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DENARO IMP.PIANO EPOCA DI FEDERICO II, MILANO


Risposte migliori

Perchè parliamo di questa moneta,perchè è una moneta ,come spesso capita alle medievali,che ci riserva e ci riserverà tante sorprese e curiosità,che vorrei vedere piano,piano,insieme a voi,una moneta milanese,con diverse varianti e tante micro varianti; di queste varianti parleremo, in particolare di una che non viene riportata nella bibliografia ufficiale.

La monetazione milanese del periodo della dominazione tedesca,non è ad oggi rappresentata da una bibliografia completa ed adeguata,le difficoltà di assegnazione e di catalogazione di alcune tipologie l'hanno resa difficile,oltretutto i pochi ripostigli analizzati,spesso non integri hanno fatto il resto.

Siamo tutti in attesa del Crippa 1 ,riferito a questo periodo,e al nuovo MEC che sicuramente faranno ulteriore luce su questo periodo difficile.

Ma prima di arrivare alla moneta in questione,vediamo di capire in che fase storica siamo e da quali avvenimenti siamo stati preceduti :è un periodo di transizione ,la moneta da imperiale si appresta a diventare comunale,qualcuno lo chiama precomunale,è un passaggio senza confini precisi,come capita spesso nelle evoluzioni graduali;è il periodo del risveglio della società,di grandi trasformazioni sociali,di progresso sociale ed economico.

Pur reggendo ancora la struttura imperiale,con la progressiva decadenza di questa e della sua autorità centrale,iniziano ad affermarsi le autorità locali e le prime autonomie,inizia in pratica a strutturarsi l'organizzazione del Comune e le monete rispecchiano tutte le fasi di questa evoluzione.

Così le monete,anche se sembrano ancora degli imperatori tedeschi,in realtà sono già monete autonome,in mano agli organi comunali,fuori ormai dal controllo dell'Imperatore e dei suoi rappresentanti.

Ma in questa discussione,fatta questa dovuta premessa storica,parlero' di una moneta,il denaro imperiale piano di Federico II di Svevia - 1218-1250,e di tutto quanto inerente a questa moneta da scoprire insieme.

Rimando al prossimo intervento,una prima analisa di questa moneta,che la vedremo insieme in differenti monete e tipologie che posterò man mano,adesso inizio ,giusto per far capire di cosa stiamo parlando a postarne una,la tipologia più diffusa:

Userò la catalogazione Crippa ,in " Le monete della zecca di Milanonela collezione di Pietro Verri ", N°.75 :

D / + FREDERICVS scritto circolarmente

nel campo ,le lettere I P R T ( abbreviazione di IMPERATOR )

Al centro globetto

R / + ME DIOLA NUM ,legenda su tre righe sopra e sotto trifoglio con a fianco due pallini

La moneta in questione pesa 0,78 gr. e ha un diametro di 15 mm.

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Buongiorno Dabbene,

giusto per 'mescolare' un po' le acque e dare spunti: cominciamo col dire che il fredericus imperator inciso sulle monete milanesi NON è Federico II Hohenstaufen ma bensì il nonno, Federico I Barbarossa... ;)

A presto, Teofrasto

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Buongiorno Dabbene,

giusto per 'mescolare' un po' le acque e dare spunti: cominciamo col dire che il fredericus imperator inciso sulle monete milanesi NON è Federico II Hohenstaufen ma bensì il nonno, Federico I Barbarossa... ;)

A presto, Teofrasto

Giusta osservazione,mi interessano molto i tuoi rilievi anche in prospettiva,ma non precorriamo i tempi, sarà nella prossima puntata che cercherò di entrare nel vivo della genesi di questa moneta ,partendo da Federico I,dalla nascita dell'imperiale,dalla nascita di una nuova moneta a suo nome,certo qui le problematiche e i rimescolamenti non mancano e non mancheranno,quello che invero è entrato maggiormente nel vivo dell'argomento al momento è Ottorino Murari e ai suoi studi cercherò di fare spesso riferimento.

Genesi di Federico I ,ma catalogazione della moneta stessa Federico II -1218-1250,come riportato sopra.

Modificato da dabbene
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Del secolo XII abbiamo numerose indicazioni sulla monetazione milanese da atti pubblici e privati ,in particolare dell'epoca di Federico Barbarossa;la distinzione è essenzialmente tra denari buoni milanesi vecchi e denari milanesi nuovi;da Federico I in avanti negli atti si parla di denari milanesi vecchi o denari imperiali e denari milanesi nuovi o terzoli.

