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IGNORED

Un'aquila da 7 milioni di dollari


petronius arbiter

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Re Farouk I d'Egitto, salito al trono nel 1936, era un collezionista prolifico. Il suo gusto per il raro e l'insolito divenne il catalizzatore per l'assemblaggio di collezioni di oggetti diversi, provenienti da tutto il mondo.

Tra i suoi fornitori di monete figuravano diversi e importanti commercianti americani, che però scoprirono ben presto che l'altra faccia della medaglia del vendere i loro esemplari a un cliente così prestigioso, era il dover attendere molto a lungo per i pagamenti, specie se l'importo superava i 10.000 dollari.
Le fatture di importo più elevato dovevano infatti essere autorizzate dal Ministero del Tesoro egiziano, il che comportava lunghissimi tempi per il pagamento, mentre il re era autorizzato a liquidare solo quelle di importi minori. Va da sè che ben presto i commercianti impararono a vendere solo monete per importi inferiori ai 10.000 dollari wink.gif

Sia come sia, Re Farouk riuscì a mettere insieme una delle più grandi e importanti collezioni nella storia della numismatica, comprendente tra gli altri circa 8.500 esemplari di monete e medaglie in oro.

Spodestato nel 1952 da un colpo di stato militare guidato dal colonnello Gamal Abdel Nasser e dal generale Muhammad Naguib (che sarà il primo presidente della nuova Repubblica Egiziana), Farouk venne in esilio in Italia, dove diventò uno dei protagonisti della "dolce vita" romana.
Almeno fino a che glielo concessero le sue condizioni di salute, poichè ingrassò talmente tanto che a un certo punto non potè quasi più muoversi: si dice che fosse talmente grasso da non riuscire a passare dalle porte tongue.gif

Morì a Roma il 18 marzo 1965, mentre era seduto a tavola :rolleyes:

Sulla sua morte furono ipotizzate molte versioni, anche quella di omicidio per avvelenamento, ma non c'era motivo per dubitare di una morte naturale, a 13 anni di distanza dalla sua incruenta deposizione, mentre la popolarità di Nasser e del suo regime erano all'apice. Che non vi fossero ostilità particolari nei confronti dell'ex sovrano lo dimostra il permesso di sepoltura accordatogli nella grande moschea di Ahmad al-Rifāʿī, al Cairo.

Noi lo ricordiamo con una bella foto del 1945 (quindi poco dopo aver acquistato la Double Eagle) dove lo vediamo seduto sulla destra, insieme a Re Abd al-Aziz al-Saud dell' Arabia Saudita, seduto a sinistra.

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Un altro personaggio che merita di essere citato nella nostra discussione è B. Max Mehl, il commerciante di Fort Worth, Texas, che ha venduto la "doppia" a Re Farouk.

Nato in Lituania nel 1884 ed emigrato giovanissimo negli Stati Uniti, Mehl inizia prestissimo a interessarsi del commercio numismatico, si dice a soli 11 anni. Quel che è certo è che nel 1903, a 19 anni, fa domanda per essere ammesso nella American Numismatic Association, la più prestigiosa associazione numismatica americana.

La sua attenzione è rivolta soprattutto alle monete più rare, di cui pubblicizza la vendita attraverso cataloghi/listini da lui stampati, o con annunci sui più importanti giornali, così che anche il pubblico più digiuno di numismatica viene a sapere dell'esistenza di queste monete.
Il suo "Star Rare Coin Book" un catalogo delle più rare monete americane e straniere, venduto a 50 cents la copia, diventa un bestseller biggrin.gif

Nel 1941 offre in asta la William Forrester Dunham Collection....i realizzi sono scioccanti. Una 1822 Gold Eagle viene venduta per 11.575 dollari, una somma che la maggior parte degli americani, nel 1941, guadagnava in sei-sette anni di lavoro ohmy.gif In totale, l'asta realizzerà 83.364 dollari, cifra astronomica per l'epoca.

