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Postumo, il secessionista


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POSTUMO

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(Marcus Cassianius Latinius Postumus)

259 - 268 (260 – 269?) d.C.


Si conosce ben poco delle origini di Postumo, alcune fonti ritengono fosse un Batavo che grazie alle sue indubbie capacità, fece carriera nell’esercito fino a diventare un abile generale e un bravo amministratore, tanto che l’imperatore Valeriano lo volle nominare Legato Imperiale della Germania Inferiore e Superiore.
Probabilmente quando Valeriano finì nelle mani dei Sassanidi, Postumo cominciò a sognare di poter diventare imperatore egli stesso, e presto gli si presentò l’opportunità di realizzare la sua aspirazione.
Quando Gallieno dovette muovere in oriente per sedare alcune rivolte, lasciò a difesa della frontiera del Reno il figlio sedicenne Cornelio Salonino, sotto la protezione di quelli che riteneva suoi uomini di fiducia, tra questi Postumo e il prefetto del pretorio Silvano, la Germania subì un incursione degli Alamanni fronteggiata con successo dalle truppe di Postumo, che distribuì il bottino tra i soldati. Silvano, venuto a conoscenza del fatto, pretese, a nome di Salonino, l’invio del bottino di guerra a Colonia. Postumo informò l’esercito dell’ordine del giovane Cesare, le legioni si ribellarono proclamandolo imperatore; immediatamente si presentò con il suo esercito a Colonia, e sembra che fu la stessa guarnigione assediata ad aprirgli le porte. Si impadronì della città e fece giustiziare Silvano e Salonino, benchè in seguito, i suoi sostenitori dichiarassero che gli omicidi fossero opera dei galli locali.
In breve anche le legioni e le popolazioni della Gallia, dell’Hispania e della Britannia, riconobbero Postumo come imperatore, che si insediò ad Augusta Trevirorum, fondando uno stato Romano indipendente, dotato di un senato proprio e di una coppia di consoli con carica annuale; si circondò di una guardia Pretoriana ed arricchì la città con opere architettoniche, a cominciare da un arco trionfale per celebrare la vittoria.
Nel tentativo di calmare le acque, dichiarò che era suo intento solamente eseguire il compito che gli aveva affidato Gallieno, e cioè proteggere la Gallia, e che era sua ferma intenzione non spargere nemmeno una goccia di sangue romano.
Questo intento fu ampiamente pubblicizzato sulle sue monete, dove si definiva “RESTITVTOR GALLIARVM”
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REST GALLIAR

o che rappresentavano culti locali, come quello di Ercole a Deuso (una città sul Reno),
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HERC DEVSONIENSI

Fece coniare una serie di monete per ricordare il suo impegno nella lotta contro i pirati, con le raffigurazioni di Nettuno
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NEPTVNOREDVCI

e di una nave da guerra
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LAETITIA AVG
Oltre ai confini marittimi, si dichiarò anche difensore delle frontiere terrestri, riconquistando e fortificando le postazioni avanzate nella valle del Neckar, respinse i Franchi e gli Alamanni che avevano attraversato il Reno nel 261, quindi la sua “vittoria germanica” è in parte giustificata.
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VICTORIA GERMANICA

Gallieno però non poteva tollerare la secessione di una parte dell’impero; avendo sotto controllo i passi alpini, nel 263 scese in Gallia per affrontare Postumo. Riuscì a riportare un importante successo, ma Postumo, con parte del suo esercito riuscì a fuggire, perché Aureolo, il comandante della cavalleria di Gallieno, non inseguì l’usurpatore sconfitto, dando modo a Postumo di riorganizzarsi, arruolando nelle sue file anche Germani provenienti dall’altra parte del Reno. Gallieno ebbe la meglio e costrinse Postumo a barricarsi in una città, ma durante l’assedio rimase ferito da una freccia e fu costretto a rientrare in patria.
Da allora sembra si fosse stabilito un tacito accordo di non aggressione, questo sembra il messaggio che traspare dalle monete coniate nel 265, dove Mercurio viene definito come l’intermediario tra Postumo e Gallieno
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INTERNVNTIVS DEORVM

