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I direttori della Rivista Italiana di Numismatica


Risposte migliori

Ho ritrovato quest'oggi codesto volantino, consegnatomi dal segreario della SNI (Dott. Girola) quando mi sono iscritto alla società, a Vicenza.

Si tratta di una giornata di studio sul tema "I direttori della Rivista Italiana di Numismatica (1892-1979)" durante la quale interverranno diversi studiosi che ripercorreranno la storia e le gesta (numismatiche) dei suddetti direttori.

Vi allego, per completezza, il volantino.

Io sarò presente, salvo imprevisti :)

Lorenzo

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Mitico il Sig.Girola! Il sabato e' sempre presente in sede a Milano ed è molto disponibile, è anche uno dei pochi intenditore di monete axumite!

Se sarò a Milano quel weekend (difficile pero') ci andrò sicuramente..

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Mitico il Sig.Girola! Il sabato e' sempre presente in sede a Milano ed è molto disponibile, è anche uno dei pochi intenditore di monete axumite!

Se sarò a Milano quel weekend (difficile pero') ci andrò sicuramente..

Già segnato in calendario, non posso mancare!

Saluti,

N.

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  • 3 mesi dopo...

Buonasera a voi,

rinnovo la segnalazione per la giornata di studio intitolata ai direttori della Rivista Italiana di Numismatica.

Credo che chi ancora non è particolarmente addentro alla storia degli studi numismatici potrà trovare spunti interessanti di riflessione. Conoscerà nomi che forse oggi non gli sono tanto famigliari, ma dei quali, se vorrà approfondire lo studio della numismatica, dovrà senza dubbio cominciare a tenere in conto. Saranno presenti relatori di grande spessore e potrà essere un'occasione per i Lamonetiani di conoscerli.

Probabilmente non si vedranno monete, ma sicuramente varrà la pena esserci per conoscere parecchi dei nostri "padri" numismatici. Solone Ambrosoli, I fratelli Gnecchi, Nicolò Papadopoli, Serafino Ricci, e tutti gli altri importanti direttori di quella che è stata ed è la nostra più importante pubblicazione numismatica.

Cordiali saluti, Teofrasto

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  • 2 settimane dopo...

Io e Sonia 417 ,se non ci sono imprevisti dell'ultima ora ,andremmo a sentire la sessione pomeridiana del Convegno di S.N.I.a Milano sui suoi Direttori ,viene qualcuno del forum ? Credo che sia interessante ,anche per la portata e il livello dei partecipanti al Convegno ( potete vedere la locandina con i vari interventi in programma nei precedenti post).

Modificato da dabbene
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Speriamo che facciano una relazione per chi non può essere presente, perchè l'evento è molto interessante.

Gli atti del convegno verranno messi nel Rin dell'anno prossimo ,così mi risulta almeno

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Si è svolta oggi la giornata di Studio di S.N.I.sui direttori della RIN ,ho potuto partecipare solo alla sessione pomeridiana e un pò mi dispiace perchè mi sembra di aver capito che al mattino c'erano state interessanti relazioni sui primi direttori ,tipo Ambrosoli,Gnecchi ...ho visto anche qualche Lamonetiano con cui ho avuto qualche scambio di pareri .

Al pomeriggio le relazioni erano sugli ultimi direttori , Ulrich-Bansa,Vico D'Incerti,Bernareggi,Panvini Rosati ,tutte figure che meritano di essere ricordate per quello che hanno dato alla numismatica ; si delineano nel succedersi dei vari direttori ,le due categorie principali di queste figure ,il grande collezionista ,che poi col tempo diventa grande studioso ,che pubblica anche studi importanti ,ma che esercita una professione al di fuori della numismatica ,e l'accademico ,i due mondi si compenetrano e si alternano ,anche se a volte le visioni non possono essere simili.

Interessanti le riflessioni del Prof. Gorini sulla numismatica italiana ,in passato e oggi ,le difficoltà di inserirsi in ambiti internazionali ,gli accenni al mondo numismatico di quando non c'era ancora la fotografia per diffondere le immagini delle monete ....

Al mattino mi hanno raccontato ,ma non ero presente,di un intervento veramente storico e credo inedito dell'Arch. Gnecchi pronipote dei famosi numismatici milanesi,che racconta di quando partigiano nel 1945 ,negli ultimi giorni della guerra ,viene chiamato in Trentino ,in Val di Non per un trasporto e una missione particolare : il trasporto di alcune casse a Roma da fare velocemente e in gran segreto .

Cosa c'era in quelle casse di così segreto ? Molti documenti storici del Re e udite ,udite ,la Collezione Reale con tutte le sue monete da portare a Roma ; perchè fossero lì in Val di Non ,questo non chiedetemelo......comunque in un certo qual senso la storia della numismatica italiana si intreccia ,un erede dei famosi numismatici Gnecchi e la Collezione Reale ,bello, anche questo è storia ...

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Purtroppo è con grande dispiacere che non sono riuscito a venire, ma purtroppo mi sono visto costretto a scegliere fra il convegno di Verona e questa giornata di studi.... :rolleyes:

Non mi resta che attendere la pubblicazione degli atti :)

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Supporter

Buona serata

anche per me l'audizione del solo pomeriggio (purtroppo) è stata più che meritevole di attenzione; al di la delle informazioni "istituzionali" riguardanti gli ultimi direttori della RIN, ciò che ho più gradito è stato conoscerli per i gustosi anedotti raccontati da coloro che li hanno frequentati; come allievi in ambito accademico o come consoci della S.N.I..

Molto interessante; d'altra parte quando la S.N.I. organizza qualche cosa, è sembre ben fatta.

