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IGNORED

Clemente XII - le monete


picchio

Risposte migliori

La piastra di Clemente XII, meriterebbe un enalotto, fortunatamente una volta costavano di meno....

Quella di Tkalec era strepitosa ma fece un realizzo ancora superiore all'esempalre NAC 32 che era di per se una ottima moneta, all'oro ci pensiamo domani !

Cosa sono i graffi al rovescio del giulio AAA FF ?

Che belle monete, ma che dico... stupende non belle :D

I graffi sembrano essere post coniazione, un lieve aggiustamento di peso ? O un problema d'estrazione della moneta appena coniata ?

Opterei per la seconda ipotesi, o perlomeno è quella che darei come spiegazione. Come dicevo ad inizio di questo topic, bisogna tenere poi conto dell'operazione di rigatura del contorno, che era post-coniazione ad opera dell'officina Hamerani, e magari anche in questa fase si poteva rovinare qualche tondello.

Dal vivo i graffi si notano di meno, peccato che ci siano comunque <_<

Ciao, RCAMIL.

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Il nepotismo, la tendenza a favorire i propri parenti e famigliari indipendentemente dalle reali capacità, è una delittuosa manifestazione che non fa eccezioni. Clemente XII, fiorentino in Roma, e prossimo alla ciecità poco si fidava dei romani e ebbe un "occhio" di riguardo per i suoi parenti e per i fiorentini in generale. Sicchè molte cariche dello Stato furono affidate ai suoi concittadini, la più importante fu affidata a Neri Mario Corsini, da prima gli concesse la porpora ed in seguito nominato sopraintendente generale del Governo Pontificio. Neri Mario Corsini aveva comunque le credenziali per tale titolo, nella sua carriera diplomatica fu ministro plenipotenziario di Cosimo III a Parigi, e poi anche a Londra. Questa nomina ed altre non furono gradite dai capitolini e Pasquino, la statua parlante specializzata in sagaci satire politiche che solitamente avevano come bersaglio il Papa, parafrasò il rovescio del grosso AAA FF RESTITVTVM COMMERC con AVETE AVUTO ABBASTANZA FIORENTINI FO....TI.

Il giulio, già illustrato da Rcamil e da me in precedenza è stato battuto con grande molteplicità di varianti.

Di seguito alcune varianti con lo stemma al diritto e la ricca lavorazione al rovescio. La prima mostra il grosso riformato per l'anno V

post-682-0-58226300-1296316770_thumb.jpg

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ora un esempio per l'anno VI con la solita rappresentazione del rovescio con le righe scritte tra due rami di lauro con bacche a corona e chiusi in basso dall'armetta di Monsignor Casoni

post-682-0-40606300-1296317051_thumb.jpg

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Ed un terzo tipo, sempre dell'anno VI con un rovescio più ricercato, ove la scritta è racchiusa in una cornice più elaborata, con due rami di palma in basso, volute, cordoni o nastri ed in alto una piccola ghirlanda di foglie e fiori.

post-682-0-51624000-1296317256_thumb.jpg

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post-11590-0-04905400-1296523142_thumb.j

Discussione con monete molto interessanti e quindi è opportuno intervenire.

Mi consento di tornare sulla mezza piastra con al rov. la facciata di S. Giovanni dei Fiorentini.

Non posso esimermi dal parlarne perchè a mio sommesso avviso si pone come una delle mezze più belle della monetazione papale, sotto il profilo estetico.

Eccezionale il ritratto che, se pur di profilo, rende la psicolgia del personaggio...specificamente la severità del carattere. Ottima la resa complessiva.

Il rovescio è piacevolissmo.

Mi fermo perchè ne avete già parlato ed è inutile ripetersi.

Come notazione o aneddoto personale debbo confessare che...nel tempo...me ne sono rimaste in mano ben due. In effetti, in assenza di varianti la cosa non avrebbe logica.

Definiamo la cosa un peccato di gola, sono due monete di analoga conservazione ma dalla luce e dalle caratteristiche odierne del metallo completamente diverse.