Il nome dato ai denari nuovi o terzoli è dovuto al fatto che il loro intrinseco d'argento è fissato a un terzo del loro peso cioè al 333%; il rapporto di valore tra le due monete è di un milanese vecchio o imperiale per due denari nuovi o terzoli.;l'arrivo di moneta nuova porta a una svalutazione della moneta milanese del 50%con un rapporto di valore da due a uno tra la moneta vecchia o quella nuova imperiale e la moneta nuova del Comune detta terzola.

Il Murari a proposito dice "quando Federico I vuole togliere il diritto di zecca e far coniare una nuova moneta a suo nome ,moneta che chiama imperiale,si basa per questa sul valore della moneta vecchia milanese allora ancora in circolazione ad un valore doppio della moneta nuova allora in corso da parte del Comune,cioè non crea una moneta di nuovo valore ma opta per quella di maggior valore e prestigio in corso sul mercato ".

Il Murari data l'inizio di conizione dell'imperiale da parte di Federico I tra il 1159 e il 1162;il Biondelli attribuisce da rilevazioni fatte sull'intrinseco d'argento su queste monete un valore da due a uno dei denari imperiali rispetto ai denari terzoli.

Sempre dall'esame di documenti si possono identificare i denari imperiali con quelli coniati a nome di Federico I e poi di Federico II poi,mentre i terzoli sono identificati con quelli coniati a nome di Enrico;si ritiene che i denari nuovi terzoli saranno coniati sempre a nome di Enrico anche durante il periodo di Federico I,come durante Federico II ,essendo moneta che ormai rientrava tra i diritti acquisiti da tempo dal Comune.

Il Murari ritiene sempre il denaro terzolo moneta base del mercato milanese nella seconda metà del XII secolo e nella prima metà del XIII secolo,affiancati con un ruolo minore dai denari imperiali e dai grossi anche questi a nome di Enrico;anche la maggior quantità di terzoli ritrovati,contro un numero inferiore di imperiali e grossi dell'epoca fanno propendere

per un maggior circolante del terzolo; il terzolo è in pratica la moneta spicciola del momento ,i grossi e successivamente le monete d'oro serviranno per i commerci e le transazioni più importanti.

Dopo queste premesse cercherò di vedere quali siano le monete circolanti all'epoca di Federico II,compreso il nostro imperiale piano.

Modificato da dabbene
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Continuo nel presentare dei denari imperiali piani di Federico II,del tipo variante con trifoglio,moneta di peso di 0,66 gr.,diametro 15 mm.,con il rovescio con il ME DIOLA NVM

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Modificato da dabbene
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Il prossimo denaro pur essendo sempre del tipo trifoglio si differenzia dai due precedenti dal fatto di avere al posto della lettera E ,una E gotica ,rientra nel tipo Crippa,Collezione Verri N°:76,e incomincia ad essere un denaro particolare,peso gr.0,65, diametro 14 mm.,vediamo subito il rovescio con la E gotica

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Ecco il dritto del precedente con la E gotica,sempre con globetto centrale e quattro bisanti ai fianchi,siamo ancora alla prima tipologia,se vorrete quando posso procederò con le altre tipologie,siamo ancora agli inizi ,la parte più interessante deve ancora arrivare....

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Che monete abbiamo all'epoca di Federico II ?Abbiamo un circolante composto da grossi e grossi minori di peso inferiore a nome di Enrico,denari terzolo scodellati a nome di Enrico,e denari imperiali ; qui seguirò la cronologia del Murari che ne elenca tre .

Il N°.26 è un denaro imperiale leggermente scodellato,attribuito dal CNI a Federico I,il Murari lo cataloga a Federico II,è molto simile al denaro piano,sia per legenda MEDIOLANUM,per i trifogli,i gruppi di globetti,probabilmente,dice il Murari,è servito a Federico II come riferimento per la moneta successiva piana;il fatto che uno sia scodellato e l'altro piano è il motivo per cui il CNI lo cataloga cone Federico I,ma questo non è elemento determinante,perchè l'affiancamento di denari scodellati e piani è normale nel XIII secolo;il processo di passaggio dalla monetazione scodellata a quella piana è un processo graduale avvenuto verso la metà del XIII secolo.

Il Murari elenca poi la tipologia N°.27 di denaro piano imperiale di Federico II con trifogli e il N°.28 con varietà con le rosette;quello con le rosette e quello con le stelle che però non viene catalogata dal Murari sarebbe successivo al tipo col trifoglio che sarebbe più antico.

Il denaro piano che posto ora rappresenta il tipo con trifoglio con stelo che si differenzia da quello visto prima senza stelo,peso 0,87 gr.,diametro 17 mm.

