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IGNORED

vorrei sentire i vostri pareri


Risposte migliori

mi sa che dobbiamo ricapitolare

per adesso siamo tutti daccordo che e` un falso , qui non ci piove.

le ipotesi dell origine sono 3

1 falso della zecca di torino battuto con conii buoni

2 falso di altra zecca (data la tecnologia)

3 falso di privati

ho dimenticato qualcosa ?

avete altro da aggiungere come documenti e altre monete ?

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Supporter

mentre davo una sbirciatina al catalogo guardate cosa ho trovato....

http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-VES3/6

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mentre davo una sbirciatina al catalogo guardate cosa ho trovato....

http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-VES3/6

Fresca fresca, scheda fatta domenica sera :D

Imitazione similare esiste pure per Pomponesco, tra l'altro ricordo che tempo fa un utente ne postò un esemplare che proveniva se ricordo bene dalla Liguria.

Quello di Sabbioneta più che una contraffazione è però un'imitazione, visto che ha parecchi dettagli che lo distinguono dall'originale. Quello di Giulio Cesare Gonzaga per Pomponesco è già molto più "carogna":post-33-0-33086000-1297796057_thumb.jpg

Peraltro non è che i bianchi di Casale fossero tanto più dissimili, ma se non altro venne evitata la classica croce mauriziana sabauda: http://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-GUA/16

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Scusate l'intromissione.

Volevo sapere quale libro mi potreste consigliare per studiare le imitazioni delle monete Sabaude.

Su quello di Cesare Gamberini di Scarfea ci sono? Ed eventualmente, sono nella parte terza?

Grazie.

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Scusate l'intromissione.

Volevo sapere quale libro mi potreste consigliare per studiare le imitazioni delle monete Sabaude.

Su quello di Cesare Gamberini di Scarfea ci sono? Ed eventualmente, sono nella parte terza?

Grazie.

Si , sono presenti qui :

GAMBERINI DI SCARFEA Cesare, LE IMITAZIONI E LE CONTRAFFAZIONI MONETARIE NEL MONDO. Parte III Forni, Bologna 1971

post-116-0-32243100-1297844132_thumb.jpg

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Supporter

mentre davo una sbirciatina al catalogo guardate cosa ho trovato....

http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-VES3/6

Fresca fresca, scheda fatta domenica sera :D

Imitazione similare esiste pure per Pomponesco, tra l'altro ricordo che tempo fa un utente ne postò un esemplare che proveniva se ricordo bene dalla Liguria.

Quello di Sabbioneta più che una contraffazione è però un'imitazione, visto che ha parecchi dettagli che lo distinguono dall'originale. Quello di Giulio Cesare Gonzaga per Pomponesco è già molto più "carogna":post-33-0-33086000-1297796057_thumb.jpg

Peraltro non è che i bianchi di Casale fossero tanto più dissimili, ma se non altro venne evitata la classica croce mauriziana sabauda: http://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-GUA/16

no ...

casale è un bianco come quelli sabaudi, cioè una moneta dllo stesso valore di quella sabauda.

pomponesco è più una contraffazione, al primo sguardo per uno non molto avvezzo la moneta era uguale...

mi piacerebbe però vedere se esiste qualche documento che indica il titolo e i pezzi coniati al marco....

sarebbe interessante confrontare l'effettivo lucro sulle monete, ma essendo contraffazioni dubito che ce ne siano... per quanto riguarda invece le zecche ufficiali qualcuno ha qualcosa???

vedere se casale e zecche simili che hanno coniato i bianchi hanno usato lo stessso valore con le loro monete...

pier guardi tu??? io non ho nulla .....

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http://www.cnvaldostano.it/zecche_ad_aosta.htm

La zecca di Aosta viene chiusa nel 1400. Sembra che il maestro di zecca, dopo aver coniato in un primo tempo, non abbia più trovato in seguito il suo tornaconto a battere monete ad Aosta e non abbia mantenuto l’impegno preso con Bona di Borbone. Comunque il maestro non doveva essere una persona molto onesta, dato che più di una volta lo si trova coinvolto in processi per falsificazioni e alterazioni (in difetto) delle monete coniate. La zecca viene riaperta solo nel 1549 da parte del duca Carlo II, che conferisce l’incarico al maestro Nicolò Vialardi d’Ivrea di battere moneta. Questi svolge la sua attività in casa dei fratelli Renato e Michele Tollen nel borgo di Sant’ Orso ad Aosta, dal 14 novembre 1549 al 15 maggio 1553. In questo periodo vengono emesse: fra le altre anche il Bianco di C.E di Savoia di cui Biaggi 545

A Proposito di zecche e zecchieri disonesti!!

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MI sa' che il Bianco postato da Savoiardo sia proprio tra quelli coniati da questo maestro di Zecca!!!!! (O da qualche parente!!!) ciao

Profausto

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Comunque il maestro non doveva essere una persona molto onesta, dato che più di una volta lo si trova coinvolto in processi per falsificazioni e alterazioni (in difetto) delle monete coniate................. !!!!!!!!!!

maestro Matteo di Bonaccorso Borgo contemporaneamente a quelle d’Ivrea, Avigliana, Bourg, Pont-d’Ain, Nyon e Chambéry.

S.E ci sono analogie con la moneta postata da Savoiardo. non siete d'accordo???

