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DACCI OGGI IL NOSTRO PANE QUOTIDIANO.......


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Inviato

Salve,

inizio questa discussione tematica per tessere di beneficenza dei Venerandi Luoghi Pii, con riferimento al PANE.

Il più antico LUOGO PIO di beneficenza, o congregazione di Carità delle QUATTRO MARIE di Milano, risale in epoca anteriore al 1150, ma documentato più tardi.

Il termine QUATTRO MARIE a secondo degli studi, richiama le feste Mariane della Natività, Annunciazione, Purificazione e Assunzione ( vedi: MILANO Radici e luoghi della carità - Allemandi 2008), oppure LUOGO PIO eretto in onore delle Quattro Marie: la Beata Vergine, le di Lei sorelle o cugine Maria Cleofe e Maria Salomè, Maria di Magdala detta Maddalena, la penitente. (vedi LUOGHI PII ELEMOSINIERI DI MILANO - 1880)

Il primo a studiare le tessere MILANESI E LOMBARDE fu il Vandoni in RIVISTA ITALIANA DI NUMISMATICA nel 1954-55-56.

Tessera n.1 - D/ Le Quattro Mare di fronte - R/ 1710 PANE M . Q - diametro mm 22,70 peso gr 4,60, ottone. Vandoni tav. VI n.4

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Inviato

Tessera n.2

LUOGO PIO DELLA PAGNOTTELLA - Milano

Il Luogo Pio fu fondato nel 1357 ( volgarmente chiamato PIGNATELLA o PAGNOTTELLA) da un ricco mercante che lascia un reddito da attivarsi una Beneficenza per la distribuzione dei Pani.

In cronologia dei L. P. Milanesi è il terzo luogo benefico. La storia di questo ente si può leggere in: Antonio Noto VISCONTI e SFORZA fra le colonne di Palazzo Archinto, le sedi dei 39 LUOGHI PII ELEMOSINIERI DI MILANO - GIUFFRE' 1980. Oppure in: MILANO Radici e luoghi della carità - Allemandi 2008

Probabilmente XVI secolo - D/ L. P. PIGNATELLAE - R/ Sol X / PANE BIANCO - diametro mm 22,90, peso gr 3,97, ottone

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Supporter
Inviato

Giampiero Bettinetti, Prova di conio di una tessera di beneficenza della Misericordia di Milano, Panorama Numismatico 229 (2008) 41-43.

Giampiero Bettinetti, Tessere di beneficenza di ‘Zecche minori’ lombarde, Panorama Numismatico 246 (2009) 45-50.

apollonia


Inviato

Caro Apollonia,

è vero, bell'articolo, io l'ho in fotocopia altrimenti avrei fatto una scansione, la prima illustrata è anche in tema con il PANE.

saluti GIANCARLONE


Inviato (modificato)

Tessera n. 3

COMUNITA' di S. ALESSANDRO in ZEBEDIA - MILANO

Riprendo le notizie dallo scritto del Vandoni sulla RIVISTA ITALIANA DI NUMISMATICA, il nome deriva dal Carcere Zebedeo, ove venne rinchiuso S. Alessandro prima del martirio;

- Collegium S.Alexandri - era il nome della comunità dei Barnabiti di S. Alessandro, che si chiamavano poi anche - Scuole Arcimboldi - in seguito a lascito di un nobile bolognese stabilitosi a Milano, appunto in tal casato.

Epoca XVII-XVIII secolo

D/ COLLEG / S. ALEX / IN ZEBED. - R/ SOLDI / CINQE / PANE / FORM. (PANE FORM. si intende di FORMENTO)

ottone, diametro mm 27,30 - peso gr 5,34 - Vandoni tav. VI n.3

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Modificato da giancarlone

Inviato

Bellissimi, ed anche commoventi, questi gettoni. Grazie Giancarlone per tutte le cose interessanti e particolari che posti. A presto, Giò :)

Awards

Inviato

Un caloroso GRAZIE a Giovanna, che mi sprona a continuare. ( Sabato, sorpresa :unsure:)

Altra tessera come la precedente, ma con inserimento della V per una miglior lettura alla parola CINQVE.