Negli ultimi anni Max Mehl si trasferisce dal Texas alla California, e apre i suoi uffici a Beverly Hills.

Muore nel 1957.

petronius smile.gif

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Un altro personaggio che merita di essere citato nella nostra discussione è B. Max Mehl, il commerciante di Fort Worth, Texas, che ha venduto la "doppia" a Re Farouk....Il suo "Star Rare Coin Book" un catalogo delle più rare monete americane e straniere, venduto a 50 cents la copia, diventa un bestseller....

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c.1928....

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Un altro personaggio che merita di essere citato nella nostra discussione è B. Max Mehl, il commerciante di Fort Worth, Texas, che ha venduto la "doppia" a Re Farouk....Il suo "Star Rare Coin Book" un catalogo delle più rare monete americane e straniere, venduto a 50 cents la copia, diventa un bestseller....

Ci sono voluti alcuni anni, ma come detto petronius, il prezzo di poco (12.5cm x 17.5cm x 0.50-0.75cm) libro del Mehl ha fatto arrivare a 50 cents. E ora di nuovo il 1933 Double Eagle!

:) v.

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It took a few years, but as petronius said, the price of Mehl’s little (12.5cm x 17.5cm x 0.50-0.75cm) book did get to 50 cents. And now back to the 1933 Double Eagle!

:) v.

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Per una decina d'anni la nostra aquila riposa tranquilla nel nido della collezione reale biggrin.gif ma con la caduta di Re Farouk, anche per lei ricominciano i pericoli unsure.gif

Il nuovo governo egiziano decide di mettere all'asta i beni del sovrano spodestato, il cui ricavato sarebbe dovuto andare a beneficio del popolo :rolleyes: Tra questi anche la collezione numismatica, la cui vendita viene affidata alla casa londinese Sotheby's, che fissa la data dell'asta al 24 febbraio 1954, al Cairo.

Il catalogo dell'asta, denominata "The Palace Collections of Egypt" (il nome di Farouk era stato omesso) offre al lotto 185 di pagina 26 (evidenziato dalla freccia nella foto) 17 monete da 20 dollari d'oro di varie annate, tra cui il 1933, sottolineato in rosso.

Non si può dire che quest'asta abbia reso giustizia alla collezione. Come potete vedere, molte monete, vista la vastità della collezione stessa, venivano offerte in lotti, divisi per tipologia, mescolando insieme date e zecche, monete rare e monete comuni dry.gif
Questo, unito alla lontananza del luogo dell'asta (andare in Egitto, specialmente dall'America, nel 1954 non era una passeggiata), alle incerte disposizioni finanziarie, all'instabile situazione politica del paese, ha fatto sì che molte monete non ottenessero un risultato ottimale, pari alla loro effettiva rarità.
Un altra complicazione fu data dal fatto che Re Farouk aveva lasciato un conto scoperto con Hans Schulman, commerciante americano, per oltre 300.000 dollari. Alla fine, venne riconosciuto a Schulman un credito di pari importo per acquistare le monete in asta, di cui divenne il maggior acquirente, rivendendole poi in gran parte ad altri collezionisti.

Ma tutto questo, per quanto interessante, non riguarda la nostra 1933 Double Eagle, che in asta non arrivò mai mellow.gif

petronius cool.gif

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Accade che una copia del catalogo d'asta finisca nelle mani del servizio segreto americano. L'esistenza di questa 1933 Double Eagle era ben nota, e fin dalla fine della guerra gli Stati Uniti stavano cercando il modo di rientrarne in possesso....ora sembra l'occasione giusta.

Il Dipartimento di Stato, tramite l'Ambasciata al Cairo, chiede di far ritirare la moneta dalla vendita. Il presidente egiziano Naguib, appena 36 ore prima dell'inizio dell'asta, accoglie la richiesta, ma si riserva di decidere la sorte della moneta. Il lotto 185, ridotto da 17 a 16 pezzi, viene aggiudicato per 2.800 sterline.

