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NOTIZIE SULLE MONETE DI BERGAMO


gpbasetti

Risposte migliori

Dispongo delle foto di tutti i tipi delle monete di Bergamo, e ne ho una schedatura a uso personale di quelle della mia collezione che ne riporta la descrizione dettagliata, i riferimenti al CNI e al CNB, il numero di pezzi censiti per il tipo e la variante, la provenienza e, ove possibile, sequenza dei passaggi di mano, eventuali pubblicazioni e note varie; dispongo purtroppo in minore misura di tempo. Ritengo tuttavia quasi doveroso aderire alla richiesta di mettere a disposizione le foto e le classificazioni, ovviamente rielaborate in modo da risultare più idonee a un catalogo, ma non mi è possibile farlo a breve. Se l'offerta vi sembra di utilità, ci proverò.

Gianpietro Basetti

Ringrazio gpbasetti, che ho conosciuto al recente Convegno di Bergamo, di aver postato le immagini di questa rara e bellissima moneta per tutti i lamonetiani che possono così tranquillamente seduti davanti al computer godersela e studiarla ; potenza della tecnologia e del forum stesso ! Grazie,

Mario

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La tesi della stessa provenienza di tremisse carolingi per diverse località è sostenuta dal Bernareggi nel suo pregevole articolo, accompagnato dalle fotografie e dalle descrizioni di tutte le monete, apparso sul volume dei Quaderni ticinesi del 1977. Purtroppo le fotografie non sono sufficientemente chiare da poter identificare con certezza le identità di conio citate dall'autore, che ha il vantagio di aver visionato, studiato e catalogato personalmente le monete. E' da parecchio tempo che desidero contattare il museo di Chur per sentire se è possibile visionare queste monete, ma continuo a rimandare per i soliti problemi di altre priorità.

Non allego altre foto di monete perchè mi sembra di esagerare; se però qualcuno di voi desidera avere riproduzioni di qualche particolare moneta, ovviamente sempre nell'ambito delle bergamasche, me lo comunichi.

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E la prima volta che ho il piacere di vedere esemplari di Bergamo in tal conservazione.

La sua disponibilità, dovrebbe essere da esempio, complimenti, dei tondelli che esprimono un linguaggio, se pur apparentemente povero, coinvolgenti e misteriosi.......

Grazie!!!!!!!

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L'uniformità di fattura dei tremisse per le diverse città e l'identità di conio del diritto di 3 degli esemplari per Bergamo con uno per Milano fanno pensare a un'unica provenienza di coniazione, zecca localizzata o itinerante non è dato sapere (v. Bernareggi, opere varie).

Buongiorno a voi,

mi dispiace fare l'avvocato del diavolo, ma Arslan dopo una visione autoptica degli esemplari indicati dal Bernareggi, che aveva sviluppato l'ipotesi del collegamento di conii sul confronto di immagini fotografiche, ha categoricamente smentito che tale sequenza esista.

Cordialmente, Teofrasto

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Ringrazio per i vari commenti circa la provenienza dei tremisse. Forse non risulta chiaro dai miei interventi che non sono in grado di avere una opinione personale in quanto non ho mai visto dal vero, o da riproduzioni sufficientemente chiare, le monete. Ho quindi riportato l'opinione del Bernareggi, senz'altro il maggior esperto di questa monetazione, e non conosco purtroppo gli studi al riguardo di Arslan, presumibilmente oggi la persona più competente in materia.

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Gli studi del prof Bernareggi, che si è dedicato moltissimo a questa monetazione risultano oggi in parte almeno superati, anche se molti dei supi contributi, specialmente gli ultimi, sono ancora validi per molte assunzioni.

Il recente lavoro della Pardi " Monete Flavie Longobarde" Libreria dello Stato, Roma 2003, ha il pregio di illustrare con foto di buona fattura tutti o quasi tutti i tipi di "Flavie" questi particolari tremissi cosiddetti stellati emessi da Desiderio la cui coniazione fu poi proseguita da Carlo Magno per nei primi anni del suo regno fino alla grande riforma che tolse l'oro come riferimento ponderale. Nel libro viene illustrato anche il tremisse emesso da Carlo per la città di Bergamo e conservato a Coira.

Correntemente i maggiori esperti per questa monetazione sono probabilmente il Prof. Bernareggi e il Prof. Sacocci.

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Correntemente i maggiori esperti per questa monetazione sono probabilmente il Prof. Bernareggi e il Prof. Sacocci.

Il prof. Bernareggi è purtroppo scomparso da tempo, mentre il prof. Saccocci fino ad ora, stando a quanto è stato pubblicato, si è interessato alla monetazione longobarda in modo, per così dire, accidentale nell'ambito di studi riguardanti la monetazione medievale leggermente più tarda. Credo di non essere smentito se dico che oggi il massimo esperto di questo tipo di monetazione è sicuramente Ermanno Arslan, che da più di trent'anni studia aspetti e problemi delle monete longobarde.

