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Prima e dopo


Risposte migliori

Salve a tutti,

è la prima volta che mi cimento nella pulizia di una moneta non mia... questo bronzo di Viminacium dell'imperatore Traiano Decio è dell'amico Illyricum65, purtroppo è vittima di una maldestra precedente pulitura, credo con bisturi e spazzole metalliche, che hanno causato vistosi graffi e rimosso la patina in più punti, soprattutto al dritto, per le concrezioni rimaste acqua e spazzolino non servono a nulla.

Attrezzatura necessaria: Microscopio binoculare, bulino con punta non affilata, tanta pazienza.

post-18735-0-63170400-1299928157_thumb.jpost-18735-0-14862300-1299928180_thumb.j

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Inviato (modificato)

Bagnando la moneta si evidenziano le parti da toccare, evitando le altre, si notano ancora di più le zone con il rame "scoperto"

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Modificato da Exergus
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Inviato (modificato)

Qualche dettaglio al microscopio, a ore 12 del verso, si notano delle splendide concrezioni di calcite e cuprite, con qualche puntino di malachite

post-18735-0-93283100-1299928537_thumb.j

Modificato da Exergus
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Inviato (modificato)

Qualche immagine del taglio, quelle zone più scure sono le concrezioni nere che ho tolto dal resto della moneta.

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Modificato da Exergus
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Qui si notano i graffi della precedente "pulizia" siamo ad ore 11 del dritto.

post-18735-0-34956300-1299929651_thumb.j

Dritto ore 6, siamo sotto il collo di Decio, l'asse di conio è di 180 gradi, sul bordo continuano le concrezioni bianche e rosse presenti in maggior quantità al verso (ore 12)

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Ciao, Exergus

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Ottimo lavoro, Exergus! :good:

Sia nei confronti della moneta sia nella discussione.

Per quanto concerne la moneta sottolineo che le concrezioni sulla moneta erano molto coriacee e anche lavaggi in acqua distillata e frequenti spazzolature con setole morbide non avevano più effetti sulle stesse.

Peccato che qualcuno prima di me l'abbia "violentata" con qualche spazzola dura, spatinandola sui rilievi. Attendo pazientemente che si scuriscano con un velo di ossidazione superficiale in maniera da risultare meno evidenti... :P

Per quanto riguarda il microscopio Exergus mi aveva detto: "Vedrai, ti si apre un mondo nuovo, un nuovo modo di vedere una moneta."

Ed in effetti è così: si vedono dettagli prima non rilevabili, strie da tracce di pulizie e le formazioni/concrezioni svelano la loro natura. La cuprite rossa ad esempio è nota a tutti, ma quando la vedi cristallina, affiorante da un minuscolo foro là dove sembrava tutto liscio... Si ottengono molte notizie aggiuntive, capisci dove e come approfondire la pulizia e in modo localizzato, non generale sulla superficie monetale, capendo il tipo di concrezione e valutando facilmente la consistenza della stessa.

Un lavoro certosino, da effettuare con calma, mano ferma e cautela.

In poche parole... ne sono rimasto affascinato.

Altro che "ammollare" la moneta e spazzolare, "ammollare" e spazzolare, "ammollare" e spazzolare, etcetera...

Mi pare un'ottima idea quella di postare monete prima/dopo e i dettagli dei vari tipi di depositi superficiali trovati. Non si trova molto in giro al riguardo.

Ciao

Illyricum

:)

PS: non prendo una provvigione dai venditori di microscopi binoculari!!! :D :D :D :D

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Un risultato semplicemente stupendo! Bravo Exergus e bravo Illy per la moneta, bella (adesso ancora di più).

