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Inviato

Buongiorno a tutti,

avrei piacere che qualcuno mi spiegasse per quale motivo, precisamente, gli scudi d'oro coniati a Napoli in età vicereale (Seicento) venivano definiti nei testi dell'epoca "ricci". Grazie e saluti


Inviato (modificato)

Neanch'io sono mai riuscito a risalire all'etimologia di questo interessante aggettivo (?) riferito ai soli scudi d'oro che circolavano a Napoli.

Va detto però che i primi "scudi ricci" furono coniati in Napoli a partire dal 1532 sotto la direzione di Luigi Ram. Ma sembra che questa suggestiva locuzione venisse utilizzata già precedentemente per designare gli scudi d'oro battuti a nome del giovane Carlo con la reggenza della madre Giovanna, monete che circolavano abbondantemente a Napoli benché fossero coniate a Siviglia in Spagna.

http://web.tiscali.it/crippanumismatica/offerte/studiosi/B191.jpg

Apparentemente la denominazione rimase in uso per tutto il periodo della dominazione spagnola, se è vero che venivano ancora denominati "scudi ricci" gli splendidi esemplari coniati in Palermo nel 1697 per festeggiare la ristabilita quanto precaria salute dell'ultimo rampollo degli Asburgo di Spagna:

http://www.mcsearch.info/record.html?id=154888

Interessante quesito. Vediamo se qualcuno sarà in grado di illuminarci....

Modificato da JunoMoneta

Inviato

Neanch'io sono mai riuscito a risalire all'etimologia di questo interessante aggettivo (?) riferito ai soli scudi d'oro che circolavano a Napoli.

Va detto però che i primi "scudi ricci" furono coniati in Napoli a partire dal 1532 sotto la direzione di Luigi Ram. Ma sembra che questa suggestiva locuzione venisse utilizzata già precedentemente per designare gli scudi d'oro battuti a nome del giovane Carlo con la reggenza della madre Giovanna, monete che circolavano abbondantemente a Napoli benché fossero coniate a Siviglia in Spagna.

http://web.tiscali.i...udiosi/B191.jpg

Apparentemente la denominazione rimase in uso per tutto il periodo della dominazione spagnola, se è vero che venivano ancora denominati "scudi ricci" gli splendidi esemplari coniati in Palermo nel 1697 per festeggiare la ristabilita quanto precaria salute dell'ultimo rampollo degli Asburgo di Spagna:

http://www.mcsearch.....html?id=154888

Interessante quesito. Vediamo se qualcuno sarà in grado di illuminarci....

Può darsi che mi sbagli ma ricordo 1538. Cercherò, se posso, di fare qualche zapping nella mia memoria e cercare di ricordare la motivazione e la provenienza di questo "aggettivo".


Inviato

Può darsi che mi sbagli ma ricordo 1538.

Non sbagli, il refuso è mio: 1538.

Aspetto il tuo responso sull'aggettivo "riccio" ;)


Inviato

Mi risulta che a far coniare questa moneta fu nel 1697 il Viceré don Luigi della Zerda, duca di Medina. Lo'occasione fu la recuperata salute del Re.

Questo scudo venne detto "riccio" perché l'iconografia era composta da una palma che sovrastava la testa del sovrano con le foglie.


Inviato

Mi risulta che a far coniare questa moneta fu nel 1697 il Viceré don Luigi della Zerda, duca di Medina. Lo'occasione fu la recuperata salute del Re.

Questo scudo venne detto "riccio" perché l'iconografia era composta da una palma che sovrastava la testa del sovrano con le foglie.

