che uso per i miei vassoi ma, da come ho capito non credo vi entusiasmi più di tanto!!

una caro saluto e grazie ancora per la piacevole lettura!!!

lollone

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Modificato da lollone

Inviato (modificato)

Bella discussione! Anche io tengo tutti i cartellini, tra cui uno un po' particolare... di un "fuori collezione", che mi è stato gentilmente offerto qualche tempo fa :)

Per quanto riguarda i miei... sono pigro, cambio mille volte idea. Non li ho per tutte le monete, solo alcune e variano a seconda che siano medievali o meno.

Mi riserbo in futuro di farne a mano in bella grafia.

Un esempio degli ultimi "creati" al computer, bello ma... non è la stessa cosa che scritto a mano.

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Giusto per confermare quanto detto sopra... non trovavo più quelli delle medievali, fatti con OpenOffice mentre quello di prima è stato fatto con Gimp

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Modificato da fra crasellame
Awards

Inviato

scusate la domanda stupida, ma i cartellini allegati alle vostre monete li conservate nei vassoi?


Inviato

Sono allegati, tengo le monete in banca nelle bustine, quelle leggere ABAFIL CLP all'interno della quale va la moneta a sua volta in un'altra bustina e qusta posta sul mio cartellino, sotto il cartellino o i cartellini di provenienza, infine se serve un fogliettino molto leggero con le note. Purtroppo è il sistema più pratico che ho, questo per un certo tipo di monetazione, monete più interessnti le tengo stese in plateau, poggiando la moneta su un quadrattino di plastica trasparente e sotto i vari cartellini.


Inviato

Sono allegati, tengo le monete in banca nelle bustine, quelle leggere ABAFIL CLP all'interno della quale va la moneta a sua volta in un'altra bustina e qusta posta sul mio cartellino, sotto il cartellino o i cartellini di provenienza, infine se serve un fogliettino molto leggero con le note. Purtroppo è il sistema più pratico che ho, questo per un certo tipo di monetazione, monete più interessnti le tengo stese in plateau, poggiando la moneta su un quadrattino di plastica trasparente e sotto i vari cartellini.

picchio potresti farmi vedere praticamente con una foto se non disturbo troppo?

ggrazie


Inviato

Le posto una foto come vado in banca a prelevare una moneta.

Tra i ricordi di gite numismatiche al seguito del genitore, Torino è stata più e più volte visitata. Torino era la città del Rag. Raviola, uno dei primi commercianti torinesi, forniva clientela primaria e con molta onestà, quando non riusciva a soddisfarla la indirizzava presso altri numismatici con potenzialità maggiori, un vero galantuomo, sentimenti che oggi si sono completamente persi; altro che suggerire il nome di un collega; piuttosto che smetta di collezionare. Capitò così che il collezionista "Piper" ben noto per la vendita effettuata da Varesi della collezione di monete di prova di Vittorio Emanuele III, fu indirizzato, negli '60 a Milano ... in via Manzoni, per trovare monete importanti che lui stesso avrebbe potuto farsi dare piuttosto che "cedere" il cliente.

Sempre nella città della Mole operava Barzan, noto per il prezziario all'opera di Simonetti, posterò il cartellino in seguito, ma purtroppo non ho mai avuto contatti diretti.

Per me Torino era Rollero, padre e figlio; molto gentili, nel Settembre del 1983 ci ricevettero in casa, era una domenica; unico giorno vagamente libero per trovare un appuntamento che andasse bene a tutti. Una bella luce ci fece apprezzare l'offerta di monete, quasi tutte decimali e napoleoniche. I cartellini riportano la qualifica di Perito e poche altre informazioni. Piuttosto rigidi nelle conservazioni e specializzati nelle monete del Piemonte, trovammo comunque alcuni pezzi interessanti per la collezione. Li ho poi persi di vista nel corso degli anni. Tre anni fa accompagnando un amico li ho ritrovati, nel loro piccolo ma elegante negozio; mi fece davvero molto piacere rivederli e ben si ricordavano di mio padre ed io. La visita non fu molto felice, purtroppo, il mio amico non era in gran giornata ... e vorrei tornare quanto prima, sono certo di trovare monete di qualità.

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Inviato

Devo dire che pure io tengo molto alla storia dei cartellini (quelli delle aste e quelli delle vendite normali) sono parte integrante della stessa moneta.

E nel mio piccolo allego pure io una traccia di essi.Un saluto e grazie a Picchio x l'ottimo argomento.

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Inviato

Ed ecco il cartellino del Rag. Raviola, sono in una carta spessa semi assorbente, negli anni '60 e '70 ha venduto moltissimo in tutta italia, ho avuto modo di incontrare questi cartellini in collezioni di amici collezionisti a Bolzano e Palermo.

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Inviato

Non molto lontano dal negozio di Raviola c'è il negozio di antiquariato di Eupremio Montenegro, si antiquariato, e non numismatico anche se appena si viene ricevuti da Montenegro ci si rende conto che di pane e monete è stata la sua esistenza. Laureato in Scienze Politiche ha dedicato tutto il tempo allo studio della moneta pubblicando numerosi manuali e prezziari, monetazione classica, Nerone, Venezia, ma soprattutto il Regno e casa Savoia. Se per lavoro passavo per Torino non mancavo di un colpo di telefono e sapere se era in città, sono sempre stato dell'idea che le monete non ti saltano in grembo, il minimo è andarsele a cercare, dato che si ha anche la fortuna di sapere dove.

E così verso sera, dopo aver finito il lavoro, passavo in Corso Vittorio Emanuele e Montenegro mi aspettava fuori orario, un paio d'ore di chiacchiere qualche moneta, e soprattutto il temibile limoncello, potrebbe uccidere un cammello il limoncello di Montenegro, in mancanza di quello anche un bicchierino di grappa. Per fare il collezionista ci va un fisico bestiale !

Illuminazione scarsa, per vedere le monete, cataloghi e prezziari dappertutto. Montenegro lo vedevo spesso alle aste qualche anno fa, ora le sue apparizioni sono più rade, e la scomparsa del caro amico Angelo gli ha tolto una buona parte di voglia di viaggiare.

Sempre belle monete a prezzi .... tosti, si sa che la qualità si paga, quindi inutile lamentarsi, non ci piantano una pistola alla testa per acquistare monete, libera e dissenanta scelta. Almeno in questo siamo i fautori del nostro destino.

Stranamente nonostante le visite sono stato un cliente sporadico, si e no una decina di monete, facilmente ho acquistato sue monete presso chissà quanti altri commercianti, ma direttamente poca cosa. Cartellini ne ha prodotti di più genere e natura, a fondo verde sono i più comuni, quelli che usa per le perizie. Qusto illustrato deve essere di una vecchia produzione.

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Inviato

Vi allego anche un mio cartellino, che però è evidentemente specifico; le voci presenti possono essere in buone parte adattate anche ad altre tipologie di collezione. Se però c'è da descrivere di più, oltre al cartellino consiglierei una scheda, beninteso se ne vale la pena.

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