Come per le zecche di Milano e Pavia, l'imperatore Corrado II concesse il diritto di battere monete alo comune di Asti intorno al 1140, anche se la città non iniziò a godere subito di tale privilegio. Quindi nella zona compresa fra le Alpi e il Po, la lira Imperiale fu presto sostituita dalle monete coniate da queste zecche, sempre riportanti il nome dell'Imperatore. Precedentemente alla battitura della monete comunali, la valuta più usata era il denaro di Pavia. Le prime notizie riguardanti le