Ho fatto una cosa simile anche io, con una medaglia papale ritrovata in uno scavo e devo dire che il microscopio binoculare è utilissimo. Purtroppo non ho le foto del prima, ma il dopo è un risultato che ha soddisfatto molto "i grandi" :D

Vi lascio immaginare comunque le concrezioni che poteva avere la medaglia in questione...http://www.lamoneta.it/topic/66690-medaglia-san-pietro-identificazione/page__p__702719__fromsearch__1#entry702719

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Awards

Salve

volevo approfittare di questa discussione per chiedee un consiglio; anch'io ho iniziato da poco a dilettarmi con la pulizia di monete provenienti da lotti da pulire. In genere termino la mia pulizia con una lucidatura con microspazzola in ottone mossa da un minidreamer, poi passo un velo di cera microcristallina con un batuffolo di cotone e rilucido, per meglio stendere la cera, con un microspazzola morbida in naylon. La domanda è, sbaglio qualcosa? Soprattutto sbaglio a lucidare con la spazzola di ottone che non graffia la patian ma, sul momento, sembra alterare il colore della moneta. Purtroppo non ho un prima e dopo da mostrare ma quanto vedrò di presentare un esempio. Per il momento vi sarei molto grato degli eventuali suggerimenti. Antonio

Modificato da URIANO
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Salve

volevo approfittare di questa discussione per chiedee un consiglio; anch'io ho iniziato da poco a dilettarmi con la pulizia di monete provenienti da lotti da pulire. In genere termino la mia pulizia con una lucidatura con microspazzola in ottone mossa da un minidreamer, poi passo un velo di cera microcristallina con un batuffolo di cotone e rilucido, per meglio stendere la cera, con un microspazzola morbida in naylon. La domanda è, sbaglio qualcosa? Soprattutto sbaglio a lucidare con la spazzola di ottone che non graffia la patina ma, sul momento, sembra alterare il colore della moneta. Purtroppo non ho un prima e dopo da mostrare ma quanto vedrò di presentare un esempio. Per il momento vi sarei molto grato degli eventuali suggerimenti. Antonio

Solo pensare di avvicinarmi con una spazzola di ottone ad una moneta romana mi fa venire i brividi... :nea: ancora peggio se con un trapanino... :ph34r: la cera microcristallina va benissimo, anche perchè è un procedimento reversibile (si può togliere facilmente) io la applico con le dita, la lascio asciugare e poi spazzolo delicatamente con uno spazzolino morbido, tutto qui... lascerei perdere le spazzole metalliche di qualsiasi tipo, non fanno alcuna distinzione tra croste e patina, nel migliore dei casi appiattiscono i rilievi, quanto al fatto che la spazzola di ottone non graffia la patina... non credo proprio, sarebbe da vedere sotto al microscopio, l'unico strumento indispensabile per questo genere di lavori, in mancanza, posso solo consigliare acqua distillata e spazzolino morbido, un sistema famoso per le cose che "non fa", se non altro non fa danni.

Ciao, Exergus

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Grazie dei suggerimenti; in effetti io pulisco le monete solo sotto il microscopio binoculare (per motivi di lavoro è uno strumento che fa parte del mio quotidiano da più di vent'anni); ho iniziato a usare la spazzolina di ottone, chiaramente con molta cura e leggerezza, perchè ho letto, su qualche guida americana alla pulizia delle monete, che questo tipo di attrezzo non graffia la patina. E in effetti a me sembra vero; la spazzola non lascia segni ma, in qualche caso e per certi tipi di monete, una sorta di abbrunimento che, tuttavia, usando la spazzolina morbida in nylon subito dopo, scompare e dopo la ceratura la moneta riacquista tutti i suoi toni. Questo accade solo per le monete con patina verde. Prova che, apparentemente (perchè la mia esperienza è solo all'inizio) non ci siano graffi lo dimostra anche il fatto che questi non vengono evidenziati, usando alti ingrandimenti, nè su residui di incrostazioni di calcite (materiale molto morbido) né suile incrostazioni cristalline di malachite (anche queste subiscono solo un iscurimento temporaneo). Per contro a me sembra che le monete acquistino luce e ombre che ne risaltano i dettagli. Tuttavia, ammetto che questo potrebbe essere solo un il relazione ad un gusto estetico personale che nulla ha a che fare con le corrette tecniche di restauro delle monete. Comunque credo di poter dimostrare l'assenza o meno di graffi con qualcosa di incontrovertibile, un'analisi al microscopio elettronico; devo solo trovare un minimum che stia nel portacampioni dello strumento (in grado di accogliere solo piccoli campioni). Se riesco, potrei postare le foto entro la settimana. Grazie ancora Antonio