Ne ho postato sopra una parte...di una delle due.

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post-11590-0-08616900-1296524012_thumb.j

Posto anche una frazione del rovescio...è la stessa moneta.

I noti problemi dell'editor impediscono di caricare oltre una certa quantità.

Ho preferito il massimo dettaglio del parziale...piuttosto che la solita foto...più anonima.

Prendete la cosa per un vezzo...del quale mi scuso.

P.S.

L'altra è addirittura un filino migliore come conservazione...ma non mi consento di dare grading. :) La luce e la patina, tuttavia, non sono di pari suggestione.

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  • 3 settimane dopo...

Tra gli inviti di Clemente XII ad una maggior moralizzazione della funzione pubblica questo testone li riassume tutti. Clemente XII tra le prime azioni che intraprese non appena a capo della Chiesa mise sotto processo il Cardinale Coscia, già ministro di Benedetto XIII, accusato di frodi e rapine ai danni dello Stato e della popolazione. Fu condannato a pagare 200.000 scudi, una somma grandiosa, e 10 anni di detenzione in prigione. Con Clemente XII fu abolito l'immunità dei luoghi sacri agli omicidi e diede nuovamente al giuco del lotto la legalità ma solo nello Stato Pontificio, per i giocatori all'estero c'era il rischio di scomunica !. In altre parole invitava ad una scelta e distinguere il bene dal male. Un insegnamento che sarebbe quanto mai attuale ai giorni nostri.

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Stato Pontificio Clemente XII (Lorenzo Corsini) 1730-1740

Testone Anno VI Roma Argento gr. 8,399 diametro 31,22mm

D/ (s) CLEMENS - XIIPONT:MA:AN:VI busto con camauro e stola ornata a destra

Rv. DABIS / DISCERNERE / INTERMALVM / ETBONVM tra rami di palma, chiusi in basso da armetta Mons. Casoni T/ foglie in rilievo ↑

Conservazione quasi Splendida con tentativo di foro. Moneta molto rara.

Asta Negrini 29 n. 1292 11/6/09

Muntoni 029 Serafini 37 (o/m) CNI 26

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Con un po' di titubanza posto l'unica piastra di Clemente XII, del 1731. Questo esemplare è preso dall'asta Tkalec del 26 ottobre 2007 (lotto 453, lustrous uncirculated): base 15000 CHF e aggiudicata a 48000 CHF. :o

L'esemplare era di conservazione eccezionale: peccato non aver vinto al superenalotto e averci fatto un pensierino.

Questa moneta è veramente meravigliosa!

lo dico con molto orgoglio in quanto si trova nel mio monetiere ...

I gioelli servono per essere mostrati e non tenuti chiusi in cassaforte, questo è il piacere del collezionismo.

Coglievo l'occasione per chiedere a Picchio (o a chiunque altro sia amante di papa Corsini) se avesse mai avuto occasione di vedere passaggi del Doppio Zecchino. Non sono mai riuscito a trovare nulladi questa moneta.

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  • 2 settimane dopo...

Mi perdoni il ritardo, ma dato il limitato interesse del topic lo avevo temporaneamente abbandonato al suo destino senza postare altro.

Ne è passato uno da Varesi in conservazione BB e .... non sono riuscito a prenderlo, sigh;

altri passaggi sono nelle aste Kunst und Munzen maggio 1980 e fece 8.400 chf in BB, kunst und Munzen ottobre 1985 in bel BB (non mi pare lo stesso esemplare di 5 anni prima) per un realizzo di 5.000 chf e poi alla NAC 16 ottobre 1998 di Zurigo in Splendido e fece poco pochino 2.900 franchi svizzeri.

altra moneta secondo me molto rara è lo zecchino del 1738, compare sempre o quasi il 1739 ma non il 1738.

Per l'argento ce ne sono parecchi edi monete quasi introvabili, ma spero in un po di fortuna.

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Grazie mille Picchio della tua risposta, forse quindi ho qualche speranza di trovarlo ...

Non avevo notato la rarità dello zecchino 1738, ne ho uno anche io infatti del 1739.

