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Inviato

Ecco come il Carboneri descrive questa emissione:

" d ) tipo dal 1901 al 1907 (fig. 128 e 129) con l'effige (testa nuda) di Vittorio Emanuele III rivolta a destra e la leggenda attorno "Vittorio Emanuele III" e il nome dell'incisore Speranza nell'esergo. Nel rovescio evvi l'aquila araldica di Savoia spiegata e coronata con stemma in petto, circondata in alto dalla leggenda "Regno d'Italia", ai due lati, da due nodi, ed in basso, dall'indicazione del valore e dell'anno di coniazione, con l'iniziale R per zecca di Roma, fra due stellette. Il taglio ha tre "Fert" alternati con nodi e rosette. Con questo modello si coniarono soltanto lire e doppie lire ( R.D. 7 marzo 1901).

Carboneri non cita il 5 lire in quanto fu, come noto, ritirato dalla circolazione.

Mi sono domandato più volte se sia corretto scrivere Legenda o Leggenda come per l'appunto fa il Carboneri, e se sia corretto dire "all'esergo" o "nell'esergo". In questo caso ne l'uno ne l'altro in quanto manca l'esergo (Martinori: Piccolo spazio della moneta al di sotto dell'impronta nel quale trovasi quasi sempre indicata la zecca, la data, lo stemma del sovrano, o dei presidenti di zecca o dei preposti al governo del paese, le iniziali dell'incisore della moneta, un motto o la cifra del valore). Solitamente delimitata da una barra orizzontale.

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Inviato

Picchio son senza parole ... io che colleziono lirette perche le adoro e credo di non averne neanche una che possa paragonarsi alla tua, non per l'anno raro ma per la patina di un colore bellissimo.

Complimenti

Saluti

Marco


Inviato

Patina eccezionale (averne di simili), che indubbiamente porta il valore (non solo economico..) di questa moneta ad altissimi livelli.

Ma ormai non mi stupisco neanche più: Lei è un buongustaio. :)

Complimentoni !


Inviato

Patina eccezionale (averne di simili), che indubbiamente porta il valore (non solo economico..) di questa moneta ad altissimi livelli.

Ma ormai non mi stupisco neanche più: Lei è un buongustaio. :)

Complimentoni !

per un pezzo del genere mi sa che 3 000 € non bastano e è vero come scrivi nel nik che la qualità rimane e il prezzo si dimentica ma bisogna anche averli xD

Saluti

Marco


Inviato

Complimenti! Del resto sappiamo che in questo Forum ci sono grandi collezionisti con monete "fuoriclasse"! :)


Inviato (modificato)

Edit.

Modificato da Maregno
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Inviato

Stupenda, sia la moneta che la patina... :rolleyes:


Inviato

Ringrazio, ma la moneta era una scusa .... per i miei due quesiti, se voleste illuminarmi ne sarei grato.


Inviato

Complimenti! :)

Direi legenda dal significato originale latino (cosa che va letta) e preferisco dire nell'esergo in quanto trattasi di uno spazio.

Awards

Inviato

Per l'italiano moderno, in utilizzo sui maggiori testi in circolazione la parola Legenda è la più adatta in questo caso, nel linguaggio comune la parola Leggenda ormai rispecchia solo le " storielle", per la seconda domanda la risposta corretta, sempre per il linguaggio di oggi è nell' esergo, anche se con all si dona un tono più solenne alla descrizione ... in questo caso credo siano corretti entrambi.

Saluti

Marco


Inviato

Complimenti! :)

Direi legenda dal significato originale latino (cosa che va letta) e preferisco dire nell'esergo in quanto trattasi di uno spazio.

stavamo scrivendo insieme ... mi sn accorto dopo che ci siamo sovrapposti con la stessa risposta


Inviato

Ecco come il Carboneri descrive questa emissione:

" d ) tipo dal 1901 al 1907 (fig. 128 e 129) con l'effige (testa nuda) di Vittorio Emanuele III rivolta a destra e la leggenda attorno "Vittorio Emanuele III" e il nome dell'incisore Speranza nell'esergo. Nel rovescio evvi l'aquila araldica di Savoia spiegata e coronata con stemma in petto, circondata in alto dalla leggenda "Regno d'Italia", ai due lati, da due nodi, ed in basso, dall'indicazione del valore e dell'anno di coniazione, con l'iniziale R per zecca di Roma, fra due stellette. Il taglio ha tre "Fert" alternati con nodi e rosette. Con questo modello si coniarono soltanto lire e doppie lire ( R.D. 7 marzo 1901).

Carboneri non cita il 5 lire in quanto fu, come noto, ritirato dalla circolazione.

