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DACCI OGGI IL NOSTRO PANE QUOTIDIANO.......


giancarlone

Risposte migliori

Le ultime tessere postate da Apollonia sono si di S. Antonio, ma ABATE ossia quello del porcello, da non confondersi con quello di Padova. Il primo lascito risale al 1462, il L. P. era ubicato in contrada degli Spadari vicino vicino al grande stabile dei MISSAGLIA (famosissimi e ricercati fabbricanti di armi e armature in europa) chiamata dal popolo - casa dell'inferno - per l'assordante fragore prodotto dall'officina degli armaioli.

Giancarlone

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ALTRA TESSERA BENEFICA di ENTE COMUNALE MILANESE

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D/ stemma di Milano sotto Johnson Milano - incisore Angelo Cappuccio - R/ BUONO PER UN PANE DI 1/2 LIBBRA in giro LA MASSAJA MILANO

Vandoni tav. VI n. 14 - diametro mm 24,23 peso gr 3,42 ottone - Coniata nel 1892

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VARESE

tessera fusa de LO SPEDALE DE' POVERI DI VARESE (dal volume di Luigi Borri - 1909)

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Per il Vandoni è sconosciuta, tav. VI n. 7-8-9, ma dalle mie ricerche nel volume citato dà anche la spiegazione delle tre tessere, con al diritto LA PIETA' per tutti e tre i tipi, mentre le sigle del rovescio sono:

V C V (VINUM CHARITAS VARISIUM), F C V ( FASCIS CHARITAS VARISIUM) e ultima per la beneficenza del PANE, quella postata P C V ( PANIS CHARITAS VARISIUM).

Il Vandoni stima l'epoca al 1600 e di bello stile, giustamente dopo l'opera di Michelangelo.

Giancarlone

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DUCATO di PARMA e PIACENZA - ALESSANDRO FARNESE terzo Duca 1586-1592

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TESSERA per 2 PANI

Rame, diametro mm 20,27 peso gr 3,50

ho riferimenti solo dal cartellino di vendita, leggo Magn. VI n. 221 - list. Ariminensis 1-77 - lst. Toderi n.3-1982 n.312 - list. Varesi n.1-1982

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Caro Picchio,

è difficile stabilire quando sono emessi questi SEGNI in mancanza di documentazione, a mio parere penso XVII-XVIII secolo perchè sono diversi i segni con 5 soldi, anche il Vandoni che ha studiato a fondo questo settore non si sbilancia nel datare la tessera. E per tua conoscenza ne illustra un'altra sempre dell'OSPIZIO oppure OSPEDALE DI CARATE, con al diritto il Redentore Benedicente e in esergo OSPIT. BUR / GI.CARATI / e al rovescio Santo con la palma del martirio S. PETRUS DE SAPELO ( = PIETRO ZAPPELLI ). A completezza S. Carlo vietò il culto del B. Pietro Zappelli, in quanto santo-laico, gli pareva non aveva tutti i requisiti per la canonizzazione.

Giancarlone

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Grazie per le informazioni, ho casa vicino a Carate (Rancate) e ci sono più riferimenti a Pietro Zappelli compresa una via a lui dedicata.

Dal sito del Comune di Carate Br. : Il beato Pietro Zappelli, nel XIII secolo, istituisce dell’Hospitale dei Poveri . L’Hospitale non era un luogo di degenza, ma garantiva l’assistenza sanitaria ai poveri e agli ammalati tramite uno speziale (farmacista), un medico e un’ostetrica, mentre si occupava di far ricoverare gli ammalati più gravi venivano ricoverati all’Ospedale Maggiore di Milano.

Confrontando il lettering alle monete con il 5 fatto ad esse ed alcuni altri caratteri potrebbe essere verosimile una datazione prossima alla fine del '600.

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Supporter

Ciao giancarlone, ciao picchio

Questa è la tessera pubblicata dal Vandoni con il titolo Ospizio oppure Ospedale di Carate (Brianza; a nord di Monza)

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D/ Il Redentore benedicente con la d. e regge con la sin. il mondo sormontato dalla Croce. Esergo, su due righe: HOSPIT . BVR / GI . CARATI (cioè Ospedale del borgo di Carate) / fregio in cerchio e perline.