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Come risulta in Bibliografia il denaro imperiale piano di Federico II ? Del Murari abbiamo parlato ,N°.27 con trifogli e N° 28 con rosette ;Crippa in " Le monete della zecca di Milano nella collezione Pietro Verri",lo cataloga al N°.75 con trifoglio con o senza stelo,al N°.76 con la varietà con la E gotica,che abbiamo prima visto,e al N°.77 con varietà con rosette; Maila Chiaravalle in " La zecca e le monete di Milano"lo cataloga al N°.152 specificando il tipo trifoglio con stelo,Negrini-Varesi in " La monetazione di Milano" lo cataloga al N°.40,facendo riferimento al Murari con le tipologie 27 con trifoglio e 28 con rosetta, Elio Biaggi lo cataloga al N°.1421 non specificando le varie tipologie,il CNI ,invece è molto completo ne elenca 20 tipi,dall'1 al 3 con trifoglio con stelo,dal 4 al 15 col solo trifoglio,dal 16 al 19 con rosetta e il 20 con stella;nei vari tipi elencati ci sono anche delle variazioni presentate sul nome MEDIOLANUM ; Francesco ed Ercole Gnecchi anche loro dedicano molto spazio a questa moneta,nel libro il N°.1 è per il tipo trifoglio,il 2 con stella tra due trifogli,il 3 con rosetta;i Gnecchi pubblicano nel supplemento anche 8 varianti al tipo 1 con trifoglio con essenzialmente variazioni di legenda nel nome MEDIOLANUM.

Continuo con altro esemplare sempre del tipo trifoglio con stelo,peso 0,55 gr.,diametro 15 mm.

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Modificato da dabbene
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Salute

io ho votato la discussione,non potevo farne a meno.

--Complimenti

Mi è capitato ,una volta,di avere un Denaro di Luchino Visconti ,Crippa 1,con un lato MEDIOLANI e all'altro croce fiorata,solo che non aveva un buon flan,ebbene anche quello poteva definirsi Denaro Imperiale(come lo classificai) ??

--Salutoni

-odjob

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Intanto ti ringrazio dei complimenti fanno sempre piacere,i termini terzoli e imperiali rimarranno nella monetazione milanese anche in epoca viscontea,la moneta che citavi è di chiara ispirazione ad un denaro piano di Federico II,con i Visconti come dicevi tu entrano le croci fogliate,gigliate al posto del simbolo imperiale.

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Ma questi segni come li dobbiamo intendere?Come segni identificativi del funzionario di zecca o motivi ornamentali che abbelliscono la moneta rendendola meno geometrica e lineare?O magari tutti e due insieme?Il Murari pur non entrando nello specifico accenna ad entrambe le motivazioni,il Crippa in un colloquio mi parla di segni identificativi dello zecchiere e mi sentirei di propendere in tal senso.

Di certo ,visto il numero rilevante di varianti e micro-varianti,il numero delle serie di emissioni dovrebbe essere stato importante,il Murari ,anche da una attenta analisi dei ripostigli riesce a dare una cronologia precisa,prima le più antiche ,quelle coi trifogli,poi succesivamente i segni della rosetta e della stella(anche se molto rara questa ).

Incominciamo a vedere intanto qualche denaro con la rosetta ; quelli con la rosetta,hanno la rosetta al centro sul dritto in mezzo a I P R T e i quattro pallini sempre ai fianchi,sul rovescio sopra e sotto rosetta ,con di solito un puntino scuro al centro e due piccoli trifogli ai fianchi.

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Dall'analisi dei pochi ripostigli,pochi invero ,e spesso catalogati in modo sommario e purtroppo spesso trovati non integri il Murari ci indica una cronologia dei varie tipologie e varianti;molte indicazioni le ottiene anche dagli studi di atti e documenti dell'epoca,di certo la materia è ostica e complessa,gli studi sono ancora in corso,la prossima bibliografia importante che dovrebbe arrivare quanto prima potrebbe aiutarci nel risolvere alcuni quesiti rimasti aperti.

Purtroppo giustamente il Murari si lamenta che le monete medievali non hanno avuto in passato l'attenzione che si meritano e così pure lo studio e l'analisi dei ripostigli stessi.

Possiamo ricordare alcuni dei ripostigli più importanti studiati,a Parma con cinque denari di Federico I,a Pavia studiato dal Brambilla con circa 10.000 monete,di Monza con 300 monete molte di Federico II,a Cavriana (Mantova) con alcuni denari,a Cisano (BG),illustrato da Vicenzi,con 7 denari piani di Federico II di Milano,un ripostiglio illustrato dal Biondelli con 2.000 denari con alcune centinaia di Federico per Milano,non tantissimi ,quelli ufficiali come vedete e dove compaiono monete di Federico di Milano.

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