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Inviato

ciao a tutti,mi sapete dire chi è questo doge?

post-24019-0-19430400-1296760304_thumb.j


Inviato (modificato)

e` di un Dandolo

Giovanni o Francesco

pero` non mi trovo con la legenda DADVLO

potrebbe essere una imitazione balcanica, un falso d epoca

oppure un errore di conio

quanto pesa ?

Modificato da rick2

Inviato

Ciao Rick,2,11 gr.,20,76 mm. Circa..


Inviato

il peso e` corretto

sentiamo cosa dicono altri

o e` un errore di conio

oppure un falso d epoca per me

poi mi posso sbagliare

ciao


Supporter
Inviato

Buona giornata

Curiosa.....i dubbi di rick sono anche i miei.

Quella che più gli somiglia è il Grosso di Enrico Dandolo, che però dovrebbe avere questa legenda:

+ ° H ° DANDOL lungo l'asta DVX e a destra ° S ° M ° VENETI (con qualche variante nella punteggiatura)

La tua, non solo riporta il nome errato del Dandolo "DADVLO", ma anche la "H" di Henricus è diversa (più larga) e sembra mancare la + iniziale.

Strano che non ci siano rilevanze nei testi da me consultati di Grossi originali con simili varianti nella legenda.....errore di conio, non credo, considera che erano i primi Grossi ad essere emessi e valevano molto, c'è da giurarci che il controllo in zecca fosse molto scrupoloso.

Non mi da nemmeno l'impressione di essere un Grosso ad imitazione di Rascia o Bulgaria o altri stati; non ho trovato nulla di simile.

Propenderei quindi per un falso d'epoca. Il condizionale - però - è d'obbligo, da una foto si possono fare solo ipotesi. Comunque sia è un pezzo interessante.

Saluti

Luciano


Inviato

Posso fare una domanda un po' strana?...

quant'é che valeva questa moneta in PRATICA?...

mi spiego meglio: all'epoca in cui era a corso legale, qual'era il potere d'acquisto della stessa? non voglio conoscere un FANTOMATICO VALORE in Euro, Sterline o Franchi Svizzeri, vorrei solo cercare di capire con monete di questo calibro, cosa ci si potesse comprare all'poca, e quindi QUALE FETTA della popolazione potesse utilizzare tali monete.

un grazie a tutti per il Vostro aiuto a risolvere questo mio dubbio.

S.B.


Supporter
Inviato

Quando venne coniato il Grosso, il popolo ''comune'',proprio non lo vedeva, perche' era destinato ai pagamenti all'estero.

Con i Grossi si acquistavano le merci di importazione.

Il popolo ragionava e usava i ''Piccoli''.

Solo verso la fine del 1300 si hanno notizie circa l'uso del Grosso da parte dei cittadini,

ma non in maniera generalizzata.

segue.


Supporter
Inviato

Alla fine del 1300 (2 secoli dopo la sua creazione e molto ''svilito'' rispetto all'originario) un capomastro carpentiere guadagnava ca 90 Ducati all'anno, cioe' ca 6 Grossi al giorno.

Ma questi era un ''capo'', gli operai e i manovali prendevano anche meno della meta'.

Non ho trovato prezzi al dettaglio di merci nella stessa epoca.

Considera pero' che tra il valore del primo Grosso rispetto a quello coniato alla fine del

1300 c'e' un abisso di ca 200 anni.

saluti

luciano


Inviato

il CNI per Giovanni Dandolo presenta un grosso pagina 48, numero 18 con la leggenda

IADADVL'o

Awards

Supporter
Inviato

il CNI per Giovanni Dandolo presenta un grosso pagina 48, numero 18 con la leggenda

IADADVL'o

Ciao bavastro e grazie.

Io però non leggo sulla moneta IA, a me sembrano due punzoni "I" che potrebbero formare la H. Ma se fosse come dici tu, la seconda lettera, la "A", dovrebbe essere uguale a quella di DADVL'O, a me non sembra (quanto meno stando alla risoluzione del mio pc).

Detto ciò, però, potrebbe essere che la prima "A" sia più schiacciata della seconda e quindi la tua ipotesi reale; ciò spiegherebbe anche la mancanza della + prima del nome e la "O" finale. :)

Ci può stare...eccome se ci può stare. Complimenti.

Saluti

Luciano


Inviato

in effetti ci puo` stare

io pero` starei piu` attento

nel senso che se dite che c erano stretti controlli di zecca

allora secondo me e` un falso o una contraffazione


Inviato

grazie a tutti per l'interessamento...

vi posto delle immagini un pò migliori

dsc0379g.jpg

Uploaded with ImageShack.us


Inviato

adesso si legge chiaramente

IA DADVIO

questo lo identifica come giovanni dandolo


Inviato

il CNI per Giovanni Dandolo presenta un grosso pagina 48, numero 18 con la leggenda

IADADVL'o

potrebbe proprio essere questo

anche se secondo me sarebbe da continuare a battere la pista del falso o contraffazione d epoca


Inviato

come appurare se è un falso?


Supporter
Inviato

Con l'immagine ingrandita vedo chiaramente anch'io che si tratta di Giovanni Dandolo; la seconda lettera è inequivocabilmente una A; vale quindi l'identificazione di bavastro.

Sul fatto che sia eventualmente falsa, non essendoci dubbi quindi sulle legende e sull'iconografia che è stata risolta, può essere dimostrata solamente attraverso un saggio del metallo.....ma non ne vale certo la pena.

Non vedo altri indizi che possano far pensare ad un falso.

Saluti

Luciano


Inviato

E' una contraffazione/imitazione, non certo zecca di Venezia. Sul corpus c'è un pò di tutto, molti errori anche. Le lettere sono sbagliate IA (E retrograda)ADVIO e S M VEETI. Anche il metallo mi fa pensare ad un'imitazione. Poi soprattutto dovrebbe essere IO, per essere giovanni, non IA. Moneta interessante cmq, di solito sono comuni quelli con legenda RADANDVIO, da alcuni attribuiti a Roberto D'Angiò per Chiarenza.


Inviato

si

secondo me 15 - 30 euri

appeal per il collezionista avanzato

sopratutto perche` menzionata nel CNI


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