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IGNORED

Parlando di monete con mia nonna :)...


Risposte migliori

Inviato

anche nel triveneto si usava "franchi" per lire...

se ne discuteva pochi giorni fa qui: http://www.lamoneta.it/topic/109875-antiche-monete-nel-parlare-moderno/

interessantissima anche questa discussione,

sembrerebbe che in quasi tutto il nord italia, in passato, si sostituiva la parola "franch" con lire....

chissà se la teoria di stf è uguale per tutto il nord Italia,

riporto con copia e incolla il post:

Chi abita o ha vissuto in veneto prima dell'avvento dell'euro ha sicurmente sentito l'uso del termine "franchi" al posto di lire: "dis mie franc" = 10.000 lire. Probabilmente qulacuno si sarà chiesto da dove deriva questa usanza.

Non deriva dall'epoca napoleonica (dominazione francese), nè dal più recente periodo dell'Unione Monetaria Latina (1865-1914), in cui i franchi francesi, belgi e svizzeri circolavano in Italia, ma dal periodo compreso tra il Trattato di Campoformio (1797) e la Terza Guerra d'Indipendenza (1866), durante il quale il Nordest italiano fu soggetto alla dominazione austriaca.

Infatti, verso la fine di questo periodo, in Veneto circolavano monete austriache con l'iscrizione Franc. (abbreviazione di Francesco Giuseppe, imperatore d'Austria).


Inviato

Qui da Noi in Brianza il "Franc" si usava dirlo fino a quando non è arrivato l' EURO.....Ovviamente in forma Dialettale. Ciao Massy


Inviato

E per indicare i centesimi, oggi che c'è l'euro, in Veneto qualcuno usa il termine "schei". Termine che usavano una volta, al tempo in cui circolavano i centesimi di lira.


Inviato (modificato)

Confermo che anche in Puglia fino al secondo dopoguerra nel linguaggio comune si utilizzava il termine soldo per indicare la moneta da 5 centesimi, gli anziani di quelle parti quando parlano del passato utilizzano sempre il termine "soldo", da una piccola indagine fatta da mio nonno pare che l'uso risalga alla riforma Napoleonica, 20 Soldi=1 lira, la moneta più piccola che veniva utilizzata nel primo e secondo dopoguerra era appunto il 5 centesimi e considerarlo come 1 soldo rendeva i calcoli più semplici.

Modificato da donax

Inviato (modificato)

Confermo che anche in ciociaria i miei nonni "compravano" in soldi.

In pratica, come nel caso indicato un soldo corrispondeva al 5 centesimi e 20 soldi erano una lira.

Confermo che anche in Puglia fino al secondo dopoguerra nel linguaggio comune si utilizzava il termine soldo per indicare la moneta da 5 centesimi, gli anziani di quelle parti quando parlano del passato utilizzano sempre il termine "soldo", da una piccola indagine fatta da mio nonno pare che l'uso risalga alla riforma Napoleonica, 20 Soldi=1 lira, la moneta più piccola che veniva utilizzata nel primo e secondo dopoguerra era appunto il 5 centesimi e considerarlo come 1 soldo rendeva i calcoli più semplici.

Dopo la punta estrema della Calabria,la Ciociaria,le Puglie......

confermo che anche qui in riva allo Stretto .....un soddu erano 5 cent e 1 lira erano 20 soldi

...da racconti che ricordo che mio nonno diceva..... :D

;)

inoltre :D qui in Sicilia intendiamo "I Calabri"=Le Calabrie :) ..un esempio come tutto pote'dipendere dalla anarchia papale e anche prima come diceva @@francesco77 sull'era delle due Sicilie :) ...in cui trasmesse la dicitura di chiamare i soldi...........................poi in futuro ad oggi ci siamo combinati con pochi spiccioli di euro :lol:

Saluti

Modificato da Rex Siciliae

Inviato

riporto con copia e incolla il post:

Chi abita o ha vissuto in veneto prima dell'avvento dell'euro ha sicurmente sentito l'uso del termine "franchi" al posto di lire: "dis mie franc" = 10.000 lire. Probabilmente qulacuno si sarà chiesto da dove deriva questa usanza.

Non deriva dall'epoca napoleonica (dominazione francese), nè dal più recente periodo dell'Unione Monetaria Latina (1865-1914), in cui i franchi francesi, belgi e svizzeri circolavano in Italia, ma dal periodo compreso tra il Trattato di Campoformio (1797) e la Terza Guerra d'Indipendenza (1866), durante il quale il Nordest italiano fu soggetto alla dominazione austriaca.

Infatti, verso la fine di questo periodo, in Veneto circolavano monete austriache con l'iscrizione Franc. (abbreviazione di Francesco Giuseppe, imperatore d'Austria).

Questa cosa mi ha spiazzato... ricordo bene quando mio padre da piccolo mi dava come mancia settimanale i des mila franc (10'000 lire) ma ho sempre pensato che derivasse dai franchi... non da Francesco Giuseppe. Mi serve del tempo per riprendermi.