Mi sono domandato più volte se sia corretto scrivere Legenda o Leggenda come per l'appunto fa il Carboneri, e se sia corretto dire "all'esergo" o "nell'esergo". In questo caso ne l'uno ne l'altro in quanto manca l'esergo (Martinori: Piccolo spazio della moneta al di sotto dell'impronta nel quale trovasi quasi sempre indicata la zecca, la data, lo stemma del sovrano, o dei presidenti di zecca o dei preposti al governo del paese, le iniziali dell'incisore della moneta, un motto o la cifra del valore). Solitamente delimitata da una barra orizzontale.

In effetti "esergo" anche per me è sbagliato in questa moneta.forse più giusto "nel campo sotto al collo" ma forse per abbreviare....

Esergo è giusto nella Lira Quadriglia briosa e veloce (segno di zecca e valore).

Leggenda o legenda......credo sia una questione di grammatica italiana ed io.......... se era Romano qualcosina.....:P


Inviato

Quindi sarei per "legenda" e "nell'esergo" magari in esergo.

Grazie .... però, a guardarla bene, anche la moneta non è male !


Inviato

Quindi sarei per "legenda" e "nell'esergo" magari in esergo.

Grazie .... però, a guardarla bene, anche la moneta non è male !

Se ti stanchi della liretta chiama pure, ti libero io di quel tondello d'argento tutto ossidato ... il tutto gratis ovviamente =)

Saluti

Marco


Inviato

@MarcoB

Sinceramente preferirei tenerla, non saprei ... mi da l'idea che valga qualche euro .... allora meglio disfarsi di questa che non è neppure fior di conio !!

.... però ha i fondi a specchio ...

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Inviato

Picchio scusami la domanda, ma le hai messe in collezione in che anno questi pezzi ? Da che collezione provengono ? In giro di esemplari così belli ce ne sono davvero pochi anche per il 7 che è l'anno piu comune.

Saluti

Marco


Inviato

@MarcoB

Sinceramente preferirei tenerla, non saprei ... mi da l'idea che valga qualche euro .... allora meglio disfarsi di questa che non è neppure fior di conio !!

.... però ha i fondi a specchio ...

però i bordi lasciano sempre a desiderare 2 classe :D :D oo)


Inviato

Complimenti per le monete, una più bella dell'altra.

Per quel che riguarda i quesiti, si va sempre di più diffondendo il termine "legenda" al posto di "leggenda" un po' come per "obiettivo/obbiettivo". Per quanto riguarda l'esergo, io direi in "esergo", fermo restando che in questo caso, a mio avviso, di esergo non si tratta.


Inviato

queste monete sono state ( e spero che rimangano) libere come rondini ed hanno preso una patina bellissima.

Eccezionale il 1905, il 1902 mica tanto. :) ;)

Awards

Inviato

ciao,

la lira del 5 è veramente eccezzionale sia come conservazione che come patina, quella del 2 bellissima patina e buona conservazione..

preferisco quella del 5..

complimenti

Luca


Inviato

@angelonidaniele

quando ho iniziato a collezionare la paranoia del fior di conio non esisteva, era un bel mondo; non si diventava matti per la conservazione estrema, per la perfezione del tondello o per l'assenza di graffi o segnetti. Si compravano le belle monete, belle monete, con patina unifome, senza colpi possibilmente al bordo e senza nulla che ne deturpasse l'insieme, quello che si definisce una moneta di gusto. Poi c'è stato un cambiamento, non tanto dei collezionisti ma da una nuova vague di commercianti, che avevano necessità di inventare un nuovo modo di collezionare per poter avere maggiore libertà di azione commerciale, ed hanno abilmente inculcato nella testa dei raccolgitori di monete la necessità del fdc o come dice Otello Casadio : "Stato Zecca" alla romagnola con la s un pò sibilante. Io sono rimasto un passo indietro e compro le monete che mi piacciono, che hanno patina o che immagino l'avranno, le curo, le coccolo, le peso, gli prendo il calibro, le fotografo, le classifico e riaggiorno il mio libro, in buona sostanza le tengo quanto più vive mi sia possibile. Non conoscono la plastica ne la conosceranno (almeno finchè campo). Il bordo è di seconda classe, amen. Ha dei segni nel campo al diritto, amen. E' una moneta da pochi euro con una patina che servono 105 anni a farsi, tra le due non ho esitato; è una moneta che mi piace, non ha pretese, avrei potuto cambiarla 10 volte, con un bel fdc, luccicante e sberluccichento, ma una moneta dopo 105 non può essere sberlucchichenta, significa che non ha vissuto la mia vita e non mi interessa. (Comunque ha ragione i bordi hanno sofferenza).

@cembruno

per quanto sopra detto non conosceranno l'onta del sigillo, è autentica e splendidina e non vedo quindi necessità di fermarne l'ossidazione.