Quali che fossero i motivi, Postumo fu lasciato in pace e cominciò a coltivare nuove ambizioni, le sue mire uscivano dai territori già in suo possesso, infatti non è più il restauratore delle Gallie, ma il protettore di Roma Eterna,

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ROMA AETERNA

restauratore,
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RESTITVTOR ORBIS
e pacificatore del mondo
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PACATOR ORBIS

non trascurando l’oriente,
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ORIENS AVG

e annunciando qualcosa che sembra riferito a tutto l’impero: il benessere delle provincie.
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SALVS PROVINCIARVM

La sua politica religiosa si ampliò di pari passo, non si sentì più parlare dell’Ercole di Deuso, ma dell’Ercole romano, al quale Postumo si sente legato quale emulo del leggendario semidio.
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HERCVLI ROMANO

Questa associazione risulta piuttosto evidente sulle monete dove compaiono i ritratti affiancati di Postumo ed Ercole, riuscite a distinguerli?
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Ercole e Postumo, i “gemelli”
In fin dei conti, forse Postumo aveva buoni motivi per fare tali affermazioni, visto che aveva risollevato l’economia e protetto la Gallia molto più efficacemente di quanto avevano fatto Valeriano e Gallieno, costantemente impegnati in qualche crisi ai confini dell’impero.

Nel 268 a Mediolanum, Aureolo, il comandante della cavalleria di Gallieno che cinque anni prima aveva permesso la fuga dell’esercito sconfitto di Postumo, e che era stato messo al controllo dell’Italia settentrionale da Gallieno, passò dichiaratamente dalla parte dell’usurpatore, facendo coniare una serie di monete a suo nome, le raffigurazioni dei rovesci esaltano la virtù e la fedeltà della cavalleria, e sono una chiara offerta di sostegno a Postumo.
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PAX EQVITUM
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FIDES EQVIT
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CONCORD EQVIT
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VIRTVS EQVITVM
Postumo non andò in aiuto di Aureolo, assediato a Mediolanum dalle truppe di Gallieno, e questa decisione provocò lo scontento delle truppe della Germania Superiore, che erano favorevoli all’intervento, la guarnigione di Mogontiacum e le truppe della regione, compresa la Legio XXII Primigenia, si ribellarono ed elessero imperatore il locale governatore Leliano. Postumo reagì e prese in poco tempo la città di Mogontiacum; fece giustiziare Leliano, ma si rifiutò di permettere alle sue truppe il saccheggio della città, una decisione che gli si rivelò fatale, infatti fu assassinato dai suoi stessi soldati.

Alla morte di Postumo la Britannia e la Spagna ritornarono fedeli al governo centrale, e quello che rimase del cosiddetto Impero Gallo-Romano passò tra le mani di Mario per circa due mesi, poi a Vittorino dal 268 al 271 d.C. ed infine a Tetrico dal 271 al 274 d.C. fino all’arrivo di Aureliano.

Per noi è una fortuna che la monetazione di Postumo sia così varia e ricca di informazioni, l’esame delle sue 13.000 monete facenti parte del Cunetio Hoard hanno permesso di ricostruire, almeno in parte, la storia di questo periodo.
L’unica zecca di cui si ha certezza è quella di Colonia, espressamente nominata su una moneta del 267, con la dea Moneta (Aequitas?) e legenda COL CL AGRIP COS IIII , di seguito un esemplare proveniente proprio dal “tesoretto” di Cunetio.
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Una citazione piuttosto insolita, che forse celebra l’inaugurazione di una nuova zecca, dove era stata trasferita la produzione monetale da qualche altro centro, probabilmente da Treviri, la capitale di Postumo.
Postumo viene ritratto con una folta barba riccioluta, spesso con indosso corazza ed elmo di fattura elaborata, e spesso con un’espressione bonaria e rassicurante. In qualche caso il ritratto, anzichè di profilo, è eccezionalmente visto di fronte.
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Le monete di Postumo non hanno nulla da invidiare alle contemporanee dell’impero ufficiale, anzi, forse sono superiori sia come raffinatezza delle incisioni, sia, nelle emissioni in oro, come precisione del peso, una dimostrazione del benessere economico dell’impero dissidente.