Inviato

siete sicuri della spiegazione dell uso della parola Franchi al posto di Lire?
io vi propongo una teoria che mi fu detta alcuni anni fa:


prima del 1818 era in uso il sistema duodecimale, e quindi la lire e i suoi sottomultipli avevano i loro vari nomi! ( caglairese, soldi,scudo,doppia, carlini, reale....) poi dopo tale data (con la restaurazione delle vecchie monarchie) fu riformata la monetazione e fu introdotto il sistema Centesimale (1£=100c) tale monetazione è uguale a quella Francese introdotta da Napoleone! quindi mi era stato detto che si differenziava la Nuova Lira Centesimale (Franco) dalla Vecchia Lira Duodecimale (Lira Sarda, Lira Piemontese..) chiamandola appunto Franco! cosa che poi da noi in sardegna è arrivata sino agli anni 2000, 1000£=1000 franchi... e qualche vecchietto ancora usa questo termine!! per esempio l'altro gg un signore parlando della sua nuova macchina diceva di averla pagata 1500 franchi! (1500€)

secondo me questa teoria è abbastanza plausibile.... voi che ne dite?


Inviato

siete sicuri della spiegazione dell uso della parola Franchi al posto di Lire?

io vi propongo una teoria che mi fu detta alcuni anni fa:

prima del 1818 era in uso il sistema duodecimale, e quindi la lire e i suoi sottomultipli avevano i loro vari nomi! ( caglairese, soldi,scudo,doppia, carlini, reale....) poi dopo tale data (con la restaurazione delle vecchie monarchie) fu riformata la monetazione e fu introdotto il sistema Centesimale (1£=100c) tale monetazione è uguale a quella Francese introdotta da Napoleone! quindi mi era stato detto che si differenziava la Nuova Lira Centesimale (Franco) dalla Vecchia Lira Duodecimale (Lira Sarda, Lira Piemontese..) chiamandola appunto Franco! cosa che poi da noi in sardegna è arrivata sino agli anni 2000, 1000£=1000 franchi... e qualche vecchietto ancora usa questo termine!! per esempio l'altro gg un signore parlando della sua nuova macchina diceva di averla pagata 1500 franchi! (1500€)

secondo me questa teoria è abbastanza plausibile.... voi che ne dite?

condivido anche la tua opinione.... non saprei,

di sicuro si parla di Franchi Francesi o Svizzeri... due monetazioni molto influenti nella nostra Italia, per come la conosciamo oggi


Supporter
Inviato (modificato)

Non dimentichiamo che molte espressioni vivaci attuali che esprimono il denaro in generale derivano dai nomi delle monete italiane in circolazione prima del 1861 come ad esempio: "dammi la grana!", "dammi i quattrini!", "dammi i soldi!", "dammi le palanche!".

Da me, purtroppo, sono attualmente e frequentemente utilizzati, "non ho grana" , "non ho piccioli" -

che in buona sostanza significano: "non ho soldi"...

____

Siccome basta aggiungere un solo soldo (5 cent,) a 19 soldi (95 cent.) per fare una Lira.

dalle mie parti (profondo sud) anche tutt'ora per paragonare 2 cose quasi uguali, od anche 2 persone quasi identiche, si suol dire:

Sono come 19 soldi con una Lira

Modificato da nikita_
Awards

  • 7 mesi dopo...
Inviato

L'altro giorno parlavo con mia nonna 87enne del valore effettivo che un "aquilotto" aveva negli anni della sua giovinezza.

Mi ha risposto che con 5 lire compravano il pane per circa una settimana, perchè allora costava "19 soldi" al Kg Sono rimasto stupito dal fatto che considerasse la lira soltanto nella sua interezza, mentre considerava come sottomultipli i "soldi".

È ovvio che ai suoi tempi non venivano prodotte monete con valore facciale in "soldi" e lei stessa mi confermava, ricordandolo nitidamente, che sullo spiccolo da 1 soldo c'era la spiga, su quello da due un'ape su fiore, sui quattro una "fimmina a nuda" biggrin.gif. È strano il fatto però che al sud (si parla di reggio calabria) sia stata diffusa ai tempi di Vittorio Emanuele III questa "nomenclatura parallela", poichè, come sappiamo, nel precedente regno delle due sicilie, nemmeno si hanno monete in "soldi". Lo stato più vicino che usava quel taglio era se non erro lo stato pontificio...

Secondo voi da cosa deriva questa abitudine del popolo di usare un sistema non decimale per "nominare" le monete, ignorandone il valore facciale espresso in centesimi?

P.S. riporto un detto calabrese e siciliano: "Ci 'mmancunu 20 sordi pi fari na lira" ovvero "Gli mancano 20 soldi per fare una lira". si dice di una persona che chiede sempre prestiti.

Anche a Caserta si dice così:"20 sold pa apparà na lira"


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