In Vandoni manca questa variante.

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Inviato

Un caloroso GRAZIE a Giovanna, che mi sprona a continuare. ( Sabato, sorpresa :unsure:)

Altra tessera come la precedente, ma con inserimento della V per una miglior lettura alla parola CINQVE.

In Vandoni manca questa variante.

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Visto che sei di Milano forse ...forse ho capito la natura della ...sorpresa.

Sarò felicissima di conoscerti se sarai all'Assemblea. Ciao Giancarlone a presto, Giò :D

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Inviato

Altra tessera benefica per il PANE:

LUOGO PIO della DIVINITA' - MILANO

Da VANDONI: Era questo Pio Luogo un Consorzio di Disciplini, quale fu fondato l'Anno 1429, da Donato Ferrario di Pantigliate. Il Priore e gli Scolari del consorzio avevano per Instituto di mandare ogni giorno Feriale della settimana una o due Bestie cariche di Farina, PANE, Vino per la Città, al Lunedì in Porta Nuova, al Martedì in Porta Orientale e successivi altri giorni nelle altre Porte a distribuire altri generi a Poveri delle rispettive Parrocchie..........

Tessera datata 1768 -

D/ in cartiglio coronato: testina DIVINITA' - 1768 - in cerchio di perline

R/ al centro - I Santi Pietro con le chiavi e S. Francesco con la veste monacale - in giro: LEGATO PRATA SOLDI 5 PANE

Vandoni tav. VII n. 9 - ottone diametro mm 21,87 peso gr 2,96

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Supporter
Inviato

Ciao a tutti

Appropriato il riferimento specifico al "pane" nelle tessere di beneficenza, estendibile anche ai gettoni e ai buoni in genere convertibili in determinati quantitativi di quello che fin dai tempi più remoti costituisce la base dell'alimentazione umana.

"Con il sudore della tua fronte mangerai pane". [Genesi, III, 19]

Contribuisco alla discussione con questa tessera

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apollonia


Supporter
Inviato

Bellissimi, ed anche commoventi, questi gettoni. Grazie Giancarlone per tutte le cose interessanti e particolari che posti. A presto, Giò :)

Sono dello stesso parere di Giovanna : una interessantissima raccolta tematica. Complimenti !


Inviato

Discussione molto interessante.

Ho visto diversi esempi di tessere di questo tipo, sempre legati a luoghi del Nord Italia: conoscete esempi del Centro-Sud o l'uso di questi oggetti e' prettamente "nordico"?


Inviato

Discussione molto interessante.

Ho visto diversi esempi di tessere di questo tipo, sempre legati a luoghi del Nord Italia: conoscete esempi del Centro-Sud o l'uso di questi oggetti e' prettamente "nordico"?

A Bologna un Signore che ho conosciuto mi ha fatto vedere un gettone del Ghetto romano, atto ad avere razioni di cibo, ricordate la Deputazione Ebraica su cui ho fatto ricerche per il Gettone Jmpresa Viveri? Forse era uno di quelli, non ne conosco altri per il momento della mia regione.

Giò

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Inviato

Caro Giancarlone, per alcuni istanti mi hai fatto rivivere la Milano del XVIII E XIX sec. l'emozione e molta, il mistero dei luoghi citati, a noi natii ben noti e vissuti, provoca sensazioni indescrivibili, il tuo apporto sta diventando sempre più una miniera di informazioni e delizie.

Non hai nulla di "Porta Cicca"? (Attuale Porta Ticinese per gli amici della Penisola) La mia piazza Natale, dove insieme ai compagni della zona ci tuffavamo nelle splendide acque del Naviglio, molti ma molti anni or sono.