Per finire avrei un dubbio: non mi è del tutto chiaro se l’inizio del regno di Postumo sia da far iniziare nel 259, come generalmente accettato, o, come ritengono alcuni, nell’estate o nell’autunno del 260. Se così fosse, le date riguardanti l’impero Gallico andrebbero spostate di un anno?

Spero di non avervi annoiato troppo, e visto che la monetazione di Postumo è molto varia, se qualcuno volesse integrare con foto di monete interessanti o altro, ben venga.

Ciao, Exergus smile.gif

Modificato da Exergus
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Inviato

Ottima Exergus,

con questa monografia su Postumo e quella sull' Imperium Galliarum ed i vari imperatori succedutisi (inserita nella discussione "imperatori Militari" proposta da Pittini) abbiamo sviluppato bene il tema. tra l'altro hai trovato monete che non avevo postato nella mia precedente "incursione gallica"... :D

In particolare splendido l'aureo con ritratto frontale, non l'avevo mai visto.

Ciao

Illyricum

:D


Inviato
Spero di non avervi annoiato troppo, e visto che la monetazione di Postumo è molto varia, se qualcuno volesse integrare con foto di monete interessanti o altro, ben venga.

Integro volentieri con una chicca:

Celtic Imitative Issue of Postumus, AE Dupondius, 260-273 for reign of Postumus, Gallic mint?

...CVS P AVG

Radiate, draped bust right, four-spoked wheel behind

Quasi-Greek script

Galley sailing left, Victory on prow, center mast, waves below

22mm x 24mm, 8.80g

RIC V, Part II, 206-209 for type with LAETITIA AVG legend (and variants)

Ex Tom Vossen, VCoins, May 2006 - photo courtesy of Tom Vossen

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E un altro Postumo/Hercules:

Unlisted RIC, Elmer 583, Schulte 160 Denarius Obv: POSTVMVSPIVSFELIXAVG - Laureate busts left of Postumus (fore) and Hercules (background).

Rev: CASTOR - Castor holding scepter, riding horse right.

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Ciao

Illyricum

:)


Inviato

articolo ben accurato.

mi piacerebbe avere qualche riferimento o articolo di approfondimento sui cosiddetti antoniniani emessi da aureolo in nome di postumo... per verificare su quali basi si poggia questa recente attribuzione

Awards

Inviato (modificato)

Da quello che ho capito, gli antoniniani di Milano coniati a nome di Postumo devono per forza essere attribuiti ad Aureolo, che voleva in tal modo rendere omaggio al suo "alleato".

Per quanto riguarda la monetazione di Aureolo a proprio nome, eletto imperatore dai suoi soldati durante l'assedio di Milano, sono citate dal RIC due monete con legenda IMP AVREOLVS AVG e IMP C AVREOLVS AVG, anche se non c'è alcuna certezza della loro genuinità.

http://dougsmith.ancients.info/feac75aur.html

http://www.forumancientcoins.com/numiswiki/view.asp?key=Aureolus

Modificato da Exergus
  • Mi piace 1

Inviato

Bel lavoro analitico. Propongo di "salvarlo" tra gli articoli, così come quello sugli hoard inglesi.