R/ Santo, figura stante, con palma nella d. e libro chiuso nella sin. in giro: * S PETRUS DE SAPELO * in cerchio e perline.

Ricordo d’aver letto da qualche parte che la datazione di questa tessera non può andare oltre la metà del 1500 in quanto la si deve collocare negli anni precedenti la visita pastorale di Carlo Borromeo. Infatti il cardinale non avrebbe mai consentito quel S. Petrus de Sapelo perchè, come fa notare anche giancarlone, aveva vietato il culto del beato Pietro Zappelli che a suo avviso non avrebbe avuto i requisiti per la canonizzazione.

Sul sito http://www.dfronzoni.net/biblio/storia/caratebrianza.html si trovano dettagli sul libro pubblicato qualche anno fa dal titolo Carate Brianza. Alle radici del presente

Saluti,

apollonia

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Supporter

@avgvstvs

Discussione molto interessante.

Ho visto diversi esempi di tessere di questo tipo, sempre legati a luoghi del Nord Italia: conoscete esempi del Centro-Sud o l'uso di questi oggetti e' prettamente "nordico"?

In Italia, buona parte della documentazione delle confraternite religiose laiche è confluita negli archivi delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza (già Enti Comunali di Assistenza) o nei fondi di religione (et similia) degli archivi di stato.

Tra gli inventari e repertori di risorse d'archivio regionale eccettuate la Lombardia e il Veneto, sono segnalate in rete:

Emilia Romagna

Gli Archivi delle istituzioni di carità e assistenza attive in Bologna nel Medioevo e nell'età moderna, a cura di M. Fanti, Bologna 1984.

Toscana

L'Archivio della mensa arcivescovile di Firenze, a cura di G. Aranci, Pubblicazioni dell'Archivio Arcivescovile di Firenze, Inventari 1, Firenze 1996.

Umbria

C. Cenci, Documentazione di vita assisana, 1300-1530, (Spicilegium Bonaventurianum, X-XII), Grottaferrata 1974-1976, 3 voll. (raccolta di regesti con indici di tutti gli archivi di Assisi, e numerose indicazioni sulle confraternite locali).

Le istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza dell'Umbria. Profili storici e censimenti degli archivi, a cura di M. Squadroni, Ministero per i Beni Culturali e Ambientali - Ufficio Centrale per i Beni archivistici, Pubblicazioni degli Archivi di Stato, Strumenti CVIII, Soprintendenza archivistica per l'Umbria, Roma 1990.

Lazio

L. Osbat, Gli archivi confraternali. Le confraternite nella antica diocesi di Viterbo, in "Archivi e storia", 2004, [22 maggio 2004] .

V. Paglia, Contributo allo studio delle confraternite romane dei secoli XV-XVI, in "Ricerche di Storia Sociale e Religiosa", 17-18 (1980), pp. 233-286 (con descrizione dei vari archivi romani - Archivio Storico del Vicariato, Archivio Segreto Vaticano, Archivio di Stato, archivi di confraternite tuttora esistenti - in cui sono depositati fondi archivistici delle confraternite di Roma).

Repertorio degli archivi delle confraternite romane, in "Ricerche per la Storia Religiosa di Roma" 6 (1985), pp. 175-413.

Storiografia e archivi delle confraternite romane, a cura di L. Fiorani, Roma 1986.

V. Vita Spagnuolo, Le confraternite romane e i loro archivi, in Archivi e archivistica a Roma dopo l'Unità: genesi storica, ordinamenti, interrelazioni, Atti del convegno, Roma 12-14 marzo 1990, Ministero per i beni culturali e ambientali - Ufficio centrale per i beni archivistici, Roma 1994, pp. 455- 465.

Puglia

La Soprintendenza archivistica per la Puglia, sulla scorta del censimento delle confraternite effettuato dall'Università degli Studi di Bari e dal Centro Ricerche di Storia Religiosa in Puglia, ha avviato dal 1989 un progetto di censimento sugli archivi confraternali della documentazione conservata dalle confraternite pugliesi: i risultati del censimento sono consultabili in rete.

