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Inviato

Abbiamo visto nella discussione denari piani,denari leggermente scodellati,denari scodellati:come abitudine ormai si usa dire scodellati dovunque ,anche nei cataloghi d'asta ,ma è giusta questa dizione nel caso dei denari di Milano ? La Travaini ne parla di quest'argomento e ci racconta : " I denari milanesi dell' XI secolo e XII secolo presentano una forma particolare,generalmente definita " scodellata ",comune anche ad altri denari dell'Italia Settentrionale;il termine scodellato ,tuttavia,viene spesso usato in modo impreciso per definire in realtà due forme diverse di monete : la prima è concavo-convessa , come per i denari di Verona o alcune monete bizantine ; la seconda è una forma piatta ad ORLO RIALZATO , e questo è il termine corretto per i denari di Milano e altre zecche comunali ;la diversa forma del tondello è dovuta a conii concavi nel primo caso, e conii piatti ma di diametro diverso nel secondo."

Quindi per Milano denari non scodellati , ma AD ORLO RIALZATO .


Inviato

Ma come possiamo definire le tipolgie dei denari milanesi dell'epoca federiciana ? Direi non diversi sostanzialmente da quelli delle altre zecche italiche del periodo,Pavia,Lucca,Venezia .....,la costante per tutti è l'immobilità del tipo,presenta rare e piccole variazioni,evidentemente non si voleva anche per motivi politici ,di consenso popolare,anche di tipo pratico modificare un tipo vincente e soprattutto conosciuto da tutto il popolo,che era per la quasi totalità analfabeta all'epoca; era un mix di simboli Imperiali ,col nome dell'Imperatore sempre presente,Enrico o Federico che sia,la carica dello stesso Imperatore abbreviato in IPRT ,l'identità della città stessa che veniva riconosciuta col suo nome per esteso sul rovescio ,nel nostro caso Mediolanum,ma in alcune tipologie come i denari terzoli rimane ancora il simbolo cristiano della croce,che non si vuole eliminare del tutto e rimane come simbolo di continuità e di protezione dell'Impero stesso.


Inviato (modificato)

Parlare di monetazione milanese e non parlare di Crippa è impossibile ; come fotografa Crippa questo momento ? Lo vediamo nel libro " Le monete della zecca di Milano nella collezione di Pietro Verri " di Silvana e Carlo Crippa,e preferisco citare quello che dicono testualmente a proposito : "Con il 1117 circa i documenti d'epoca iniziano a citare i denari milanesi vecchi,indicando così l'introduzione di un denaro nuovo,detto poi comunemente denaro terzolo o terzaruolo o terciolo ( questo nome compare nei documenti del 1158 ),forse perchè contenente un terzo di argento nella lega. Il denaro terzolo fu coniato dal comune di Milano a nome di un Enrico ed equivaleva alla metà del vecchio denaro milanese. Esso fu battuto almeno fino alla metà del XIII secolo ed ebbe larghissima diffusione : divenne infatti la moneta - base del mercato milanese e lombardo, soprattutto per e vendite al minuto.L'importanza che il denaro terzolo ebbe all'epoca è anche evidenziata dal fatto che esso fu preso a modello dalle nuove zecche lombarde che iniziarono la loro attività nella seconda metà del secolo XII ( Bergamo,Brescia,Como,Cremona,Mantova ).Ancora nel primo decennio di regno di Federico I di Svevia,detto il Barbarossa, ( 1152-1190 ),la zecca di Milano continuò ad emettere denari terzoli a nome di Enrico. Nella sua lotta contro Milano,Federico Barbarossa nel settembre 1155 tolse il diritto di battere moneta ai milanesi e contemporaneamente lo concesse alla città di Cremona : tuttavia sembra che Milano non si sia assoggettata agli ordini dell'imperatore,tanto più che la nuova zecca cremonese non era in grado di sostituire quella di Milano: Solo con la distruzione della città nel 1162, il Barbarossa riuscì ad imporre il proprio volere su Milano anche in campo monetario : dopo di allora fu infatti introdotto un nuovo denaro ,l'imperiale , che fu inizialmente battuto nella zecca allestita " in burgo Noxeta " a pochi chilometri da Milano."