Cordiali saluti, Teofrasto

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Supporter

Ho dimenticato di rispondere a NUMA NUMA: no, la zecca di Bergamo ha coniato solo nel periodo comunale, e i "ritratti" sono di fatto raffigurazioni, fatte peraltro da zecchieri che probabilmente mai hanno visto l'imperatore. Le altre monete note coniate per Bergamo sono il trmisse a nome di Carlomagno, non coniato però nella nostra città, così come il quattrino di Pasquale Cicigna (questa monete purtroppo non l'ho in collezione e ne conosco solo foto da libri), che riporta nell'esergo la dicitura BERGO. Ci sono poi alcune altre monete di Venezia attribuite a Bergamo come destinazione d'uso (bagattino di Nicolò Tron e altre). E' presumibile che si coniasse anche un tremisse a nome di Desiderio, ma non se ne conosce nessun esemplare.

Grazie per i complimenti per la collezione. Al convegno di Bergamo di sabato scorso ho acquistato un grosso in conservazione FDC; non ne ho ancora fatto foto.

Caro gpbasetti, buona giornata,

non le nascondo che, dopo il nosto colloquio in occasione del convegno bergamasco, quando si accennò a questo quattrino veneziano per Bergamo, con la dicitura BERGO nell'esergo, ho cercato qualche informazione in più al riguardo.

L'unico accenno che sono riuscito a trovare su questa monetina è nel Papadopoli e dalle poche informazioni che da, la mia curiosità è aumentata. :(

Il Papadopoli esprime una tesi possibilista riconducendo il discorso al un decreto del 25/11/1589 con il quale si dispone di coniare 3.000 ducati di questi quattrini e che i Provveditori di zecca li facciano avere ai Rettori di Bergamo così che possano pagare le maestranze impegnate alla costruzione del castello...nelle tavole c'è anche il disegno del Kunz.

Di questa monetina il Papadopoli ci dice che ce ne sono pochissimi pezzi, (Collezione Museo di San Marco, Collezione Papadopoli, Museo Correr, Museo Britannico....)

Ora, se è vera ed accettata la "parte" a cui il Papadolpoli si riferisce e se non vado errato, 3.000 Ducati corrispondono a 372.000 Soldi; se questo quattrino va ragguagliato a 3 per Soldo, vuol dire che sono state emesse 1.116.000 di queste monetine.

Converrà con me che è un numero tutt'altro che basso e trascurabile, anzi.... Possibile che non se ne trovino?

Può darmi (potete darmi) qualche maggiore indicazione circa testi sui quali se ne parla?

Cordiali saluti

Luciano

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Carissimo Luciano,

qualche cosa su questa moneta si trova ( es. Lazari, le monete de' possedimenti veneziani di oltremare e di terraferma, 1851), ma mi sembra più interessante postare (a puntate, perchè ho problemi a zippare i files) quanto appare sul Corpus nummorum bergomensium.

Cordialità.

G. B.

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Supporter

Innanzitutto grazie del materiale che ha postato.

L'ho letto con attenzione, così come ho letto ciò che si dice al riguardo nel libro del Lazari....i dubbi restano e - personalmente - ritengo di condividere ciò che il Mainetti adombra, cioè un blocco della emissione di questa moneta.

Che possa esistere una motivazione "politica" o "tecnica", non lo so.... (l'aspetto riguardante l'asserito rischio "autonomistico", mi lascia un po' perplesso) ; certo è che se fossero state stampate tutte le monete che sarebbero derivate dallo stanziamento di 3.000 Ducati, oggi la troveremmo agevolmente.....non parliamo poi di quella coniata per Brescia. :huh:

Ancora grazie e cordiali saluti

Luciano

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Per continuare questo forum, penso possa essere di interesse per qualcuno la tipologia completa, con indicazione dei gradi di rarità, delle monete di Bergamo. Vi allego la tabella che fa parte di un mio articolo apparso su "Monete antiche" di maggio-giugno 2010, al quale rimando per l'introduzione generale, le spiegazioni della tabella e il primo aggiornamento al Corpus nummorum bergomensium, che descrive 9 monete.

La tabella è suddivisa in tre parti a causa del "peso", e per lo stesso motivo le riproduzioni non sono particolarmente belle.

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Caro gpbasetti

La ringrazio per il prezioso supporto che ci offre per questa interessantissima monetazione . La mancanza di miei interventi nella discussione è dovuta principalmente alla mia ignoranza a riguardo . E comunque vi seguo con attenzione .

Grazie da parte della sezione tutta .

Cordiali saluti

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  • 1 anno dopo...

Volevo lanciare una provocazione (ovviamente benevola):

E se Giancarlo Visconti avesse coniato per Bergamo?

Sto cercando del materiale su Giancarlo Visconti detto il Piccinino, ed ho trovato sull'opera "La storia di Bergamo e dei Bergamaschi", 1989 di Bortolo Belotti ( Vol.3) alcune lettere del Signore di Bergamo al Suardi e viceversa (pag.107 e seguenti). Interessante è come viene nominato il piccinino:

IOHANNES KAROLUS VICECOMES MEDIOLANI ETC.

Siamo nel 1405 Le monete di Giancarlo vengono tutte attribuite a Milano durante il suo regno (16 maggio 1412-16 giugno 1412) con lo zio, anche in mancanza di un appellativo che possa identificare il suo dominio.

Già in un mio post precedente avevo sollevato dei dubbi sulla catalogazione di queste monete, ora ne ho ancora di più!

Vi posto il dritto del Grosso di Giancarlo Visconti attribuito a Milano, intanto, chiedo gentilmente se qualcuno avesse lopera sopracitata se può contattarmi.

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Modificato da gaff977
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