Per quanto riguarda gli argenti introvabili ti riferisci forse a qualche giulio in particolare?

Non vorrei che la mia curiosità non fosse di interesse generale, in tal caso rispondimi pure in MP

un saluto

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Gentile Almieno,

considerato il soggetto mi auguro ci siano altri pareri sulle rarità oltre al Suo, ed al mio.

Mi sono messo in testa una 20na di anni fa di collezionare quante più monete di Clemente XII (in bella conservazione) mi fosse possibile; recentemente un pò sfinito dalle ricerche ho deciso di rivedere i parametri qualitativi per l'acquisto, ci sono alcuni giuli che non ho proprio incontrato nelle mie ricerche, altri che sempre e solo in conservazione mai superiore al BB, lo stesso vale per alcuni grossi. Al momento ho costituito un nucleo di circa una 90 monete, la strada è ancora lunga, conto sull'età e qualche colpo di fortuna providenziale.

Il doppio zecchino è una moneta rara, più di quello che viene comunente considerato, la Sua speranza di trovarla è anche la mia.

Stasera posto un paio di monete in oro, magari le commentiamo assieme.

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In una precedente discussione, con Rcamil si parlava di quando le monete papali sono state orlate, ed è proprio con questo papa che s'inizia a ben delineare in maniera "artistica" ma in realtà al fine di scoraggiare i tosatori di moneta buona.

Con chirografo del 29 maggio 1734, "affichè li malvagi più difficilmente si arricchissero di tosare le monete et abbia la moneta a se stessa la marca della sua intierità" decretò che tutte le monete d'oro e d'argento, al pari di quanto già si praticava per lo zecchino recassero sul taglio un motivo che ne sancisse l'integrità "o sia giro o orlo sulla costa o festone ovvero cordoncino" (Archivio di Stato in Roma, Archivio camerale, Zecca, busta n. 24, fasc. 3.). Prontamente si diede seguito a quanto decretato con l'emissione del 1734 dello scudo d'oro con stemma e Lumen Rectis al rovescio.

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Stato Pontificio Clemente XII (Lorenzo Corsini) 1730-1740

Scudo d'oro 1734 Anno V. Roma Oro grammi 3,066, diametro 18,61 mm

D/ CLEMENS - XII. P. M. A. V, stemma sormontato da tiara e chiavi decussate.

Rv. LVMEN / RECTIS / 1734 entro cartella sagomata (Luce per i Giusti)

T/ cordonato ↑

Conservazione, praticamente fior di conio. Moneta rara

Asta Rodolfo Ratto Milano, 21 aprile 1914, n. 3252 FDC (Cinagli 13)

Muntoni 013, CNI 32, Berman 2613, Friedberg 224

Lumen Rectis ; Salmi, 111, 4 : Exortum est in tenebris lumen rectis "è spuntata nelle tenebre una luce per i giusti".

cioè : all'oro che ben si adoperi a menar vita santa e limosiniera è lume ai giusti

da Achille Monti in - Motti sopra alcune monete dei Pontefici - in "Periodico di numismatica e sfagistica per la storia d'Italia" di Carlo Strozzi, fascicoli II e III del 1873.

Anche in questo caso l'esortazione di Clemente XII alla carità, elemento costante nella monetazione di Papa Corsini

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In una precedente discussione, con Rcamil si parlava di quando le monete papali sono state orlate, ed è proprio con questo papa che s'inizia a ben delineare in maniera "artistica" ma in realtà al fine di scoraggiare i tosatori di moneta buona.

Con chirografo del 29 maggio 1734, "affichè li malvagi più difficilmente si arricchissero di tosare le monete et abbia la moneta a se stessa la marca della sua intierità" decretò che tutte le monete d'oro e d'argento, al pari di quanto già si praticava per lo zecchino recassero sul taglio un motivo che ne sancisse l'integrità "o sia giro o orlo sulla costa o festone ovvero cordoncino" (Archivio di Stato in Roma, Archivio camerale, Zecca, busta n. 24, fasc. 3.). Prontamente si diede seguito a quanto decretato con l'emissione del 1734 dello scudo d'oro con stemma e Lumen Rectis al rovescio.