Ma subito dopo, della 1933 Saint-Gaudens Double Eagle appartenuta a Re Farouk, si perde ogni traccia :ph34r:

Apparentemente, visti anche gli sviluppi successivi, la moneta rimane in Egitto, probabilmente nel giro di chi aveva accesso ai beni sequestrati a Farouk dal nuovo governo, ma per 40 anni di lei non si sa più nulla.

Intanto, nell'agosto 1956, in base a quanto disposto dal Gold Reserve Act, la Zecca di Philadelphia provvede a far fondere le altre nove monete sequestrate :(

petronius oo)

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Apparentemente.....la moneta rimane in Egitto, probabilmente nel giro di chi aveva accesso ai beni sequestrati a Farouk dal nuovo governo, ma per 40 anni di lei non si sa più nulla.

E arriviamo così al 1994.

In quell'anno, Stephen Fenton, commerciante numismatico londinese, viene informato da André de Clermont, suo socio in affari, della possibilità di acquistare una 1933 Double Eagle....a offrirla, un gioielliere del Cairo, dal quale de Clermont aveva già acquistato altre importanti monete, sicuramente provenienti dalla collezione Farouk.

La trattativa inizia con una richiesta di 325.000 dollari da parte dell'egiziano, e si conclude nell'ottobre del 1995, quando Fenton versa al gioielliere la somma di 220.000 dollari, e può così entrare in possesso della moneta ritirata dall'asta del 1954.

O almeno si presume che sia quella, poichè nè la licenza di esportazione, nè il catalogo d'asta riportavano la foto della moneta. Ma poichè essa è sicuramente autentica, e non si è mai avuta notizia di altri esemplari arrivati in qualche modo in Egitto, tutto lascia intendere che si tratti proprio della doppia aquila della collezione Farouk.

Il problema di Fenton è ora quello di trovare un compratore, possibilmente americano, che possa assicurargli un buon margine di guadagno (non immagina quanto :D).

Per far ciò, bisogna riportare la moneta negli USA, e Fenton si rende ben conto dei rischi che questo comporta. La moneta, formalmente, è stata rubata al governo degli Stati Uniti, che, come per tutti gli esemplari rinvenuti fino ad allora, potrebbe in qualunque momento pretenderne la restituzione.

Cionostante, Fenton decide di imbarcarsi in questa avventura....lo seguiremo nei prossimi giorni ;)

petronius :)

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Tramite un suo amico in Germania, Fenton entra in contatto con Jasper (Jay) Parrino, numismatico di Kansas City specializzato in monete rare. Questi ritiene di avere a sua volta un compratore, tale Jack Moore....ma di Moore non c'è da fidarsi <_<

Non che sia un disonesto, ma in passato aveva avuto una controversia con Parrino a proposito di alcune commissioni di vendita, per le quali riteneva di essere stato truffato, e questa gli sembra l'occasione buona per rivalersi.

La trattativa inizia alla fine del 1995, con Fenton che chiede a Parrino 750.000 dollari. Parrino, a sua volta, ne chiede il doppio a Moore....che si rivolge alla polizia.

Messo in contatto con i servizi segreti, Moore collabora all'operazione che ha lo scopo di portare al sequestro della moneta. Suo compito è fare a Parrino una controfferta per guadagnare tempo, ma, soprattutto, insistere perchè la transazione avvenga negli Stati Uniti, per poter agevolmente verificare, dice, l'autenticità del pezzo.

Fenton abbocca, e concorda un incontro con Parrino e Moore per l'8 febbraio 1996, in una stanza del Waldorf Astoria a New York.

Come nei migliori film di spionaggio, la stanza viene imbottita di registratori e cineprese e, una volta accertato che Fenton ha con sè la moneta, gli agenti, appostati nella stanza accanto, fanno irruzione e arrestano lo stupefatto numismatico londinese, che non aveva avuto alcun sentore del tranello, tanto che in un primo momento pensava di star subendo una rapina.