CONTINUA ........

Modificato da dabbene

Inviato (modificato)

Continuo col racconto dei Crippa " A Noceto ( o Noseda ) c'era anche la residenza dell'imperatore : la zecca era sottoposta direttamente all'autorità imperiale ed era diretta da un certo Rodolfus Teutonicus : Tuttavia, anche se la gestione era tedesca,la manodopera specializzata doveva essere sicuramente locale,data la notorietà che i monetieri lombardi godevano anche all'estero per la loro maestria .Dopo la pace ,nel 1167 la zecca venne nuovamente riportata a Milano e qui continuò a coniare i denari imperiali,che hanno al diritto la legenda FREDERICVS e nel campo le lettere IPRT ( = imperator ) disposti a croce,mentre al rovescio recano il nome della città ,scritto su quattro righe. Essi equivalevano al vecchio denaro milanese,di valore doppio rispetto a quello nuovo terzolo,e pesavano circa g. 0,85/1,00 con un titolo di argento di 490 millesimi. L'imperiale si impose subito come moneta sovraregionale, occupando il vuoto lasciato dal denaro pavese : già nel 1175 un cronista dell'epoca annotava che gli " imperiales mediolanenses per totam Ytaliam currebant ". Il denaro imperiale ,che fu battuto anche successivamente sempre a nome di Federico, fu la moneta di conto a maggior diffusione nell'Italia Settentrionale anche nei secoli seguenti, fino al Quattrocento ".

Così i Crippa sul denaro terzolo e sull'imperiale ; sarebe anche bello che qualcuno che avesse qualche informazione o approfondimento ulteriore in merito lo postasse o mettesse anche le immagini di qualche moneta milanese di questo periodo,il tutto a vantaggio della discussione stessa.

Modificato da dabbene

Inviato

Ciao Mario, ammetto che la monetazione milanese non è il mio forte, quindi non posso aiutarti molto, ma devo dire che è un vero piacere leggerti in questa interessante discussione.

Complimenti!


Inviato (modificato)

Grazie Davide,sai com'è a volte mi sento un pò solo,d'altronde in tante discussioni abbiamo detto che siamo dei solitari; il Crippa nel post precedente parla di un punto interessante,controverso, di quando nel 1162 Milano fu distrutta dal Barbarossa,è in questo momento che la monetazione milanese fu eseguita in quel di Nosedo ,a pochi chilometri da Milano,dove c'era una vera e propria zecca insieme al palazzo imperiale di Federico ,quindi dal Crippa sembra che questa zecca operò dal 1163 circa al 1167 ,quando la zecca fu riportata a Milano.

Chi ha studiato bene la storia della zecca milanese è Maila Chiaravalle ,la stessa ci dice: " la zecca imperiale fu istituita nel 1163,l'anno successivo alla distruzione di Milano,nel borgo di Noseda o Noceto , come attesta lo storico Acerbo Morena; là sorgeva un palazzo imperiale e là si erano rifugiati molti cittadini dopo la distruzione della città; secondo il Morena,il denaro là coniato veniva custodito nella grandissima torre innalzata in onore di Federico I dal sovrintendente alle sue monete ;nessuna moneta a noi nota reca l'indicazione di questa zecca,la cui produzione non doveva essere dissimile da quella successivamente coniata a Milano con il nome della città ".

Quindi ci fu una zecca vicino a Milano,dal 1163 al 1167 che coniò moneta milanese,una zecca in più da studiare ,chissà se la Travaini nel suo imminente libro sulle zecche ne parla.

