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Valori e potere d'acquisto delle monete napoletane


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Intervengo in questo interessantissimo thread per segnalare, non certo a Francesco a cui sarà certamente noto, ma a tutti gli interessati a questo arcgomento, che esiste uno studio approfondito in materia dello storico sulmonese Nunzio Federigo Faraglia (autore peraltro di splendidi saggi su alcuni angioini e di uno studio sulla guerra tra Renato d'Angiò e Alfonso d'Aragona) dal titolo "Storia dei prezzi in Napoli dal 1131 al 1860", edito in Napoli nel 1878, ma ristampato in anastatica Forni negli anni 80 del secolo scorso.

In oltre 300 fittissime pagine riporta per esteso una straordinaria messe di documenti dalle cedole di tesoreria, da prammatiche, editti, libri contabili e listini dei prezzi delle vettovaglie nelle province del Regno, in una bella rassegna diacronica che permette all'Autore di operare interessanti comparazioni.

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Il mio documento preferito, forse di nessuna utilità macroeconomica, ma molto fascinoso sia per l'elegante idioma italo-latino-catalano, sia per lo spaccato che ci offre della corte aragonese, è una cedola della Tesoreria riferita alle Spese di corte per il guardaroba del Duca di Calabria del 1485 (dovrebbe quindi trattarsi del futuro Alfonso II). Elenca tutta una serie di "galanterie" rinascimentali dal prezzo astronomico. Comincia con la nota spese per l'orafo di corte che ha realizzato un anello con il ritratto di Giulio Cesare in corniola:

"a Mastro franzino peres argentiere dell'Ill.mo Sig.re Duca etc. per nove tarpisi doro fino have posti ad una corniola con la testa de Julio czesare II duc. II tari VII 1/2 - et per la manifattura de detto anello II tr. X gr. ..."

Prosegue con i conti del "brigliaro" (addetto ai finimenti dei cavalli), del "setaiolo", del "sarto sartore", del "calzolaro", di un "mercante fiorentino", di uno "sproniere" (incaricato di realizzare gli speroni, le staffe e i finimenti metallici), del "coiraro" (conciatore di pelli) e termina con una quantità astronomica di frutta sciroppata e confetture di ortaggi ordinate allo "speziale" per non sentire troppo la nostalgia dei sapori di casa mentre era in Lombardia:

"a Johanne diriva spetiale dell'Ill.mo S.re duca di calabria quaranta septe ducati quatro tari grana cinque essono per lo prezo de libbre CCCXVIIII de piu confeziuni sciropate zoe mellunj. zetri. cotognie. azarola. nuze. carzofle. pruna di frate. amendole. grisommole. Jojomie. limonzella. zerase. pera et altri frutti a ragione di XV grana la libbra delle quali libbre 37 ne foro mandate in di passati al ditto S.re quando era in lombardia e lib. 74 in franza al conte delfino e lo resto asignate a paolo delapreta per mano dandrea dolanda XXXXVII duc. IIII tr. V."

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Pietro, ottimo lavoro! Hai ragione.

Solo una cosa, operaio giornaliero, periodo aragonese, 6 tarì... mi pare un po troppo. Puoi verificare la fonte?

Difficile stabilire cosa si intenda per "operaio" in un'epoca preindustriale...potrebbe trattarsi di un orefice come di un manovale! Del resto 6 tarì al giorno sono dannatamente tanti!

Secondo le cedole della Tesoreria aragonese consultate dal Faraglia "nel 1488 si lavorava alla fabbrica del molo e dell'arsenale ed i falegnami (mastri d'axa,ossia ascia) avevano da gr. 10 a 22 il giorno; i tagliamonti da 10 a 15; i manovali da 8 a 10; i muratoi da 15 a 18". Nella stessa epoca il contestabile a capo d'una compagnia di ventura riceveva quasi 8 ducati al mese, mentre i fanti ricevevano ogni mese 28 carlini e 4 grana, ossia poco più di 14 tarì. Del resto gli affitti erano piuttosto contenuti: una bottega nel rione degli orefici costava dai 20 ai 30 tarì l'anno, una casa nella stessa zona tra i 6 e i 18 ducati, un moggio di terra nelle paludi di Napoli 40 carlini.

Sarebbe interessante sapere da quale opera Peter ha tratto la gran mole di dati che ha gentilmente messo a nostra disposizione.

Modificato da JunoMoneta
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Pietro, ottimo lavoro! Hai ragione.

Solo una cosa, operaio giornaliero, periodo aragonese, 6 tarì... mi pare un po troppo. Puoi verificare la fonte?

Ciao fedafa e grazie per l'intervento; la fonte è nel secondo post di Francesco ad inizio discussione "riga 24" sperando di non aver letto male.

Grazie :)

Pietro, ottimo lavoro! Hai ragione.

Solo una cosa, operaio giornaliero, periodo aragonese, 6 tarì... mi pare un po troppo. Puoi verificare la fonte?

Sarebbe interessante sapere da quale opera Peter ha tratto la gran mole di dati che ha gentilmente messo a nostra disposizione.

Questo solo per il perido Aragonese, al quale tu fai riferimento ;)

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  • 2 settimane dopo...

Pietro, ottimo lavoro! Hai ragione.

Solo una cosa, operaio giornaliero, periodo aragonese, 6 tarì... mi pare un po troppo. Puoi verificare la fonte?

Difficile stabilire cosa si intenda per "operaio" in un'epoca preindustriale...potrebbe trattarsi di un orefice come di un manovale! Del resto 6 tarì al giorno sono dannatamente tanti!

Secondo le cedole della Tesoreria aragonese consultate dal Faraglia "nel 1488 si lavorava alla fabbrica del molo e dell'arsenale ed i falegnami (mastri d'axa,ossia ascia) avevano da gr. 10 a 22 il giorno; i tagliamonti da 10 a 15; i manovali da 8 a 10; i muratoi da 15 a 18". Nella stessa epoca il contestabile a capo d'una compagnia di ventura riceveva quasi 8 ducati al mese, mentre i fanti ricevevano ogni mese 28 carlini e 4 grana, ossia poco più di 14 tarì. Del resto gli affitti erano piuttosto contenuti: una bottega nel rione degli orefici costava dai 20 ai 30 tarì l'anno, una casa nella stessa zona tra i 6 e i 18 ducati, un moggio di terra nelle paludi di Napoli 40 carlini.

Sarebbe interessante sapere da quale opera Peter ha tratto la gran mole di dati che ha gentilmente messo a nostra disposizione.

Salve.

Io non possego questo libro ma mi interesserebbe sapere qualche prezzo sui beni di prima necessita per poterli inserire in una copertina che sto creando.

Potresti dare una sfogliata e indicarmi qualcosa sul periodo di Francesco I di borbone .

E giá che ci sei guarda pure sul periodo di ferdinando I.

Se prezzi combaciano con quelli che ha indicato peter1 utilizzo quelli.

Grazie

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Se prezzi combaciano con quelli che ha indicato peter1 utilizzo quelli.

Grazie

Fabione ciao, guarda questo è vedi se può esserti d'aiuto; secondo me, per quello che stai facendo moltissimo.

Fammi sapere poi ;)

http://books.google.com/books?id=4Xk9G0Eo6lkC&pg=PA100&dq=costo+pane+frutta&hl=it&ei=mGHETdq3NZDOswbo6NHJDw&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=8&ved=0CGsQ6AEwBw#v=onepage&q=costo%20pane%20frutta&f=false

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