Sequestrata la moneta e arrestato Fenton, gli agenti portano entambi in un ufficio del servizio segreto a New York, in una delle Torri Gemelle.

Fenton dovrà rispondere in tribunale dell'accusa di aver tentato di vendere una proprietà rubata al governo degli Stati Uniti. Per il momento viene rilasciato, al posto della moneta ha in tasca una ricevuta per un "articolo di contrabbando" che gli è stato sequestrato :rolleyes:

La "doppia aquila" rimane per qualche anno in custodia nell'ufficio del servizio segreto a New York: verrà trasferita a Fort Knox solo pochi mesi prima dell'attentato alle Twin Towers :( nel quale sarebbe andata sicuramente perduta....un'altra fortunata coincidenza, dopo quella che le aveva permesso di lasciare gli Stati Uniti nel 1944, poche settimane prima che iniziassero le indagini ;)

petronius oo)

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Il 19/3/2011 at 19:37, petronius arbiter dice:

Fenton dovrà rispondere in tribunale dell'accusa di aver tentato di vendere una proprietà rubata al governo degli Stati Uniti. Per il momento viene rilasciato, al posto della moneta ha in tasca una ricevuta per un "articolo di contrabbando" che gli è stato sequestrato :rolleyes:

Naturalmente Fenton non ci sta, e apre a sua volta un contenzioso per far valere la sua buona fede e i suoi diritti sulla moneta.

Ad assisterlo è un giovane avvocato di New York, Barry H. Berke, del quale sentiremo ancora parlare, e che merita una foto.

Foto di Fenton, invece, non ne ho trovate, nè sui libri, nè online. Digitando il suo nome, escono fuori tre o quattro signori diversi, nessuno dei quali sicuramente identificabile con il numismatico inglese...qualcuno ne sà di più? :unsure:

Il contenzioso si trascina per cinque anni, e si conclude nel gennaio 2001 con quella che può senz'altro definirsi una vittoria di Fenton :) Grazie a un accordo extragiudiziale con la Zecca, la moneta sarà messa all'asta, e il ricavato diviso in parti uguali tra Fenton e la Zecca degli Stati Uniti. E' a questo punto che la moneta viene trasferita dalle Twin Towers a Fort Knox.

La Zecca insiste per inserire nell'accordo una clausola in cui si precisa chiaramente che l'accordo raggiunto con Fenton non avrebbe costituito un precedente, ed eventuali altre 1933 Double Eagles che fossero apparse, sarebbero state sequestrate....staremo a vedere :rolleyes:

petronius oo)

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L'organizzazione dell'asta viene affidata a Sotheby's e Stack's, si stima che il ricavato possa essere tra i 4 e i 6 milioni di dollari :)

Si inizia alle sei del pomeriggio del 30 luglio 2002 a New York, partendo da una base di 2.500.000 dollari. Sei minuti e mezzo più tardi, un anonimo collezionista si aggiudica la moneta per 6.600.000 dollari che, maggiorati dei diritti d'asta e del valore facciale, richiesto dalla Zecca per monetizzare la Double Eagle, diventano 7.590.020 dollari, la cifra più alta mai pagata fino ad allora per una moneta.

Polverizzato il precedente record, 4.140.000 dollari realizzati nel 1999 da un esemplare di 1804 Silver Dollar.

Nel link, due filmati per seguire passo passo l'asta del 30 luglio 2002

1933 Double Eagle auction

Per chi non ha la pazienza di guardarsi i filmati, c'è anche la foto ;)

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petronius :)

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Polverizzato il precedente record, 4.140.000 dollari realizzati nel 1999 da un esemplare di 1804 Silver Dollar.

Questa citazione è l'occasione per vedere un'altra bella moneta :)

Il 1804 Draped Bust Silver Dollar è una delle più rare monete americane, della quale sono conosciuti solo 8 esemplari originali.