Ma la Chiaravalle dice che non ci sono monete con indicazione di questa zecca,ma è vero ? Il Negrini - Varesi non sembrerebbe essere dello stesso parere ,cosa ci racconta ?" Va detto che i milanesi di Porta Romana avevano un culto particolare per S.Vittore e che dedicato a tale Santo sorgeva nei pressi della Porta una chiesa importante;i milanesi di Porta Romana deportati dopo la distruzione della città,non potendo coniare monete con MEDIOLANUM,vi scrissero il nome del Patrono del loro rione,e d'altra parte le fonti confermano che a Noceto fu istituita una zecca".

Quindi il Negrini - Varesi assegna una moneta alla zecca di Noceto,la chiamano così,al N°:39,un denaro scodellato con D/ + FED ROMARVM , R/ IPRT in croce.

Gli altri non fanno menzione di questa moneta ,tranne il CNI,che sotto Federico II ,ai N°.11-12,descrive due denari piani con MED ROMA NUM e l'altro con MED ROMA RUM al rovescio.

Se fossero questi i denari di Nosedo però dovrebbero essere spostati sotto Federico I ,anticipati temporalmente,perchè le date non corrisponderebbero allora.

Quindi riassumendo ci fu una zecca a Nosedo vicino a Milano dal 1163 al 1167 ,che sicuramente coniò denari milanesi forse con l'indicazione che richiama i milanesi di Porta Romana trasferiti dopo la distruzione di Milano; chi avesse dei contributi in merito sulla zecca di Nosedo e le sue monete è il benvenuto !.

Modificato da dabbene

Inviato (modificato)

Salve a tutti,

mi avete convinto, per non restar soli, do il mio piccolo contributo postando qualche denaro di Federico I per il corpus, e Federico II per il Murari.

post-13397-0-74705400-1297956086_thumb.j

Scodellato, CNI N.1 MURARI N.16 peso gr 85 tipo con IPRT senza 4 globetti, solo 1 al centro

segue il secondo

GIANCARLONE

Modificato da giancarlone

Inviato (modificato)

Scodellato n.4 attribuito dal Murari a Federico II

post-13397-0-24982100-1297956927_thumb.j

nel CNI n.13 unica variante con il puntino al centro di MEDIO . LANUM e con trifogli senza stelo, Murari n. 26 peso gr 0,92

Modificato da giancarlone

Inviato (modificato)

Ultimo mio scodellato che il Murari attribuisce a Federico II

post-13397-0-31898500-1297957586_thumb.j

CNI N.14 Trifogli con stelo, MURARI n.26

dopo aver fotografato i denari piani di Federico II, li inserirò per condividere con voi il piacere di questa discussione

GIANCARLONE

Per una visione migliore, cliccando sopra le foto si possono ingrandire, saluti

Modificato da giancarlone

Inviato

Wonderful Giancarlone,veramente belle e grazie per averle postate,in particolare le ultime due di Federico II ,Murari 26 ,con trifoglio con o senza stelo,difficili da trovare così belle,sei un milanese DOC,è giusto ogni tanto parlare di monetazione milanese,che non è affatto inferiore alle altre,anzi,aspetto ,di vedere i denari piani,che poi sono l'oggetto della discussione,senza fretta ovviamente e se vuoi e grazie ancora di aver partecipato attivamente,

Mario


Inviato (modificato)

Ero rimasto alla zecca di Nosedo,a questo punto la numismatica incrocia la storia,cerco di avere qualche riscontro storico a tutto questo ; rileggo lo storico,ma anche numismatico per eccellenza di Milano ,Pietro Verri nella sua " Storia di Milano" :" la città non fu solo smantellata,ma posta in rovina e desolazione,distrutte le case,tranne le chiese. I quattro borghi o terre nelle quali venne collocata tutta la popolazione di Milano,sono a vista delle porte della città,e distanti appena due miglia ; e sono Noceto,Vigentino,Carraria e San Siro alla Vespra.Dal mese di marzo 1162 sino al 1167 ,i milanesi non abitarono a Milano,ma nei suddetti luoghi; i nostri archivi conservano i contratti di quell'epoca che portano " in burgo Noceti " che anche chiamavasi " Burgo Porte Romane de Noxeda ":

Quindi anche il Verri parla di Nosedo e lo abbina a Porta Romana ,quindi ritorna il collegamento visto nei post precedenti .