Infatti lo scudo di Carlo II era così definito per via della palma

http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-C2D/8

Ma è anche vero che "ricci" erano definiti gli scudi a partire da Carlo V. Riporto quanto indicato sul Cagiati (aggiornamento all'opera):

SCUDO RICCIO: Nome dato allo scudo d'oro coniato in Napoli la prima volta da Carlo V e poi dai successori. Sembra per altro che anche lo scudo o ducato d'oro che fu coniato in Spagna da Giovanna la Pazza e Carlo d'Austria col titolo di re di Sicilia correva in Napoli col nome di Scudo riccio. Non si conosce la ragione di questa denominazione. In un bando sopra il valore degli Scudi d'oro e Doppie, del 2 gennaio 1596, emanato in Roma si legge che gli scudi e le doppie ricci, si dovevano valutare, unitamente a quelli di Roma, di Francia, detti del sole, di Spagna, di Venezia, di Genova e di Fiorenza, 2 1/2 % di oro in più degli altri scudi e doppie coniate nelle altre zecche.Una prammatica dell'11 dicembre 1688 porta il valore dello scudo riccio a Carlini 24.

Se non vado errato, mi pare che con questo appellativo venisse chiamata anche qualche altra moneta dell'epoca non napoletana... e mi pare di ricordare anche una moneta fiorentina definita "riccia" per via della capigliatura del ritratto al D/.


  • 2 settimane dopo...
Inviato

Buongiorno e grazie a tutti per i contributi; mi pare di poter riassumere cosìlo stato della questione: non è ancora chiaro il motivo della denominazione "ricci" attribuita agli scudi napoletani del Cinque-Seicento. Saluti


  • 7 mesi dopo...
Inviato

Rispolvero questa vecchia discussione perchè, come al solito, cercando altro mi è vento all'occhio questo passaggio del Dell'Erba in "La riforma monetaria Angioina e il suo sviluppo storico nel Reame di Napoli"

Gli scudi d'oro cominciati a battersi il 1528, e che sono i veri ed i primi coniati da un leggittimo sovrano del Regno di Napoli, venivano detti scuti nuovi di secha e scuti d'oro di secha.

Poi nel periodo di Filippo II leggiamo:

...Essendo lo stemma contornato da ornati e cartocci, la moneta ebbe il nome di scudo riccio...

Questo contrasta con gli scudi definiti ricci coniati prima del 1554. Ora sarebbe da capire se la definizione ricci, sia presente in documenti d'epoca precedenti il 1554, nel qual caso quanto riportato dal Dell'Erba risulterebbe errato, mentre se ciò non fosse confermato, si potrebbe ipotizzare un uso dell'aggettivo riccio in qualche modo retrodatato...


Inviato
...Essendo lo stemma contornato da ornati e cartocci, la moneta ebbe il nome di scudo riccio...

Ciao fedafa, mi spieghi cosa sono gli ornati ed i cartocci per favore? Grazie Giò :)

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Inviato

Posto un esempio di scudo da asta Nac 50 lotto 346

Sarebbe l'ornato attorno allo stemma.


Inviato

Quindi è l'abbellimento dello stemma...letteralmente l'oggetto che è ornato, abbellito...ho capito bene?

Grazie Fedafa, Giò :)

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Inviato

Esatto Giò. Per renderti l'idea ti posto lo stemma (preso dal web) di Fumone (Quando fuma Fumone, tutta la campagna trema!) dove sono ben visibili gli ornati a "cartoccio" tali da essere definiti ricci.


Inviato

Ehmm.....Davide correggimi se ho capito male, perchè mi sono un attimino perso nella discussione; quindi lo scudo riccio dovrebbe essere quello in cui sono presenti ornati e cartocci.

Un saluto.


Inviato

Ehmm.....Davide correggimi se ho capito male, perchè mi sono un attimino perso nella discussione; quindi lo scudo riccio dovrebbe essere quello in cui sono presenti ornati e cartocci.

Un saluto.

Questo è quello che dice il Dell'Erba nella sua pubblicazione.

Per averne conferma bisognerebbe vedere se da documenti d'epoca risultano degli scudi definiti ricci precedenti a quelli coniati da Filippo II. Se sì anche l'ipotesi del dell'Erba va a farsi benedire, altrimenti è possibile che l'appellativo di riccio sia stato dato anche agli scudi di Carlo V dopo la coniazione dello scudo con i cartocci. Se non vado errato infatti gli scudi di Carlo V e quelli di Filippo II erano equivalenti.


Inviato

Grazie Fedafa, gentilissimo, capire questi de3ttagli8 è importante per imparare a conoscere le monete. Ciao, Giò :)

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