Grazie ancora Eros


Inviato

A ercle62,

ciao Eros, di porta cicca ho una bella tessera del Luogo pio Melzi che posterò in un'altra discussione, come vedi prediligo le discussioni a tema. In questo caso è il PANE.

Rispondo ad Augustus,

che io sappia prevalentemente i Luoghi Pii di beneficenza sono localizzati al nord.


Inviato

Altra tessera dell'ISTITUTO GENERALE DEI POVERI - REGIA AMMINISTRAZIONE DELLE ELEMOSINE di Milano

Questa tessera (dal Vandoni) permette di assegnarle alla Congregazione di Carità, riforma istituita dal figlio di Maria Teresa, Giuseppe II nel 1784, il quale raggruppò sotto la sua amministrazione tutti i Luoghi Pii e Confraternite milanesi. Ben trentanove erano i Luoghi Pii di indole elemosiniera, sono stati accorpati nei cinque principali: Le Quattro Marie, La Carità e Monte Angelico, La Misericordia, La Divinità e S. Maria di Loreto.

Murari tav. VIII n. 44 - D/ una M entro fregio a greca ( M = Misericordia ) - R/ PANE DE L. P. entro fregio a greca. - ottone - diametro mm 25, peso gr 4,06

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Inviato

@Giancarlone

Sperando di non essere fuori tema, e nella speranza di una identificazione. Ho comprato alcuni anni fa questo gettone per Carate, non se sia Carate Brianza o Carate Urio, di più non so ... forse Lei ....

grazie per l'attenzione.


Supporter
Inviato

Ciao Giancarlone

Credo che un po' di storia legata a queste tessere di beneficenza, del pane in particolare, non guasti. Ho ritrovato la descrizione della mia tessera di Vicenza (post #10) che riporto.

Nelle prime tre righe della scritta al rovescio (OPERA DEL PANE DI S. ANTONIO), l’opera, detta anche “Pane dei poveri”, trae origine da uno dei tanti prodigi attribuiti a sant’Antonio negli anni successivi alla costruzione della sua basilica.

Si narra di un bimbo che, lasciato incustodito accanto a un recipiente d’acqua, vi cadde dentro annegandosi. La madre, disperata, ricorse con fiducia al Santo e fece voto che avrebbe dato ai poveri tanto frumento quanto pesava il suo bambino se lo avesse risuscitato. E così fu. Nacque allora la devozione chiamata “pondus pueri”, il peso del bambino, con finalità di beneficenza. I genitori promettevano a sant’Antonio tanto pane quanto era il peso dei loro ragazzi affinché li proteggesse dalle epidemie e dagli altri mali. La pia pratica subì una flessione fino a scomparire nel medioevo, ma rifiorì sullo scorcio dell’Ottocento principalmente per merito di don Antonio Locatelli diffondendosi in tutto il mondo, tanto che in ogni chiesa, accanto all’immagine o statua di sant’Antonio, si trova l’immancabile cassetta con la scritta “Pane di sant’Antonio”. Quindi l’Opera del pane di S. Antonio, seguendo un’ispirazione del Santo, promuove e si fa strumento di carità verso quanti sono in condizione di bisogno.

Le seconde tre righe (NELLA PARR. DI S. MICHELE SERVI) fanno riferimento alla chiesa di San Michele in Santa Maria in Foro detta “dei servi” che si trova nella zona di Piazza Biade a Vicenza. Dall’abside si può subito notare l’origine medievale dell'edificio che presenta una complessa decorazione a laterizio con archetti trilobati, risalente ad una costruzione del XIV secolo. Dopo la dedizione di Vicenza a Venezia e il conseguente riordino del complesso delle piazze centrali e con l'insediamento in questa chiesa dell'ordine dei Serviti (1407), anche l'edificio subì alcuni rifacimenti per armonizzarsi all'insieme. Gli abbellimenti si succedettero nel XV e XVI secolo, e di essi ancora si vedono chiare testimonianze nell’armonioso portale e nelle decorazioni degli altari interni.

apollonia


Inviato

Avevo ragione quindi a ritenere questi gettoni commoventi, che bella storia ci hai raccontato Apollonia. Grazie ed a presto. Giò :)

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Inviato

Ciao Appollonia,

sempre puntuale con commenti precisi, interessanti che approfondiscono l'argomento, e come dice Giovanna commoventi.