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Ricordo un articolo scritto su CN riguardo la zecca di Aosta....domani lo cerco ;)

con buona probabilita' è lo stesso che ho postato poco piu' indietro.... .. nr 56 del Settembre 1994-

Modificato da profausto
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Ricordo un articolo scritto su CN riguardo la zecca di Aosta....domani lo cerco ;)

con buona probabilita' è lo stesso che ho postato poco piu' indietro.... .. nr 56 del Settembre 1994-

Si, penso sia lui. C'è qualche affermazione che mi pareva di aver già letto :rolleyes:

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Supporter

http://www.cnvaldostano.it/zecche_ad_aosta.htm

La zecca di Aosta viene chiusa nel 1400. Sembra che il maestro di zecca, dopo aver coniato in un primo tempo, non abbia più trovato in seguito il suo tornaconto a battere monete ad Aosta e non abbia mantenuto l’impegno preso con Bona di Borbone. Comunque il maestro non doveva essere una persona molto onesta, dato che più di una volta lo si trova coinvolto in processi per falsificazioni e alterazioni (in difetto) delle monete coniate. La zecca viene riaperta solo nel 1549 da parte del duca Carlo II, che conferisce l’incarico al maestro Nicolò Vialardi d’Ivrea di battere moneta. Questi svolge la sua attività in casa dei fratelli Renato e Michele Tollen nel borgo di Sant’ Orso ad Aosta, dal 14 novembre 1549 al 15 maggio 1553. In questo periodo vengono emesse: fra le altre anche il Bianco di C.E di Savoia di cui Biaggi 545

A Proposito di zecche e zecchieri disonesti!!

guardando però sulle foto delle monete ben poche sono coniate ad aosta....

si sarebbero potute prendere le immagini di monete con il segno di zecca A ....

però comunque sono rappresentative.....

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Supporter

http://www.cnvaldostano.it/zecche_ad_aosta.htm

La zecca di Aosta viene chiusa nel 1400. Sembra che il maestro di zecca, dopo aver coniato in un primo tempo, non abbia più trovato in seguito il suo tornaconto a battere monete ad Aosta e non abbia mantenuto l’impegno preso con Bona di Borbone. Comunque il maestro non doveva essere una persona molto onesta, dato che più di una volta lo si trova coinvolto in processi per falsificazioni e alterazioni (in difetto) delle monete coniate. La zecca viene riaperta solo nel 1549 da parte del duca Carlo II, che conferisce l’incarico al maestro Nicolò Vialardi d’Ivrea di battere moneta. Questi svolge la sua attività in casa dei fratelli Renato e Michele Tollen nel borgo di Sant’ Orso ad Aosta, dal 14 novembre 1549 al 15 maggio 1553. In questo periodo vengono emesse: fra le altre anche il Bianco di C.E di Savoia di cui Biaggi 545

A Proposito di zecche e zecchieri disonesti!!

questo però non l'ho capito, almeno l'ultima parte... il bianco di cui si parla è coniato a torino e ad aosta non mi risultano bianchi sino all'83......

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http://www.cnvaldost...he_ad_aosta.htm

La zecca di Aosta viene chiusa nel 1400. Sembra che il maestro di zecca, dopo aver coniato in un primo tempo, non abbia più trovato in seguito il suo tornaconto a battere monete ad Aosta e non abbia mantenuto l'impegno preso con Bona di Borbone. Comunque il maestro non doveva essere una persona molto onesta, dato che più di una volta lo si trova coinvolto in processi per falsificazioni e alterazioni (in difetto) delle monete coniate. La zecca viene riaperta solo nel 1549 da parte del duca Carlo II, che conferisce l'incarico al maestro Nicolò Vialardi d'Ivrea di battere moneta. Questi svolge la sua attività in casa dei fratelli Renato e Michele Tollen nel borgo di Sant' Orso ad Aosta, dal 14 novembre 1549 al 15 maggio 1553. In questo periodo vengono emesse: fra le altre anche il Bianco di C.E di Savoia di cui Biaggi 545

A Proposito di zecche e zecchieri disonesti!!

questo però non l'ho capito, almeno l'ultima parte... il bianco di cui si parla è coniato a torino e ad aosta non mi risultano bianchi sino all'83......

Infatti..... hai ragione ! l'autore del'articolo comunque lo dice;Nel 1580 sale al trono Carlo Emanuele I e ai maestri di zecca Campagnano e D’Alvigi succedono Antonio Roatta nel 1581 Giovannino Miretto nel 1582, Gaspare Cornaglia nel 1584 e Cesare Valgrandi nel 1587. Le monete coniate in questo periodo ad Aosta sono:- Oro: doppia II tipo del 1587.

- Argento: tallero del 1581; ducatone con il centauro del 1588; lira senza data; cavallotto stretto del 1587.

- Mistura: bianco del 1583 e del 1585; cavallotto con stemma al dritto del 1587; soldo da 4 denari I tipo del 1581, del 1583 e del 1584; grosso di Piemonte del 1587; quarto di soldo senza data (quattro varietà); forte da 8 al soldo senza data (due varietà).

Poi pero' allega l'immagine del bianco per Torino del1581 - Comunque se ne conviene che come è documentato ad Aosta, sarà successo altrettanto in altre zecche. Di tondelli "mancanti" , di contraffazioni e di falsi ne circolavano "mica male"

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Supporter

sono daccordo.....

visto comunque che questo bianco sembra stato suberato vorrei sapere se qualcuno ha informazioni di come potevano farlo, non era più facile bagnare il tondello falso in argento e poi batterlo???

ricoprirlo con una lamina penso che sia più complicato....

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