A proposito delle monete di Postumo-Aureolo, vi mostro quella trovata nel Braithwell hoard, ora nella mia collezione:

Postumo, antoniniano battuto in suo nome da Aureolus (Aureolo).Impero romano-gallico (267?-268 d.C.). Zecca di Milano, I officina

AE, 3.43 gr., 17,0 x 19,0 mm; qBB (aVF)

D/: IMP POSTVMVS AVG, busto radiato e drappeggiato di Postumo,

R/: FIDES EQVIT, Fides seduta a sin, che tiene la patera e stendardo, officina in ex.

RIC 376; Braithwell Report #151 (questa moneta)

Provenienza: trovato nel 2002 a Braithwell (UK). Hoard disperso nel 2007 da CNG auctions (asta 176). Nel lotto 338

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Inviato

Riposto un sesterzio che avevo già postato circa un anno fa e che ho usato a lungo come Avatar e che ritengo molto interessante:

Sesterzio di Postumo battuto su sesterzio di Commodo.................

acquistato a Verona da noto commerciante

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Inviato (modificato)

DE GREGE EPICURI

Le numerose monete (antoniniani) di Postumo col segno di officina sembrano indubbiamente milanesi ed autentici. I pochissimi invece col ritratto di Aureolo hanno sempre suscitato molti dubbi. Altra questione: 259 o 260? Si trovano citate entrambe le date, forse non è semplice datare il momento "ufficiale" della sedizione, che prima era strisciante.

Al momento non ho altre foto di sue monete, per cui vi allego questo sesterzio mooolto imitativo, che avevo già mostrato diverso tempo fa.

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Modificato da gpittini

Inviato (modificato)

Rovescio, praticamente illeggibile: potrebbe essere una nave con LAETITIA (ruotandola di 90°), ma si legge una V.

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Modificato da gpittini

Inviato (modificato)

Una piccola integrazione sulle monete di Postumo coniate a Mediolanum, fonte primaria: The Roman Imperial Coinage vol. V parte II

MARCVS AELIVS AVREOLVS, il cui nome è connesso alla sconfitta di Ingenuo e dei Macriani, e forse anche di Regaliano, si rivelò anche lui un traditore. Si dice che avesse mostrato segni di slealtà nel primo periodo del regno unico di Gallieno, del quale era generale e comandante della cavalleria, ma fu da questi perdonato; si presume inoltre che avesse trascurato di completare lannientamento dellesercito sconfitto di Postumo e di averne favorito la fuga.

Nel 267 (o 268) fu inviato da Gallieno nella Rethia al comando delle truppe in Italia; così fece, ed apertamente alzò lo stendardo della rivolta.

Benchè i resoconti di questa ribellione siano oscuri e controversi, sembra probabile che si sia insediato a Mediolanum e, alla notizia dellapprossimarsi delle truppe di Gallieno, gli abbia marciato contro per affrontarlo, ma fu sconfitto sullattraversamento dellAdda (in seguito denominato Pons Aureoli), riuscì a salvarsi barricandosi dentro Mediolanum dove fu assediato. Tra gli assedianti avvenne un passaggio di consegne: Gallieno fu assassinato, e prese il comando Claudio Gotico, Aureolo gli propose un accordo che venne rifiutato. Alla cattura della città, Claudio II fece giustiziare Aureolo, mettendo così fine alla sua turbolenta carriera.

Visto che la rivolta di Aureolo durò diverso tempo, e che il suo quartier generale era in una città dove era attiva una zecca, è quantomeno curioso che monete portanti il suo nome, se realmente esistono, siano estremamente rare; sul RIC sono riportati due antoniniani a nome di Aureolo, ma gli stessi autori dichiarano di non avere certezza della loro genuinità.

La spiegazione quasi certamente risiede nel fatto che le monete di Mediolanum, che portano il nome di Postumo, siano state coniate da Aureolo.

La storia non riporta unoccupazione di Milano da parte di Postumo, ma lidea che possa averla tenuta per un breve periodo, come risultato di un azione di cavalleria, è stata suggerita per proporre una possibile spiegazione dellesistenza di queste monete.