@marcob

queste sono in collezione da tanti anni, direi anni '60 la prima e la seconda metà degli anni '80

@taglialuca

Infatti se ne dovessi dare via una lo farei con il 1902, non è fdc è uno splendidino con una patina originale sua, e questo ne concilia alcune pecche qualitative.

@littore

anche secondo me in esergo sarebbe meglio.


Inviato

ne aggiugo un'altra di lira con aquila araldica.

Non è che le debba postare tutte ... per carità ma è per renderVi partecipe di un modo, di una sorta di filosofia del raccogliere e del collezionare.

Le monete devono avere una loro identità, la patina deve essere omogenea per quanto possibile alla collezione,e non si cambia più.

E' il marchio di fabbrica della raccolta, una moneta spatinata, una lavata, una con una patina artefatta, un'altra che non si capisce cosa c'è sotto non sono un bel vedere e mancano d'identità.

Certo che capita di comprare monete "intonse" ci metteranno del tempo prima di ossidarsi e su quelle c'è poco da fare, ma quando hanno iniziato il processo poi sono certo del risultato, rientra nel mio modo di vivere la collezione, immaginare cosa succederà.

Mi è capitato di snobbare grandi conservazioni per questo motivo, sentivo che sarebbero rimaste così come le vedevo.

La collezione venduta da Nomisma di Pier Luigi Vitalini, che ho conosciuto e di cui rimpiango le belle serate a parlare di monete, aveva un unico difetto, mancavo di identità di raccolta, non avevano omogeneità. Si era dedicato solo ed esclusivamente alla grande conservazione, cambiando e ricambiando di continuo gli esemplari man mano che ne comparivano di migliori sul mercato. Era il suo modo di collezionare il decimale; - voglio il meglio che oggi il mercato può offrire - è quanto mi diceva; ecco non è il mio concepire la collezione, per me non è una questione di fdc ma di "bello" ecco se una persona volesse farmi un complimento e mi dicesse: "Picchio che belle monete", per me è il massimo che si possa dire a chi ama quest'arte. Mi dicessero ..." le hai tutte fior di conio" (che non è vero) tra me e me penso che chi mi parla non ha capito nulla della numismatica (senza offesa per nessuno).

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Inviato

ne aggiugo un'altra di lira con aquila araldica.

Non è che le debba postare tutte ... per carità ma è per renderVi partecipe di un modo, di una sorta di filosofia del raccogliere e del collezionare.

Le monete devono avere una loro identità, la patina deve essere omogenea per quanto possibile alla collezione,e non si cambia più.

E' il marchio di fabbrica della raccolta, una moneta spatinata, una lavata, una con una patina artefatta, un'altra che non si capisce cosa c'è sotto non sono un bel vedere e mancano d'identità.

Certo che capita di comprare monete "intonse" ci metteranno del tempo prima di ossidarsi e su quelle c'è poco da fare, ma quando hanno iniziato il processo poi sono certo del risultato, rientra nel mio modo di vivere la collezione, immaginare cosa succederà.

Mi è capitato di snobbare grandi conservazioni per questo motivo, sentivo che sarebbero rimaste così come le vedevo.

La collezione venduta da Nomisma di Pier Luigi Vitalini, che ho conosciuto e di cui rimpiango le belle serate a parlare di monete, aveva un unico difetto, mancavo di identità di raccolta, non avevano omogeneità. Si era dedicato solo ed esclusivamente alla grande conservazione, cambiando e ricambiando di continuo gli esemplari man mano che ne comparivano di migliori sul mercato. Era il suo modo di collezionare il decimale; - voglio il meglio che oggi il mercato può offrire - è quanto mi diceva; ecco non è il mio concepire la collezione, per me non è una questione di fdc ma di "bello" ecco se una persona volesse farmi un complimento e mi dicesse: "Picchio che belle monete", per me è il massimo che si possa dire a chi ama quest'arte. Mi dicessero ..." le hai tutte fior di conio" (che non è vero) tra me e me penso che chi mi parla non ha capito nulla della numismatica (senza offesa per nessuno).

...vorrei che la mia piccola collezione fra 30anni avesse una sua omogena coscienza....come dalle monete postate percepisco ha la tua...senso del tempo e della bellezza...di ogni singolo pezzo....vorrei avere il coraggio di tagliare tante bustine di plastica ....e far vivere la moneta...

renato


Inviato

Ho letto velocemente alcuni post a spot ma devo soffermarmi difronte a certe immagini stupende!

Monete eccezionali! Mai viste lirette con quel colore e quella conservazione!

Complimenti Picchio!


Inviato

il 6 per me sotto ha il cosidetto bersaglio... è bellissima !!!

Saluti

Marco


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