Per rimanere in tema S. ANTONIO posto due gettoni, senza misure e pesi in quanto sono fuori casa e collegato con una chiavetta internet.

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D/ S. ANTONIO DI PADOVA - VII CENTENARIO NASCITA 1895, al centro il SANTO CON GESU' BAMBINO IN BRACCIO - R/ PARROCCHIA DI MAGENTA al centro PANE DI S. ANTONIO


Inviato (modificato)

In effetti IL PANE DI S. ANTONIO ha avuto una larga diffusione, forse in certe parrocchie distribuiscono ancora gettoni per la beneficenza.

D/ BERGAMO BORGO PIGNOLO - OPERA DEL PANE DI SANT'ANTONIO - R/ BONO PER 1/4 di KG.MA DI PANE

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Rispondo a PICCHIO domani sera rientro farò la ricerca

Modificato da giancarlone
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Supporter
Inviato

@picchio

Il tuo gettone presenta al dritto il Redentore aureolato che risorge dal sepolcro - di fronte - anepigrafo - in cerchio di perline.

CARATE al rovescio è Carate Brianza, dove secondo le cronache un beato, Pietro Zappelli, si dice sia stato il fondatore, tra il 1200 e il 1300, del Luogo pio dei poveri denominato anche Ospedale di Carate.

Il gettone è in ottone e, se rientra negli standard, dovrebbe avere un diametro di 23,5 mm e un peso di 3,74 g.

apollonia


Supporter
Inviato

Ciao giancarlone

Scusa se ho risposto io a picchio: non m’ero accorto che volevi farlo tu.

M’ero chiesto se a Milano esistesse un luogo pio di sant’Antonio con dei ‘segni’ di beneficenza del pane a nome del Santo. La risposta l’ho trovata nei due gettoni pubblicati dal Vandoni e qui riprodotti.

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Scrive Vandoni che il Luogo pio o Scuola di S. Antonio esisteva presso la parrocchia di S. Maria Beltrade in Milano sino dall’epoca di Francesco Sforza, contemporaneo a quello delle Scuole delle Quattro Marie, della Pagnottella, Misericordia, Terzo Ordine di S. Francesco, Umiltà e Divinità, di S. Giovanni Battista, di S. Caterina, S. Giuseppe, S. Pancrazio. Nel 1874 il Luogo pio di S. Antonio venne aggregato a quello della Divinità per la riforma di Giuseppe II.

Le due tessere, hanno lo stesso dritto (S + ANTONIO + + + ABBATE + ; Grande fiamma (della fede?) sottolineata – in cerchio di virgolette), mentre al rovescio differiscono sostanzialmente per il valore dei conquibus dell’equivalente in pane. Sono d’ottone e hanno dimensioni (rispettivamente 29 mm e 25 mm) e pesi (rispettivamente 7,57 g e 4, 61 g) diversi.

Il tipo di conio è uguale per entrambe le tessere (come di multiplo e sottomultiplo), ma la fattura dei due conii è differente e probabilmente da ascrivere e due diversi incisori in quanto uno ha fatto la N giusta (PANE), l’altra al rovescio (PA[N])E e VE[N]TI).

Ricordo d’aver visto una N del genere (retrograde in inglese) in un tetradramma molto raro di Alessandro (ALEXA[N]DROY) Magno.

apollonia


Inviato (modificato)

Strana infatti, sembra quasi un IV romano e quella sopra ha le N al contrario, che particolarità...Grazie Apollonia. Giò :)

Modificato da giovanna
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