Unipotesi più accettabile è quella fornita dal Professor Alföldi, che fa notare come la creazione di una grande forza di cavalleria indipendente dallesercito, di cui si conosce lesistenza in questo periodo, possa essere avvenuta proprio allepoca di Gallieno; e che questo sia realmente successo è supportato dalle parole di Zosimo, dove Aureolo, che aveva distrutto Ingenuo e i Macriani, era a capo di tutta la cavalleria.

Esiste infatti un gran numero di antoniniani ed alcuni aurei recanti il nome di Postumo che per peso e dimensioni devono essere attribuiti agli ultimi anni del suo regno, mentre per il loro stile non possono essere attribuiti nè a Lugdunum nè a Colonia Agrippina.

Gli aurei sono considerevolmente sotto peso rispetto a quelli gallici, e sia questi che gli antoniniani, ricordano molto lo stile delle ultime emissioni di Mediolanum per Gallieno. Inoltre riportano spesso in esergo i segni di zecca P, S e T, che erano in uso a Milano in quel periodo. Con poche eccezioni portano tutti al verso legende in onore degli Equites, sembrano esserci troppi elementi per pensare ad una coincidenza.

Modificato da Exergus

Inviato

Riposto un sesterzio che avevo già postato circa un anno fa e che ho usato a lungo come Avatar e che ritengo molto interessante:

Sesterzio di Postumo battuto su sesterzio di Commodo.................

Ciao,

in effetti è una moneta interessante, che testimonia il riuso di sesterzi del II secolo (utilizzati a mo' di tondello) da parte di Postumo. Concedimi un'unica annotazione: il ritratto mi pare abbia caratteristiche un po' barbariche.

Oggi cercando altri dati sulle hoards mi sono imbattuto in un altro esemplare del tutto simile al tuo, con un ritratto più canonico e impostato anch'esso su un sesterzio di età antoniniana, da Curridge Hoard. Conserva ancora traccia della legenda ANTONINVS. Non posso allegare la foto (articolo in .pdf)

Ti segnalo il link:

http://books.google.it/books?id=IiCLdgDpS2cC&printsec=frontcover&dq=coin+hoard&hl=it&ei=sNhiTfvCKY_LsgaR6vC1CA&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=2&ved=0CDMQ6AEwAQ#v=onepage&q=coin%20hoard&f=false

Ciao

Illyricum

:) PS: e poi ti chiedi dove sono finiti tanti sesterzi... ;)


  • 3 anni dopo...
Inviato

Scusate se ripesco questa vecchia discussione ma volevo aggiungere alla serie Milanese degli Equites questa SALVS AVG attribuita ad Aureolo.

RIC Vb 382, zecca di Mediolanum, 267/268 d.C.

D: IMPCPOSTVMVSAVG

V: SALVSAVG, Esculapio regge un bastone con un serpente avvolto.

P in esergo.

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Inviato

Esemplare che raramente si riscontra nel mercato.

Tuttavia sarebbe da approfondire e studiare. E' vero che la P sta, generalmente, per la prima officina di Milano sotto la breve usurpazione di Aureolo (che batté a nome di Postumo)... tuttavia è molto differente lo stile del ritratto rispetto alle altre milanesi di Aureolo, sia in questa che anche in altri esemplari.

Perché? Si tratta di una prima fase delle emissioni di Aureolo prima della serie Equites che vide poi un ritratto rimodellato leggermente sulle fattezze di Aureolo? Perché proprio questo rovescio (i "consueti" cavallereschi rovesci hanno una spiegazione logica e sono perfettamente contestualizzabili, ma questo... ma!)? La soluzione va cercata ipotizzando un'altra spiegazione per questa P in relazione a questo rovescio?

Da ricordare che analoga sorte ricade anche su di un'altra tipologia che si presenta svincolata dai tipi cavallereschi: la SPES PVBLICA, anch'essa con P in esergo.

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