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Stato Pontificio Clemente XII (Lorenzo Corsini) 1730-1740

Scudo d'oro 1734 Anno V. Roma Oro grammi 3,066, diametro 18,61 mm

D/ CLEMENS - XII. P. M. A. V, stemma sormontato da tiara e chiavi decussate.

Rv. LVMEN / RECTIS / 1734 entro cartella sagomata (Luce per i Giusti)

T/ cordonato ↑

Conservazione, praticamente fior di conio. Moneta rara

Asta Rodolfo Ratto Milano, 21 aprile 1914, n. 3252 FDC (Cinagli 13)

Muntoni 013, CNI 32, Berman 2613, Friedberg 224

Lumen Rectis ; Salmi, 111, 4 : Exortum est in tenebris lumen rectis "è spuntata nelle tenebre una luce per i giusti".

cioè : all'oro che ben si adoperi a menar vita santa e limosiniera è lume ai giusti

da Achille Monti in - Motti sopra alcune monete dei Pontefici - in "Periodico di numismatica e sfagistica per la storia d'Italia" di Carlo Strozzi, fascicoli II e III del 1873.

Anche in questo caso l'esortazione di Clemente XII alla carità, elemento costante nella monetazione di Papa Corsini

Quoto con ammirazione quanto riportato da Picchio, e a conferma, aggiungo questa immagine dove l'orlatura della moneta è ancorà più marcata.

almineo

ClemXIIMunt13Scudo.jpg

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Il tipo LVMEN RECTIS viene coniato anche nel 1735, sebbene vengano apportate differenze nella cartella al rovescio, di tipo assolutamente dfferente rispetto al precedente.

In questo caso l'orlatura è più marcata, ma questo dipende solo dalla pressione del macchinario. e dal tondello, ancora di forma irregolare.

post-682-0-09917400-1300996597_thumb.jpg

mentre invece notiamo che il diritto rimane abbastanza simile, sia nello stemma Corsini, sia nella legenda.

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L'oro si ossida ? Non lo sapevo .... vede c'è sempre da imparare.

calma... attendo conferme ho scritto d'impulso su ricordi d una conversazione, faccio ammenda.

Modificato da fra crasellame
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Ritorno su una moneta già postata da Rcamil l'impareggiabile (spero per questo di non essere nella hit list del sicofante) , per evidenziare il fatto che mentre la monetazione dei papi precedenti è quanto mai ricca di rovesci dedicati ai Santissimi Pietro e Paolo, oppure a san Michele ed alla Beata Vergine, questi sono quasi del tutto assenti nella monetazione di Clemente XII, eccezion fatta per Sant'Andrea Corsini, le raffigurazione con Santi sono davvero sporadiche. Il grosso con San Pietro al Rv: è una delle poche monete che li rappresenta.

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Stato Pontificio Clemente XII (Lorenzo Corsini) 1730-1740

Grosso riformato Anno V Roma Argento g.1,293 diametro 18,01

D/ (s) CLEM• XII - P• M• AN• V•, stemma, con fasce curve, a targa ovale con fogliame; sormontato da chiavi sciolte, e tiara con fasce

Rv. S• PETRVS • - AP• busto del Santo nimbato a sinistra T/ liscio ↑

Conservazione bello splendido, moneta comune

Ex Varesi Clelio Pavia Asta 16 n. 521, 23/10/92 £ 138.000 150

Muntoni 136 a CNI 82

Che asta che è stata la Varesi 16, una qualità che si farà fatica a rivedere per chissà quanti anni, non c'era una moneta brutta, sembrava non esistessero e fecero cifre davvero miserrime, Alberto la ricorda di sicuro, credo con qualche rimpianto.

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L'oro si ossida ? Non lo sapevo .... vede c'è sempre da imparare.

calma... attendo conferme ho scritto d'impulso su ricordi d una conversazione, faccio ammenda.

Non ho ancora conferma, ma avevo anche letto altrove sta cosa:

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