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Ho approfittato della pausa pranza per compiere un veloce verifica relativa alla questione se l'uso appropriato di una spazzola di ottone su una moneta graffia o meno la patina. Come dicevo nel mio messaggio precedente, mi è venuta l'idea di utilizzare il microscopio elettronico per verificare la presenza di segni su una moneta prima e dopo il trattamento con la spazzola di ottone. Vi posto il risultato, con una precisazione: lo strumento utilizzato prevede che l'osservazione possa essere fatta solo su campioni preventivamente metallizzati con un micrometrico strato di oro, parliamo di spessore dell'ordine di qualche millesimo di millimetro; in caso contrario il campione sottoposto al fascio di elettroni tende a caricarsi elettricamente in modo tale da compromettere la possibilità di effettuare foto, di aumentare l'ingrandimento e altre amenità varie. Considerando comunque la natura metallica del campione, confidavo di poter ottenere quantomeno delle immagini preliminari (anche considerando il poco tempo a disposizione) per quanto non ad alto ingrandimento. Ho utilizzato una moneta di teodosio ancora in fase di pulizia che presenta una bella patina verde non proprio continua ma con punti compatti. Presenta ancora residui terro-oleosi tra alcuni particolari. Ho fatto una scansione prima e dopo il trattamento con la spazzola di ottone e, come avevo avuto modo di accennare, si noto il leggero imbrunimento conseguente al trattamento. I punti di luce rossicci sopra i capelli non sono parti erose dallo strumento ma semplicemente zone di sporco lucidate su cui è stata maggiormente riflessa la luce dello scanner (osservazione fatta al microscopio stereo), per il resto non si nota nulla di diverso....se non che alcuni particolari sembrano maggiormente esaltati (vedi perle del diadema)..........post-23225-0-55302500-1300283311_thumb.j

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la seconda dopo il trattamento con la spazzola; quello che si nota comparando le due immagini (per quanto a bassissimo ingrandimento, solo 20x, causa caricamento del campione che è funzione del tempo in cui è sottoposto al fascio elettronico, per cui di fatto non si ha il tempo di ingrandirlo) è che , di fatto, è successo mlto poco, alcune strutture, come la piccola incrostazione ai lati dell'occhio non sono state abrase o arrotondate, al contrario, acquistano spigoli vivi, come lo spazio tra le due file di perle del diadema che si staccano di più. In pratica quello che la spazzola sembra fare è solo portar via la patina di sporco residuale tra gli interstizi, ma non riesce nemmeno a lavorare su sporco più grossolano, che viene semplicemente "ripulito" esternamente, arrotondato e lucidato. La prova che di fatto non cìè quasi azione meccanica dei fili della spazzola è data dall'unica foto che sono riuscito a fare a 150 ingrandimenti.

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Come si può vedere, la foto, fatta in un punto in cui la patina era più continua e compatta, non presenta alcun segno di graffi.