La Zecca ha poi prodotto dei restrikes nel 1834-1835, e ancora nel 1843 e 1859, tutti ugualmente rari.

L'esemplare da record è un 1804 originale, il cosiddetto "Watters-Childs" Specimen, (PCGS Proof-68), battuto il 30 agosto 1999 da Bowers and Merena per la cifra di 4.140.000 dollari.

petronius :)

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...Il 1804 Draped Bust Silver Dollar è una delle più rare monete americane, della quale sono conosciuti solo 8 esemplari originali.

Un piccolo e dispari—ma divertente—nota sul dollaro 1804....8 "originali" in realtà si pensiero che siano le monete coniate in 1834-35.

Gli "originali" erano le monete coniate per l'inclusione nella insiemi destinati alla presentazione per il Re del Siam, il Sultano di Muscat, e altri oggetti della diplomazia americana. (Ma quando questi insiemi di presentazione sono stati ordinati dalla zecca, gli Stati Uniti non aveva colpito dollari d'argento per 30 anni, così i nuovi dollari d'argento erano retroattivo al 1804).

:) v.

----------------------------------

A small and odd—but fun—note on the 1804 dollar....the 8 “originals” are actually thought to be the coins struck in 1834-35.

The “originals” were the coins struck for inclusion in sets intended for presentation to the King of Siam, the Sultan of Muscat, and other objects of American diplomacy. (But when these presentation sets were ordered from the Mint, the U.S. had struck no silver dollars for 30 years, so the new silver dollars were back-dated to 1804.)

:) v.

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:hi: "tanto di cappello"!

complimenti petronius! :clapping:

Grazie fra :blush:

E grazie anche a villa66, che è sempre una preziosa fonte di informazioni :D

Si inizia alle sei del pomeriggio del 30 luglio 2002...Sei minuti e mezzo più tardi, un anonimo collezionista si aggiudica la moneta per....7.590.020 dollari, la cifra più alta mai pagata fino ad allora per una moneta.

L'anonimo compratore deciderà, pochi mesi dopo, di "prestare" la moneta alla Federal Reserve Bank di New York, dove è tuttora in esposizione insieme ad altre monete di grandissima rarità, in cambio della custodia della stessa.

Tutto finito, dunque? Ma nemmeno per sogno :lol:

Come per miracolo, due anni dopo, nel settembre 2004, ecco apparire ben 10 (dieci) esemplari di 1933 Double Eagles :o

A tirarle fuori, è proprio il caso di dirlo, dal famoso "cassetto del nonno" :P (in questo caso del padre) è Joann Switt Langbord, figlia di Israel Switt, il gioielliere che aveva venduto tutte le 1933 Double Eagles scoperte fino ad allora, e che era morto nel 1990, alla veneranda età di 95 anni.

Anche se l'accordo tra Fenton e la Zecca prevedeva espressamente che non lo si doveva considerare un precedente, a quanto pare la signora Langbord non la pensa così, e ritiene di poter disporre liberamente delle monete (ossia venderle e ricavarne qualche milioncino :D).

Assistita da Barry Berke, lo stesso avvocato che aveva curato gli interessi di Fenton, la signora Langbord informa la Zecca del ritrovamento, e accetta la richiesta di consegnare le monete, affinchè sia possibile accertarne l'autenticità.

In cambio, riceve un documento in cui la Zecca si impegna a riconoscere tutti i diritti che lei e i suoi familiari possano vantare sulle monete stesse.

Avrà fatto bene a fidarsi? :ph34r:

petronius oo)

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Avrà fatto bene a fidarsi? :ph34r:

petronius oo)

Tu ti saresti fidato, Petronius?!

Io forse no, anche se non avrei saputo in che altro modo potermi "disfare" di 10 monete così famose!