Ma anche sul ritorno dei milanesi nella loro città si parla di Porta Romana : " il giorno 27 aprile del 1167 scortarono i milanesi nella loro città,come leggiamo nell'iscrizione posta allora sulla Porta Romana,la quale attualmente si conserva sui bassorilievi che indicano questo ritorno ".

Quindi Nosedo e Porta Romana ancora,un ulteriore indizio ,per far capire che è possibile che una moneta milanese fu coniata a Nosedo con riferimento alla Porta Romana con la legenda "romarum ".

Una storia affascinante per la numismatica milanese ,ancora da scoprire e studiare completamente.

Modificato da dabbene

Inviato

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Quindi ci fu una zecca vicino a Milano,dal 1163 al 1167 che coniò moneta milanese,una zecca in più da studiare ,chissà se la Travaini nel suo imminente libro sulle zecche ne parla.

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Leggendo la lista delle zecche nel testo a cura della Travaini, c'è anche la zecca di Noseda che è stata trattata proprio dalla Chiaravalle. Speriamo ci sia qualche notizia in più.


Inviato

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Quindi ci fu una zecca vicino a Milano,dal 1163 al 1167 che coniò moneta milanese,una zecca in più da studiare ,chissà se la Travaini nel suo imminente libro sulle zecche ne parla.

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Leggendo la lista delle zecche nel testo a cura della Travaini, c'è anche la zecca di Noseda che è stata trattata proprio dalla Chiaravalle. Speriamo ci sia qualche notizia in più.

La Chiaravalle al momento è quella che ne ha parlato di più in effetti ,quindi aspettiamo con grande interesse,ormai non manca molto .....


Inviato

Scusate ho dimenticato uno SCODELLATO

Per il CNI n.13 attribuito a FEDERICO I - per MURARI a FEDERICO II - n.26 puntino al centro di MEDIO . LANUM trifogli senza stelo

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Inviato

Come promesso, per arricchire con coni e varianti in attesa del Crippa......

meno male che sui denari piani CNI e Murari sono concordi.

Primo Denaro, trifogli con stelo CNI n.1-2 - Murari n.27 - peso gr 0,65

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Inviato (modificato)

secondo

Denaro piano trifogli senza stelo CNI n.9 Murari n. 27 - peso gr 0,83

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Inviato (modificato)

Terzo

Denaro piano con rosette CNI n.20 Murari n.28 - peso gr 0,73

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Modificato da giancarlone

Inviato (modificato)

Quinto

Denaro piano con rosette, con stelo CNI n. 20 - Murari n. 28 Peso gr 0,76 ( stesso peso del precedente )

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Inviato (modificato)

Sesto

CURIOSITA'

DENARO CON CONIO SOLO DEL ROVESCIO peso gr 0,79

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Modificato da giancarlone

Inviato (modificato)

Grazie Giancarlone,splendida collezione,riesci a mettermi anche il peso di quello a rosette senza stelo ?Così incrociamo i dati coi miei per vedere il peso medio di tutti quelli con trifoglio e di quelli con rosette;il Murari dice che quelli con rosette dovrebbe essere leggermente inferiore a quelli col trifoglio perchè ultimi come periodo ,quindi di peso calante,però da quelli che ho io i pesi mi tornano uguali nei due gruppi; avrai notato anche tu come detto nei post precedenti che nessuno in bibliografia parla e ha parlato del tipo con rosette con stelo,beh ne parliamo noi per la prima volta,d'altronde esistono,eccome se esistono.......

P.S. Interessantissimo il sesto,veramente anomalo..

Modificato da dabbene

Inviato

Epoca di FEDERICO II.

Coniazione a nome di ENRICO

Denaro terzolo con rosette CNI n.17 Murari n. 29 - peso gr 0,45

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