A questo punto, tuttavia, sarà necessario allestire un esperimento più corretto, anche utilizzando come indice del lavoro fatto dalla spazzola sulla moneta la metallizzazione preliminare. La doratura di fatto simula una patinatura (per quanto di spessore infinitamente inferiore) per cui sarà necessario fotografare dapprima una moneta non spazzolata ma metallizzata (questo consentirà di ottenere foto ottimali) quindi procedere alla successiva spazzolatura e rimetallizzazione e provare a vedere cosa si vede ad ingrandimenti maggiori (500 o 600) ...ci aggiorniamo. Saluti

PS la successiva metallizzazione non oblitera eventuali danni fatti dalla spazzola; lo strumento ha la capacità di discriminare strutture (segni di graffio) dell'ordine di micron.

post-23225-0-71245700-1300283938_thumb.j

Modificato da URIANO
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Beh... che devo dire... sono colpito, è un argomento estremamente interessante, non ho mai avuto modo di vedere una moneta a più di 80x, quello che mi consente il mio binoculare. Aspetto con ansia di vedere i risultati :)

Anche se devo dire che non sono d'accordo con il concetto di restauro degli americani, almeno da quello che ho visto su tutti i manuali di pulizia provenienti da oltre oceano che mi sono capitati sottomano. Ma come hai detto anche tu, probabilmente sono questioni di gusto personale.

Ottimo lavoro, Exergus

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In effetti le foto fatte per quanto sembrino dimostrare l'assenza di azione meccanica non sono proprio soddisfacenti; è necessario fare un'analisi più dettagliata. Spero di riuscire quanto prima a mostrare migliiori risultati. Saluti

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Salve a tutti

sono riuscito, con qualche difficoltà, ad ottenere delle nuove foto, in microscopia elettronica, che documentano ll'azione di questa spazzola di ottone, mossa da un minitrapano, sulla patina di una moneta. La questione è se l'azione meccanica della spazzola graffia o meno la patina della moneta. In base alla mia personale esperienza, l'affermazione secondo la quale questo tipo di trattamento non ha effetti negativi sulla moneta corrisponde al vero; Exergus, al contrario, esprimeva, a questo proposito, forti perplessità. Considerando l'esperienza e l'autorevolezza della persona, mi è sorto un dubbio. Quello che segue è il racconto di quanto ho scoperto.

post-23225-0-39534000-1300476789_thumb.j

Modificato da URIANO
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La prima serie di foto mostra il campione utilizzato in tre momenti differenti dell'analisi (purtroppo non posso mostravi le foto in grandezza naturale per limiti imposti del sistema). Nell'analisi ho utilizzato un frammento di moneta che presentava una buona patina; inizialmente ho pulito la moneta dei suoi residui terrosi con continui lavaggi, utilizzando uno spazzolino, sapone neutro e acqua demineralizzata, inframmezzati da interventi diretti con uno stuzzicadente di bambo e tamponature in alcool assoluto. Il sedimento terroso sembrava di natura argillosa al punto che, dopo la tamponatura con alcoo assoluto, lasciando asciugare naturalmente l'alcool, la forte azione quasi disidratante, permetteva un'agevole distacco, sotto forma di placchette, del sedimento. Nelle foto che seguono potete vedere la moneta come si presentava dopo questo lavoro di pulizia. Ho scelto di lavorare solo su una piccola area, anche considerando l'impossibilità di poter osservare, in un'unica vista, un'area maggiore e ho scelto la zona tra le gambe del personaggio, che mi sembrava ricopeta da una patina più integra. Dpo la pulizia il frammento di moneta è stato ricoperto di un sottilissimo strato d'oro (meno di un millesimo di millimetro), quindi fotografato al microscopio elettronico a 20x, 50x, 150x e 500x. In seguito questo campione dorato è stato sottoposto al trattamento di spazzolatura (una spazzolatura leggera e di movimento, nel senso che la spazzola non insite mai a lungo sullo stesso punto e senza particolare pressione; io la uso in questo modo per ottenere una lucidatura delle monete che, secondo me, ne esalta i particolari). Potete vedere gli effetti della spazzolatura nella foto di mezzo. In seguito il campione è stato rimetallizzato e rifotografato considerando gli stessi punti fotografati prima della spazzolatura.

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