La ricerca di eventuali tessere distribuite dalle istituzioni e dalle confraternite segnalate è aperta.

apollonia

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Grazie Apollonia,

molto importanti questi siti che aiutano ad approfondire il problema e spaziare in altre regioni, sia come tematica BENEFICENZA, e anche CONFRATERNITE. Esaurito il tema del Pane, inizio una discussione sulle Confraternite che ho parecchi gettoni sopratutto di Paesi e Cittadine Lombarde.

ora continuo con gettoni del Pane, CASA MISERICORDIA - BUONO 1/2 Kg PANE

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Di questi gettoni della CASA MISERICORDIA di alluminio non ho mai trovato riferimenti, anni fà Pitotto mi disse che secondo Lui erano di Milano, in effetti si trovano facilmente su questo territorio ma questo non è sufficiente senza riferimenti affermare con certezza.

Diametro mm 47 peso gr 7,34

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Altro datato del 1904

MARCHESE CAMILLO BOURBON di PETRELLA

VALE PER 5 CENTESIMI DI PANE

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Ottone diametro 28,77 gr 5,07

Non sò di quale Petrella sia il Marchese in quanto nell'annuario dei comuni sono sei, se qualcuno mi suggerisce quello giusto ringrazio.

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Supporter

@giancarlone

Le ultime tessere postate da Apollonia sono si di S. Antonio, ma ABATE ossia quello del porcello, da non confondersi con quello di Padova.

Giusto.

S. Antonio abate (festa 17 gennaio), il più illustre dei monaci della chiesa antica, è venerato anche come “patrono” degli animali domestici. La tradizione iconografica lo vuole raffigurato con accanto un porcellino, per il fatto che nel Medioevo i monaci che ricorrevano al suo patrocinio erano soliti allevare a beneficio dei poveri un maialino che aveva libero accesso a tutti i campi dei parrocchiani.

La fiamma che compare nella tessera può essere ricondotta ai grandi falò che si accendevano per purificare il terreno da sterpi e foglie. Inoltre, per la devozione popolare, questo santo, patrono del focolare domestico perché capace di sottomettere fiamme e demoni, è ritenuto pure in grado di far guarire herpes dolosissimi come il “fuoco di sant’Antonio”.

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S. Antonio da Padova (festa 13 giugno) viene invece venerato nella tradizione popolare prevalentemente per le sue funzioni di taumaturgo. E’ ritenuto, in particolare, protettore della salute dei bambini, dei matrimoni, e viene inoltre invocato per il ritrovamento degli oggetti smarriti.

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apollonia

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Caro Giancarlone, le hai messe proprio tutte. Lasciami aggiungere questa della Parrocchia di S.Alessandro in Milano. E' una tessera molto più tarda di quelle che hai postato.

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Ciao

pozleo

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Molto belli ed interessanti anche le tue Pozleo, mi piace in particolare quello con la sola scritta " Pane", è povero come l'alimento per cui serviva ma proprio per questo ancora più commovente, da l'idea delle persone a cui era diretto, dava il suo messaggio con estrema chiarezza magari anche a persone che non sapevano leggere.

Grazie, Giò :)

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Awards

Ciao Leopoldo,

mi chiedevo proprio come mai non ti sei inserito con qualche tessera, devi essere proprio impegnato. Comunque posta pure i tuoi segni anche per vedere eventuali varianti come il Luogo Pio della PAGNOTTELLA o altri, io ho ancora qualche gettone non più di beneficenza ma di panetterie che posterò tra qualche giorno.

Un saluto a te e BUONA PASQUA a tutti

Giancarlone

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Supporter

Salve

Sul sito del libro d’oro della nobiltà mediterranea, per la casata BOURBON DEL MONTE SANTA MARIA: LINEA DI PETRELLA avevo notato

H11. Camillo (* 1736 + 3-8-1791), Marchese di Petrella e Patrizio di Cortona.

e

L3. Marchese Cammillo (* Cortona 15-10-1909 + Firenze 8-4-1991), Patrizio di Cortona.

Sul buono è scritto CAMMILLO e quindi dovrebbe trattarsi del secondo. Però la data del buono (1904) è precedente a quella di nascita di questo marchese.

Mah!

apollonia

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