Saluti

Luciano

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Si come dice Sonia, i personaggi celebrati ieri hanno, si può dire fatto una bella fetta della storia numismatica italiana:

i fratelli Gnecchi straordinari collezionisti e quasi-fondatori della RIN (rivista storica della numismatica italiana, alla pari come le piu autorevoli e piu antiche riviste numismatiche nazionali del mondo : quella inglese, quella francese e quella belga): il Prof. Ulrich Bansa, il Conte Papadopoli non solo autore della eccezionale monografia sulle monete di Venezia ma anche fautore della piu importante raccolta di monete medioevali dopo quella ex-Reale, il Prof. Bernareggi esperto di monetazione longobarda, straordinario numismatico e fondatore dei Quaderno Ticinesi, la piu importante rivista scientifica di numismatica pubblicata in lingua italiana; il prof. Panvini Rosati, poliedrico e importantissimo numismatico che ci ha lasciato importanti scritti e tanti altri ancora che sono stati ricordati nella giornata di ieri.

Insomma alla RIN sono passati quasi tutti i migliori nomi numismatici italiani.

Giornata ben organizzata, con ottimi interventi da parte di esperti e professori di numismatica , tenuta nella splendida cornice della sala Napoleonica dell'università statale di MIlano, gentilmente concessa per l'occasione , (e con un ottimo buffet gentilmente offerto per l'occasione :P ) ha visto una discreta partecipazione di moltio studenti. L'affluenza avrebbe potuto essere migliore però se si fosse dato il dovuto risalto all'iniziativa opportunamente sul web o tramite email circolari (strumenti che consiglierei alla SNI di utilizzare per dare adeguato risalto a prossime iniziative in futuro.

Molto piacevole aver ritrovato alcuni Lamonetiani: Dabbene, Sonia Teofrasto con i quali è stata avviata una interessante discussione sul denaro di Adalberto per Verona , assai dibattuto e ancora da studiare compiutamente, oltre a scambiare diverwse idee e impressioni. Fa piacere aver potuto ritrovare e scambiare due chiacchiere con forumisti particolarmente esperti e e appassionati.

La mattina, non prevista dal programma, ha visto anche la partecipazione di uno dei pro-nipoti di FRancesco ed Ercole Gnecchi, l'arch. FRancesco Gnecchi Ruscone, che è intervenuto alla conferenza e ci ha lasciato una memorabile testimonianza di un evento storico a noi particolarmente caro .

L'arch. Gnecchi, classe 1924 (!) una splendida figura di gentiluomo, cortese , affabile e ancora adesso un bell'uomo alto e distinto, fu un partigiano che prese parte alla famosa missione Nemo, una delle più efficienti reti di spionaggio del Nord Italia durante il secondo conflitto mondiale.

Per incredibile coincidenza a Francesco Gnecchi fu dato l'incarico di andare a recuperare le casse che contenevano la collezione del re VE III

che erano state trafugate dai tedeschi e portate in un castello in cima alla val di Sole, in Trentino , a poche decine di km dal Brennero dove erano in procinto di essere trasferite in Germania.

Le casse dopo l'8 settembre 1943 avevano subito numerose vicissitudini fino ad essere prelevate, per l'ultima volta, per ordine del generale Wolff (comandante supremo SS in Italia) dal loro ultimo nascondiglio di MOnza e fatte trasportare in Alto ASdige per essere trasferite in Germania.

A Francesco Gnecchi e Guido Mosterts, il comandabnte ELIA, ovvero "Nemo", affida l'incarico di andare a recuperare le casse, cosa che i due esegono immediatamente recandosi al castello il 29 aprile del 1945.

L'Italia è in una confusione indescrivibile, l'esercito tedesco è in rotta. Al castello i due trovano 100 SS che prima di consegnare le casse pretendono di arrendersi a loro due ! Perche cosi eviterebbero di tornare in Germania e essere spediti sul fronte russo che per loro avrebbe significato morte sicura. Ricordando questi passaggi ieri Francesco Gnecchi si è comprensibilmente commosso e dalla platea è partito un calorosissimo applauso. In fondo abbiamo avuto l'occasione, bellissima, di rivivere un pezzo di storia.

E soprattutto di completare un pezzo di storia. Tornato a casa infattio ho immediatamente controllato la storia della collezione di VE III , scritta dalla Prof. Travaini dove viene riportato che il recupero delle casse venne fatto da militari americani mentre in realtà venne fatto da questi due ragazzi di 20 anni che grazie alla loro spavalderia e al coraggio resero un servizio straordianrio alla patria. Se le casse fossero finite in Germania sarebbero probabilmente state restituite dopo chissà quanto tempo o magari sarebbero ancora là.

I due dopo aver negoziato òla resa delle SS consegnarono le casse ad un comando di carabinieri che era giunto loro in soccorso che le trasferì a Roma. Dopo il fortunoso recupero i due vennero convocati a ROma (un viaggio di tre giorni nell'Italia del 1945) dopo furono ricevuti al Quirinale da Umberto II che li ringrazio e li nominò cavalieri della corona d'Italia !

Un intervento insomma non previsto ma bellissimo e emozionante. Dopo il convegno sono corso a comprare il libro di Gnecchi - Rusconi "Missione Nemo" edito da Mursia e uscito pochi mesi fa dove sono narrate queste vicende oltre la storia d ella rete di spionaggio finora poco conosciuta.

E' incredibile che proprio il pronipote dei fratelli Gnecchi, straordinari collezionisti dalla cui collezione il Re acquisto innumerevoli rarissimi esempplari per la propria raccolta, sia stato in qualche modo colui che evitò la deportazione della collezione in Germania da dove sarebbe stato assai difficile farla tornare.

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