A tutt' oggi, e a differenza dell'impressione che uno poteva aver avuto, sembra che sia stata la mossa giusta. Ma ancora c'è da aspettare un po' (forse un bel po') per mettere la parola fine a questa interessante storia!

MM

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A tutt' oggi, e a differenza dell'impressione che uno poteva aver avuto, sembra che sia stata la mossa giusta. Ma ancora c'è da aspettare un po' (forse un bel po') per mettere la parola fine a questa interessante storia!

Già....proprio oggi ho letto di un nuovo giudizio previsto per fine 2011-2012....ma basterà? :ph34r:

Intanto, noi proseguiamo con la nostra storia :D

petronius :)

P.S.: neanch'io mi sarei fidato troppo, ma non riesco a pensare a nessuna soluzione alternativa, se non quella di continuare a tenerle nel cassetto....come probabilmente qualcuno sta ancora facendo ;)

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A tutt' oggi, e a differenza dell'impressione che uno poteva aver avuto, sembra che sia stata la mossa giusta. Ma ancora c'è da aspettare un po' (forse un bel po') per mettere la parola fine a questa interessante storia!

Già....proprio oggi ho letto di un nuovo giudizio previsto per fine 2011-2012....ma basterà? :ph34r:

Intanto, noi proseguiamo con la nostra storia :D

petronius :)

P.S.: neanch'io mi sarei fidato troppo, ma non riesco a pensare a nessuna soluzione alternativa, se non quella di continuare a tenerle nel cassetto....come probabilmente qualcuno sta ancora facendo ;)

Sì, sembra che manchi poco al trial. Poi, se ti va, ti mando qualche link. Nel forum che frequento qui in America c'è un avvocato che ha accesso ai file della causa e è così gentile da fare ogni tanto un recap dei vari aggiornamenti.

Il mio "mettere la parola fine" era proprio riferito a quelle che sono ancora nei cassetti! :ph34r:

Ma andiamo avanti! Pensavo di conoscere parecchio di questa storia, ma aggiungi sempre informazioni interessanti che non avevo ancora trovato! Thanks!

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  • ADMIN
Staff

Avrà fatto bene a fidarsi? :ph34r:

Dipende da quante altre ne ha ancora nel cassetto oltre alle 10 tirate fuori :lol:

Comunque i miei complimenti a petronius per i suoi racconti sempre stimolanti ;)

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Poi, se ti va, ti mando qualche link. Nel forum che frequento qui in America c'è un avvocato che ha accesso ai file della causa e è così gentile da fare ogni tanto un recap dei vari aggiornamenti.

Ti ringrazio, diverse cose ho trovato anch'io, ma la discussione è work in progress e ogni contributo è bene accetto.

Puoi mandarmeli in MP, se ci sono spunti interessanti poi penso io a tradurli ed elaborarli, oppure se vuoi puoi intervenire direttamente nella discussione, man mano che il discorso procede...come preferisici ;)

ciao.

petronius :)

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Dipende da quante altre ne ha ancora nel cassetto oltre alle 10 tirate fuori :lol:

Un primo conteggio possiamo farlo tenendo presente quanto dichiarato da MacAllister nel 1944:

McAllister....nuovamente interrogato, ricorda....che Switt gli aveva confidato che il suo socio

"poteva procurargliene a volontà, poichè ne aveva comprate 25 e rivendute, fino a quel momento, solo 14".

Nove monete sono state ritrovate e sequestrate tra il 1944 e il 1952, e rifuse nel 1956.

Una è quella venduta all'asta nel 2002.

Dieci sono quelle ritrovate dai Langbord nel 2004.....in totale 20 pezzi.

All'appello ne mancherebbero cinque!

Ma non è detto che finisca qui :rolleyes:

Una delle tesi avanzate dall'avvocato Berke in difesa dei diritti della signora Langbord, sostiene che per un certo periodo, prima dell'entrata in vigore del Gold Reserve Act, sarebbe stato possibile acquistare legalmente dalla Zecca esemplari di 1933 Double Eagles pagandoli con lingotti d'oro di pari peso e titolo.

Se davvero fosse così (ma qui siamo nel campo della più pura speculazione filosofica :D) non solo le monete non sarebbero state rubate (e quindi non apparterrebbero al Governo degli Stati Uniti) ma davvero potrebbe non esserci limite al numero di 1933 Double Eagles che possono ancora venir fuori, e che per farlo aspettano probabilmente di vedere come andrà a finire il contenzioso tra i Langbord e la Zecca.

Contenzioso i cui sviluppi fino a oggi seguiremo a partire dal prossimo post, che riprenderà il discorso da dove lo avevamo lasciato al post #42, ovvero dalle monete consegnate alla Zecca perchè ne accerti l'autenticità.

petronius oo)

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...la signora Langbord informa la Zecca del ritrovamento, e accetta la richiesta di consegnare le monete, affinchè sia possibile accertarne l'autenticità.....

Nel giugno 2005 le monete vengono inviate a Washington per essere esaminate. L'autenticità viene confermata senza ombra di dubbio sia dagli esami di laboratorio che dal confronto con i due esemplari dello Smithsonian Institute.

....in cambio, riceve un documento in cui la Zecca si impegna a riconoscere tutti i diritti che lei e i suoi familiari possano vantare sulle monete stesse.

Puntuale, arriva il voltafaccia della Zecca <_<

L' 11 agosto 2005 viene annunciato pubblicamente il "recupero" delle monete, che vengono trasferite a Fort Knox in attesa di decisioni.

Si parla espressamente di "recupero" perchè, intendendo le monete come proprietà del Governo, la Zecca si rifiuta di usare i termini "sequestro" o "confisca" <_<

A Joan Langbord e ai suoi due figli, Roy e David, non resta che dare battaglia :m249:

petronius ;)

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Per provare la loro buona fede, i Langbord sostengono di essere stati all'oscuro dell'esistenza delle monete fino al 2003 :rolleyes: quando le avrebbero ritrovate in una cassetta di sicurezza che era nella disponibilità di Israel Switt, rispettivamente padre di Joan e nonno di Roy e David, morto nel 1990....se non siamo al "cassetto del nonno" è solo perchè, per una volta, il tesoro c'è davvero :lol:

Questo sarebbe stato a dimostrare che le monete erano da sempre di proprietà della famiglia, e che loro, i Langbord attuali, non le avevano ricevute da terzi.

Quanto al fatto che siano state portate illegalmente fuori dalla Zecca, il loro avvocato, Barry Berke, come abbiamo visto, sostiene il contrario: per un certo periodo sarebbe stato possibile acquistare legalmente le 1933 Double Eagles, pagandole solo in oro (no banconote o monete di altri metalli), cosa estremamente facile per uno come Israel Switt, che commerciava in rottami d'oro da rifondere, e che proprio per questo aveva frequenti rapporti con la Zecca di Philadelphia, città in cui risiedeva.

Per dimostrare questo, Berke cita la testimonianza di uno degli ultimi collezionisti dell'epoca ancora in vita, che conferma che queste monete erano nella disponibilità del cassiere della Zecca.

Si appella poi al 4° Emendamento, che afferma il diritto dei cittadini ad essere sicuri nelle loro persone, case, documenti ed effetti personali contro perquisizioni e sequestri ingiustificati e al 5°, che garantisce che nessuno può essere privato della vita, della libertà, o delle proprietà senza un giusto processo, né si può requisire una proprietà privata per uso pubblico senza un giusto risarcimento.

Che è esattamente il contrario di quello che vorrebbe la Zecca: riavere indietro le 10 monete senza dare nulla in cambio <_< come già aveva fatto per le nove sequestrate tra il '44 e il '52.

Nella foto, l'avvocato Berke a sinistra e, in primo piano, Roy Langbord.

petronius :)

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